Adolescenza e comportamenti di dipendenza da sostanze

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Transcript della presentazione:

Adolescenza e comportamenti di dipendenza da sostanze Cervello e incontro con le sostanze Contributo tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE.Il

Neuroscienze e psicologia L’adolescenza è il momento della vita in cui la sperimentazione delle emozioni e dei correlati comportamentali s’intensifica e, soprattutto, questi sono portati alla coscienza. Inoltre si è costretti ad interrogarsi, a volte con angoscia, sugli sconvolgimenti interiori e relazionali che stanno accadendo. Emozione e cognizione sono, con grande probabilità, i substrati biologici dei meccanismi mentali di cui sopra. Da molto tempo gli studiosi di psicoanalisi, di scienze cognitive e di neurobiologia tendono creare connessioni tra le loro teorie e prove scientifiche sul funzionamento della mente (J. Le Doux, A. Damasio, M. Solms, O. Turnbull, in particolare di questi ultimi due autori “Il cervello ed il mondo interno”, Raffaello Cortina, 2004) Gli stupefacenti sono una sorta di sperimentazione in vivo dell’alterarsi o dell’innescarsi di stati emozionali e/o comportamentali “normali”/”anormali”.

Il sistema limbico Il sistema limbico, con i suoi prolungamenti corticali frontali, svolge le seguenti tre azioni: è mediatore del piacere, sia di ricompensa di ordine naturale, cibo, sesso, ecc. sia artificiale, droghe, ecc.; è mediatore dell'attribuzione agli stimoli ambientali di un “valore aggiunto”, altrimenti risultanti neutri; è mediatore della motivazione e della azione finalizzata ad ottenere piacere ed a fornire valore e significati esperienziali.

Corteccia frontale e pre frontale

Attenzione e memoria: dopamina e noradrenalina Le sostanze: eventi neuro biochimici Le aree cerebrali, descritte hanno come substrato gruppi specifici di neuro trasmettitori. Qui a fianco le vie interessate all’attenzione mediate da noradrenalina e dopamina. Attenzione e memoria: dopamina e noradrenalina Tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE. La via noradrenergica (meso - prefrontale) ha lo scopo di attivare l’attenzione, mediare i correlati biologici dell’energia, la motivazione, la fatica e l’interesse. La via dopaminergica (meso – corticale) svolge il compito di rendere fluida l’attività verbale, di facilitare l’apprendimento associativo, mantenere lo stato di vigilanza per le funzioni esecutive, selezionare e modulare il comportamento in relazione alle informazioni socio - ambientali

Il sistema di ricompensa o di gratificazione o di “reward” è mediato dalla dopamina attiva lungo le vie mesolimbiche. Il rilascio di questo trasmettitore comporta una potente attivazione dei recettori post sinaptici D2, con intensa gratificazione Le vie mesolimbiche Tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE.

Le quattro vie dopaminergiche La Via Mesolimbica: dal mesencefalo al nucleo accumbens, correlata alla gratificazione, ai deliri ed allucinazioni (schizofrenia) La Via Mesocorticale: dal mesencefalo alla corteccia limbica, correlata alle attività cognitive in generale ed a quelle compromesse nella schizofrenia La Via Nigrostriatale: dalla substantia nigra ai gangli della base, correlata la controllo dell’attività motoria (M. di Parkinson) La Via Tuberoinfundibulare: dall’ipotalamo all’ipofisi anteriore, regola il rilascio della prolattina in senso inibitorio ed è coinvolta nella lattazione nel posto partum.

Dopamina Stimoli che producono motivazione e ricompensa (fisiologici quali il sesso, buon cibo, acqua o artificiali come sostanze stupefacenti, ma anche l'ascolto della musica), stimolano il rilascio di dopamina Al contrario il piacere prodotto da questi stimoli è soppresso da lesioni dei neuroni dopaminergici o dal blocco dei recettori alla dopamina

Sostanze d’abuso e vie dopaminergiche mesolimbiche La figura a lato indica come le differenti sostanze d’abuso (alcol, oppiacei, cannabis, anfetamine, cocaina, nicotina, allucinogeni) agiscono sulle vie mesolimbiche Tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE. Tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE.

