Il monastero nell’Alto Medioevo Prof.ssa Gabriella Nocita Liceo Statale “G. Turrisi Colonna” Catania
Alto Medioevo Sorgono numerosi monasteri patrimonio fondiario attività agrarie attività economiche decadenza della vita ecclesiastica Profonda crisi morale dell’epoca Simonia (compravendita delle cariche religiose) Nicolaismo (inosservanza del celibato sacerdotale) Divina Commedia ; Inferno canto XIX
Verso una nuova spiritualità Le abbazie di Cluny e di Citeaux X secolo monasteri francesi ideale di una vita pura e virtuosa
Abbazia di Cluny Borgogna , 910 12 monaci benedettini preghiera, lettura dei salmi, culto dei santi, distribuzione di pasti ai poveri, studio, scrittura abate eletto dai monaci, reggeva i monasteri “satelliti” attraverso i suoi priori il monastero non sottostava a nessun potere Ideale di vita ecclesiastica riformata, sottratta alla politica e all’ingerenza dei vescovi e degli aristocratici locali
Abbazia di Citeaux Digione , 1098 monaci cluniacensi preghiera, lavoro (agricolo)
La riforma monastica in Italia Monastero di Camaldoli (Arezzo) Fondato nel 1012 dall’eremita Romualdo di Ravenna Segue la regola di S. Benedetto Formazione di monasteri dipendenti
La riforma monastica in Italia Monastero di Fonte Avellana (Pesaro Urbino) Fondato nel 1043 da Pier Damiani Riflessione sulla necessità di riforma della Chiesa
Caratteri comuni del monachesimo rinnovato recupero della regola di Benedetto da Norcia nuova spiritualità, basata sull’ascetismoe sulla povertà volontà di estendere ad altri monasteri la propria proposta di vita monastica, formando congregazioni di monasteri dipendenti
Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Fu fondato da monaci provenienti dall'omonimo monastero situato nei pressi di Nicolosi che a metà del XVI secolo chiesero al senato cittadino l'autorizzazione a edificare entro le mura, poiché minacciati dalle eruzioni dell'Etna e dalla presenza di briganti. Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Per la sua allocazione prettamente urbana può essere considerato un convento, ma popolarmente viene chiamato Monastero dei Benedettini. Data la superficie occupata, circa 210 x 130 m², è ritenuto per estensione il più vasto complesso monastico d'Europa Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Intorno alla seconda metà del XII secolo, sulle pendici dell'Etna, venne eretta una cappella e un ricovero per i monaci infermi dei vicini monasteri di Santa Maria di Licodia e San Leone del colle Pannacchio, nei pressi di Paternò. In seguito per volere di Federico III di Aragona, vi si costruì il monastero, che venne costituito sede principale dei cenobi, prendendo la denominazione di San Nicolò la Rena per la devozione dei monaci a San Nicola di Bari e per la caratteristica terra sabbiosa - la rena rossa, da renao arena che in castigliano indica "sabbia" - che ricopriva la zona. Attorno al monastero prese ben presto forma il paese di Nicolosi. Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Nel 1669, a seguito della devastante eruzione dell'Etna, la colata raggiunse ed accerchiò Catania lambendo le mura del cenobio e lesionandolo, mentre una lingua di lava, staccandosi dalla principale, distrusse la chiesa di San Nicolò. Per ricostruirla dovettero passare moltissimi anni data la vastità del monastero.
Fu allora che i benedettini diedero vita ad un'imponente opera di ristrutturazione e completamento (con l'aggiunta fra l'altro della monumentale fontana marmorea nel chiostro) e contemporaneamente avviata la costruzione della chiesa di San Nicolò, iniziata nel 1687 su progetto dell'architetto romano Giovan Battista Contini. Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
L'11 gennaio 1693, il terremoto che colpì la città provocò anche il crollo del monastero benedettino e la morte della maggior parte dei monaci lasciandone appena tre in vita. Le strutture della chiesa, ancora in corso di costruzione, furono risparmiate, ma i lavori furono interrotti per circa vent'anni. Chiesa di San Nicolò l’Arena Catania
I monaci superstiti cominciarono la ricostruzione sulle strutture rimaste intatte. Nei successivi venti anni furono completati gli intagli in pietra dei prospetti principali Furono rimesse in opera le colonne seicentesche e la fontana - poi con l'ampliamento a nord ad opera degli architetti Francesco Battaglia e Giovan Battista Vaccarini. Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Intorno al 1840, venivano affidati all'ingegnere Mario Musumeci i lavori di completamento dei chiostri, ultimi interventi architettonici di rilievo prima dell'incameramento al demanio dell'intero complesso nel 1866. Il convento di San Nicolò l'Arena fu infatti interessato dalle leggi di soppressione delle corporazioni religiose e i monaci furono costretti a lasciare l'edificio: nel 1867 avvenne il passaggio dell'intero complesso dall'ultimo abate Giuseppe Benedetto Dusmet, divenuto quello stesso anno arcivescovo di Catania, alle istituzioni cittadine. Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Negli anni successivi, il grande complesso fu adibito a vari usi e frazionato in più parti. Ospitò caserme, scuole e istituti tecnici, per un certo periodo anche il Museo Civico (poi trasferito al Castello Ursino), l'osservatorio astro-fisico del professor Pietro Tacchini, nonché il laboratorio di geodinamica di Annibale Riccò ,oggi sede del museo della fabbrica, ma soprattutto divenne sede della Biblioteca Civica di Catania formatasi a partire da quella benedettina e, con i successivi ampliamenti, divenuta l'odierna istituzione delle Biblioteche riunite Civica ed Ursino Recupero. Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Danneggiato dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, l'intero complesso, esclusa la chiesa di San Nicolò restituita ai Benedettini, fu infine ceduto all'Università degli Studi di Catania che avviò subito un vasto progetto di recupero e restauro condotto dal professore e architetto Giancarlo De Carlo. Tale progetto ha reso possibile l'adeguamento dell'antico complesso monastico a sede delle Facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere del predetto Ateneo. Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Monastero di San Nicolò l’Arena Catania
Chiostro di levante