La società come conflitto L’analisi weberiana del conflitto, tra azione individuale e struttura di potere Unità 7
L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1905) Max Weber (1864 - 1920) Economia e società (1922) L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1905)
idealtipo o tipo ideale Concetti importanti azione sociale idealtipo o tipo ideale sociologia comprendente Critica alla modernità occidentale
e riferita all’atteggiamento di altri individui Azione sociale Azione intenzionale, dotata di senso e riferita all’atteggiamento di altri individui
Processo di disincantamento del mondo Tipi di azione sociale Azione razionale rispetto allo scopo Azione razionale rispetto al valore Agire affettivo Agire tradizionale Nella società moderna tende ad aumentare l’agire razionale rispetto allo scopo (agire strumentale) e quindi un processo di razionalizzazione della vita sociale Processo di disincantamento del mondo
Gli individui attribuiscono significato alla realtà e sono in grado di cogliere il senso attribuito da altri relazione sociale: comportamento di più individui instaurato reciprocamente sociologo: comprende da vicino il senso attribuito alle relazioni sociali
Sociologia comprendente “La sociologia deve designare una scienza la quale si propone di intendere in virtù di un procedimento interpretativo l’agire sociale, e quindi di spiegarlo nel suo corso e nei suoi effetti” (Weber- Ec. E società, vol.1, p.4) Procedimento interpretativo: Prima comprendere, Poi spiegare
costruzione del pensiero, Idealtipo costruzione del pensiero, strumento di generalizzazione per comprendere la realtà che viene comparata con le forme idealtipiche costruite dallo scienziato sociale e in tal modo viene interpretata Weber utilizzerà lo strumento del tipo ideale per l’analisi di diversi fenomeni sociali, in particolare per lo studio del potere, della stratificazione sociale, della burocrazia
La stratificazione sociale secondo Max Weber Diversi punti di vista attraverso i quali può essere considerata la società e la sua organizzazione, quindi: diverse dimensioni della stratificazione sociale
La stratificazione sociale modo in cui individui e gruppi sono distinti e ordinati gerarchicamente Ordinamento economico ordinamento politico culturale classe sociale partito ceto
Classe sociale Insieme di individui che condivide possibilità analoghe di procurarsi dei beni economici La classe, nella società moderna, si riferisce direttamente al mercato Weber distingue tra classe possidente (che non interagisce con il mercato) e classe acquisitiva (che ha a che fare direttamente con il mercato). In questa classe sono accomunati imprenditori e lavoratori salariati, che perseguono interessi economici simili
Ceto Il ceto rappresenta l’appartenenza originaria a un gruppo, a una matrice culturale, che definisce lo stile di vita, atteggiamenti e comportamenti, orientamenti verso il mondo … Condotta di vita, educazione ricevuta, professione ecc. definiscono pertanto una particolare posizione o status Al ceto è legato un effettivo privilegio positivo o negativo nella considerazione sociale
partito Raggruppamento in base ad una ideologia o a un sistema di idee ed opinioni L’obiettivo è quello di collocarsi all’interno di una stratificazione politica per l’accesso ai vari livelli decisionali
L’analisi weberiana della stratificazione sociale è multidimensionale Anche il conflitto tra gruppi, classi, ceti è a più dimensioni e non solo di carattere economico
È una lotta a più dimensioni Ogni gruppo, classe, ceto, partito definisce la sua posizione e lotta per il predominio e per il prestigio È una lotta a più dimensioni nell’ambito dell’economia, della politica, della cultura
Capitalismo e società moderna Weber considera il capitalismo nella società moderna come un sistema economico fondato sull’organizzazione del lavoro formalmente libero Si tratta di un agire economico orientato a perseguire , in modo sistematico, continuativo e pacifico, un profitto Weber sottolinea il senso di questo agire, che ha carattere razionale (= mezzi + fini) ed è formalmente regolato INTERPRETAZIONE DELLA BUROCRAZIA Weber coglie uno “spirito” del capitalismo, che enfatizza la professione come vocazione e il risparmio o il reinvestimento come suo carattere razionale. In particolare, Weber stabilisce una forte corrispondenza tra etica protestante e spirito del capitalismo Nella società moderna, il potere non è solo espressione dei rapporti economici ma una risultante di fattori economici, culturali e politici
