Presentazione di : Luca Cofano e Gao Shujin

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
83 Io sono l’argilla, o mio Signor Io sono l’argilla, o mio Signor, tu sei il vasaio: ti dono il cuor. Rendimi puro come vuoi tu, fammi più santo, dolce.
Advertisements

Hai pensato come Dio direbbe il
Celebrazione della Prima Confessione
dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
Maria già è quello che la Chiesa spera di essere: il veroTEMPIO di DIO.
AMORE E COR GENTILE COESISTONO L’UNO NON VIVE SENZA L’ALTRO
Verso le altezze della mistica paolina
Prenditi il tempo per leggere questo messaggio
XXiV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
LA VITA.
Dialogando con il Padre nostro.
William Shakespeare In null'altro mi reputo io sì felice
“Nessuno ha amore più grande di
Chattando con il Signore
sei verità, lo grideremo dai tetti delle nostre città,
L’acqua viva che disseta
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
Tu sei importante. Si, tu.. Tu sei importante. Si, tu.
Hai pensato come Dio direbbe il
DEDICATO Automatic slide.
“FIGLIO MIO” Hai pensato come direbbe Dio il PADRE NOSTRO?
Hai pensato come Dio direbbe il
Alcuni buoni motivi per conoscere Gesù.
La folle corsa Lucio Battisti 1971.
Il figliol prodigo.
Molte persone attraverseranno la tua vita
Dedicato all'amica FATIMA
Canto della liturgia giudeo spagnola
Prenditi il tempo per leggere questo messaggio
Hai pensato come Dio direbbe il
Pregare...? Io pregare?.
Socrate ed il test del filtraggio
Ho sognato d’intervistare Dio...
SEI FELICE COSI’?.
Dal vangelo secondo Giovanni
DAL VANGELO DI GIOVANNI
«Il cuore in corpo mi sento tremare»
Umberto Saba Mio padre TESTO Mio padre è stato per me “l’assassino”,
Dico al mio cuore Umberto Saba
VI E’ GIOIA DAVANTI AGLI ANGELI PER UN SOLO PECCATORE CHE SI CONVERTE
Lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo
S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo
Emily Dickinson Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 Dicembre 1830–Amherst, 15 Maggio 1886) è stata una poetessa statunitense. È considerata tra i maggiori.
Amor è uno desio che ven da core
Cecco Angiolieri: «S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo»
Becchin ’amor! – Che vuò, falso tradito?
Dedicato all'amica FATIMA
Dante Alighieri.
QUARESIMA.
IL DOLCE STIL NOVO E GUIDO GUINIZELLI
<<Amore è uno desio che ven da core>>
Hai pensato come Dio direbbe il
“Io dirigo i tuoi passi”
Interpretata da: Oscar Marangoni e Eros Borsetti
Ma tu resta qui con me Questa preghiera che vi dono è frutto della mia immaginazione. Una sera prima di partire per il Messico quasi per inerzia incomincia.
CECCO ANGIOLIERI.
Hai pensato come Dio direbbe il “PADRE NOSTRO”? o meglio il “FIGLIO MIO” “FIGLIO MIO” Hai pensato come Dio direbbe il “PADRE NOSTRO”? o meglio il “FIGLIO.
Hai pensato come Dio direbbe il
Per amicizia.
Tu meriti di essere celebrato.
ANALISI TESTO Cecco Angiolieri, “S’i’ fosse foco …”
QUELLO CHE HAI OGGI… …DI CHI SARÀ DOMANI?
Inno di lode a Dio. Inno di lode a Dio GESU’ TU SEI UN AMICO DAVVERO SPECIALE LA DOMENICA MATTINA HAI SEMPRE UN SACCO DI COSE BELLE DA DIRE PROPRIO.
Quando mi corico la sera
Gesù guarda la figura di Giovanni e il suo rito come “sacramento” della figura compassionevole di Dio e come chiamata a una responsabilità libera da falsi.
Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose, dal fango.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI IL CAMMINO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Non siamo noi che perdiamo la fede, ma è la fede che smette di formare la nostra vita.
Transcript della presentazione:

Presentazione di : Luca Cofano e Gao Shujin <<Becchin’amor! -Che vuo’,falso tradito?>> Cecco Angiolieri Presentazione di : Luca Cofano e Gao Shujin

VITA DELL’AUTORE Cecco Angiolieri (Siena 1260-1312) è il poeta comico toscano più rappresentativo del XIII secolo, contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente a una famiglia ricca che fa parte del partito guelfo. Egli partecipò attivamente alle lotte politiche nella sua citta sviluppatesi durante l’età Comunale , motivo per cui fu esiliato. Si hanno poche informazioni sulla vita dell’autore ma sappiamo che egli visse una vita sregolata : ebbe problemi con la giustizia; sperperò il denaro del padre e finì la sua vita in miseria. Questi aspetti della sua vita li troviamo nella sua raccolta di circa 100 sonetti dove compare la figura del padre avaro, dell’amante becchina e si esalta la ‘’taverna’’, il luogo in cui vengono raffigurati i piaceri carnali e quelli legati al gioco.

