Scenario clinico 1 Vengo chiamato in consulenza dal Nido.

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Scenario clinico 1 Vengo chiamato in consulenza dal Nido. Da alcuni giorni una ginecologa presenta una sintomatologia compatibile con morbillo. La ginecologa in questione nei giorni precedenti aveva visitato diverse gestanti.

Spunti per la discussione Che rischio c’è che le donne con cui è venuta in contatto si siano contagiate? Esiste la possibilità di una patologia congenita da morbillo? Cosa può comportare il morbillo in gravidanza? Cosa fare in caso di contatto con un soggetto che ha contratto il morbillo?

Rischi di contrarre il morbillo dopo contatto In caso di: contatto stretto contatto avvenuto nel periodo di maggiore contagiosità (da 3-5 giorni prima fino a 4 giorni dopo la comparsa del rash) anamnesi negativa per morbillo Rischio molto elevato (>90%)

Morbillo in gravidanza: complicanze Il morbillo contratto durante la gravidanza può determinare: Aborto: frequente se il morbillo viene contratto precocemente nel primo trimestre (10%) Malformazioni congenite (5%): tanto più gravi quanti più precoce è l’infezione (leucodistrofia cerebrale atipica, ciclopia, difetti cardiaci multipli, atresia anale, cheilo-gnato-palato-schisi, stenosi arteria polmonare, tetraplegia spastica) Nascita pretermine (15-20%) Basso peso alla nascita

Cosa fare alle future mamme? La vaccinazione nelle gestanti è controindicata, trattandosi di un vaccino a virus vivo attenuato. Possibili interventi: Somministrazione entro 7 giorni dal contatto di: Ig specifiche antimorbillo (0.25 ml/kg im; max 15 ml) Ig endovena (100-400 mg/kg).

Cosa fare ad eventuali altri contatti? Se il contatto è un adulto con anamnesi negativa per morbillo o un lattante di età compresa tra 6 e 12 mesi è indicata la vaccinazione. Il vaccino va somministrato entro 72 ore dal contatto. Se il contatto non è stato vaccinato e non sono trascorsi più di 7 giorni è indicata la somministrazione di immunoglobuline.

Cosa si intende per contatto? Qualsiasi contatto diretto con soggetto affetto da morbillo durante il periodo infettivo è definito esposto. Contatto stretto: familiari, conviventi, compagni di scuola, colleghi di lavoro, soggetti che hanno viaggiato nello stesso veicolo con il caso di morbillo, soggetti esposti al contatto con secrezioni naso-faringee del soggetto infetto Contatti non stretti (a basso rischio): contatti casuali che non hanno condiviso ambienti confinati

Scenario clinico 2 Una madre si reca al centro vaccinale per vaccinare il piccolo contro morbillo parotite e rosolia. Riferisce al medico che il piccolo non ha ancora introdotto l’uovo. Il medico del centro vaccinale rifiuta di eseguire la vaccinazione rimandandola a dopo l’introduzione dell’uovo.

Spunti per la discussione Quando deve essere vaccinato un bambino? Quali sono le controindicazioni al vaccino? Perché è importante vaccinare un bambino? Come uniformare i comportamenti dei medici dei centri vaccinali?

Indicazioni alla vaccinazione anti-morbillo TUTTI in età 12-15 mesi Bambini più grandi, adolescenti ed adulti senza documentata evidenza di immunità specifica In caso di vaccinazione prima dei 12 mesi la dose va ripetuta dopo il compimento del primo anno di vita Seconda dose a 4-6 anni (oppure a distanza di almeno 4 settimane dalla prima)

Controindicazioni alla vaccinazione antimorbillo Gravi reazioni allergiche a dosi precedenti o a componenti del vaccino (RARE) Gravidanza Immunosoppressione Malattia acuta severa o moderata in atto Storia recente di terapia con emoderivati

(ipersensibilità a neomicina Reazioni allergiche (RARE) Lievi (orticaria in sede di iniezione) Severe (ipersensibilità a neomicina e gelatina) I soggetti con chiara allergia all’uovo sono a basso rischio di reazioni allergiche al vaccino antimorbillo Non esiste alcuna indicazione ad eseguire prick test per le proteine dell’uovo prima di vaccinare un bambino contro il morbillo

Perché è importante la vaccinazione antimorbillo Il decorso del morbillo può essere complicato da : Diarrea 8% Otite media 7% Polmonite 6% Encefalite 0.1% Trombocitopenia 1-3% Morte 0.2% Ospedalizzazione 18% Tali complicanze si verificano nel 30% dei casi di morbillo; sono più frequenti nel bambino < 5 anni e nell’adulto > 20 anni. Non dimenticare la SSPE (panencefalite sclerosante subacuta)!!!!!

Come uniformare i comportamenti dei medici dei centri vaccinali Linee guida disponibili in ciascun centro vaccinale Implementare l’informazione delle famiglie sulle possibili complicanze del morbillo oltre che sui possibili effetti collaterali del vaccino Proporre il consenso dissenso informato