Il sistema socio-sanitario di area vasta: principali criticità CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale Bologna, 29 marzo
Struttura della presentazione 2 PRIMA PARTE CRITICITA’ NELL’EVOLUZIONE DEL CONTESTO SOCIO-DEMOGRAFICO ED ECONOMICO DI RIFERIMENTO
3 ETÀ CLASSI FUNZIONALI VARIAZIONI ASSOLUTE Nidi d’infanzia ,9%2,6%2,5% 3-5 Scuole d’infanzia ,8%2,7%2,5% 6-10 Scuole Primarie ,3%4,7%4,3% Scuole sec. I grado ,4%2,9%2,7% Scuole sec. II grado ,0%4,5%4,6% Università ,1%5,4%6,0% Popolazione in età lavorativa ,4%10,6%10,8% ,9%13,6%11,7% ,6%16,5%13,6% ,3%13,7%15,7% “Giovani anziani” ,9%10,7%12,4% Anziani ,2%8,1%8,5% ,4%4,1%4,7% Popolazione totale Invecchiamento della popolazione dell’Emilia-Romagna Fonte: Geodemo ISTAT 2011 (scenario centrale); +4% +32%
I giovani emigrano da Bologna città 4 Totale emigrati da Bologna nel 2010: Il 72% di tali emigrati – circa persone – ha meno di 44 anni Fonte: Profilo di Comunità Bologna (2010) Popolazione nelle fasce di età in cui si costruisce una famiglia
I NEET in Emilia Romagna 5 MASCHI * Il tasso di NEET individua la quota di popolazione in età anni né occupata e né inserita in un percorso di istruzione o formazione. Il riferimento è a qualsiasi tipo di istruzione scolastica/universitaria e a qualsiasi tipo di attività formativa (corsi di formazione professionale regionale, altri tipi di corsi di formazione professionale, altre attività formative quali seminari, conferenze, lezioni private, corsi di lingua, informatica, ecc.); con la sola esclusione delle attività formative “informali” quali l’autoapprendimento. Fonte: Report Ministero del Lavoro (2011) FEMMINE TOTALE Tasso di giovani NEET* (15-29 anni) sul totale della popolazione di riferimento per regione e provincia – 2009
Disoccupazione giovanile Piacenza 9,315,79,46,89,914,513,623,8 Parma 15,818,012,011,410,912,717,412,3 Reggio Emilia 9,04,96,83,412,120,517,717,1 Modena 12,611,07,43,013,021,327,123,6 Bologna 10,54,45,719,14,412,329,223,2 Ferrara 7,623,226,113,918,021,821,119,1 Ravenna 12,915,812,912,014,718,419,625,4 Forlì-Cesena 11,09,513,912,911,218,622,034,2 Rimini 12,98,115,518,511,121,522,815,8 Fonte: ISTAT 2012 Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) TOTALE REGIONE
Criticità nelle esigenze di conciliazione famiglia-lavoro Fonte: Profilo di Comunità Bologna (2010) Sono le famiglie con almeno un minore pari al 16,5% delle famiglie bolognesi di cui (13,7%) con un minore in età scolare (fino a 14 anni). Di queste: Circa il 27% delle famiglie con almeno un minore sono famiglie monogenitoriali 7
I BAMBINI STRANIERI 1.Il 30% dei nati a Bologna hanno almeno un genitore straniero (25%) in regione 2.La grande maggioranza frequenta scuole professionali, pochi istituti tecnici, nessuno il liceo 3.Oltre il 60% viene bocciato almeno una volta 4.La probabilità di trovare lavoro è correlata positivamente al tasso di scolarità 5.Quale futuro professionale ed esistenziale per il 25% dei minori di oggi? 8
9 Confronto paesi OECD per politiche familiari Confronto sul livello di spesa pubblica per politiche familiari tramite trasferimenti monetari, servizi o benefici di carattere fiscale Fonte: Dati OECD 2011
Struttura della presentazione 10 PARTE SECONDA TASSO DI COPERTURA DEI SERVIZI: ANZIANI N.A., DISABILI, SERVIZI EDUCATIVI 0-3, SCUOLE DELL’INFANZIA
11 TERRITORIO PROVINCIA BOLOGNA di cui TERRITORIO AUSL IMOLA TERRITORIO PROVINCIA FERRARA Anziani Stima Anziani non autosufficienti , , ,2 TASSO DI COPERTURA STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI (calcolato su stima anziani NA) 19% 16% Utenti assistenza domiciliare sociale e sociosanitaria Assegni di cura , TASSO DI COPERTURA TOTALE (calcolato su stima anziani NA) 37% 27% Di cui tasso di copertura totale servizi con finanziamento pubblico (calcolato su stima anziani NA) 28% 21% Servizi per anziani e tassi di copertura totale
Valorizzazione economica posti letto autorizzati non convenzionati in strutture private (Provincia di Bologna) Valorizzazione economica complessiva 1 Costo medio annuo per utente al netto di assegno INPS 2 Strutture socio- sanitarie €26.946€ Strutture socio- assistenziali €19.646€ 12 1 E’ stato valorizzato il posto letto medio giornaliero in struttura socio-sanitaria a 90€ e il posto letto medio giornaliero in struttura socio-assistenziale a 70€ (dato da telefonate effettuate presso un campione rappresentativo di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali) 2 E’ stato utilizzato il valore dell’importo dell’indennità di accompagnamento INPS per il 2012 che è di 492,87€ Fonte per la dotazione posti letto: SIPS 2010 Dati relativi alla Provincia di Bologna NOTA METODOLOGICA
