Santo Stefano di camastra
La produzione della ceramica a santo Stefano di camastra Utensili da cucina (piatti, scodelle, scularoli ecc.); Quartari (contenitori per l’acqua); Fiaschi (contenitori per il vino); Cannate (boccali per il vino); Brocche; Bummuli (contenitori per l’acqua); Alborelli (contenitori per spezie); Lemmi; Lumeri; Giare.
La produzione della ceramica a santo Stefano di camastra Statuine; Pigne; Vasi antropomorfi; Carusietri; Acquasantiere.
La produzione della ceramica a santo Stefano di camastra Mattoni; Cantari; Catusi.
Il museo della ceramica (palazzo trabia) Epoca di costruzione: fine del xvii sec.; Committenza: don Giuseppe Lanza barresi, duca di Camastra; Vari interventi e modifiche; Nel 1975 viene acquistato dal comune e restaurato; nel 1994 viene adibito a museo della ceramica.
Il museo: PIANO TERRA Contiene circa 530 pezzi distribuiti nelle nove sale del palazzo e divisi in tre sezioni: nella prima sono collocati gli oggetti di uso comune; Nella seconda sono sistemate antiche mattonelle maiolicate (1700-1950); Nella terza sono presenti opere di artisti moderni. e’ visibile inoltre IL MAGAZZINO DELLE GIARE PER CONSERVARE OLIO E DERRATE ALIMENTARI.
Il museo: PRIMO PIANO SALE CON SOFFITTI AD AFFRESCO E PAVIMENTI IN MAIOLICA; CUCINA CON PIANO DI COTTURA TRADIZIONALE (TANNURA); SALONE CENTRALE (SALONE D’ ONORE) UTILIZZATO PER RICEVIMENTI E BALLI.
La produzione dei mattoni Recupero della creta; Stampatura (compressione e pressatura dell’argilla in cassette di cm 22 x 22); Marchiatura (veniva impresso il marchio della fabbrica con un marchio di bronzo); Cottura (circa 20 ore); asciugatura (circa 48 ore); Decorazione con smalti, colori (bianco, verde ramina, giallo, blu cobalto, rosso e manganese) e stampi a mascherina; Rifinitura a mano con decori; Seconda cottura.
La produzione dei mattoni