Professione studente Essere studente significa dedicare la maggior parte del proprio tempo allo studio. Si tratta di una professione riconosciuta ufficialmente.

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Transcript della presentazione:

Professione studente Essere studente significa dedicare la maggior parte del proprio tempo allo studio. Si tratta di una professione riconosciuta ufficialmente Carta d’identità Che cosa distingue lo studente professionista dallo studente dilettante? LA MOTIVAZIONE Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

MOTIVAZIONE SIGNIFICA NON SOLO: interesse allo studio. desiderio di apprendere impegno MA ANCHE: metodo organizzazione strumenti Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

METODO DI STUDIO STUDIO = APPLICAZIONE STUDIARE = IMPEGNARSI PER APPRENDERE METODO = MODO DI PROCEDERE Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

LA QUESTIONE DEL METODO COME SI PROCEDE NON E’ INDIFFERENTE OCCORRE PROCEDERE CON CRITERIO CRITERIO = PRINCIPIO DI RIFERIMENTO Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

I PRINCIPI DI RIFERIMENTO SONO ALMENO DUE Efficienza Si riferisce alle risorse Efficacia Si riferisce al risultato Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

input per il dibattito motivazione sono motivato se..... Dedico tempo allo studio anche quando devo affrontare argomenti che non mi interessano. Il mio obiettivo nello studio non è semplicemente quello di essere promosso ma anche di avere buone votazioni. sono motivato se..... Considero lo studio più importante di altre attività extrascolastiche . Partecipo volentieri a incontri di approfondimento o di esercitazione non obbligatori . Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Di fronte ad argomenti di particolare interesse, approfondisco lo studio attraverso libri supplementari a quelli di testo. Cerco di mettere in relazione lo studio con il mio futuro professionale Esigo da me stesso un rendimento scolastico corrispondente alle mie potenzialità. Studio più per convinzione personale che per pressioni o condizionamenti esterni. Non ho difficoltà a rispettare la regola “prima il dovere e poi il piacere”. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Dai dati quale immagine della classe? quale affermazione risulta più condivisa? Dai dati quale immagine della classe? Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Come si apprende ? osservando ascoltando leggendo facendo Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

IMPARIAMO: Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2005

Come si può essere efficienti ed efficaci nell’osservazione ? Come si può essere efficienti ed efficaci nell’ascolto ? Cosa faccio di solito ? Quando ottengo maggiori risultati? Come si può essere efficienti ed efficaci nella lettura ? Cosa faccio di solito ? Quando ottengo maggiori risultati? Cosa faccio di solito ? Quando ottengo maggiori risultati? Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Come si può essere efficienti ed efficaci nell’azione ? Cosa faccio di solito ? Quando ottengo maggiori risultati? Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Dai dati quale immagine della classe? quale modalità risulta più condivisa? grafici ? Dai dati quale immagine della classe? Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Professione studente input per il dibattito parte seconda Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

tecniche di studio ho una buona tecnica se..... Prima di iniziare a studiare, mi accerto di avere a portata di mano tutto il materiale necessario. Dopo aver preso appunti a una lezione cerco di rivederli al più presto per organizzarli affinché guadagnino in ordine, chiarezza e completezza. ho una buona tecnica se..... Quando studio cerco di collegare i nuovi concetti con quello che già so . La stanza in cui studio è generalmente la stessa Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Quando studio, se non capisco un argomento, mi soffermo con attenzione per chiarirlo prima di proseguire oltre Quando studio sottolineo soltanto pochi concetti importanti, riuscendo a distinguerli dal resto del libro. Prima di sostenere un esame o un’interrogazione ho ben chiaro il programma su cui verteranno le domande Studio con un compagno soprattutto per verificare la mia preparazione e chiarire insieme eventuali dubbi. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

