ESERCITARE LA CRITICA Rivolgersi direttamente all'interessato piuttosto che ad un intermediario. Trattare in privato anziché in pubblico. Evitare i confronti. Protestare verbalmente e non con la mimica. Evitare l'umorismo e l'ironia. Non lasciare accumulare un contenzioso. Affrontare un argomento alla volta.
Non scusarsi. Non dire "sempre", "mai", e simili. Essere concreti e precisi. Riferirsi al sistema di valori dell'interlocutore. Parlare delle proprie emozioni invece che leggere il pensiero dell'interlocutore. Presentare l'aspetto positivo della critica. Suggerire una soluzione realistica e accettabile.
LA CORRETTA SEQUENZA DELLA CRITICA 5 LODI IN MEDIA PER 1 SGRIDATA In generale Blanchard suggerisce di contenere un’eventuale “sgridata” entro il termine di un minuto e di seguire i seguenti passi: attaccare il problema definendolo in modo preciso (hai rotto il soprammobile) esprimere i propri sentimenti (es. ci sono rimasto male in quanto…..) Con i bambini chiedere come avresti dovuto comportarti? sostenere la persona (sei una persona in gamba e sono convinto che…)
Tirare un rimprovero o il rancore a lungo non solo non serve ma è controproducente, così come è controproducente accumulare tutta una serie di rancori e poi esplodere rivangando anche cose passate. La tendenza a fare dei complimenti alla persona all’inizio della sgridata fa sì che in seguito, la persona, ogni volta che si sente lodata, si aspetti una successiva sgridata.
Chi parla dei sentimenti degli altri, invece che dei propri (es Chi parla dei sentimenti degli altri, invece che dei propri (es. lo hai fatto apposta, di me non te ne importa niente) sbaglia sempre: sbaglia se dice cose errate, infatti è molto antipatico sentirsi attribuire pensieri e sentimenti non propri. Ma sbaglia ancor più se indovina i veri pensieri e sentimenti dell’altro, nessuno ammetterebbe emozioni tanto negative, e nel negarle diventerebbe aggressivo). Terminare la sgridata esprimendo un sostegno alla persona impedisce a questo di pensare che ci lo ha sgridato ce la ha con lui, sarà quindi portato a riflettere sulle critiche che gli avete fatto.
ACCETTARE LE CRITICHE messi in causa globalmente, come persona. 1. Considerare la critica nella sua effettiva dimensione e non sentirsi ogni volta messi in causa globalmente, come persona. 2. Non lasciarsi "etichettare" come persona malaccorta, ma precisare la specificità del proprio sbaglio. 3. Chiedere spiegazioni concrete e dettagliate per capire (e far capire) quali aspetti della critica siano fondati e quali infondati. 4. Richiedere all'interlocutore indicazioni per un esito positivo della critica. 5. Sui punti di disaccordo ricercare un "compromesso" soddisfacente per entrambi. 6. Esprimere comunque interesse per la critica ricevuta.