Stefania De Marco II SANU 14/05/2010 METODOLOGIE DIDATTICHE E COMUNICATIVE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA Stefania De Marco II SANU 14/05/2010
DIVULGAZIONE SCIENTIFICA Compito B
ELENCO DEI TERMINI E DELLE ESPRESSIONI UTILIZZATE PER LA RICERCA Divulgazione scientifica Comunicare scienza Linguaggio comunicazione scientifica Divulgatore scientifico Giornalismo scientifico
MOTORI DI RICERCA GOOGLE www.google.it PUBMED http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?db=pubmed
CONFRONTO MOTORI DI RICERCA GOOGLE VS PUBMED Due motori di ricerca estremamente potenti, ma estremamente diversi. PubMed è sicuramente lo strumento necessario ed indispensabile per la ricerca di letteratura scientifica. È una interfaccia web sviluppata dalla National Library of Medicine (USA) che permette all'utente di utilizzare un vero e proprio sistema di ricerca bibliografica specializzato ed assai potente. Lo strumento è estremamente potente ma la sua potenza è proporzionale alla complessità di utilizzo: bisogna conoscerlo a fondo e spesso non basta l'autoapprendimento: è necessaria una conoscenza dei concetti di base della gestione dell'informazione biomedica quali il recall, la precision, gli operatori Booleani AND, OR e NOT. L'operatore AND implica che tutte le condizioni devono essere vere. L'operatore OR indica che ne basta soltanto una vera. NOT recupera documenti che contengono solo il primo dei due termini, escludendo il secondo o i documenti in cui ci sia compresenza dei due. La ricerca in cui i termini sono combinati con l'operatore OR produce un maggior numero di risultati rispetto alla stessa ricerca impostata con NOT. L'operatore AND, invece, restringe ulteriormente la ricerca.
Una ricerca su Google, invece, ha insito il pericolo di un eccesso di informazione che porta inevitabilmente alla selezione di informazione di scadente qualità. Anche Google Scholar (una variante di Google) ha evidenti limiti. Entrambi offrono una panoramica limitata della letteratura; inoltre, i risultati della ricerca si basano sulla popolarità piuttosto che sulla pertinenza. Alcuni dei risultati più rilevanti potrebbero infatti finire in fondo alla pagina dei risultati della ricerca. Per questi motivi, internet ed i motori di ricerca generici come Google sono catalogati tra gli ultimi posti sia in termini di affidabilità di recupero dell'informazione che di facilità di accesso a informazione biomedica di qualità. Uno dei vantaggi è che molte citazioni di PubMed possono essere cercate anche su Google, ma attenzione a non farsi persuadere: il solo modo per cercare le pubblicazioni di maggior rilievo per la ricerca scientifica è utilizzare PubMed. Google non potrà mai rimpiazzarlo.
SITOGRAFIA, 03-05-2010 Divulgazione scientifica - Wikipedia Con l'espressione divulgazione scientifica si indica l'attività di comunicazione rivolta al grande pubblico che concorre a diffondere la cultura scientifica ... Strategie - Ruolo dell'associazionismo - Attori e finalità it.wikipedia.org/wiki/Divulgazione_scientifica Giornalismo scientifico - Università degli Studi di Milano ... Giornalismo scientifico. Farmaci,salute e società.Comunicare la scienza. Periodico on line edito dall'Università degli Studi di Milano ... www.giornalismo.unimi.it/index.php?page=89.. Giornalismo scientifico: comunicare scienza e cultura al pubblico ... 10 mag 2005 ... Gli scienziati scoprono, gli inventori creano, gli studiosi approfondiscono, ma chi fa sapere tutto ciò al pubblico? www.undicom.it/.../secondasessionegiornalismi05
Comunicare la Scienza - Ricerca Italiana - Speciali divulgativi Per il PUS comunicare la scienza, quindi, significa tradurre le ... Gli individui, infatti, non rispondono alla comunicazione scientifica come dei ... www.ricercaitaliana.it › ... › Speciali divulgativi – Comunicare la scienza - MdS 12 lug 2005 ... comunicare la scienza, comunicazione scientifica, giovanni carrada, scrivere per il web, scrittura online, business writing. www.mestierediscrivere.com/.../comunicarelascienza/ - Scienza e società: INSEGNARE E COMUNICARE LA 'SCIENZA IN AZIONE' 22 mag 2008 ... Nel mondo ci saranno al massimo una dozzina di persone in grado di capire la mia teoria”. Pare che fu questo il commento divertito di Albert ... massimianobucchi.nova100.ilsole24ore.com/.../insegnare-e-com.html -
RICERCHE ON-LINE SITI SCELTI: http://www.unibo.it/Portale/Ateneo/Divulgazione+scientifica/default.htm L’università di bologna spiega come nasca la necessità di creare dei siti di divulgazione scientifica: “Raccontare le scoperte nei diversi ambiti e dialogare con la comunità non solo scientifica ma anche con i ragazzi delle scuole e con tutti gli interessati.”
