Lavoro di intergruppo 11-15 gruppo. Il numero dei partecipanti e lampiezza territoriale di riferimento ha costituito una notevole complessità e la conseguente.

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Lavoro di intergruppo gruppo

Il numero dei partecipanti e lampiezza territoriale di riferimento ha costituito una notevole complessità e la conseguente necessità di rispecchiare – per quanto possibile – la pluralità dei punti di vista. Il lavoro di intergruppo – a causa dei tempi limitati – si è focalizzato sullindividuazione dei punti nodali e dei punti critici. Per lo sviluppo delle singole parti, si rimanda ai documenti elaborati dai gruppi. Il presente documento è il risultato dei lavori di cinque gruppi che hanno visto impegnati per due sessioni di lavoro circa 75 dirigenti scolastici.

Punti nodali: - La rete è uno strumento che va articolato e strutturato, è una metodologia che prevede una sinergia e una stretta connessione tra reti interne a ciascun istituto, tra istituti e tra istituzioni ed altre organizzazioni. Tuttavia, la rete – per alcuni partecipanti – non può essere considerata solo come strategia, come metodologia, ma è anche supporto allautonomia e struttura.

- Finalità della rete è: a) elevazione ovvero miglioramento del servizio istituzionale della formazione degli allievi. b) supportare lautonomia nel rispetto delle cornici normative esistenti. In particolare, alcuni partecipanti sottolineano come le leggi dellautonomia e della riforma costituiscono i riferimenti forti che vanno coniugati. - Importanza della distinzione tra rete interna e rete esterna - Il focus formativo sui bisogni degli attori deve avere origine dal contesto.Per alcuni partecipanti, le reti devono essere autogovernate e non eterodirette.

- Per alcuni gruppi, le reti favoriscono processi di riflessione e di ricerca-azione che possono esitare o meno in innovazioni intese come abito mentale al cambiamento. - La tenuta della rete è direttamente proporzionale allarticolazione della stessa in termini di finalità, obiettivi, attività, organismi, funzioni e risorse.

- Tutti i partecipanti concordano nel ritenere fondamentale disporre di risorse, nel senso ampio del termine (finanziarie, umane e professionali, strumentali e strutturali). Buona parte degli stessi propone che le risorse suddette – previste per la formazione - siano attribuite in quota parte alle singole istituzioni scolastiche e le restanti alle scuole in rete. Inoltre, ogni singola istituzione o singola rete sarà tenuto a rendicontare in termini di esiti concreti riferiti alla formazione degli allievi e al miglioramento delle pratiche organizzative e professionali.

Punti critici Vischiosità – e talora contraddittorietà – del quadro normativo. Incompiutezza di alcune norme (es. Riforma Organi Collegiali, Stato giuridico dei docenti) Confusione, sovrapposizione e conflittualità di ruoli, funzioni e competenze tra gli attori e gli organismi presenti nelle istituzioni scolastiche. Tali dimensioni pervadono la vita scolastica e –per alcuni - rischiano limitare lesercizio dellautonomia. Per alcuni partecipanti, il rischio è lisolamento della rete che si può evitare sia rafforzando la struttura della rete, sia attivando sinergie tra reti.