Corso di Formazione per docenti di Scuola Superiore: Il calcolo infinitesimale nei licei non scientifici Marzo-Aprile 2014 LaboratorioDidattico effediesse Dipartimento diMatematica – Politecnico di Milano Prof. Marco Bramanti Pagina web del corso (materiale scaricabile ecc.): www1.mate.polimi.it/~bramanti/corsi/corso_formazione_analisi_2014.htm Raggiungibile anche dalla pagina web effediesse: http://fds.mate.polimi.it/ formazione, formazione docenti, calcolo infinitesimale, link a fondo pagina.
Lezione 3. Calcolo differenziale (prima parte) Dalle indicazioni nazionali per il 5° anno dei licei non scientifici. Matematica, Relazioni e funzioni “Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo infinitesimale – in particolare la continuità, la derivabilità e l’integrabilità – anche in relazione con le problematiche in cui sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla capacità di derivare le funzioni già studiate, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali (…) L’obiettivo principale sarà soprattutto quello di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. In particolare, si tratterà di approfondire l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi ambiti”.
Problemi da cui nasce il calcolo differenziale Il problema della tangente, legato anche alla ricerca di massimi e minimi di una funzione (teorema di Fermat) e il problema di definire la velocità istantanea di variazione di una qualsiasi grandezza. (v. prima lezione). Tangente: riprendere le definizioni di tangente incontrate a scuola: tangente alla circonferenza come retta perpendicolare al raggio, tangente a una conica come retta che ha un solo punto di intersezione con la curva; necessità di generalizzare la definizione (v. es. cubica, curva con infinite oscillazioni...). (v. GeoGebra) Velocità istantanea: già il concetto di velocità media non è banale (rapporto di grandezze non omogenee). Arrivati a questa, è piuttosto naturale l'idea intuitiva di velocità istantanea. Soprattutto per noi che conosciamo il concetto di limite...
Il concetto di derivata. Derivata e retta tangente La ricerca di una definizione di retta tangente al grafico di una funzione definita in un intervallo (a,b): coefficiente angolare come limite del rapporto incrementale. Definizione di funzione derivabile e derivata. Definizione (sì, è una definizione!) di retta tangente. (v. grafici Mathematica Demonstrations e GeoGebra) Esempio: calcolo della derivata di x2. In realtà si è calcolata la derivata in ogni punto, cioè: la derivata è una nuova funzione. Ma allora… Definizione di derivata seconda e derivate successive. Esempio: derivata di una retta. Derivata prima e seconda di x2.
Il concetto di derivata. Derivata e velocità istantanea La derivata come velocità istantanea, di un punto materiale in moto su una retta con legge x=s(t) … …ma anche come velocità istantanea di variazione di una qualsiasi grandezza variabile. Significati fisici di derivata: velocità, accelerazione, velocità e accelerazione angolare, intensità di corrente, ed anche: densità lineare di massa (significativo perché qui si deriva rispetto allo spazio). Quindi la seconda legge della dinamica, F=ma diventa (per il punto materiale mobile su una retta), mx’’=F(t,x,x’), che è un’equazione differenziale. Da 300 anni la fisica formula le sue leggi così. Questo è uno dei punti qualificanti per cui ha senso parlare di analisi ai licei.
Il calcolo delle derivate Starei con cura su questa parte, alternando “concreto” (=derivate di funzioni elementari) e “astratto” (=regole di derivazione). Derivata della costante. Derivata della potenza xn con n intero >1. (Usando il prodotto notevole di (an-1) Linearità della derivata. (Dimostrazione) Esempi: derivata di un polinomio; legge oraria s=(1/2)gt2 e sue derivata prima e seconda. Derivata di alcune potenze a esponente non intero, in base alla definizione, es.
Il calcolo delle derivate Derivata e cambiamento di scala: f(ax+b). Esempio: Derivata delle funzioni trigonometriche, esponenziali, logaritmiche. Stare con cura sulla dimostrazione di queste formule, che dipendono dai limiti notevoli. Quindi a questo punto, motivati dal problema di calcolare queste derivate, discutiamo i limiti notevoli.
Limiti notevoli e derivate di funzioni elementari Limiti notevoli legati al numero e. Una possibile sequenza logica: Si può partire direttamente dal problema del calcolo della derivata di funzioni esponenziali. Ammettendo che le funzioni esponenziali siano derivabili si ha: D’altro canto questo limite cresce al crescere di a e per a=1 vale zero. Per continuità, ci aspettiamo che esista a per cui tale limite f’(0)=1. Si dimostra che tale numero è e: dove e è il numero che è stato definito in precedenza, oppure lo si definisce ora…
Limiti notevoli e derivate di funzioni elementari Conseguenze (usando anche la formula del cambiamento di scala): e l’ultima relazione scritta (equazione differenziale soddisfatta dalle funzioni esponenziali) è il motivo per cui la crescita esponenziale entra in tanti fenomeni: un’idea fondamentale del calcolo differenziale (nel suo significato fisico).
Limiti notevoli e derivate di funzioni elementari Altra conseguenza del limite notevole dell’esponenziale è il limite notevole del logaritmo: Questo consente di calcolare la derivata della funzione logaritmo: E quindi anche:
Limiti notevoli e derivate di funzioni elementari Limiti notevoli legati alle funzioni trigonometriche. La motivazione è ancora il calcolo delle derivate: Quindi si enunciano i limiti notevoli: Il primo lo si dimostra per via trigonometrica (teorema del confronto…
Limiti notevoli e derivate di funzioni elementari Il secondo lo si ricava dal primo, e i due limiti permettono di concludere il calcolo della derivata di sinx (e analogamente cosx): Utilizzando la formula per il cambiamento di scala si ottiene anche: equazione differenziale soddisfatta dalle funzioni trigonometriche, e motivo della loro importanza in fisica (fenomeni oscillatori).
Il calcolo delle derivate Derivabilità e linearizzazione. Se f è derivabile in x0 la sua retta tangente approssima localmente il grafico di f nel senso che: Derivabilità e continuità. (Conseguenza immediata della linearizzazione) e contresempio. (Ma non approfondirei il tema della non derivabilità oltre un paio di esempi). Derivata del prodotto. (Dimostrazione per linearizzazione?). Osservazione dimensionale. Esempi di applicazione: derivata di xn, iterativamente; derivata della radice; derivata di xex, xsinx, …
Il calcolo delle derivate Derivata del reciproco e del quoziente. (Dimostrare la prima per linearizzazione –o al solito modo- e la seconda dalla prima). Esempi: derivata di tanx e cotgx, funzioni razionali (es. iperbole equilatera), 1/xn… Derivazione della funzione composta. (“Dimostrazione” per linearizzazione, osservazione dimensionale, caso particolare del cambiamento di scala). Qualche esempio utile:
Il calcolo delle derivate Derivazione della funzione inversa. (Liceo scientifico?) Richiamare cos’è la funzione inversa, esemplificando. Dimostrazione parziale supponendo l’inversa già derivabile. Esempi: radice n-esima, potenza a esponente razionale, (arctanx)’, (arcsinx)’, logx (ritroviamo). Esempi tipici di riepilogo:
I teoremi fondamentali del calcolo differenziale Tutto questi è un blocco logico che è significativo sviluppare; insieme ai teoremi di Weierstrass e permanenza del segno sono un esempio significativo di “teoria”. Si possono ora fare degli studi di funzione in cui si completano le informazioni di limiti e asintoti con l'indicazione quantitativa dei punti di massimo e minimo. Qualche esempio tipico: Il problema della ricerca dei massimi e minimi: definizioni…. Teorema di Fermat. La dimostrazione usa la definizione di derivata e il teorema di permanenza del segno. Contresempi: |x| in [-1,1], x3 in [-1,1], x in (0,1)… Talvolta Fermat è sufficiente a discutere max e min. Ad esempio... Teorema di Lagrange (si può dimostrare inglobando il teorema di Rolle). Si utilizza il teorema di Weierstrass e il teorema di Fermat. Test di monotonia. Dimostrarlo, è istruttivo e si userà molto. Studio dei punti di massimo e minimo di una funzione. Esempio... Caratterizzazione delle funzioni a derivata nulla, primitiva e loro insieme.