Fabrizia Derriard – Sindaco di Courmayeur Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses Courmayeur Fabrizia Derriard – Sindaco di Courmayeur Marco Vagliasindi – geologo, Fondazione Montagna sicura Courmayeur, 8 settembre 2011
Parte seconda: la gestione del rischio Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Parte prima: aspetti tecnici del fenomeno e del sistema di monitoraggio Inquadramento del fenomeno e degli scenari di rischio La dinamica del ghiacciaio sospeso ed il sistema di monitoraggio topografico Funzionamento e presupposti Problematiche dati Gli scenari di rischio Cenno ai sistemi di monitoraggio sperimentale Parte seconda: la gestione del rischio Sintesi degli scenari di rischio Il monitoraggio in rapporto alle esigenze di protezione civile Le incertezze Gestione della crisi Atelier transfrontaliero IT-FR-CH: Rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di Alta Montagna Courmayeur, 8 settembre 2011
Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Parte prima: aspetti tecnici del fenomeno e del sistema di monitoraggio Seracco Whymper Planpincieux – strada comunale – pista di fondo Atelier transfrontaliero IT-FR-CH: Rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di Alta Montagna Courmayeur, 8 settembre 2011
2 agosto 1993: il crollo di un seracco uccide 8 alpinisti Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Parte prima: aspetti tecnici del fenomeno e del sistema di monitoraggio Eventi storici….. 21 dicembre 1952: valanga catastrofica - forse causata dal crollo del seracco? 2 agosto 1993: il crollo di un seracco uccide 8 alpinisti volume stimato 80.000 m3 11-14 luglio 1996: caduta di alcuni seracchi Volume stimato 24.000 m3 23 gennaio 1997: caduta di alcuni seracchi – distacco di piccole valanghe 1715 m3 25 gennaio 1997: altri crolli 1st giugno 1998: crollo dell’intero ghiacciaio sospeso circa 150.000 m3 Atelier transfrontaliero IT-FR-CH: Rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di Alta Montagna Courmayeur, 8 settembre 2011
Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Parte prima: aspetti tecnici del fenomeno e del sistema di monitoraggio 1998 1997 2011 Atelier transfrontaliero IT-FR-CH: Rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di Alta Montagna Courmayeur, 8 settembre 2011
15/07/2011 25/05/2011 …e monitoraggio attuale 24/05/2009 16/07/2009 Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Parte prima: aspetti tecnici del fenomeno e del sistema di monitoraggio …e monitoraggio attuale 15/07/2011 24/05/2009 16/07/2009 20/07/2009, crollo 7.000 m3 13/02/2010 23/03/2010 02/04/2010 05/04/2010, crollo 11.000 m3 21/06/2010 24/07/2010, crollo 7.000 m3 37/07/2010 12/01/2011 03/02/2011 04/02/2011 10/02/2011 04/05/2011 05/05/2011, 16/05/2011 17/06/2011 08/07/2011, crollo 12000 m3 25/05/2011 Atelier transfrontaliero IT-FR-CH: Rischi derivanti dall’evoluzione dell’ambiente di Alta Montagna Courmayeur, 8 settembre 2011
Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur La dinamica del ghiacciaio sospeso ed Il sistema di monitoraggio topografico Su cosa è basato M. Funk, 2004
Il sistema di monitoraggio Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Il sistema di monitoraggio Monitoraggio topografico Vantaggi: Relativa semplicità di acquisizione del dato Metodologia consolidata Capacità di trattamento e interpretazione dei dati Problemi e limiti Necessità di visibilità ottica tra strumento e punti di misura = mancanza di dati in caso di maltempo o nebbia Posizionamento dei prismi problematico sulla superficie del ghiacciaio per problemi di sicurezza Possibili problemi di stabilità dei pali di supporto dei prismi Non è tecnicamente possibile la previsione di distacchi di piccoli volumi (< 10.000 m3)
Il sistema di monitoraggio Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Il sistema di monitoraggio
Sistemi di monitoraggio sperimentali Rilievi fotogrammetrici Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur Il sistema di monitoraggio Sistemi di monitoraggio sperimentali Il sistema topografico allo stato attuale è l’unico a fornire dati ai fini della previsione dei crolli e delle conseguenti misure di protezione civile Il sistema topografico presenta dei limiti Sono in fase di applicazione sperimentale altri sistemi basati su Misure topografiche tramite ricevitori GPS installati in sito Sistema di misura dell’attività microsismica del seracco Rilievi fotogrammetrici Grazie all’effettuazione di rilievi fotogrammetrici da elicottero è possibile una valutazione oggettiva dei potenziali volumi di crollo
= RISCHIO VALANGHE:SCENARI Casi reali di gestione del rischio Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses - Courmayeur RISCHIO VALANGHE:SCENARI Cartografia delle valanghe del Comune di Courmayeur (L.R. 11/98) = PERICOLO VALANGHE ESISTENTE QUALI POSSONO ESSERE GLI EFFETTI DELLA CADUTA DEL SERACCO SU NEVE?
RISCHIO VALANGHE:SCENARI Analisi dei possibili effetti commissionata all’istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos
RISCHIO VALANGHE:SCENARI Scenari = ipotesi dei possibili effetti realizzate con modelli di calcolo Possibile volume di distacco del seracco Le simulazioni tengono conto di due parametri Stabilità del manto nevoso Esempi di simulazioni con diversi volumi del seracco e gradi di stabilità del manto nevoso
RISCHIO VALANGHE:SCENARI < 10.000 m3 – non prevedibile Possibile volume di distacco del seracco 10.000 – 30.000 m3 > 30.000 m3 Valutazione A LIVELLO LOCALE della stabilità del manto nevoso secondo la scala europea del pericolo valanghe Stabilità del manto nevoso
Previsione del distacco del SERACCO Stabilità del manto nevoso RISCHIO VALANGHE: SCENARI e misure di SICUREZZA Previsione del distacco del SERACCO MONITORAGGIO Valutazione A LIVELLO LOCALE della stabilità del manto nevoso secondo la scala europea del pericolo valanghe Stabilità del manto nevoso QUESTA ATTIVITA’ VIENE GIA’ NORMALMENTE SVOLTA PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLE PISTE DI FONDO E DELLA STRADA
RISCHIO VALANGHE: SCENARI e misure di SICUREZZA
RISCHIO VALANGHE: SCENARI e misure di SICUREZZA
RISCHIO VALANGHE: SCENARI e misure di SICUREZZA
Parte seconda: la gestione del rischio Il monitoraggio in rapporto alle esigenze di protezione civile Il monitoraggio è concepito per la protezione degli elementi a rischio sul fondovalle (edifici, strada comunale, pista di fondo) Esistono scenari di pericolosità definibili in base a dati del monitoraggio e dati di pericolo valanghe Il monitoraggio è pensato per fornire elementi determinanti a livello decisionale in tempi rapidi Evoluzione del seracco Monitoraggio SCENARI DI RISCHIO DA VALANGA Valutazione del pericolo valanghe locale Stabilità del manto nevoso
Parte seconda: la gestione del rischio Monitoraggio Fondazione Montagna sicura Fondazione Montagna sicura ETH – VAW Zurigo Valutazione stabilità seracco e previsione Servizio Geologico COMUNE
Parte seconda: la gestione del rischio Le incertezze Nei periodi di maltempo non ci sono dati e diventa impossibile formulare delle previsioni con una buona risoluzione temporale: come comportarsi in caso di possibile criticità? Un parametro necessario per la valutazione dello scenario è il grado di pericolo valanghe. E’ possibile avere valutazioni oggettive a scala locale? Come fare in assenza Il monitoraggio è finalizzato esclusivamente alla previsione di eventi che possono interessare il fondovalle; il crollo di volumi che non possono arrivare ad interessare il fondovalle non è tecnicamente prevedibile sotto i 10.000 m3 e non comporta comunque l’adozione di misure di protezione civile. Tuttavia il ghiacciaio è monitorato. Esiste una responsabilità in merito ai rischi e ad eventi che possono interessare vie alpinistiche o sentieri?
Esempio di gestione di situazione di criticità Parte seconda: la gestione del rischio Esempio di gestione di situazione di criticità 19 agosto 2009: una comunicazione del Servizio Geologico avvisa che in base alle misure ricavate dal monitoraggio ed alle valutazioni del VAW è possibile il crollo di un volume di circa 40.000 m3; in base agli scenari, tale volume, in assenza di manto nevoso alla base, non è da considerare critico per il fondovalle; valutare le condizioni di pericolosità per gli itinerari alpinistici? In relazione alle possibili condizioni di pericolosità viene chiuso l’accesso al rifugio Boccalatte. L’ordinanza viene revocata nell’estate successiva quando le condizioni di pericolosità, a seguito dell’evoluzione del seracco, sono simili a quelle precedenti all’emissione dell’ordinanza.