Giornalismo scientifico: comunicare scienza e cultura al pubblico http://www.undicom.it/network/trieste/repository/articles/secondasessionegiornalismi05 Giornalismo scientifico: comunicare scienza e cultura al pubblico Gli scienziati scoprono, gli inventori creano, gli studiosi approfondiscono, ma chi fa sapere tutto ciò al pubblico? E soprattutto in che modo? I relatori della seconda sessione del convegno "Giornalismi" hanno definito il ruolo del divulgatore nella sociatà attuale, in cui il pubblico ha necessità di essere continuamente aggiornato e informato sulle novità in campo scientifico e tecnologico. Al comunicatore quindi il compito di calarsi nei panni del giornalista scientifico, del divulgatore.
http://www.ricercaitaliana.it/grandi_temi/dettaglio_sezione-103.htm COMUNICARE SCIENZA Gli scienziati, oggi più che mai, sono chiamati a intraprendere nuove sfide comunicative. Essi rivestono un ruolo fondamentale nella rete di connessioni tra il mondo della ricerca e la sociatà nel suo complesso. Oggi comunicare la scienza è diventata un’ assoluta necessità. Da una parte gli scienziati che, anche nel loro lavoro quotidiano, non possono non interagire con una pluralità di gruppi, informare la società e ascoltarne le istanze, dall’altra gli operatori della comunicazione devono diventare più critici, più informati sulla scienza e sui suoi meccanismi.
http://www.gargantini.net/mario/divulg.htm La divulgazione scientifica: trasmettere dei risultati o comunicare un'esperienza? Una delle menti più acute del nostro tempo, l'americano Murray Gell Mann, premio Nobel per la fisica Murray Gell Mann, premio Nobel per la fisica, padre dei quark e ora ricercatore di punta dell'Istituto di studi sulla Complessità di Santa Fe in California, tempo fa così si lamentava dell'incapacità della comunità scientifica di far presa sul grande pubblico: "Non riusciamo a spiegare e far sentire in che modo la comprensione dei fenomeni naturali può aiutarci a perfezionare il nostro essere persone… In un'epoca di impressionanti progressi scientifici, non siamo riusciti a comunicare alla collettività il significato e la bellezza della nostra scienza".
È interessante osservare le ragioni del rammarico di Gell Mann: egli non è anzitutto preoccupato del fatto che la gente non conosca i quark o non sappia cos'è una struttura frattale: ciò che gli dispiace è di non riuscire a comunicare la bellezza del fare scienza e la ricchezza di significati che le varie teorie contengono al di là dei formalismi che le esprimono. Più ancora, Gell Mann osserva il contrasto di una civiltà tecnologicamente sofisticata, erede di quattro secoli (ma sarebbe meglio dire otto) di successi scientifici dove la maggioranza della popolazione non percepisce la scienza come fattore di crescita personale, come contributo alla formazione della persona. Il primo punto da mettere a fuoco parlando di divulgazione scientifica è proprio questo: anche nella conoscenza scientifica, il vero interesse, il vero movente, è la comprensione di sé e la ricerca del senso della propria esistenza.
http://www. edizionidedalo. it/site/collane-scheda-libro. php http://www.edizionidedalo.it/site/collane-scheda-libro.php?products_id=1825&categories_id=74&attive=1 Daniele Gouthier, Elena Ioli Le parole di Einstein Comunicare scienza fra rigore e poesia prefazione di Tullio De Mauro febbraio 2006 - ISBN 9788822002297 pp. 224 - brossura - f.to 14 x 21 cm 16,00 € L'opera Fare scienza è anche comunicare scienza. Gli autori indagano le caratteristiche del linguaggio scientifico, affrontando il problema della comunicazione della scienza. I lettori Studiosi e ricercatori nella comunicazione della scienza, nella filosofia della scienza, ma anche tutti coloro che sono appassionati di scienza e desiderosi di conoscere più da vicino le dinamiche proprie della scoperta e dell'invenzione scientifica.