Concetti di potenza/potere/legittimazione Potenza = Forza (macht) possibilità di far valere, entro una relazione sociale, la propria posizione anche di fronte a una opposizione Potere = autorità (herrschaft) possibilità che un comando, che abbia determinati contenuti, trovi obbedienza entro un gruppo sociale Legittimità = un comando viene considerato legittimo, in quanto il senso viene compreso da chi lo deve eseguire si fonda su una base di legittimazione
Il potere e le forme di legittimazione potere carismatico legittimazione basata sul carisma potere tradizionale legittimazione basata sulla tradizione potere legale-razionale legittimazione basata sulla legge
Legame fra tipo di potere, tipi di cultura e ideale educativo
Nella società capitalistica moderna… Prevalenza della cultura tecnico-pratica Il soggetto (ideale) dell’educazione non è più l’individuo erudito o l’iniziato, ma lo specialista, cioè qualsiasi cittadino La domanda di competenza tecnica “depotenzia” il carisma (che assegnava potere solo agli individui “speciali”) e rende meno importante l’erudizione in sé …> cultura per …. > Visione strumentale dell’istruzione…
Concezione conflittualista dell’educazione Approccio marxista: l’educazione fa parte della dimensione sovrastrutturale e deriva dalla struttura economica e dai rapporti di dominio che in essa si sviluppano Approccio weberiano: l’educazione è strumento di lotta tra i ceti, o i gruppi sociali per l’affermazione della propria posizione; l’educazione è strettamente legata alla struttura di potere e agli ideali culturali di ciascun tipo di potere (è una forma di legittimazione)
Weber: individualista o conflittualista? Ogni etichetta sarebbe riduttiva, ha lasciato un’eredità importante, concettuale – lessicale - metodologica Individualista (metodologico) = perché non parte dalla società nel suo insieme ma dalle relazioni tra attori sociali che danno un senso soggettivo all’agire Conflittualista perché: vede la società come un terreno di competizione per il potere (sociologia politica) Diversamente da Marx: scuola-cultura-religione- ideologia non sono sovrastruttura ma parte integrante della struttura sociale (stratificazione)
RUOLO DEL CONFLITTO Per Marx è STRUTTURALE, cioè inevitabile e investe i rapporti di forza della società è legato al DOMINIO MATERIALE di una classe sull’altra (base economica) è COLLETTIVO Porta alla rivoluzione (abolizione della proprietà e delle classi sociali) e al superamento del conflitto stesso Per Weber è CONGIUNTURALE, si manifesta diversamente nelle epoche e per le persone Manifesta il prevalere di una VISIONE DEL MONDO (base culturale) è INDIVIDUALE Porta a cambiamenti di posizione, a nuovi ordini sociali Ricomposizioni possibili, intese provvisorie, ecc…
L’identità secondo il paradigma conflittualista E’ definita dalla collocazione sociale, dall’appartenenza di ceto o di classe (NON ESISTE L’INDIVIDUO AL DI FUORI DEI SUOI RAPPORTI SOCIALI) E’ quindi un’identità soprattutto sociale, che si contrappone alle altre forme di identità e di appartenenza E’ pertanto strumento di acquisizione della coscienza di classe o della propria appartenenza e di rivendicazione o di lotta
Interrogativi Cosa intende Weber per “agire dotato di senso”? Quali sono gli ordinamenti della stratificazione sociale in Weber? Critica alla società capitalista: quale differenza tra Marx e Weber? E quale somiglianza? Quale differenza tra Durkheim e Weber? Quale somiglianza? Cos’è un ideal-tipo? Che rapporto c’è per Weber tra educazione e potere? Quali sono le concezioni dell’educazione nel paradigma conflittualista?
Riferimenti ai testi Jedlowski: pp. 121-149 Besozzi: p Riferimenti ai testi Jedlowski: pp. 121-149 Besozzi: p. 20 (tipo ideale) p. 27, 30-32 (educazione)