E’ necessario che uno organizzi la sua vita in relazione all’ambiente in cui vive e alle persone che vivono con lui, e faccia quanto è in suo potere affiché gli altri si trovino bene, vivano in pace, siano contenti di trovarsi e, soprattutto, siano pieni di felicità in modo che la gioia traspaia di continuo sui volti. Sogno un mondo più vivibile e una vita più serena. Un mondo e una vita che facciano bellezza e, in ogni caso, facciano in modo che le persone si sentano migliori ogni giorno. La felicità è contagiosa, cioé, chi è felice rende felici quanti sono attorno a lui. La capacità di trasmettere felicità è determinante per chi vuole parlare di Dio. José María Castillo “Espiritualidad para insatisfechos” Matteo 5, Tempo Ordinario A. Autice: Asun Gutiérrez. Musica: Beethoven. Inno alla gioia.
Voi siete il sale della terra Il testo è la continuazione delle Beatitudini. Non è un invito a sentirsi privilegiati o superiori agli altri. Sono parole offerte ad ogni cristiano. Gesù usa la similitudine del sale, che agisce sciogliendosi e scomparendo, per definire la missione di chi lo vuole seguire. Ciò significa che la Buona Notizia dev’essere annunciata con grazia e “sapidamente”, per dare buon sapore alla vita degli altri. Chi sceglie i valori del Regno dà il sapore del Vangelo alla società in cui vive.
ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini. Gesù ci avverte del pericolo di fermarci su cose sozze e insipide per abitudine, per paura, per incoerenza, per... ?, e di indebolire la forza del Vangelo. La missione non consiste solo nel diffondere un messaggio, ma nel trasformare il mondo affinché la convivenza fra gli uomini abbia un sapore migliore. Noi cristiani, siamo davvero stimolo e segno efficace di un mondo nuovo, meno egoista, più solidale, più gioioso, più felice? Il nostro “sale” ha forza, sapore e vigore evangelico? Come cristiani ci distinguiamo per la gioia? Da che cosa lo si vede?
Voi siete la luce del mondo. Lo Spirito di Gesù è luce che illumina e ci dà forza per rendere più luminosa la vita degli uomini, rendendoli più luminosi a vantaggio gli uni per gli altri. La fede, la apertura allo Spirito, è la sola luce che può farci vivere in maniera totalmente nuova, rinnovata e rinnovatrice: la vita e la morte, la convivenza, la solidarietà, la gioia, le difficoltà, il lavoro, la festa...
Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Chi vive lo spirito delle Beatitudini, disprezzando il denaro, con fame di un mondo più giusto, con cuore compassionevole e limpido, lavorando per la pace e la giustizia, e pronto a spendersi per tutto questo, trasmette entusiasmo, non può nascondere la propria gioia e il benessere che crea nel suo ambito. Come Gesú.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. Gesù ci invita a rendere palese con la nostra vita la forza transformatrice del Vangelo. E’ sale e luce chi rende presente nel mondo il Dio del regno e il regno di Dio. Si dà una testimonianza saporosa (sale) e luminosa (luce) quando si ossrervano i comandamenti, si pratica la solidarietà e la giustizia, si condivide il pane, si difende la dignità delle persone... La testimonianza convince e fa percepire la presenza e la bontà di Dio. Ho fame. Ho fame.
Come la terra sei necessaria. Come il fuoco nutri le famiglie. Come il pane sei pura. Come l’acqua del ruscello sei musicale. Oggi, gioia, incontrata per strada, lontano da ogni libro, accompagnami: voglio passar con te di casa in casa, voglio percorrere i villaggi, incontrare bandiere diverse. Non sei solo mia. Andremo alle isole, per i mari. Con te in tutto il mondo! Con il mio canto! Con il volo adocchiante della stella, e con lo spumeggiare del mare! Vado a incontrae tutti perché a tutti debbo la mia gioia. Nessuno si sorprenda se cerco di offrire agli uomini i doni della terra, perché nella lotta ho appreso che è mio dovere sulla terra diffondere la gioia. E compio il mio destino con il mio canto. Pablo Neruda