Cocaina e anfetamine: meccanismi d’azione sulla dopamina La cocaina e le anfetamine hanno meccanismi simili: bloccano la ricaptazione della dopamina, le anfetamine ne aumentano il rilascio. Rispetto alla cocaina sono meno euforizzanti ma con durata maggiore. Entrambe rilasciano anche serotonina e noradrenalina Tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE.

Gli oppiacei ed i loro recettori cerebrali sulle vie mesolimbiche Gli oppiacei ed i loro recettori cerebrali sulle vie mesolimbiche. IL cervello produce autonomamente oppiodi endogeni di origine proteica (POMC: proenkefalina e prodinorfina) che vengono trasformati in endorfine ed enkefaline. Gli oppiodi esogeni, in particolare eroina e morfina, hanno azione più intensa e di breve durata nel controllo del dolore di quelle endogene Tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE.

Azioni recettoriali dell’alcol L’alcol possiede capacità complesse: attiva molti recettori, con il risultato finale di ridurre l’ attività neuronale, cui segue la tipica sedazione Tratto e modificato da “Psicofarmacologia Essenziale”. Stephen M. Sthall. 2002, CSE.

I cannabinoidi (Delta-9-THC). 1 THC è contenuto nella cannabis e ha: Proprietà antidolorifiche, euforizzanti, antinausea, aumenta l’appetito, diminuisce la pressione oculare CB1: si trovano nel SNC (vie mesolimbiche) e sono responsabili dell’effetto euforizzante, dispercettivo e sedativo conseguente all’interazione con il THC. CB2: si trovano nel sistema immunitario. Gli endocannabinoidi sono prodotti da alcune categorie di neuroni e svolgono azione cannabis simile naturale. Uno di tali endocannabinoidi è l’anandamide (una famiglia di etanolamidi degli acidi grassi); un neurotrasmettitore particolare di natura lipidica. Non possiede tutte le capacità del THC.

I cannabinoidi (Delta-9-THC). e Normali dosi intossicanti Benessere. Rilassamento. Empatia. Perdita d’attenzione temporale con confusione passato – presente. Rallentamento ideatorio. Diminuzione della memoria a breve termine. Sensazione di provare percezioni speciali. Dosi elevate Panico. Delirio. Psicosi. Utilizzo a lungo termine Sindrome amotivazionale Ridotte ambizioni e pulsioni. Incapacità sociale e occupazionale. Ridotta attenzione. Distraibilità. Scarsa capacità di giudizio. Ridotta capacità comunicazionale. Introversione. Diminuita efficienza nella relazioni interpersonali. Perdita della capacità di discernere la realtà. Sensazioni di depersonalizzazione. Tolleranza, dipendenza e sindrome d’astinenza.

Cognizione, Sistema limbico e Uso di Sostanze Cognizione, Sistema limbico e Uso di Sostanze. Nel Sistema Limbico si collocano alcune emozioni di base 1. Il sistema di ricerca (seeking), associato a curiosità interesse aspettativa (anticipazione), in sostanza un sistema che attiva (arousal) l’interesse per il mondo circostante. Il neurotrasmettitore finale è la dopamina. E’ la pulsione libidica freudiana (?). 2. Il sistema del piacere, (lust) connesso con quello a fianco, è la fase finale della ricerca quella in cui si raggiunge la gratificazione, la consumazione; questa ricompensa genera i meccanismi di rinforzo, alla base delle dipendenze. La via gratificatoria è mediata differenti neurotrasmettitori e peptidi su cui agiscono le differenti sostanze stupefacenti.

