Aspetto Fisico Dimensioni: Confini: Rilievi: Mari, laghi, fiumi:

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Aspetto Fisico Dimensioni: Confini: Rilievi: Mari, laghi, fiumi: 652.225 km² Confini: Iran, Pakistan, Cina, Turkmenistan, Uzbekistan eTagikistan. Rilievi: Il territorio è dominato dai rilievi dell'Hindukush, che si estende per circa 965 km a nord-est, fino all'Iran, a ovest, con vette che superano i 7000 m di altezza. I passi naturali rappresentano importanti vie di comunicazione tra le regioni del paese e gli stati confinanti; il passo dello Shibar (2987 m) collega Kabul alla parte settentrionale del paese, mentre il Khyber collega la regione di Kabul alla città di Peshawar, in Pakistan. A nord-ovest i rilievi digradano nella pianura attraversata dall'Amudarja, mentre a sud e a sud-est lasciano il posto ad aree desertiche. Mari, laghi, fiumi: I principali corsi d’acqua del paese sono l’Amudarja e il Kabul, affluente dell’Indo, l’Helmand, il più lungo del paese, e l’Harirud. Il clima: Il clima è continentale, con estati calde e asciutte (da 35° a 40°C) ed inverni freddi (40°C in alcune zone) con nevicate in quota. Le precipitazioni fra Marzo ed Aprile.

Popolazione Quanti sono gli abitanti: Densità di popolazione: 38 persone per km2 Distribuzione: l'Alta commissione delle Nazioni Unite ha riportato che nel 1992 proprio dall'Afghanistan proveniva il maggior numero di esuli del mondo, pari a 4,5 milioni, di cui 2,9 milioni in Iran. Più dell'80% della popolazione vive e lavora nelle aree rurali; un fenomeno assai diffuso è il nomadismo.

Città La capitale: Altre città: Kabul è la più grande città dell'Afghanistan, con una popolazione tra i 3 e i 4 milioni di abitanti. È un centro economico e culturale collocato in una stretta vallata lungo il fiume omonimo, prima del Passo Khyber. I suoi prodotti principali comprendono: materiale militare, tessuti, mobili, e barbabietola da zucchero, anche se le guerre che si susseguono dal 1979 hanno limitato la produttività economica della città. Kabul è una delle città più minate del mondo. Altre città: Ghazni, capoluogo dell'omonima provincia ed è stata capitale dell'impero degli Yaminidi. Jalalabad , capoluogo della provincia di Nangarhar. Kandahār, seconda città dell'Afghanistan, capoluogo di Kandahar. Città

Forma di Governo La Repubblica Democratica dell'Afghanistan è stato il regime politico presente in Afghanistan dal 1978 al 1992. È stato politicamente, ideologicamente e militarmente vicino all'Unione Sovietica.

Religione La quasi totalità della popolazione è musulmana sunnita (75%) e, in misura minore (24%), sciita; esigue minoranze sono costituite da ebrei, indù e parsi.

Lingue Le lingue ufficiali sono il pashto e il dari, quest'ultimo usato come espressione letteraria e culturale, degli affari e degli atti governativi; lungo i confini del paese si parla inoltre il turco, l'uzbeco, il turcomanno e il kirghizo.

Economia L'Afghanistan è uno dei paesi più poveri del mondo, con un prodotto interno lordo di 3,2 miliardi di dollari e un reddito annuo pro capite di $220. I piani quinquennali per lo sviluppo furono interrotti alla fine degli anni Settanta a causa dell'occupazione militare da parte dell'Unione Sovietica e della guerriglia della resistenza afghana. Circa l'80% della popolazione è impegnata nell'allevamento e nell'agricoltura, praticata con strumenti arretrati e in difficili condizioni; è molto diffusa la disoccupazione, mentre è carente una forza lavoro qualificata nell'industria e nell'amministrazione.

Settore Primario L'agricoltura, il settore più rilevante dell'economia del paese, produce raccolti sufficienti a soddisfare il fabbisogno interno e in parte destinati all'esportazione. Le colture più diffuse sono frumento, granturco, riso, orzo, ortaggi, frutta e nocciole, semi di ricino, robbia, assafetida, tabacco, cotone e barbabietola da zucchero, destinati all'industria. L'Afghanistan è il maggiore produttore di oppio del mondo. L'allevamento degli ovini fornisce grandi quantità di carni, lana e pelli conciate, destinate al consumo interno e all'esportazione; di grande pregio è la pelle della pecora karakul, molto diffusa nel paese. Altri capi d'allevamento sono cammelli, cavalli, asini, bovini, caprini e pollame.

