Arezzo, 24 novembre 2006 www.istitutoiard.it I giovani nella provincia di Arezzo Riccardo Grassi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
2.0 a.s. 2010/2011 Istituto Comprensivo Uggiano la Chiesa Homo sapiens sapiens nel Salento: arte, cultura, religione.
Advertisements

Secondo periodo sabbatico
Bando regionale primo incontro con le scuole a.s. 2007/2008
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
Settimana Strategica Sessione plenaria 30 novembre 2007 Ore
STAGE ALLESTERO Cosè? Periodo di esperienza professionale che permette di completare e/o approfondire il proprio percorso ormativo.
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per le Marche – Direzione Generale Centro Documentazione Piano delle attività della Direzione.
Educazione degli adulti Livorno 17/3/2000 EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Dinamiche e prospettive di sviluppo.
Il Servizio Civile Nazionale
Brescia, 3 marzo 2008 Giovani a banda larga Pluralità di appartenenze e nuove forme di identità tra i giovani contemporanei Il VI rapporto IARD sulla condizione.
Nuove opportunità, per le Associazioni del Terzo Settore,
La misura 1.4: i centri polifunzionali di servizio e le loro attività Napoli 21/07/06 Ministero della Pubblica Istruzione DG Affari Internazionali dellistruzione.
LEUROPA DELLISTRUZIONE: Strumenti e Potenzialità di Sviluppo Marina Rozera - Agenzia Nazionale Programma Leonardo da Vinci.
Fare squadra, fare comunità La realtà di Treviso e le sue prospettive Treviso, Lancenigo 8 novembre 2006 LINDUSTRIA TREVIGIANA E I SUOI MESTIERI.
La rete della Qualità in Lombardia Università Collaborano alla realizzazione del progetto Scuole, Università, Imprese per il successo formativo e professionale.
28 ottobre 2006 VERSO IL PIANO STRATEGICO DELLA CITTÀ DI ALGHERO Incontro di presentazione degli obiettivi strategici del Piano Alghero città della conoscenza.
Scuola e lavoro: I diversi modelli di alternanza
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Azione H.1 Interventi formativi sugli strumenti e sulle strutture di governo del sistema per promuovere la capacity building delle istituzioni scolastiche.
Le Linee Guida nelle Attività Ricreative in Provincia di Udine Le politiche ricreative in questi ultimi anni hanno assunto un ruolo determinante nel contesto.
A cura di Fabrizio M. Pellegrini NON SCHOLAE SED VITAE DISCIMUS SPHAERACALATHUM SPHAERACALATHUM(C.Tacito)
PIANO DI AZIONE PER LINCLUSIONE SOCIALE dott. Francesco Maiorano Azioni e Interventi Resoconto dei Cantieri.
Un problema di metodo 1.Creare le condizioni per … 2.Comunicare e divulgare le opportunità 3.Creare network pubblico/privati specializzati o per progetti.
Il progetto
Orientamento al Lavoro Lesperienza dei Centri per lImpiego C8 Orienta – 20 ottobre
Le scuole e l’autonomia
Su quali aspetti puntare per la promozione di politiche giovanili in Trentino? Levico Terme 19 ottobre 2012 Riccardo Grassi
Ministero dell’Istruzione UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA Centro Servizi Amministrativi di Varese Via Copelli n. 6 – Varese; Tel.
\ \ | / (_) o000O O000o POLITICHE del LAVORO Analista Progettista Vincenzo Occhipinti Misure di promozione allinserimento.
IL PROGETTO I CARE & L I.C. N. ROMEO L istituto scolastico N. Romeo aderisce al progetto I Care-La provincia di Napoli verso il successo formativo promosso.
la Regione Toscana dal 2011 ha adottato una strategia integrata di interventi, in grado di operare sia sull'emergenza sia su interventi per promuovere.
PAC SUD Il Piano di lavoro di Confcooperative Campania.
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI ZONA Ambito n. 1- Bergamo.
OPPORTUNITA PER Giovani e ImpreseGiovani e Imprese OPPORTUNITA PER Giovani e ImpreseGiovani e Imprese Diritto al Futuro: Fondo Mecenati N. 1 TI TROVI IN.
PI 2011 Coop. Soc. SolcoEduca Area societaria Area comunicazione Area servizi ricerca e sviluppo Settore infanzia Settore scuola e famiglia Settore politiche.