Cognizione, Sistema limbico e Uso di Sostanze Cognizione, Sistema limbico e Uso di Sostanze. Nel Sistema Limbico si collocano alcune emozioni di base Il sistema della rabbia – collera associato alla difesa e al farsi spazio per esempio quando la ricerca è ostacolata. Una persona in astinenza, attiva nella ricerca di sostanza, non tollera interferenze ed è disposta alla distruttività più irrazionale pur di soddisfare il bisogno Il sistema della paura – ansia ha a che fare con il problema della difesa mediante la fuga. Benzodiazepine e dopamina sono in grado di modificare il sistema Il sistema del panico, dove oltre alla paura e l’ansia si manifestano i sentimenti di perdita e di sconforto. In questo caso gli oppiacei sono in grado di controllare e annullare il fenomeno Il sotto sistema dell’accudimento, attivo in modo innato ha il compito di attivare il legame madre – bambino.

Cognizione, Sistema limbico e Uso di Sostanze Cognizione, Sistema limbico e Uso di Sostanze. Neuromodulatori, neurotrasmettitori e sostanze . Il sistema di ricerca è attivato dal neurotrasmettitore Dopamina La via finale della sensazione di piacere è data dalla stimolazione delle vie dopaminergiche da parte dei neuropeptidi endorfinici Cocaina, anfetaminici (MDMA) e cannabis hanno la proprietà di inibire la ricaptazione dal vallo sinaptico della Dopamina o accentuarne il rilascio. L’alcol agisce sulle vie GABAergiche facilitandone la funzione inibitoria secondariamente agisce sul rilascio di dopamina. Gli oppioidi agiscono direttamente sui recettori morfinici cerebrali Stephen M. Stall, 2000. “Essential Psychopharmacology. Neuroscientific Basis and Practical Applications”

Sintesi degli eventi cognitivi connessi all’attività del sistema limbico Attenzione Memoria Soluzione di problemi Controllo delle sensazioni sgradevoli (dolore) Sistema emotivo di attività di ricerca (seeking) Sistema emotivo del piacere – gratificazione Sistema emotivo della rabbia – aggressività Sistema emotivo della paura – ansia Sistema emotivo del panico o dell’angoscia di separazione. Sottosistema dell’accudimento (care) o del legame o dell’attaccamento Modificato da M. Solms, O. Turnbull. Il cervello ed il mondo interno. Milano, Cortina, 2004

Uso di sostanze e conseguenze cognitive in adolescenza. 1. I sistemi emozionali, su cui si basano la maggior porte delle interazioni umane e del mondo interno, sono in parte predeterminati e in parte costruiti attraverso le relazioni precoci e adolescenziali. I sistemi sono collocati in aree e vie cerebrali sufficientemente conosciute; sono attivate da specifici neurotrasmettitori e subiscono l’influenza delle relazioni, anche tramite la comunicazione verbale. Le sostanze d’abuso interagiscono perfettamente con quei sistemi modificandone in modo marcato e vario il funzionamento.

Uso di sostanze e conseguenze cognitive in adolescenza. 2. Conseguenze biochimiche dirette, connesse all’uso acuto o cronico. Esempio “La Sindrome amotivazionale da cannabis” altera in maniera complessa il gioco dell’apprendere dall’esperienza e l’architettura della gamma emozionale Conseguenze a carico dei sistemi emozionali mesolimbici, dell’attenzione e della memoria (mesocorticali e prefrontali). Attenzione, memoria, emozioni sono fondamentali per contenere l’angoscia, regolare i rapporti tra mondo interno ed esterno e le parti del mondo interno, lo sviluppo della sessualità, dell’identità e nella regolazione delle relazioni sia familiari che gruppali che sociali. Conseguenze evolutive globali. La disregolazione dei sistemi porta inevitabilmente a ritardi dello sviluppo psicologico individuale, a deragliamenti e distorsioni; oppure inibisce la possibilità di recupero di distorsioni precedenti.