La nostra visita a Berlino in occasione del Ventennale della caduta del Muro 1989-2009 Berlino non tenta di far passare sotto silenzio quegli anni dolorosi, piuttosto si prodiga per ricordare e riflettere sull’accaduto. Eventi culturali, politici e artistici animano le strade di Berlino : proiezioni e installazioni luminose, cartelloni segnalano i cambiamenti avvenuti in città negli ultimi 20 anni. Alexanderplatz ospiterà una mostra open-air sulla ‘Rivoluzione pacifica’. La domanda " Dov'era il muro?" è la prima che ci siamo posti come visitatori di Berlino. Ma anche molti berlinesi cercano ancora oggi i resti del muro sul territorio della città. L'Amministrazione (Senat) del Land di Berlino mostra di voler proteggere i resti del Muro ancora presenti e rendere accessibile il loro significato storico attraverso segnali e informazioni.
A questo scopo sono state realizzate le seguenti opere: -la marcatura del tracciato del muro interno alla città per mezzo di una doppia fila di blocchetti di granito suo suolo stradale pubblico, -il "Percorso storico del Muro di Berlino" con 29 pannelli informativi lungo la pista del Muro interna alla città, -indicazioni sui luoghi del Muro nel sistema segnaletico urbano blu per i turisti, -un sistema di orientamento e informazione formato da dieci steli nei luoghi nevralgici, -una mostra all’aperto sul luogo al Checkpoint Charlie -la " Pista del Muro di Berlino" sull'ex tracciato del muro attorno al territorio urbano dell'allora Berlino Ovest
Più di 100.000 cittadini della RDT cercarono di fuggire oltrepassando il confine tra le due Germanie o il Muro di Berlino. Diverse centinaia di loro vennero uccisi dal fuoco dai soldati delle truppe di frontiera della RDT oppure morirono nel corso del tentativo di fuga. Il Sacrario del Muro di Berlino, il Sacrario Günter Litfin, il Parlamento degli alberi, il monumento commemorativo nell’edificio Marie-Elisabeth-Lüders-Haus e altri luoghi della memoria, sorti già tra il 1961 ed il 1989 a Berlino Ovest, ricordano oggi i morti del Muro di Berlino.
...questo è il tracciato interno alla città del Muro nel suo assetto finale a circa sei mesi prima della sua apertura il 9 novembre 1989; si tratta di un tracciato di 43,7 chilometri di lunghezza, dal confine nord a quello sud della Città di Berlino. Normalmente sono visibili il muro anteriore, quello posteriore, la " terra di nessuno" nella striscia di confine e altri elementi degli impianti di protezione (passaggi di confine, torri di guardia, ecc.). La larghezza degli impianti di confine varia da cinque a diverse centinaia di metri.
Il Museo Casa al Checkpoint Charlie mostra un'esposizione permanente sulla storia del Muro di Berlino e sulla lotta internazionale per i diritti umani. Sono esposti tra gli altri anche molti oggetti usati dai fuggiaschi e da chi li aiutava a fuggire. Questo museo si trova proprio in prossimità del più celebre punto di transito tra est e ovest, il check point Charlie, e contiene molte testimonianze della vita berlinese durante la guerra fredda.
La più chiara testimonianza-residuo del Muro di Berlino è la East Side Gallery che si estende per 1,3 km attraverso Friedrichshain. Molti sono gli artisti che hanno trasformato il grigio calcestruzzo nella galleria all'aperto più grande del mondo: ospita 106 murali aerografati, dalle automobili Trabant alle opere politiche come Bruderkuss (Bacio fraterno).
Il Museo DDR, nella zona di Mitte, è un viaggio sorprendente nella vita di ogni giorno dietro la Cortina di ferro. Dal guardare la tv in un salotto del periodo comunista o smanettare con una Trabant, le esposizioni di questo museo molto reale fanno esplorare l'antica Germania dell'est.
La Rivoluzione del 1989 è un evento storico che tuttora rende orgogliosi molti cittadini tedeschi. Le persone con cui ne abbiamo parlato ci hanno confermato questa sensazione, con tono sereno e gentile.
...Ma oltre la metà dei tedeschi , a vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino esprime forte insoddisfazione per come stanno andando le cose nella loro patria riunificata.
Secondo un sondaggio svolto dall’istituto Forsa per conto del quotidiano “Berliner Zeitung” il 51 per cento dei cittadini tedesco-orientali sostiene che si stava meglio quando il Muro ancora era in piedi e la Germania socialista era ancora uno stato sovrano separato dall'occidente capitalista .
Sentimenti non dissimili valgono anche per i tedeschi occidentali che sposano al 60 per cento questa tesi.