Griglia di osservazione per il contenuto e la credibilità dei siti Qualità dei contenuti (Mc Govern) 1. il contenuto pubblicato è adatto ai lettori? (è utile? per chi? chi è il target destinatario del sito?) 2. con che frequenza viene aggiornato il sito? 3. con quale cura sono redatti i contenuti? Qualità dei contenuti (Standford Guidelines) 1. è stato semplice accertare l’accuratezza delle informazioni fornite? 2. è visibile l’organizzazione che è dietro la pubblicazione del sito? 3. sono evidenziate le professionalità e le conoscenze presenti nell’organizzazione ed il contenuto ed i servizi offerti 4. sono evidenziate l’onestà e la serietà delle persone coinvolte nell’organizzazione? 5. è semplice contattare la redazione del sito? 6. il sito appare professionale (in relazione agli scopi del sito)? Perché? 7. il sito è utile e di facile utilizzo? 8. il contenuto del sito è aggiornato?contenuto 9. il sito adotta restrizione per il materiale promozionale (pubblicità, offerte…) 10. ci sono errori (di ogni tipo: sintassi, grammatica, contenuto, grafici ecc.)?
Il PERCHE’ della scelta dei siti. Nella scelta dei siti ho fatto attenzione a considerare solo quelli le cui fonti hanno una certa affidabilità e credibilità. Inizialmente ho considerato siti di diverse università( di carattere scientifico), scegliendo quello della facoltà di Bologna, che analizza il target cui la divulgazione scientifica si rivolge: non solo comunità scientifiche, ma anche ragazzi e bambini delle comunità scolastiche, affrontando temi diversi secondo ogni fascia d’età. Successivamente ho analizzato il ruolo del comunicatore (propriamente detto divulgatore) come intermediario tra scienziati/ inventori/ studiosi e pubblico. Dal sito www.ricercaitaliana.it ho tratto delle fonti su come il divulgatore deve svolgere il proprio lavoro. Esso deve, infatti, avere una buona informazione di scienza e dei suoi meccanismi, al fine di essere più critico e svolgere al meglio il proprio lavoro. Per concludere ho riportato una dichiarazione di Murray Gell, premio nobel per la fisica,tratta dal sito www.gargantini.it ,che spiega perché appassionarsi di scienza. Egli sostiene che la bellezza della conoscenza scientifica non risiede solo nella conoscenza di quella serie infinita di meccanismi che governano il cosmo, ma nella comprensione di sé e la ricerca del senso della propria esistenza.
Ho scelto siti di facile comprensione, dal linguaggio pulito, semplice e chiaro, rivolti, proprio per queste caratteristiche, ad un ampio target: dall’esperto in materia al semplice curioso. In ogni sito ho potuto apprezzare la presenza di un’ area dedicata ai contatti, per poter comunicare liberamente, inviando delle e-mail o per via telefonica, con coloro che gestiscono il sito. Trattandosi di siti scientifici o di semplice informazione, son tutti aggiornati quotidianamente Non ho individuato errori di alcun genere (sintassi, grammatica, contenuto, grafici ecc.). Inoltre in nessun sito erano presenti spazi dedicati a pubblicità e sponsor, indice, a mio parere, di serietà e professionalità. D’altro canto son proprio questi i parametri che mi hanno orientata verso la scelta dei suddetti siti.
Il mio MOTORE DI RICERCA sulla DIVULGAZIONE SCIENTIFICA Occorre selezionare e copiare il sottostante link nella barra degli indirizzi: http://www.google.com/cse/home?cx=009582727670631428029:jojxnwcgpkw