POESIA PARAFRASI – Becchin’amor! – Che vuo’, falso tradito? – Che mi perdoni. – Tu non ne se’ degno. – Merzé, per Deo! – Tu vien’ molto gecchito. – E verrò sempre. – Che sarammi pegno? – La buona fé. – Tu ne se’ mal fornito. – No inver’ di te. – Non calmar, ch’i’ ne vegno. – In che fallai? – Tu sa’ ch’i’ l’abbo udito. – Dimmel’, amor. – Va’, che ti vegn’un segno! – Vuo’ pur ch’i’ muoia? – Anzi mi par mill’anni. – Tu non di’ ben. – Tu m’insegnerai. – Ed i’ morrò. – Omè che tu m’inganni! – Die tel perdoni. – E che, non te ne vai? – Or potess’io! – Tègnoti per li panni? – Tu tieni ’l cuore. – E terrò co’ tuoi’ guai. Becchina amore! -Che vuoi bugiardo traditore? -Voglio che mi perdoni,- Tu non ne sei degno -Pietà per Dio !-Tu vieni da me sottomesso -E verrò da te sempre con tale atteggiamento -Che cosa mi darà garanzia? -La buona fede - Tu ne sei poco fornito -Non nei tuoi confronti -Non cercar di calmarmi perchè io so tutto -In che cosa ho fallito ? -Tu sai che io l'ho sentito dire dimmelo amore - Và! che ti venga un malanno! -Vuoi veramente che io perisca ?-Anzi non vedo il momento!-Tu non dici bene, mi insegnerai tu (a dire bene)-E allora io morirò -Ahimè ecco che tu m’imbrogli! -Dio ti perdoni ! Ma perchè non ti allontani? -Magari io potessi!- Ti trattengo per le vesti? -Tu hai il mio cuore- E lo terrò per i tuoi guai!!

METRICA E FIGURE RETORICHE – Becchin’amor! – Che vuo’, falso tradito? – Che mi perdoni. – Tu non ne se’ degno. – Merzé, per Deo! – Tu vien’ molto gecchito. – E verrò sempre. – Che sarammi pegno? – La buona fé. – Tu ne se’ mal fornito. – No inver’ di te. – Non calmar, ch’i’ ne vegno. – In che fallai? – Tu sa’ ch’i’ l’abbo udito. – Dimmel’, amor. – Va’, che ti vegn’un segno! – Vuo’ pur ch’i’ muoia? – Anzi mi par mill’anni. – Tu non di’ ben. – Tu m’insegnerai. – Ed i’ morrò. – Omè che tu m’inganni! – Die tel perdoni. – E che, non te ne vai? – Or potess’io! – Tègnoti per li panni? – Tu tieni ’l cuore. – E terrò co’ tuoi’ guai. A B C DC DCD Tipo testo: sonetto- componimento di 14 endecasillabi divisi in due quartine e due terzine Rime: alternate nelle quartine(ABAB-ABAB), incatenate nelle terzine(CDC-DCD) Figure retoriche: 1-Iperbole: <<anzi mi par mill’anni>> 2-anafora: <<-tu non di’ ben. -Tu m’insegnerai>> 3-metafora: <<Tu tieni’l cuore >>

TEMI LINGUAGGIO Il tema del sonetto è il litigio tra due innamorati, che si scontrano in un vivace battibecco. Il tema fondamentale è quindi l’amore che viene raffigurato nell’aspetto parodico presente nelle opere di Angiolieri. Cecco sottolinea questo aspetto evidenziando la richiesta di perdono a cui segue sempre un rifiuto della sua amata inserendo due battute in ogni verso. Anche scrivendo poesia comica, Cecco con intento comico e parodico rovescia i temi dello stilnovismo ma nella sua opera usa termini aulici e raffinati appartenenti alla cultura cortese come <<Merzè>> e <<gecchito>>

rovescio con lo stilnovismo «Angiolieri» rovescio con lo stilnovismo Nelle opere di Angiolieri la figura della donna e dell’amore vendono ribaltati dal punto di vista del significato: L’amore- durante lo stilnovismo l’amore è un mezzo di perfezione ed elevazione spirituale mentre con Cecco l’esperienza amorosa si riduce a liti e battibecchi. La donna- con Cecco la donna è una figura carnale e viene raffigurata come un amante becchina, completamente opposto al significato di donna-angelo durante lo stilnovismo