Analisi di un percorso. del Prof. Claudio Raspollini

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Advertisements

Domenica XXlV Tempo ordinario
13 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
13 giugno 2010 Domenica XI tempo ordinario anno C.
Ultima del tempo ordinario Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Domenica XIII tempo ordinario Anno B.
TU SEI IL CRISTO DI DIO. IL FIGLIO DELL’UOMO DEVE SOFFRIRE MOLTO
FANCIULLA, IO TI DICO: RISORGI !.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Galilea Con la peccatrice diciamo il Pie Iesu di Duruflé. FIGLIO, QUELLO.
xIIIDOMENICADEL TEMPO ORDINARIO ANNO B ANNO B Mc 5,21-43.
Lezione 2 del 12 gennaio Gli studenti sceglievano il loro maestro. I maestri si facevano pagare. Le donne venivano escluse dallinsegnamento. I discepoli.
Diciamo il “Pie Jesu” di Duruflé, con la peccatrice
Colossesi 2:12 Il vero battesimo.
Mentre Gesù istruiva nel tempio, gli scribi ed i farisei, condottagli una donna che avevano sorpreso in adulterio, gli avevano detto: "... Mosè, nella.
LA VOCAZIONE: CHIAMATE GRATIS VERSO TUTTI
Scheda 95 Gesù perdona una peccatrice
LUCA 19:2 AL 10 Ed ecco un uomo, chiamato Zaccheo il quale era il capo dei pubblicani ed era ricco. Egli cercava di vedere chi fosse Gesù, ma non poteva.
G I O R N D N A T L E.
IL SILENZIO DI DIO Racconta un’antica leggenda norvegese di un uomo chiamato Haakon che viveva in un eremo dove invitava la gente a pregare con molta devozione.
Persone che incontrano Gesù durante la sua vita
L'incontro con Gesù Luca 7.
Parola di Vita Marzo 2013.
Passione,Morte e Resurrezione del Signore
CRISTO RE ANNO C Lc 23,35-43.
Alcuni buoni motivi per conoscere Gesù.
CHE PORTA ALLA SALVEZZA
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Mettiamo sulla bocca delladultera e di tutti i peccatori.
AMARE DIO E GLI UOMINI ! B E L L A N O T I Z I A
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
GIOVEDÌ santo Meditiamo ascoltando “Ho mangiato il Tuo Corpo” (7’) della Passione di Bach.
12°incontro
GLORIA A TE CRISTO GESU’ OGGI E SEMPRE TU REGNERAI
L’INCONTRO CON ALTRE CULTURE
4° quar A «Va’ a Sìloe» e lavati! significa: “Inviato”.
Lapidando non si libera nessuno
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO L’ “Introito” del Requiem di Marcel Olm ci fa entrare con Gesù nel Paradiso FIGLIO, QUELLO CHE.
Omelia di Don Ferruccio
... la Verità, la Responsabilità, la Missione
LA VITA PUBBLICA DI GESU’
SETTIMANA SANTA GIOVEDÌ santo
3° incontro
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXXI c Domenica del Tempo.
XXXI /C Lc 19,1-10 Chiamati a sperimentare e ad essere protagonisti , con Gesù , di … salvezze impossibili”
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza san Pietro nella V c Domenica di Quaresima.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Solennità di Cristo Re dell’Universo.
Grazie,Gesù! Ti voglio consolare Gesù Via Crucis per bambini.
PERCHÉ E COME DOVREI PARLARNE AGLI ALTRI
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Monges de Sant Benet de Montserrat Monges de Sant Benet de Montserrat 11 anno C Ascoltare “qui tollis peccata mundi” della Messa in Si minore di Bach,
Cercare la bellezza *.
Anno C Domenica XXXIV Ultima del tempo ordinario Domenica XXXIV Ultima del tempo ordinario 25 novembre 2007 Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re.
Ti racconto la croce Lo sguardo degli uomini verso Gesù.
QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA
24 TEMPO ORDINARIO Anno B Seguiamo Gesù che “si consegna” al cammino verso la Croce (T. L. da Vittoria)
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI IL CAMMINO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Galilea FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Diocesi di Teano - Calvi
Capitolo 19 1 Entrato in Gèrico, attraversava la città. 2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse.
Domenica V di Quaresima 29 marzo 2009
Nella città di Gerico viveva un uomo chiamato Zaccheo.
4. Zaccheo, il pubblicano curioso
Ascoltando “Elevati cuore» di Mendelsshon, sentiamo la gioia del perdono di Gesù all’adúltera Gerusalem me IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE.
XXxi DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C Lc 19,1-10.
Capitolo 7 1 Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Capitolo 8 1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2 Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi,
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C Lc 7,36-8,3.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Galilea FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO Con la peccatrice ascoltiamo.
Capitolo 20 1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata.
V DOMENICA DI quaresima ANNO C Giovanni 8,1-11. In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.
Transcript della presentazione:

Analisi di un percorso. del Prof. Claudio Raspollini Perdono o Vendetta? Analisi di un percorso. del Prof. Claudio Raspollini

Dall'immagine di Maria Maddalena del Caravaggio al senso del perdono. Nell'ottica di Dio Dall'immagine di Maria Maddalena del Caravaggio al senso del perdono.