gestisco bene il mio tempo se....... gestione del tempo Sono solito rispettare i tempi che ho programmato di dedicare allo studio Quando devo iniziare a studiare, lo faccio senza rinvii né ritardi . gestisco bene il mio tempo se....... In vista di un esame o di un’interrogazione programmo lo studio in base al tempo a disposizione Se rimango indietro nel programma di studio prestabilito, cerco di recuperare intensificando la preparazione Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Solitamente riesco a non rimandare lo studio. Prima di iniziare a studiare, mi pongo degli obiettivi e definisco il tempo necessario per raggiungerli. Solitamente riesco a non rimandare lo studio. Faccio in modo di studiare non in un momento qualsiasi ma quando il mio rendimento è migliore. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

capacità di concentrazione Riesco a studiare per alcune ore consecutive senza farmi distrarre da telefono, televisione ecc…. Quando mi dedico allo studio, spengo la musica. so concentrarmi se..... A lezione, riesco facilmente a concentrarmi su ciò che dicono i professori. Il tavolo, la sedia e l’illuminazione che uso abitualmente mi consentono di studiare con la massima concentrazione. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Faccio in modo di studiare nel luogo più silenzioso possibile. Tengo lontano dalla scrivania gli oggetti (foto, cibo, radio ecc..) che mi potrebbero distrarre dallo studio. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

partecipazione alle attività Prima di una lezione leggo sul libro l’argomento che sarà trattato. Durante le lezioni prendo appunti. partecipo se..... Quando non riesco a seguire una spiegazione, intervengo per chiedere chiarimenti. Seguo con attenzione le interrogazioni e gli esami dei compagni per verificare la mia preparazione . Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Rifletto criticamente (domandandomi se sono in accordo o in disaccordo) su ciò che leggo sui libri o ascolto a lezione. Quando vado a lezione, porto con me tutto ciò che occorre per seguirla attivamente (libri, materiale per prendere appunti ecc…). Ritengo importante andare a lezione perché è una tappa fondamentale nel processo di apprendimento. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

prendere appunti so prendere appunti se....... I miei appunti contengono tutti i concetti e le informazioni importanti. Quando prendo appunti faccio uso di simboli o abbreviazioni. so prendere appunti se....... Nel prendere appunti cerco di sintetizzare al massimo i concetti, evitando di scrivere intere frasi pronunciate dal docente. Dai miei appunti emergono chiaramente i concetti fondamentali espressi a lezione. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

In caso di assenza forzata dalle lezioni, mi procuro sempre gli appunti di almeno un mio compagno. Mentre studio faccio schemi o grafici in cui sintetizzo gli argomenti affrontati . Mentre leggo riesco a distinguere i concetti importanti da quelli marginali Individuo facilmente il concetto principale espresso dall’autore di ogni paragrafo che leggo. Per ricordare meglio ciò che studio, cerco di collegare logicamente tra loro le idee. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

ripasso.... so ripassare se...... Cerco di ripetere a voce alta un argomento che ho appena studiato. Sono solito fare uno schema in cui rappresento i concetti chiave di un capitolo studiato. so ripassare se...... Quando provo ad esporre un argomento cerco di elaborare un discorso personale e non fatto di frasi imparate a memoria. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Verifico regolarmente la mia preparazione su argomenti studiati da poco e da molto tempo . Verifico costantemente il ritmo a cui procede la mia preparazione rispetto alle scadenze che mi ero prefissato . Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

so pormi davanti a un problema se..... problem solving Di fronte a un problema, ragiono su come giungere alla soluzione prima di procedere. Generalmente ho fiducia nelle mie capacità di risolvere problemi imprevisti e difficili. so pormi davanti a un problema se..... Quando mi trovo in situazioni difficili, cerco innanzitutto di capire esattamente il problema da affrontare. Se incontro difficoltà nel risolvere un problema, vado alla ricerca di altre strade per giungere comunque personalmente alla soluzione. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Solitamente preferisco affrontare le difficoltà anziché evitarle. Raramente i problemi che mi capitano sono per me difficilmente risolvibili. Quando, in compagnia di altre persone o amici, mi imbatto in un problema, confido e cerco di risolverlo in prima persona piuttosto che affidarmi alla soluzione proposta da altri. Difficilmente ritengo che il problema che devo affrontare possa essere aggravato da influenze esterne. Se vi sono più modi per risolvere un problema, sono interessato a confrontarli per individuare il più semplice ed efficace . Solitamente preferisco affrontare le difficoltà anziché evitarle. Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Apri la mente a quel ch’io ti paleso Teniamo presente il principio che ritroviamo nella Divina Commedia di Dante Alighieri (Paradiso, canto V. v. 40-42) Apri la mente a quel ch’io ti paleso e fermalvi entro, ché non fa scienza, sanza lo ritener, aver inteso. Che cosa significa ? Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

