Mutazioni morfologiche: la città fabrizio zanni progetto di architettura e nodi infrastrutturali Mutazioni morfologiche: la città
La città di antica formazione La città consolidata La città diffusa
La città rappresenta lo sforzo più notevole da parte della civiltà umana di una trasformazione completa dell’ambiente naturale , il passaggio più radicale dallo stato di natura allo stato di cultura Vittorio Gregotti Il territorio dell’architettura Feltrinelli Milano 1966
La città di antica formazione come è rappresentata nell’iconografia E’ racchiusa dalle mura E’ inclusa. E’ “compatta” Questa condizione perdura per secoli e determina due condizioni precise: il “dentro” e il “fuori”, mediate dalla presenza dei borghi
La Gran Città di Milano , del Baratieri , Secolo XVII
In essa sono posti in essere due principi dispositivi dello spazio (anche detti paradigmi): Il paradigma inclusivo che fa riferimento alla figura simbolicadel Recinto Principi di inclusione dalla pianta del Baratieri
Il paradigma demarcativo che fa riferimento alla figura simbolica della Porta Principi di demarcazione dalla pianta del Baratieri
Si costruisce nella seconda metà dell’Ottocento La città consolidata Si costruisce nella seconda metà dell’Ottocento E’ figlia della rivoluzione industriale Dell’avvento della borghesia imprenditoriale Del conseguente inurbamento di popolazione dedita alla produzione
Si costruisce rompendo il principio inclusivo della città precedente demolendo le mura ed i bastioni e trasformandoli in principi di connessione La griglia quadricolare o radioconcentrica delle vie urbane moltiplica il principio di connessione Gli incroci stradali nelle loro quasi infinite varianti formali ricostituiscono in altro modo un principio di demarcazione Il principio inclusivo viene ridefinito localmente costituendo la base di costruzione dell’isolato urbano
Strada Incrocio Isolato Sono i tre elementi primari sui quali si costruiscono Le espansioni urbane otto-novecentesche La teorizzazione del rapporto tra strada isolato e incrocio nell’opera di Ildefons Cerda’
L’infrastruttura, in particolare quella ferroviaria, Inizia ad assumere un ruolo fondamentale anche nella costruzione della forma urbana e del territorio attraverso i suoi terminali e i suoi manufatti scali, stazioni, rilevati, viadotti
Il fenomeno della diffusione urbana La città diffusa Il fenomeno della diffusione urbana Inizia a partire dagli anni 80 ddel XX Secolo e prosegue tuttora E’ figlia della rivoluzione post-industriale Dell’avvento della indifferenza localizzativa Del conseguente dis-urbamento di popolazione
Agglomerano attorno ai propri terminali spazi e funzioni urbane Le infrastrutture diventano il reticolo multiplo di interconnessione della nuova forma urbana Agglomerano attorno ai propri terminali spazi e funzioni urbane Il ruolo sociale dello spazio pubblico urbano storico viene preso da un altro genere di spazi ad esempio dai grandi centri commerciali o dai grandi cinema multisala disposti sul territorio
“… un cimitero di frammenti infelici” La condizione insediativa della città diffusa nel mosaico informatizzato degli strumenti urbanistici della Provincia di Milano (M.I.S.U.R.C) “La città e’ divenuta, secondo una bella definizione di Franco Purini “… un cimitero di frammenti infelici”
Alle periferie storiche si sovrappongono e si contrappongono più recenti tessuti che saturano lo spazio aperto tra quartiere e quartiere e tra città e città Lo spazio urbano è composto da frammenti di spazi accostati “paratatticamente” senza un ordine apparente.
Le infrastrutture costruiscono un nuovo “paesaggio” complesso fatto di ferrovie superstrade autostrade svincoli tangenziali stazioni aeroporti, che si sovrappone alla forma insediativa dispersa.
Alcuni terminali delle reti potrebbero determinare nuovamente un principio di demarcazione Mentre aste del reticolo infrastrutturale determinare un nuovo principio di connessione o inter-connessione
Possibili strategie del progetto architettonico nella forma urbana attuale Morfologia Ricomposizione dei frammenti dispersi in sistemi coerenti Utilizzo di alcuni nodi infrastrutturali come elementi di rifdefinizione locale della forma urbana Tipologia Ridefinizione dei terminali delle reti da elementi indifferenzati a nuovi tipi complessi inglobanti parte dello spazio pubblico urbano Tecnologia Utilizzo di tecnologie eco-compatibili Rifiuto della cosiddetta “mitigazione” delle opere infrastrutturali
Ricomposizione dei frammenti dispersi in sistemi coerenti
Utilizzo di alcuni nodi infrastrutturali come elementi di rifdefinizione locale della forma urbana
Ridefinizione dei terminali delle reti da elementi indifferenzati a nuovi tipi complessi inglobanti parte dello spazio pubblico urbano
CONTATTO Medioevo MONUMENTO/ TESSUTO SPETTACOLO XVII XVII secolo Alberti RECINTO PIAZZA CIRCOLAZIONE Haussmann XIX Cerdà QUADRICOLA ISOLATO CONNESSIONE Dal 1960 protesi RETE NODO
XVII XVII secolo Alberti Haussmann XIX Cerdà Dal 1960 “protesi” Per concludere Possiamo riassumere le mutazioni della forma urbana descritte utilizzando alcune riflessioni sullo spazio urbano di Françoise Choay figure di regolazione epoca Medioevo XVII XVII secolo Alberti Haussmann XIX Cerdà Dal 1960 “protesi” CONTATTO SPETTACOLO CIRCOLAZIONE CONNESSIONE
Città di antica formazione Concetti di F. Choay Epoca Forme urbane Città di antica formazione Città consolidata Città diffusa Medioevo XVII XVII secolo Alberti Haussmann XIX Cerdà Dal 1960 “protesi” CONTATTO SPETTACOLO CIRCOLAZIONE CONNESSIONE
CONTAT-TO SPETTA-COLO ADDIZIONE CIRCOLA-ZIONE ESPANSIONE CONNES-SIONE Figure modalità infrastrutture fenomeni CONTAT-TO SPETTA-COLO CIRCOLA-ZIONE CONNES-SIONE ADDIZIONE ESPANSIONE DIFFUSIONE Rete viaria urbana Ferrovia Polarizzazione nodi Autostrada superstrada Inversione gerarchica