TERRITORIO PROVINCIA BOLOGNA di cui TERRITORIO AUSL IMOLA TERRITORIO PROVINCIA FERRARA POPOLAZIONE Stima persone disabili adulte (18-64) Posti in strutture residenziali Posti in strutture semiresidenziali TASSO DI COPERTURA STRUTTURE 19%10%15% Utenti AD322 4, Ore complessive AD Intensità AD (ore medie settimanali per singolo utente) 6,01,62,7 Utenti SAD Assegni di cura413 4, TASSO DI COPERTURA COMPLESSIVO 32%34%32% Tasso copertura servizi per persone disabili 13 La stima del numero di persone disabili residenti in Lombardia nel 2011 è di Dati i posti disponibili nelle diverse strutture il tasso di copertura del bisogno a livello regionale è del 20% circa, considerando solo strutture residenziali e semi-residenziali. Confronto Lombardia
Tasso copertura servizi educativi (0-3 anni) Tasso di copertura 0-3 Bologna “Bisogno”: 34% (35% con posti nei nidi privati) Domanda: 89% (89% con posti nei nidi privati) Ferrara Bisogno: 24% (29% con posti nidi privati) Domanda : 81% ( 84% con posti nidi privati) 14 TERRITORIO PROVINCIA DI BOLOGNA DI CUI TERRITORIO IMOLA TERRITORIO PROVINCIA FERRARA Numero bambini 0-3 anni Numero bambini inseriti in asili nido (pubblico + convenzionato) Numero bambini inseriti in lista d'attesa per asili nido (pubblico + convenzionato) Numero posti privati asili nido privati 0-3 anni nd425 1 Numero bambini 0-3 inseriti in servizi sperimentali (es. educatrice domiciliare/familiare) Numero bambini inseriti in servizi integrativi (es. spazio bambini) TASSO DI COPERTURA DOMANDA (SERVIZI PUBBLICI O CONVENZIONATI) 89%94%81% TASSO DI COPERTURA DOMANDA (SERVIZI PUBBLICI, CONVENZIONATI, PRIVATI) 89%84% TASSO DI COPERTURA “BISOGNO” (SERVIZI PUBBLICI O CONVENZIONATI) 34%32%24% TASSO DI COPERTURA “BISOGNO” (SERVIZI PUBBLICI, CONVENZIONATI, PRIVATI) 35%29%
Quadro sinottico della copertura dei servizi sociali e socio-sanitari TERRITORIO PROVINCIA BOLOGNA di cui TERRITORIO AUSL IMOLA TERRITORIO PROVINCIA FERRARA Tasso di copertura posti letto AUTORIZZATI in strutture per anziani NA 19% 16% Tasso di copertura totale per anziani NA 37% 27% Tasso di copertura strutture per persone disabili 19%10%15% Tasso di copertura disabili totale 32%34% 32% Tasso di copertura servizi educativi (0-3 anni) 35%32%29% Tasso di copertura scuole di infanzia 95%93% 15
Struttura della presentazione 16 PARTE TERZA LE RISORSE PER IL WELFARE
Esigenza di ricomposizione delle risorse messe in gioco dagli attori 17 Ogni cittadino dell’area di riferimento riceve quindi in media risorse per il welfare pari a circa euro pro-capite. Tali risorse sono così ripartite: 1121€ 774€ (69%) di cui 720€ INPS (64%) e 54€ UTENTI (5%) Rappresentano le risorse nelle mani dei cittadini (INPS + Utenti) che decidono quasi del tutto in autonomia come allocarle, senza che vi sia una regia o una consulenza 347€ (31%) Rappresentano le risorse messe in gioco da Comune, AUSL, FNRA Regione e Stato per il welfare Se nelle risorse della AUSL si includono anche materno infantile dipendenze e psichiatrici, le percentuali diventano 39% risorse messe in gioco da Comune, AUSL, Regione e Stato per il welfare e 61% risorse nelle mani dei cittadini (INPS + Utenti)
I CARE GIVER INFORMALI 1.Il numero di badanti supera di gran lunga gli operatori formali 2.Le famiglie cercano il care giver informale i luoghi di accreditamento non istituzionali 3.Il sistema delle badanti isola l’anziano, promuovendo il solo model, contribuendo a diradare reti sociali e isolare le famiglie 4.La badante non è integrata con il resto dei servizi 5.L’erogazione one to one è molto inefficiente e spesso genera relazioni malati (“la badante che sposa il nonno”) 18
I gap del sistema di welfare 1/3 Assente nei bisogni emergenti ( NEET, conciliazione, nuovi italiani, silver age, separazioni, mobilità famig.) 2/3 delle risorse del welfare sono nella disponibilità delle famiglie: prevalere del mercato informale della cura senza regia pubblica Tassi di copertura modesti nelle aree tradizionalmente forti (anziani e disabili): 25% Welfare pauperistico che esclude classe media 19 2
I gap del sistema di welfare 2/3 Servizi rigidi e standardizzati, focalizzati sulla fragilità estrema: manca la media a e bassa soglia Welfare di attesa e riparatorio pur in presenza di database nominativa dei fragili e persone a rischio Policy rivolte esclusivamente al 25% del sistema di riproduzione sociale che disincentiva l’imprenditorialità verso mercato delle famiglie: es. accreditamento 20 2
I gap del sistema di welfare 3/3 Servizi a soluzioni individuali che isolano utenti e famiglie, che rafforzano il diradarsi dei legami sociali (es. badante o tata per singolo anziano o bimbo) Deterioramento del capitale sociale disponibile a cui non si contrappongono politiche di ricomposizione sociale Sistema frammentato che favorisce famiglie competenti o individui con forti reti sociali: iniquità 21 2