Professione studente input per il dibattito parte terza Prof. Ermenegildo Ferrari – Settembre 2002

NB: La cartella deve essere preparata la sera. A CASA AMBIENTE ORGANIZZAZIONE COMPITI A SCUOLA IL BANCO QUADERNI LIBRO DIARIO NB: La cartella deve essere preparata la sera. Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004

a casa AMBIENTE Scegli un luogo di studio comodo, luminoso, silenzioso; il tavolo ordinato. ORGANIZZAZIONE Fai un piano di lavoro della giornata e della settimana, che preveda pause, sport, alternanza negli argomenti. Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004

prima quelli più complessi, lunghi, meno piacevoli. COMPITI SCRITTI (eseguili sempre per primi, il giorno stesso in cui vengono assegnati). prima quelli più complessi, lunghi, meno piacevoli. ripassa prima la regola, il brano letto. poi leggi bene tutte le consegne del compito. stendi sempre una brutta copia. correggi, riprova ancora, se non ci riesci. da ultimo ricopia con ordine. Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004

chiudi il libro e cerca di ripetere a voce alta il contenuto. STUDIO ORALE COMPITI leggi e sottolinea solo ciò che è importante, secondo le indicazioni dell’insegnante (abituati a cercare i termini poco chiari sul vocabolario). fermati alla fine di un paragrafo o di un sottocapitolo (mai leggere di fila tutta la lezione). chiudi il libro e cerca di ripetere a voce alta il contenuto. se non sei in grado di presentare il pezzo con sicurezza, rileggi e riprova a ripetere. procedi solo dopo aver imparato il contenuto del primo paragrafo. da ultimo, ripeti ad alta voce tutta la lezione, possibilmente a qualcuno. Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004

ricorda non serve continuare a leggere più volte il paragrafo. nello studio applica sempre la formula: S = L + 3R “STUDIARE significa LEGGERE e insieme RIFLETTERE, RIASSUMERE, RIPETERE” Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004

leggi attentamente le richieste LAVORI MANUALI COMPITI leggi attentamente le richieste appronta tutti i materiali necessari. presta attenzione alla pulizia e all’ordine. esegui con calma il lavoro, seguendo il procedimento indicato dall’insegnante ed utilizzando gli strumenti appropriati. rifinisci con pazienza e con cura. riprova se, al primo tentativo, il lavoro non viene in caso di assenza: informati sempre sui compiti da eseguire e aggiorna i quaderni. Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004

a scuola IL BANCO tieni sul banco solo quello che occorre per la lezione (escludendo ciò che può costituire fonte di distrazione). I QUADERNI adotta un quaderno per ogni materia secondo le indicazioni degli insegnanti. è utile, per ogni lezione, riportare la data, il titolo dell’argomento, e/o il numero dell’esercizio con la pagina di riferimento. Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004

due strumenti preziosi IL LIBRO ricopri tutti i libri e metti un’etichetta con nome e classe. tieni a disposizione la matita per sottolineare. IL DIARIO scrivi il compito assegnato sulle pagine del giorno in cui è richiesta la consegna. indica chiaramente la materia. se fai un’abbreviazione, falla di tre lettere. il diario sarà controllato dagli insegnanti. Prof. Ermenegildo Ferrari – Gennaio 2004