Piano dell'Offerta Formativa CIRCOLO DIDATTICO “G.B.PERASSO”
Istituto di Istruzione Secondaria Liceo Classico e Liceo Scientifico MASCALUCIA Copertina Realizzazione e foto: Carlo Manfredini,
Obbligo di istruzione – linee guida Decreto 22 agosto 2007 Decreto 22 agosto 2007 Liceo Ginnasio Statale Mario Cutelli - Catania Collegio Docenti 27/02/08.
1 Ufficio Scolastico Provinciale di Grosseto Conferenza Permanente Provinciale dellOrientamento 12 Novembre 2009.
IL GRANDE CAMBIO DA UNA SCUOLA PER POCHI MIGLIORI utenza preselezionata (Anni Cinquanta ) AD UNA SCUOLA PER IL MIGLIORAMENTO DI TUTTI utenza eterogenea.
Al servizio di gente unica La nuova legge regionale e gli interventi della Regione FVG per lautonomia dei giovani Direzione Centrale Istruzione, università,
Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali Servizio rapporti internazionali e partenariato territoriale Interventi regionali.
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
11 novembre 2010 A scuola di mobilità sostenibile L a mediazione informativa, educativa e partecipativa nelle politiche pubbliche Paolo Tamburini Responsabile.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
DAI PROGRAMMI ALLE INDICAZIONI
LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA in EMILIA-ROMAGNA Conferenza Finale Progetto COGITA Bologna, 23 ottobre 2014.
DUE FIGURE FONDAMENTALI
Programma operativo nazionale per le regioni dell’obiettivo 1 - Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna Ricerca scientifica, sviluppo.
Quadro delle priorità 1. Reddito – Indipendenza – Lavori delle donne 2. Incremento dell’occupazione femminile – Incremento del tasso di attività femminile-
Dipartimento di Scienze della Formazione
Corso Sociologia dell’Innovazione: Modulo Innovazione Sociale Professor Enzo Mingione Lunedì e Martedì aula U6-37 AA : Corso di Laurea.
OBBLIGO DI ISTRUZIONE LINEE GUIDA DEL 27 dicembre 2007 (Attuazione Decreto Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139)‏ Paola Senesi.
Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di studio”
Giornate di informazione sull’offerta di istruzione del II ciclo PROVINCIA DI RAVENNA Ufficio X - Ambito Territoriale di Ravenna Liceo Scientifico Alfredo.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
La 285 e la progettualità territoriale nelle politiche integrate per l’infanzia e l'adolescenza 285 buoni motivi per partecipare. Il diritto alla partecipazione.
Rapporteur: Laura Baldassarre
Natura non facit saltus In natura ogni processo vitale si svolge con continuità. Anche nei casi in cui avvengono apparentemente mutamenti improvvisi come.
IL PNSD # Documento di sintesi A cura dell’Animatore Digitale
PRESENTAZIONE PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Anni scolastici 2016/ / /2019.
Valori e innovazione per il miglioramento della qualità e della sostenibilità del sistema sociale e sanitario regionale BOLOGNA, 29 NOVEMBRE 2013.
Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati da PARI a PARI 2007 Programma PARI: risultati della prima fase e prospettive nell’ottica.
1 P ROGETTO F ONDAZIONE C ARIVERONA O PPORTUNITÀ G IOVANE P ROMOZIONE E REALIZZAZIONE DELLA CITTADINANZA ATTIVA DEI GIOVANI PER UNA MIGLIORE OCCUPABILITÀ,
GIOVANI CO-MANTOVA UNA RETE TERRITORIALE DI TALENT GARDEN PER LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA COLLABORATIVA SUL TERRITORIO PIANO PER LE POLITICHE GIOVANILI DELLA.
Tavola Rotonda: la disabilità e le sue implicazioni La rete dei servizi Mario Melazzini Vigevano, 8 ottobre 2011.
PIANO DI ZONA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA PIANO DI ZONA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA.
Liceo Scientifico MANFREDO FANTI. PERMETTE DI ACQUISIRE STRUMENTI CULTURALI E METODOLOGICI PER UNA COMPRENSIONE APPROFONDITA DELLA REALTÀ FORNISCE CONOSCENZE,
Area Politiche di cittadinanza – Lavoro Garanzia Giovani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Webinar 18/06/2014.
Transcript della presentazione:

