UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano RISCHI SANITARI EMERGENTI LEGATI ALL’USO DI IMPIANTI NATATORI: GESTIONE NELLA PROVINCIA DI PESCARA Specializzanda Dott.ssa Antonietta GIULIANI Relatore Prof.ssa Carla GRANCHELLI Anno Accademico 2004-2005

INTRODUZIONE “La salute, oggi, non è solo cura delle malattie o infermità, ma la giusta ricerca del miglior stato possibile di benessere fisico, mentale e sociale, diritto fondamentale sancito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità” (O.M.S.)

PANORAMA LEGISLATIVO (I) NORMATIVE PRECEDENTI Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (1931) Testo Unico delle Leggi Sanitarie (1934) Circolare del Ministero dell’Interno n.16 (1951) Circolare del Ministero della Sanità n° 128 (1971) Circolare del Ministero della Sanità n. 86 (1972)

PANORAMA LEGISLATIVO (II) Atto d’Intesa Stato-Regioni relativo agli “aspetti igienico-sanitari concernenti la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio” (1991): adottato per assicurare l’uniforme disciplina della materia fino ad allora affidata a circolari ministeriali. E’ stato sospeso per difficoltà applicative e necessità di aggiornamento nel 1993

PANORAMA LEGISLATIVO (III) Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003, i cui aspetti più significativi sono: Classificazione delle piscine in categorie secondo un criterio giuridico; Individuazione delle figure professionali in relazione alle diverse responsabilità; Controlli esterni di competenza delle AUSL; Controlli interni a carico del gestore dell’impianto (autocontrollo); Sistema sanzionatorio; Requisiti igienico-sanitari dell’impianto.

PANORAMA LEGISLATIVO (IV) Disciplina interregionale delle piscine del 16 dicembre 2004, che introduce nuovi concetti tra cui: Procedimento autorizzativo per l’apertura di nuovi impianti; Distinzione tra “frequentatori “ e “bagnanti” Potenzialità degli impianti di trattamento dell’acqua proporzionale al volume dell’acqua in vasca ed al carico inquinante; Elementi di educazione sanitaria, nel regolamento interno, affinché l’utente comprenda l’importanza del proprio comportamento ai fini del mantenimento della salubrità delle acque natatorie.

RISCHI IGIENICO-SANITARI (I) I rischi reali per la salute indicati dall’O.M.S. sono di tre tipi: Fisici (annegamento, lesioni spinali,ecc.); Chimici (esposizione agli agenti disinfettanti); Microbici (da contatto con agenti infettivi).

RISCHI IGIENICO-SANITARI (II) I patogeni più frequenti sono suddivisi in : Virus enterici (ad es. virus dell’epatite A) Virus non enterici (ad es. HPV) Batteri enterici (ad es. Salmonella, E. coli) Batteri non enterici ( ad es. Stafilococco, Pseudomonas, Legionella) Funghi (ad es. Trichophyton) Protozoi (ad es. Cryptosporidium, Giardia)

RISCHI IGIENICO-SANITARI (III) La distribuzione delle frequenze delle patologie acquisite in piscina,anche se priva di dati correnti, può essere così schematizzata: 50% affezioni oftalmiche e otorinolaringologiche 30%affezioni dermatologiche 20%affezioni gastrointestinali

RISCHI IGIENICO-SANITARI (IV) Tra tutti gli agenti patogeni quelli emersi con maggior frequenza nel nostro studio si identificano con: Pseudomonas aeruginosa, causa di follicoliti, otiti e congiuntiviti; Staphylococcus aureus, coinvolto nell’eziologia di otiti, suppurazioni e infezioni delle prime vie respiratorie.

PREVENZIONE Il cardine della profilassi delle malattie infettive passa, senza dubbio, attraverso la disinfezione delle acque, ma la prevenzione degli incidenti rilevati in impianti natatori dipende, per lo più, dal corretto comportamento degli utenti

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (I) Nel 2002 è partita un’indagine riguardante l'igiene e la sicurezza degli impianti natatori presenti sul territorio di competenza dell'AUSL di Pescara. Lo scopo è quello di monitorare la qualità dell'acqua di balneazione delle piscine pubbliche, di quelle private ad uso pubblico e di quelle ad uso collettivo.

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (II) Le ispezioni fatte nel 2002 rivelano una situazione drastica circa l’inquinamento batteriologico; Il Dipartimento di Prevenzione emette 11 proposte di ordinanza di chiusura immediata dell’attività natatoria fino al raggiungimento dei requisiti previsti dalla normativa per ogni parametro microbiologico.

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (III)

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (IV) La predominanza di Pseudomonas (60%), soprattutto nelle acque di immissione, induce a verificare lo stato di manutenzione dei filtri e costringe i gestori a provvedere al cambio immediato degli stessi, ristrutturando completamente gli impianti

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (V) Controlli ripetuti negli impianti chiusi; Istituzione di corsi di formazione per il personale di vigilanza allo scopo di individuare i punti critici della gestione dell’impianto e valutare eventuali misure preventive.

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (VI) La corretta gestione del controllo ha prodotto risultati tangibili nel 2003, anno caratterizzato da una sola ordinanza di chiusura; Diminuzione progressiva dell’inquinamento batteriologico, in quanto i gestori hanno espletato le procedure di disinfezione con più accuratezza, in considerazione anche di una campagna informativa effettuata in primavera dall’autorità sanitaria.

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (VII)

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (VIII)

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (IX) Nel 2005 sia dalle acque di immissione che contenute in vasca è emerso ancora qualche caso di inquinamento da P. aeruginosa: è opportuno evidenziare che le contaminazioni venute alla luce si sono verificate in impianti finora mai ispezionati, appartenenti a comuni dell’entroterra.

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (X)

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (XI)

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (XII) Nel 2005 si è avuto un discreto aumento del cloro libero attivo dovuto all’eccessiva clorazione delle acque effettuata per scongiurare il pericolo di nuove contaminazioni che avrebbero imposto la sospensione dell’attività natatoria o il pagamento di sanzioni amministrative

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (XIII)

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (XIV)

PARTE SPERIMENTALE: IMPIANTI NATATORI NELLA PROVINCIA DI PESCARA (XV)

PROSPETTIVE FUTURE (I) Creazione di una banca dati regionale delle piscine Formazione ed aggiornamento del personale di vigilanza Formazione specifica dei gestori degli impianti Informazione degli utenti

PROSPETTIVE FUTURE (II) IN PISCINA IL BENESSERE DI OGNUNO DI NOI DIPENDE DAL CORRETTO COMPORTAMENTO DI TUTTI