Settore Secondario Tra gli anni Sessanta e Settanta l'industria manifatturiera conobbe un periodo di notevole sviluppo: il settore tessile, in particolare, raddoppiò la produzione di tessuti e filati di lana e cotone, che rappresentano tuttora la principale voce nelle esportazioni del paese. Sono presenti inoltre zuccherifici, cementifici, fabbriche di laterizi e scarpe, ubicati soprattutto nel distretto di Kabul; rilevante è inoltre l'esportazione dei tappeti che rappresentano il prodotto principale dell'artigianato locale. Le notevoli riserve minerarie del paese comprendono oro, argento, rame, berillo e lapislazzuli, oltre a zolfo, ferro, cromo, zinco e uranio, i cui depositi non sono ancora stati completamente sfruttati a causa della difficoltà dei trasporti e della mancanza di specifiche competenze tecniche e di macchinari. Notevole è inoltre la produzione di sale (che soddisfa la domanda interna), di carbone e di gas naturale i cui depositi, situati nella regione nordorientale, furono sfruttati grazie ai finanziamenti dell'Unione Sovietica. Circa il 60% dell'elettricità è prodotta negli stabilimenti idroelettrici posti lungo i fiumi Helmand e Kabul, mentre il rimanente deriva da impianti termali a carbone o a petrolio.

Settore Terziario L'arretratezza del Paese è attestata anche dalla scarsità delle vie di comunicazione: ai sovietici e agli statunitensi si deve l'avvio della costruzione di una prima rete stradale, giunta nel 2007 a un'estensione di 34.782 km, con poco più di 8200 km sono asfaltati. Assente la rete ferroviaria, estesa per pochi chilometri. Le difficoltà nei trasporti si riverberano sulle attività commerciali, scarsamente sviluppate se non in alcune zone più prossime ai confini. Gli scambi con l'estero riguardano l'esportazione dei prodotti tipici nazionali verso Pakistan, India e Russia, e l'importazione di beni di consumo, beni strumentali e abbigliamento soprattutto da Pakistan, USA, Germania, India e Turkmenistan. Dal 2001 ha preso avvio un programma di riforma e regolamentazione del sistema bancario e finanziario, i cui primi risultati hanno portato l'interesse di diverse banche straniere verso l'Afghanistan. Uno degli ostacoli maggiori verso questa trasformazione resta tuttavia la presenza di un circuito finanziario parallelo, informale e concorrente rispetto a quello ufficiale.

Energia Presenza di risorse energetiche: Consumi energetici: L'Afghanistan non ha giacimenti petroliferi ma sembra che il Paese sia chiave della lotta in corso da anni per il controllo delle risorse energetiche dell'Area del Caspio. La terra dei Talebani è perciò un corridoio preziosissimo. Forse non è un caso che in questa momento si stia combattendo sul suo territorio una guerra "strana". in cui quasi tutti i Paesi occidentali si sono lanciati all'indomani degli attentati di New York e Washington e dopo che l'URSS aveva tentato per lunghi anni di guerra di imporre il proprio dominio. Consumi energetici: Solo una persona su tre ha accesso all’elettricità in Afghanistan e il paese è ancora totalmente dipendente dall’energia importata dall’esterno. Abdul Razique Samadi dice che la situazione nella capitale Kabul è decisamente migliore di quella del resto del paese. “Mentre il resto dell’Afghanistan riceve elettricità per circa due ore, noi a Kabul abbiamo energia elettrica per 24 ore, con una certa stabilità” dice alla Reuters. Portare l’elettricità a tutto l’Afghanistan è cruciale per poter sostenere un’economia indebolita da decenni di guerra e per migliorare gli standard di vita in un paese con record negativi per quanto riguarda sanità e istruzione. La richiesta di energia elettrica a Kabul è triplicata negli ultimi cinque anni e aumenta ogni anno. Samadi stima che nel 2020 l’Afghanistan avrà bisogno di circa 3.000 megawatt (MW) per coprire il bisogno interno, da paragonare all’attuale fornitura di circa 600 MW. La previsione per l’Afghanistan nel 2010 equivale a solo il 5 per cento di quanto viene consumato oggi nel Regno Unito, benché la popolazione dell’Afghanistan sia circa la metà di quella della Gran Bretagna.

Indice di Sviluppo Umano (ISU) Speranza di vita alla nascita: 48 anni Livello d’ istruzione/ tasso di analfabetismo: Il 72% della popolazione dell’ Afghanistan è analfabeta PIL pro capite: 455€ Tasso di povertà: 36% della popolazione Tasso di disoccupazione: 35% della popolazione