Arezzo, 24 novembre I giovani nella provincia di Arezzo Riccardo Grassi

Arezzo, 24 novembre I mutamenti strutturali nel passaggio dalla prima alla seconda modernità Dimensione economica (cambiano le logiche di produzione dei beni e dei redditi) Dimensione demografica (cambiano la piramide demografica e gli equilibri tra le generazioni) Dimensione culturale (cambiano i saperi e le modalità di trasmissione della conoscenza) Mutamento della condizione giovanile (da transizione a condizione) Mutamento genetico del welfare (da w teso a garantire i diritti per chi non li ha, a w teso a conservare i diritti acquisiti) Il mutamento del welfare nel passaggio alla seconda modernità

Arezzo, 24 novembre Una nuova stagione per le politiche giovanili Le politiche giovanili come scelta culturale della politica Mutare prospettiva Passaggio dalla frammentarietà di interventi ad hoc alla trasversalità rispetto alle politiche del welfare Mutare contenuti Fare conoscere sé stessi e la società in cui si vive (politiche educative) Promozione dellindividuo e del gruppo (politiche di accesso) - imprenditorialità Uscita dal presentismo (politiche di conciliazione del presente e del futuro) Mutare governance Non solo pubblico Coinvolgimento delle imprese Non solo attori formali/istituzionali Partecipazione diretta dei giovani Nuovo patto tra le generazioni Politiche con i giovani per il territorio

Arezzo, 24 novembre La crescita dei livelli di disuguaglianza e le nuove forma di esclusione Lesplosione delle possibilità Provvisorietà e reversibilità Il dominio della soggetività La a-centralità (o la multicentralità) Ansia Solitudine Spaesamento La rivoluzione nelle comunicazioni Lo sviluppo della scienza e della tecnica La manipolazione del corpo (lipercorpo) Il superamento dei confini fisici Vivere nellepoca della seconda modernità

Arezzo, 24 novembre Politiche per la transizione 1.Interventi a favore della sperimentazione di sé (responsabilizzazione protetta); 2.Riacquisizione della storicità della propria esperienza di vita; 3.Miglioramento dellefficacia dellazione formativa (interventi di accompagnamento alla scelta; passerelle; long life learning; alternanza scuola-lavoro); 4.Interventi di compensazioni del reddito per i lavoratori precari; 5.Accesso al credito e politiche abitative; 6.Sostegno alla genitorialità (servizi per la prima infanzia, etc.)

Arezzo, 24 novembre Politiche scolastiche e lavorative 1.Adeguamento dei contenuti formativi e delle metodologie didattiche; 2.Definizione di un patto formativo ed educativo integrato (famiglia, scuola, imprese) 3.Sostegno alle famiglie economicamente svantaggiate (borse di studio, voucher, etc.); 4.Alfabetizzazione informatica ed accesso alla banda larga; 5.Servizi allo studio e promozione culturale presso le famiglie; 6.Percorsi integrati e coerenti di formazione e lavoro; 7.Servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro; 8.Promozione dellimprenditorialità giovanile

Arezzo, 24 novembre Politiche per il tempo libero 1.Organizzazione di occasioni di socialità partecipata; 2.Accesso ad esperienze di volontariato/promozione sociale (locale ed internazionale); 3.Interventi di educazione alla pratica sportiva e al fitness; 4.Coinvolgimento degli attori locali (no-profit e profit) nellarticolazione dellofferta di tempo libero per i giovani;

Arezzo, 24 novembre Politiche di partecipazione attiva 1.Coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali della comunità locale; 2.Promozione delle iniziative di integrazione tra culture e nazionalità diverse; 3.Ridefinizione del rapporto tra giovani e amministrazioni locali; 4.Recupero di una dimensione temporale dilatata nella definizione dei piani di azione e di sviluppo del territorio

Arezzo, 24 novembre I giovani nella provincia di Arezzo Riccardo Grassi