Il Ciclo virtuoso dei rifiuti in base alle nuova direttiva rifiuti

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Transcript della presentazione:

Il Ciclo virtuoso dei rifiuti in base alle nuova direttiva rifiuti •prevenzione •preparazione per il riutilizzo •riciclaggio •recupero di altro tipo •smaltimento Gaetano Alibrandi

La gerarchia stabilisce, in generale, un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore scelta da un punto di vista ambientale Tuttavia, essa va letta in rapporto ai principi e alle finalità generali del Decreto, considerando le ragioni di opportunità sul versante sanitario,sociale ed economico affinchèsia assicurato“il miglior risultato complessivo”

La Prevenzione è la riduzione della produzione di rifiuti a monte attraverso la riduzione degli imballaggi e nuove tecniche di confezionamento. Come nell’energia, ed in tutte le attività umane, per ottenere risultati virtuosi occorre ricerca,risparmio ed innovazione per ottenere il massimo del risultato.

Preparazione per il riutilizzo:nuova forma di recupero il cui scopo è quello di preparare rifiuti per sostituire altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione, ovvero: le operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti diprodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento. La definizione stessa di recupero fa espresso riferimento anche alla preparazione dei rifiuti per assolvere una funzione di sostituzione di altri materiali:

Recupero: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all'interno dell'impianto o nell'economia in generale.

Riutilizzo:qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti.

Riciclaggio:qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il trattamento di materiale organico ma non il recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili in operazioni di riempimento Il riciclaggio comprende la preparazione per il riutilizzo per migliorare l’efficacia delle risorse.

La definizione di recupero: § (“qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all'interno dell'impianto o nell'economia in generale”) viene messa in risalto la funzione chiave che i rifiuti possono svolgere nella sostituzione delle risorse, abbandonando la vecchia concezione rifiuto=passività

Le Autorità competenti dell’organizzazione e della gestione del servizio di raccolta dovranno:

§realizzare, entro il 2015, la raccolta differenziata almeno per carta, metalli plastica e vetro e, ove possibile, legno

adottare le misure necessarie per conseguire, entro il 2020, due diversi obiettivi:

a)la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo,carta,metalli,plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici,e possibilmente di altra origine,nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, deve essere aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso;

b)la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali , di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti,deve essere aumentata almeno al 70% in termini di peso.

I nuovi obiettivi del recupero Realizzare un riciclaggio di alta qualità Per realizzare un riciclaggio di alta qualità, occorre una raccolta di alta qualità.

Per promuovere il riciclaggio di alta qualità e soddisfare i necessari criteri qualitativi per i diversi settori del riciclaggio, le Regioni, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Ambiente dovranno stabilire i criteri con i quali i Comuni realizzeranno la raccolta differenziata in conformità a quanto previsto

Per facilitare o migliorare il recupero i rifiuti sono raccolti separatamente, laddove ciò sia realizzabile dal punto di vista tecnico, economico e ambientale, e non sono miscelati con altri rifiuti o altri materiali aventi proprietà diverse.

Con decreto è prevista l’adozione di misure finalizzate a promuovere il recupero dei rifiuti, in conformità ai criteri di priorità e di misure intese a promuovere il riciclaggio di alta qualità, privilegiando la raccolta differenziata, eventualmente anche monomateriale,dei rifiuti.

La cessazione della qualifica di rifiuto: costituisce uno strumento fondamentale per la valorizzazione delle risorse insite nei rifiuti, in quanto fornisce il presupposto per poter reintrodurre in cicli di produzione dei beni (recuperati dai rifiuti) suscettibili di vivere una“secondavita”.

Valenzaeconomica: attraverso la fissazione di standard merceologici di riferimento, crea condizioni dimercato uniformi per l’offerta, la commercializzazione e l’impiego dei materiali recuperati; attribuisce ai materiali recuperati un livello di competitività tale da equipararli alle materie prime vergini

Valenzasocio/ambientale: contribuisce a ridurre lo spreco di risorse naturali agevolando la sostituzione delle stesse con materiali e sostanze derivate dai rifiuti; attraverso tale meccanismo è possibile stabilire requisiti ambientali elevati per le caratteristiche e le applicazioni dei prodotti riciclati, in modo da proteggere l’ambiente e la salute dagli impatti complessivi e aumentarne così il grado di affidabilità e di accettazione da parte degli utilizzatori e dei consumatori finali

Un rifiuto cessa di essere tale quando è stato sottoposto a un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni:

a)la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici; b)esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; c)la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; d)l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.

Ciclo virtuoso dei rifiuti: Banalizzando il ciclo virtuoso dei rifiuti si può configurare come segue:

Forte riduzione a monte Anche attraverso l’apposizione di specifiche sanzioni alle aziende che non la applicano

Raccolta differenziata spinta porta a porta Garantisce la mancanza di perdita di materiale e risorse da indirizzare alle

Isole Ecologiche Dove iniziare la preselezione dei rifiuti secondo peculiarità e stato di pulizia e conservazione

Isole di compostaggio Dove indirizzare la frazione umida per ottenere compost di qualità. Và rivista la normativa e devono poter essere collegate in terreni a destinazione agricola, essendo il compost destinato ad un utilizzo agricolo e non industriale

5) Impianti di trattamento meccanico biologico In cui completare il processo di separazione per quei prodotti non manualmente separabili (Tetrapack etc) e di pulitura per le risorse riutilizzabili non correttamente smaltite.

6)Impianti di selezione e trattamento della frazione residua con produzione di sabbia sintetica per l’edilizia come chiusura del ciclo.

Una chiusura che non solo non richiede discariche ed inceneritori, coi loro bilanci disastrosi sulla salute umana, ma necessità di un impiantistica enormemente meno costosa. Questo ciclo virtuoso, oltre a costare enormemente meno di quello tradizionale, comporta, al netto del calo nelle imprese produttrici di imballaggi, un incremento del 28% nell’occupazione a fronte di un’azzeramento tendenziale dei costi per i cittadini virtuosi. Gli unici che hanno da rimetterci sono le ecomafie e tutti coloro che sono al servizio delle stesse.