Arezzo, 24 novembre I giovani nella provincia di Arezzo Riccardo Grassi
Arezzo, 24 novembre I mutamenti strutturali nel passaggio dalla prima alla seconda modernità Dimensione economica (cambiano le logiche di produzione dei beni e dei redditi) Dimensione demografica (cambiano la piramide demografica e gli equilibri tra le generazioni) Dimensione culturale (cambiano i saperi e le modalità di trasmissione della conoscenza) Mutamento della condizione giovanile (da transizione a condizione) Mutamento genetico del welfare (da w teso a garantire i diritti per chi non li ha, a w teso a conservare i diritti acquisiti) Il mutamento del welfare nel passaggio alla seconda modernità
Arezzo, 24 novembre Una nuova stagione per le politiche giovanili Le politiche giovanili come scelta culturale della politica Mutare prospettiva Passaggio dalla frammentarietà di interventi ad hoc alla trasversalità rispetto alle politiche del welfare Mutare contenuti Fare conoscere sé stessi e la società in cui si vive (politiche educative) Promozione dellindividuo e del gruppo (politiche di accesso) - imprenditorialità Uscita dal presentismo (politiche di conciliazione del presente e del futuro) Mutare governance Non solo pubblico Coinvolgimento delle imprese Non solo attori formali/istituzionali Partecipazione diretta dei giovani Nuovo patto tra le generazioni Politiche con i giovani per il territorio
Arezzo, 24 novembre La crescita dei livelli di disuguaglianza e le nuove forma di esclusione Lesplosione delle possibilità Provvisorietà e reversibilità Il dominio della soggetività La a-centralità (o la multicentralità) Ansia Solitudine Spaesamento La rivoluzione nelle comunicazioni Lo sviluppo della scienza e della tecnica La manipolazione del corpo (lipercorpo) Il superamento dei confini fisici Vivere nellepoca della seconda modernità
Arezzo, 24 novembre Politiche per la transizione 1.Interventi a favore della sperimentazione di sé (responsabilizzazione protetta); 2.Riacquisizione della storicità della propria esperienza di vita; 3.Miglioramento dellefficacia dellazione formativa (interventi di accompagnamento alla scelta; passerelle; long life learning; alternanza scuola-lavoro); 4.Interventi di compensazioni del reddito per i lavoratori precari; 5.Accesso al credito e politiche abitative; 6.Sostegno alla genitorialità (servizi per la prima infanzia, etc.)
Arezzo, 24 novembre Politiche scolastiche e lavorative 1.Adeguamento dei contenuti formativi e delle metodologie didattiche; 2.Definizione di un patto formativo ed educativo integrato (famiglia, scuola, imprese) 3.Sostegno alle famiglie economicamente svantaggiate (borse di studio, voucher, etc.); 4.Alfabetizzazione informatica ed accesso alla banda larga; 5.Servizi allo studio e promozione culturale presso le famiglie; 6.Percorsi integrati e coerenti di formazione e lavoro; 7.Servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro; 8.Promozione dellimprenditorialità giovanile
Arezzo, 24 novembre Politiche per il tempo libero 1.Organizzazione di occasioni di socialità partecipata; 2.Accesso ad esperienze di volontariato/promozione sociale (locale ed internazionale); 3.Interventi di educazione alla pratica sportiva e al fitness; 4.Coinvolgimento degli attori locali (no-profit e profit) nellarticolazione dellofferta di tempo libero per i giovani;
Arezzo, 24 novembre Politiche di partecipazione attiva 1.Coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali della comunità locale; 2.Promozione delle iniziative di integrazione tra culture e nazionalità diverse; 3.Ridefinizione del rapporto tra giovani e amministrazioni locali; 4.Recupero di una dimensione temporale dilatata nella definizione dei piani di azione e di sviluppo del territorio
Arezzo, 24 novembre I giovani nella provincia di Arezzo Riccardo Grassi