1 IMPRESA COOPERATIVA COMUNICAZIONE E MOTIVAZIONE
2 GESTIRE COSE GESTIRE PERSONE
3 Discussione Perché il coinvolgimento e la comunicazione La comunicazione, la motivazione Spunti pratici La Motivazione Personale: eccellere in periodi problematici
4 Diapositive dellintervento:
5 PERCHE IL COINVOLGIMENTO?
6 COSA SENTI DOVREBBE FARE LIMPRESA COOPERATIVA DI CUI SEI SOCIO PER FARTI SENTIRE COINVOLTO?
7 PROBLEMA (ANCHE NEL MONDO COOPERATIVO): TROPPE AZIENDE SIMILI CHE VENDONO PRODOTTI E SERVIZI SIMILI
8 Tangible Capital (visible) Intangible Capital (invisible)
9 IL CAPITALE PIU PREZIOSO OGGI E QUELLO INTANGIBILE Conoscenza, talenti, motivazione del personale, reputazione, amicizie ed alleanze, rete distributiva, innovazione, emozione positiva. Il capitale intangibile che possiedi (controlli/influenzi/determini) oggi, determinerà il capitale tangibile che avrai domani.
10 LA CAPACITA DI COSTRUIRE RELAZIONI E COINVOLGERE GLI ALTRI E UNO DEI MOTORI PIU IMPORTANTI DELLA CRESCITA ECONOMICA
11 FATTORI DEL SUCCESSO DEI MILIONARI (studi di Thomas Stanley) 1) Essere onesto con tutte le persone 2) Avere una buona autodisciplina 3) Andare daccordo con le persone 4) Avere un coniuge che ti sostiene 5) Lavorare più duramente degli altri 6) Amare il proprio lavoro o la propria azienda 7) Avere forti caratteristiche di leadership 8) Possedere spirito competitivo 9) Essere ben organizzato 10) Avere la capacità di vendere le proprie idee e i propri servizi
12 SENTIRE CHE LE COSE DIPENDONO DA NOI Il fondamento della leadership
13 PROBLEMI
14 Controllo Far andare le cose come uno vorrebbe = Labilità di dirigere qualcosa a proprio piacimento
15 Responsabilità –LA SENSAZIONE DI SENTIRSI LUNICO INCARICATO –=–= –LABILITA DI CONSIDERARSI LA CAUSA! DI FRONTE AD UN PROBLEMA, POSSIAMO SCEGLIERE LA NOSTRA RISPOSTA: –CAUSA O EFFETTO?
16 Causa ed Effetto Per risolvere un problema o per controllare una situazione che non va come vorremmo dobbiamo vederci come la causa di tale situazione. Se non lo facciamo, la situazione controllerà noi. Se non ci vediamo come la causa delle prestazioni e rendimento dei nostri collaboratori, loro di fatto ci controllano. Case history scuola
17 Scala della Causatività CONTROLLO ESTERNO La persona è principalmente convinta che le sue sfortune o le sue disgrazie siano causate dagli altri o dallambiente. CONTROLLO SOLAMENTE SULLE PROPRIE AZIONI Si considera causa solo per quelle cose che fa lei, ma non si vuole prendere assolutamente responsabilità per ciò che fanno gli altri o per ciò che accade fuori dallazienda. Non riuscirà a realizzare i suoi sogni. CONTROLLO INTERNO Si considera causa di come agisce lui e anche di come agiscono o sono gli altri e lambiente
18 Primo dato relativo alla Leadership Riuscirai ad avere Leadership solamente sulle persone del cui comportamento ti consideri completamente CAUSA.
19 Pensare da Causa Quando riceviamo un problema o una difficoltà, possiamo pensare da effetto o pensare da causa. Un pensiero da effetto ha gli altri, le circostanze come soggetto dellazione Un pensiero causativo mette ME STESSO come soggetto dellazione
20 I SEGUENTI PENSIERI SONO DA CAUSA O DA EFFETTO? Non mi capisce Reagisce sempre in modo sgarbato Non si interessa ai progetti che gli propongo Il mercato è in crisi Non mi pagano la merce il giusto valore Non corregge quello che gli indico Non capisce le mie istruzioni Non ha voglia di lavorare
21 Se vogliamo che le cose cambino Come prima cosa dobbiamo cambiare NOI
22 TU COME LEADER 5 consigli per il presente scenario economico
23 LE CRISI SONO DRAMMATICHE SE NON HAI UNA VISION
24 1) OCCUPATI DELLE CAUSE INTERNE
25 VALENTE PALI Luglio 2008: + 250% Agosto 2008: +75% Settembre 2008: + 200% Marketing, rete vendita, innovazione, vendere soluzioni e non prodotti, avere un obiettivo chiaro. Non giustificare
26 2) IL LAVORO DURO E CAMBIATO
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29 3) ABBRACCIA IL MARKETING
30 3) ABBRACCIA IL MARKETING a) Sonda i clienti. Dovè il Jackpot? b) Innova! c) Migliora il customer care e l'immagine che dai al cliente. d) Torna a vendere.
31 SERGE GUEGAN: SOLUZIONI AGRO ALIMENTARE 1) Una cultura di marketing TOTALE: nella PMI il marketing dovrà essere una dimensione trasversale chiave. TUTTE LE PERSONE NELLIMPRESA DOVRANNO SENTIRSI COINVOLTE DA QUESTA FUNZIONE 2) Vicinanza ai clienti (include anche i distributori e i concorrenti) ANCHE, nota bene, in un contesto di centrali dacquisto potenti 3) Distribuzione, vendita e clienti. Limpresa deve comunicare direttamente con i clienti finali e aggiustare prontamente la collaborazione. Andare oltre il trade marketing! 4) Comunicazione continua circa limpresa, i propri prodotti e le proprie marche utilizzando tutto linsieme delle nuove tecniche e strategie di marketing e dei nuovi media.
32 4) GESTISCI IL TEMPO!
33 5) STUDIA (MIGLIORA TE STESSO)
34 LAZIENDA E LO SPECCHIO DELLIMPRENDITORE 1) Per crescere come azienda devi avere un programma per migliorare te stesso
35 Thomas Stanley: I milionari nella società hanno un sistema ed il know how per riguadagnare il proprio entusiasmo e la propria carica positiva quando la perdono.
36 LA COMMODITY PIU IMPORTANTE: NON TI VIENE GRATIS
37 LEADERSHIP: SCOPRI E SEGUI LA TUA VOCE