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Introduzione a Maus www.didadada.it

Al romanzo è stato assegnato il prestigioso Premio Pulitzer Che cos’è Maus Maus (in tedesco significa “topo”) è un graphic novel (romanzo a fumetti) di Art Spiegelman È stato pubblicato tra il 1973 e il 1991 È ambientato durante la seconda guerra mondiale ed incentrato sulla tragedia dell'Olocausto, sulla base dei racconti del padre dell'autore, un sopravvissuto ad Auschwitz Maus racconta quindi una storia vera Al romanzo è stato assegnato il prestigioso Premio Pulitzer

La struttura narrativa La metafora degli animali La copertina L’autore I personaggi La struttura narrativa Il metafumetto La metafora degli animali Clicca sulle voci dentro gli ovali per andare alle schede

Buona lettura www.didadada.it

L’autore Art Spiegelman (15 febbraio 1948) è un fumettista statunitense di origini ebraiche Maus è la sua opera più nota In Maus Spiegelman rappresenta anche se stesso, è anzi uno dei personaggi principali della storia

I personaggi Art Spiegelman: l'autore, nonché il figlio del protagonista del fumetto Vladek Spiegelman: il protagonista, un ebreo polacco che racconta al figlio il dramma della Shoah che ha vissuto sulla sua pelle Anja: madre di Art e moglie di Vladek. Sopravvissuta insieme a quest'ultimo ai campi di concentramento, si suicida nel 1968 Mala: seconda moglie di Vladek, con cui ha un rapporto tormentato a causa del pessimo carattere dell'uomo. Anche i suoi genitori furono deportati, ma non si salvarono Richieu: primogenito di Vladek e Anja, viene ucciso col veleno da Tosha (sorella di Anja). Nel libro viene ritratto raramente, ma è palese la sua presenza costante e l'affetto che provoca Françoise: moglie di Art Spiegelman, di origini francesi, si è convertita all'ebraismo

La metafora degli animali I personaggi dell'opera sono rappresentati non in forma umana, bensì in quella di animali antropomorfi, secondo una serie di metafore gli ebrei perseguitati sono rappresentati come topi Contrapposti ai topi ebrei ci sono i persecutori, i feroci gatti-nazisti I polacchi non ebrei sono rappresentati come maiali, perché a volte tradivano gli ebrei e nei Lager erano usati come kapò I francesi diventano rane, gli americani cani Procedi

La metafora degli animali Il ricorso ad animali antropomorfi è caratteristico del fumetto di ogni epoca. Spiegelman li usa non in una storia leggera e “fanciullesca” ma all’interno di una narrazione altamente drammatica

La copertina Alle loro spalle, un disco lunare dentro il quale campeggia una svastica (simbolo del nazismo) e la testa di un gatto che ricorda il volto di Adolf Hitler Rappresenta i due protagonisti (genitori dell’autore), Vladek ed Anja. www.didadada.it

Prigioniero sul pianeta inferno Qui sono cominciati i miei guai La struttura narrativa Parte I Mostra il rapido peggioramento delle condizioni di vita degli ebrei polacchi negli anni immediatamente precedenti allo scoppio della guerra. Parte II Racconta la vita dei deportati all'interno dei campi di concentramento nazisti . L’opera è divisa in due parti intitolate Mio padre sanguina storia  ( 6 capitoli) Qui sono cominciati i miei guai (5 capitoli) Prigioniero sul Pianeta Inferno - un caso clinico La prima parte contiene anche alcune pagine di un fumetto disegnato da Spiegelman nel 1968. Qui l'autore narra la sua esperienza e le sue emozioni il giorno del funerale di sua madre Anja, morta suicida quando lui aveva 20 anni. La storia si apre con un prologo, staccato dalla narrazione. Spiegelman racconta un episodio emblematico della propria infanzia. Prologo = introduzione a una storia. Cornice narrativa La storia del personaggio Art che deve realizzare un fumetto sul padre sopravvissuto al capo di sterminio fa da cornice narrativa ad entrambe le parti. All’interno di questa cornice i racconti del padre avviano lunghi flash back. Cornice narrativa Parte I Mio padre sanguina storia Prigioniero sul pianeta inferno Prologo Parte II Qui sono cominciati i miei guai

La storia contiene dunque l’autore come personaggio Il metafumetto … o fumetto nel fumetto Maus è anche la storia di un autore che deve realizzare un fumetto, è cioè un fumetto che parla di un fumetto, un metafumetto. La storia contiene dunque l’autore come personaggio Nella vignetta, l’autore alle prese con una crisi relativa al senso del proprio lavoro: egli teme che raccontare con un fumetto una storia così drammatica e sfruttarla commercialmente possa essere visto come una sorta di offesa e di tradimento nei confronti delle vittime della Shoah. Le mosche che volteggiano attorno al personaggio sono una metafora visualizzata e rappresentano i rimorsi e i dubbi dell’autore.