Leggiamo il brano evangelico riferito al quadro. La peccatrice perdonata 36Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. 39A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». 40Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure». 41«Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. 42Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!». Luca 7,36-50

L'atteggiamento della Maddalena riferito al brano ed al quadro Nel brano Evangelico: non chiede; gli bacia i piedi; lava i piedi di Gesù con il suo pianto; asciuga i piedi con i propri capelli. Nel quadro: Rimane silenziosa Abbandonata capo chino, consapevole delle colpe. i gioielli abbandonati per terra indicano il cambiamento

Chi perdona la Maddalena nel Brano Evangelico e nel quadro? Nel brano evangelico è Gesù, che rispondendo ai Farisei che accusano la donna, la perdona virtù del suo “molto amare” . Nel quadro Gesù non è presente come pure non ci sono i farisei; il Caravaggio rimanda il giudizio a chi osserva il quadro. Siamo noi che dobbiamo formulare un giudizio, noi dobbiamo perdonare o condannare.

violenza e vendetta hanno la stessa radice. L'immagine a lato descrive una situazione di violenza. Se osservate è impossibile distinguere chi è il buono o il cattivo, potrebbe essere un gesto compiuto per vendetta o per giustizia, comunque sia rimane soltanto violento.

Noi di fronte alle ingiustizie; che fare? Analizziamo ora, alcune situazioni limite e con l'aiuto del Vangelo, proviamo a vedere perché il perdono produce più frutti che non la vendetta.

Antiche e nuove violenze. Una donna adultera; Un assassino; Un usuraio; Violenza negli stadi; Il terrorismo; Violenza sulle donne e sui bambini.

La donna adultera Giovanni - Capitolo 8 1Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 3Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 10Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più». Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più

Un usuraio; “la storia di Zaccheo” Luca - Capitolo 19 Zaccheo 1Entrato in Gerico, attraversava la città. 2Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; 10il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto

Un assassino sulla Croce; il primo Santo! Il "buon ladrone" 39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». 40Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? 41Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». 42E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». 43Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso». Luca 23, 39-42 Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni

Violenza negli stadi. Perdonare non vuol dire “non fare” o “ Tacere” PERDONARE vuol dire far comprendere l'assurdità di tali gesti e ricevere la Giusta pena per ciò che una persona fa.

In nome di dio si muore negando la vita propria e altrui. Il loro obiettivo provocare paura e una reazione in modo da giustificare il proprio operato

Donne e bambini violati; la peggior INGIUSTIZIA è il NOSTRO SILENZIO

il perdono presuppone la Giustizia, non il silenzio. I PRESUPPOSTI DEL PERDONO: VA E NON PECCARE PIU' RESTITUISCO CIO' CHE HO TOLTO INGIUSTAMENTE RICEVIAMO LA GIUSTA PUNIZIONE DELLE NOSTRE AZIONI LA DONNA ADULTERA ZACCHEO IL LADRONE CROCIFISSO

LA VIOLENZA PORTA VIOLENZA Questa è l'immagine simbolo dell'odio e della vendetta, ma anche della denuncia e della SPERANZA. La Biblioteca di Sarajevo distrutta dai Serbi, durante l'assedio della città. L'odio ha fatto sparire la cultura, ha fatto della vendetta la ragione della storia e questo è il risultato. L'immagine ci dice che solo nell'armonia generata dal PERDONO è possibile ricostruire la storia e guardare al futuro. La violenza porta soltanto alla violenza.

LA VECCHIA LEGGE E LA NUOVA Il CODICE DI HAMMURABI DICEVA: Occhio per occhi, dente per dente IL VANGELO DICE: Ama il prossimo tuo come te stesso. A NOI LA SCELTA!

Conclusione Perdonare vuol dire compiere la giustizia. Perdonare non vuol dire ignorare o chiudere gli occhi alla verità. Perdonare presuppone che chi ha sbagliato riconosca il suo errore e chieda perdono Vendicarsi vuol dire usare la violenza. far vivere l'ingiustizia alimentare l'odio mai costruire ma solo distruggere

Perdonare Riparare al male fatto Impegnarsi a non commetterlo più Cambiare vita Sono i frutti del perdono, Ma quali sono quelli della vendetta provate a scriverli: