Studio delle deposizioni dei microinquinanti organici nei pressi di un impianto siderurgico. Dott. Bruno Bove ARPA BASILICATA
Codice e tipologia attività A.I.A. (allegato VIII alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006) : 2.2 Impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione)primaria o secondaria), compresa la relativa colata continua di capacità superiore a 2,5 tonnellate all’ora; 2.3 a) Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi mediante laminazione a caldo con una capacità superiore a 20 tonnellate di acciaio grezzo all’ora.
Giardino abitazione privata Mancaniello C.da Bucaletto I campagna II campagna III campagna Giardino abitazione privata Mancaniello C.da Bucaletto Terrazza edificio ASP Rione Betlemme Copertura cabina analisi ambientali C.da Rossellino Deposizione totale (PCDD/PCDF+PCB) pg TE/m2 die (WHO-TE) 44,33 4,74 1,18 14,57 7,57 0,49 1,38 1,06 0,14 n° giorni esposizione deposimetri 62 18 31 Ore totali di marcia dello stabilimento 1008 fermo impianto 248
Giardino abitazione privata Mancaniello, C.da Bucaletto Parametro I campagna II campagna III campagna Deposizione Benzo(a)pirene (ng/m2 die) 28,49 19,71 81,85 Terrazza edificio ASP, Rione Betlemme 15,78 27,12 27,97 Copertura cabina analisi ambientali, C.da Rossellino 8,65 16,71 33,51
Campagna del 3/12/13 Campagna del 4/12/13 Lim. Conc. (DGR. N.176/2012) Camino E6 ng I-TEQ/Nm3 PCDD + PCDF (ng I-TEQ/Nm3) 0,006 0,007 0,5
Profilo dei congeneri PCDD/F delle emissioni al camino E6 stabilimento SIDERPOTENZA (autocontrolli)
Profilo dei congeneri PCDD/F nelle deposizioni atmosferiche Giardino abitazione privata Mancaniello – C.da Bucaletto
Profilo dei congeneri PCDD/F nelle deposizioni atmosferiche Terrazza edificio ASP - – Rione Betlemme
Copertura cabina analisi ambientali – C.da Rossellino Profilo dei congeneri PCDD/F nelle deposizioni atmosferiche Copertura cabina analisi ambientali – C.da Rossellino
Prescrizioni ARPAB nella conferenza di servizio del 31/10/2013 : Predisposizione di uno studio modellistico per la diffusione e trasporto degli inquinanti in atmosfera che preveda il contributo delle emissioni non convogliate; Potenziare il sistema di rilevazioni in continuo degli inquinanti : CO e polveri totali; Predisporre il campionamento in continuo per la determinazione dei microinquinanti organici ( PCDD/PCDF, IPA, PCB e metalli); Aumento del numero di prelievi da eseguire tramite i deposimetri e aggiungere ai microinquinanti organici i metalli; Messa in esercizio di una centralina fissa per il monitoraggio della qualità dell’aria per la determinazione di PM10 , PM2,5, CO, SO2,NOX, BTX.
La Val D’Agri
La Val D’Agri
Le risorse petrolifere Risorse stimatenell’area Trend 1: Caldarosa , Grumento Nova , Costa Molina e Volturino :480 milioni b.o.e Risorse stimate nell’area Trend 2 ( Tempa Rossa ) : 420 milioni b.o.e A regime vi sarà una produzione di circa150.000 barili/giorno che incrementerà di una volta e mezzo la quantità di petrolio estratta in Italia rispetto al 2000
Nel 2012, la Basilicata contribuisce alla produzione nazionale di idrocarburi: per il 75% nell’ambito dell’estrazione di Olio, per il 15% nell’ambito dell’estrazione di Gas.
SVILUPPI FUTURI CMA Matrice ARIA: Matrice SUOLO (monitoraggio frane) sistema SODAR-RASS integrato da 2 anemometri sonici laboratorio mobile CENTRO MONITORAGGIO AMBIENTALE Matrice SUOLO (monitoraggio frane) strumentazione geotecnica e stazioni meteorologiche per il monitoraggio delle instabilità del terreno. strumentazione geodetica per il monitoraggio dei movimenti dei corpi di frana Matrice ACQUA: n. 15 stazioni per il monitoraggio del livello idrometrico dei fiumi n. 5 stazioni per il controllo quali-quantitativo dei fiumi; n. 5 stazioni pluviometriche; n. 9 stazioni per il monitoraggio degli invasi e dei bacini; laboratorio mobile
Qualità dell’aria Attività svolta da ARPAB dal 2006 ad oggi L’ARPAB ha condotto negli diverse campagne di monitoraggio della qualità dell’aria, effettuate utilizzando tecniche e strumentazioni differenti, quali : centraline fisse, mezzi mobili e campionatori passivi.
MONITORAGGIO IN VAL D’AGRI: - Stazione fissa - Mezzo mobile - Campionatori passivi
Qualità dell’ARIA - nuove centraline fisse A settembre 2012 il sistema di monitoraggio della qualità dell’aria è stato irrobustito con il trasferimento dall’impresa estrattiva ad ARPAB di altre quattro centraline in continuo, tre delle quali ubicate nel territorio di Viggiano: c.da Valloni, c.daS. Caterina, Mass. de Blasiis e la quarta a Grumento Nova in via Mancoso. 1° CONGRESSO DEI GEOLOGI DI BASILICATA “RICERCA, SVILUPPO ED UTILIZZO DELLE FONTI FOSSILI” Potenza, 30 novembre –2 dicembre 2012
I principali modelli utilizzati sono: MODELLISTICA In ARPAB, le applicazioni sono state effettuate a valle di eventi particolari nelle aree degli Hot –points a seguito di malfunzionamenti registrati negli impianti o di fenomeni di rilevanza meteorologica. I principali modelli utilizzati sono: il gaussiano ibrido a orografia complessa CTDM Plus; il modello gaussiano lineare MOCAR; il lagrangiano a particelle SPRAY appartenente alla catena modellistica . ARIA IndustryTM. La catena ARIA IndustryTM è una catena modellistica contenente i codici “indipendenti” MINERVE, SURFPRO e SPRAY, che possono essere utilizzati a cascata o singolarmente, ed i cui risultati possono essere visualizzati con i pacchetti grafici AVISU e/o SAVI3D. Il modello gaussiano ibrido CTDMPLUS, in ambiente WINDOWS, (ComplexTerrainDispersionModel Plus –AlgorithmsforUnstableSituations) dell’EPA è un codice con soluzione gaussiana dell’equazione di diffusione per emissioni stazionarie da sorgenti puntuali, e permette di trattare situazioni stabili ed instabili in presenza di terreno complesso. Si presenta come un sistema modellistico costituito dal modello di trasporto e diffusione, dal pre-processore orografico e dal pre - processore meteorologico e dal post-processore. Con il CTDMPLUS sono state eseguite diverse simulazioni, tra cui le più importanti anche per i risultati prodotti sono le seguenti: applicazione all’area industriale della regione Basilicata denominata “Val d’Agri”, dove avviene il pretrattamento in situ del greggio, e confronto con il lagrangiano a particelle SPRAY, con cui si è evidenziato un analogo comportamento dei modelli nelle ore instabili in termini di forma e direzione del pennacchio;
“Studio degli Ecosistemi Centro Olio Val d’Agri” Studio degli ecosistemi nel territorio circostante il Centro Olio che prevede il coinvolgimento di specialisti di settore. L’indagine riguarda: il monitoraggio della vegetazione con studio fitosociologico; il monitoraggio della componente lichenica (flora lichenica e biomonitoraggio); il monitoraggio della macrofauna, della microfauna e della carabidiofauna. Tutti i dati ottenuti saranno inseriti in un sistema GIS ( Sistema Informativo Geografico).
“Biomonitoraggio lichenico - Centro Olio Val d’Agri” Lo studio è finalizzato a verificare il livello di criticità ecologica derivante dalle pressioni indotte dagli impianti dell’insediamento, attraverso l'utilizzo dei licheni come bioindicatori e bioaccumulatori. Obiettivo del progetto è quello di valutare spazialmente e temporalmente il possibile impatto inquinante delle attività estrattive in Val d’Agri, attraverso una rete di 33 stazioni di biomonitoraggio lichenico. Saranno misurati: la biodiversità lichenica e il bioaccumulo nei talli lichenici di elementi di rilevanza ambientale e interesse tossicologico (Met. IPA, PCB).
Monitoraggio delle Emissioni Odorigene Centro Olio Val d’Agri” La Proposta tecnica, per la costruzione della rete di monitoraggio delle emissioni odorigene : · nasce da una collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna e l’Università di Basilicata; . nasce da un’esigenza fortemente sentita dalle popolazioni residenti in Val d’Agri ; . permette di sperimentare e di mettere a punto una strategia di monitoraggio che può essere applicata in altre realtà, ad esempio per il Centro Olio Tempa Rossa - TOTAL
Monitoraggio delle Emissioni Odorigene Centro Olio Val d’Agri” La Proposta tecnica prevede un approccio integrato con l’utilizzo di : 1 . Una rete costituita complessivamente da n. 8 misuratori di odore (nasi elettronici e rilevatori di VOC) da posizionare sia presso recettori limitrofi al Centro Olio sia presso altri siti che si riterranno rappresentativi della intera area interessata per il monitoraggio in continuo delle emissioni odorigene presenti sul territorio in esame. 2. Un questionario che permetta una valutazione della percezione del disturbo olfattivo da parte della popolazione residente e che permetta, altresì, di validare i risultati forniti dalla rete dei nasi elettronici.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE