FOCUS GROUP L’Ufficio PIT: aspetti organizzativi e risorse umane PROGETTO Azione a supporto dell’organizzazione degli Uffici per lo sviluppo realizzati in forme associate tra amministrazioni locali
Piano triennale del Formez Linee strategiche del DFP Orientare le modalità di gestione del personale pubblico verso il superamento del modello formalistico amministrativo e la conseguente adozione di misure volte a responsabilizzare le amministrazioni e i dirigenti nella gestione e valorizzazione delle risorse umane.
Quadro normativo del sistema delle autonomie locali Art. 117 e 118 della Costituzione Legge n. 59 del 15 marzo 1997 (Legge Bassanini) D. Leg.vo n. 112 del 1998 Legge n. 265 del 1999 ( Legge Napoletano- Vigneri) D. Leg.vo 18 agosto 2000, n Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali
TUEL amministrazioni elettive Le amministrazioni elettive si dotano di strumenti di autogoverno adattando la propria struttura gestionale alle peculiarità delle realtà sociali che sono chiamate a interpretare. Statuto Il loro Statuto diventa una nuova fonte di diritto per l'ordinamento degli enti locali.
In tale quadro si inserisce l’azione del Formez a supporto dell’organizzazione degli Uffici per lo sviluppo realizzati in forme associate tra amministrazioni locali. Il Progetto: Uffici per lo sviluppo
Obiettivo supportare la gestione delle risorse umane delle realtà che realizzano strutture associate per individuare e superare vincoli e criticità che attengono ad aspetti legati alla gestione delle risorse indagine negli specifici contesti dove sono in corso forme innovative di organizzazione e gestione legate alla governance del territorio e all’attuazione di progetti condivisi da una pluralità di enti locali attraverso
Risultati Attesi RICERCA AZIONE LINEE GUIDA METODOLOGICHE PROPOSTE DI MODIFICA DI NORME CONTRATTUALI E LEGISLATIVE
Ricerca Azione A ttraverso l ’ esame di tre studi di caso PISL TREMEZZINA – UNIONE DI COMUNI PIT METAPONTINO PIT NEBRODI indaga risorse umane 1.le risorse umane impiegate; rapporti giuridici 2.le diverse tipologie di rapporti giuridici esistenti; profilo giuridico competenze necessarie 3.le problematiche che emergono, sotto il profilo giuridico a quello delle competenze necessarie per la corretta gestione delle attribuzioni. Individua un percorso guidato relativamente ai problemi di gestione del personale partendo da una valutazione dell ’ esperienza in atto degli Uffici Unici/Comuni per l ’ attuazione dei Progetti Integrati nelle varie articolazioni (metropolitani, di distretto, delle aree interne); degli Sportelli Unici per le imprese; dei Consorzi intercomunali per lo sviluppo, delle Unioni di Comuni che gestiscano servizi per lo sviluppo e di altre forme associative gi à sperimentate. Il modello passa attraverso la realizzazione di una ricerca azione che,
Linee Guida Metodologiche dotazioni organiche analisi dei fabbisogni programmazione triennale progressioni professionali concorsi mobilità istituti contrattuali
PROPOSTE DI MODIFICA DI NORME CONTRATTUALI E LEGISLATIVE
Il Focus, dalla presentazione di alcune esperienze realizzate nelle amministrazioni locali, è sede di lavoro verso la definizione di un modello regolamentare, organizzativo e funzionale di gestione delle risorse umane impegnate in questa tipologia di Uffici. Perché il Focus
Cosa vi chiediamo? Testimonianza della vostra esperienza per contribuire a identificare soluzioni e buone pratiche
individuare vincoli e criticità soluzioni e opportunità Con riferimento a: 1. Adeguamento quantitativo e qualitativo delle dotazioni organiche degli Enti interessati. 2. Profili giuridici delle risorse umane e professionali impiegate negli Uffici. 3. Reperibilità e reclutamento di nuove figure professionali. Obiettivi
Tematiche (art. 30 TUEL) Le Convenzioni e l’Ufficio Comune Funzioni e compiti affidati alla gestione coordinata o unitaria previsti dagli Accordi Ruoli previsti e attivati Forme di finanziamento e rapporti finanziari fra gli Enti convenzionati dell’Ufficio Comune Rapporti gerarchici, direzione e coordinamento Il ricorso al personale degli Enti convenzionati Le forme di cooperazione e consultazione tra gli Enti.
Perché la Comunità Professionale 1.Esiste una domanda tecnica e istituzionale di esplorazione e riflessione comune su modelli e pratiche gestionali dei progetti di sviluppo locale 2.Andiamo verso la definizione di soluzioni attuative per i differenti modelli gestionali. 3.La costruzione delle migliori pratiche avviene lavorando assieme alle esperienze concrete. 4.La CP è sede dove capitalizzare le esperienze. 5.La CP, luogo di reciprocità e condivisione di strategia e non solo di un interesse.