LE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO E GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DELLA NOTA INTEGRATIVA Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it.

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LE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO E GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DELLA NOTA INTEGRATIVA Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia

Prof. Claudio Cacciamani Evoluzioni attese La nuova disciplina dei Confidi e l’entrata in vigore della normativa di Basilea 2 stanno determinando una profonda revisione del modello operativo dei Consorzi, nonché impatti rilevanti sul bilancio degli stessi; In particolare, sono attese modifiche relative sia al conto economico che allo stato patrimoniale dei Confidi, nonché integrazioni al contenuto della nota integrativa. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Schema sintetico Stato patrimoniale ATTIVO Cassa e disponibilità liquide   Crediti disponibili verso enti creditizi Crediti indisponibili verso enti creditizi Altri crediti (verso clientela, per interventi a garanzia…) Obbligazioni e titoli a reddito fisso Azioni, quote e altri titoli a reddito variabile Partecipazioni Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Altre attività (crediti diversi) Ratei e risconti attivi TOTALE ATTIVO Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Schema sintetico Stato patrimoniale PASSIVO E NETTO Debiti verso enti creditizi (insolvenze da liquidare)   Altre passività (debiti diversi) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Fondi rischi e oneri Fondi rischi per garanzie prestate e altri oneri Fondi rischi su crediti e rischi finanziari generali Passività subordinate Ratei e risconti passivi Patrimonio netto  TOTALE PASSIVO E NETTO Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Prof. Claudio Cacciamani Voci attivo patrimoniale I crediti indisponibili verso enti creditizi rappresentano il saldo dei conti correnti bancari impegnati a garanzia; Le obbligazioni e gli altri titoli indisponibili sono costituiti dai titoli vincolati a garanzia degli impegni assunti. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Voci passivo patrimoniale FONDO PER GARANZIE PRESTATE Il Fondo è costituito con i contributi ottenuti in attuazione di specifiche leggi per coprire eventuali passività, derivanti da insolvenze dei soci che, pur essendo di esistenza certa o probabile, non sono determinabili nell’ammontare o nella data di sopravvenienza al momento della redazione del bilancio Tale fondo può essere integrato dalla “riserva per fondi rischi indisponibili”, che accoglie altri contributi erogati da enti pubblici. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Voci passivo patrimoniale DEBITI VERSO ENTI FINANZIARI La voce si riferisce al contributo obbligatorio, pari allo 0,5 per mille delle garanzie concesse nell’anno a fronte dei finanziamenti erogati, a carico dei confidi aderenti a un fondo interconsortile, come previsto dall’art. 13, comma n. 22, D.Lgs. N. 269 del 30/09/03. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Voci passivo patrimoniale PASSIVITA’ SUBORDINATE La voce, a titolo d’esempio, può comprendere il finanziamento del Ministero dell’Industria a valere sulla Legge 16/02/95, n. 35, regolato a tasso zero; Tale finanziamento dovrà essere restituito entro sei mesi dal rimborso dell’ultima rata dei finanziamenti garantiti, al netto delle insolvenze addebitate al fondo di garanzia. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Prof. Claudio Cacciamani Voci patrimonio netto Il patrimonio netto può presentare la seguente struttura: Capitale sociale Riserva statutaria Altre riserve (es. contributi ricevuti da enti pubblici in esercizi precedenti) Riserva “fondi rischi indisponibili” Avanzo di gestione Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Schema sintetico Conto economico RICAVI Corrispettivi delle prestazioni di garanzia   Commissioni attive Interessi attivi e proventi assimilati Dividendi e altri proventi Proventi straordinari  Altri proventi di gestione TOTALE RICAVI Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Schema sintetico Conto economico COSTI Commissioni e interessi passivi   Perdite da operazioni finanziarie Spese amministrative Rettifiche di valore su immobili, attività finanziarie, crediti Ammortamenti immobilizzazioni Altri oneri di gestione Accantonamenti per rischi e oneri Oneri per beni di terzi Oneri straordinari Imposte sul reddito e oneri tributari indiretti TOTALE COSTI Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Prof. Claudio Cacciamani Voci conto economico Le perdite subite per insolvenze traggono origine dall’addebito da parte delle banche, con prelievo di quanto dovuto dal fondo di garanzia, per le inadempienze delle imprese affidate. Le insolvenze verificatesi in un esercizio trovano in parte copertura negli specifici fondi rischi erogati da enti pubblici. Le residue perdite, derivanti dalla concessione di garanzie, non rientranti nelle previsioni di leggi regionali o nazionali, sono recuperate utilizzando le somme versate dai soci. Il recupero da soci prevede l’iniziale recupero del deposito del socio insolvente e il successivo riparto delle perdite residue tra gli altri soci. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Prof. Claudio Cacciamani Voci conto economico COMMISSIONI PASSIVE Si riferiscono, a titolo di esempio, alle commissioni pagate per garanzie fideiussorie e per garanzie pignoratizie su titoli costituite nell’interesse del consorzio e alle commissioni passive sulle posizioni controgarantite. I confidi versano annualmente un contributo obbligatorio dello 0,5 per mille calcolato sul volume delle garanzie emesse nel corso dell’esercizio. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Prof. Claudio Cacciamani Nota integrativa La nota integrativa è strutturata nelle seguenti quattro parti: Criteri di valutazione delle poste di bilancio Informazioni sullo stato patrimoniale Informazioni sul conto economico Altre informazioni Al fine di fornire una più completa informativa, la nota integrativa dei Confidi può contenere anche il bilancio riclassificato e il rendiconto finanziario. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

La nuova normativa sui Confidi Le nuove disposizioni normative sui Confidi, a partire dal 2003, e le previsioni contenute nelle successive Finanziarie, risultano finalizzate a favorire il rafforzamento patrimoniale dei Confidi e la loro operatività. La normativa di Basilea 2 ha determinato modifiche principalmente sulla struttura del conto economico dei Confidi. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Novità legge finanziaria Comma 882 Vengono abrogate le norme della legge quadro che disponevano il conferimento a una Spa di nuova costituzione del Fondo di garanzia presso il Mediocredito centrale, che continua a operare nella sua attuale modalità. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Novità legge finanziaria Comma 883 Entro giugno 2007 i Confidi devono imputare i fondi rischi di origine pubblica a capitale sociale o fondo consortile valido ai fini di vigilanza, risolvendo d’intesa con i conferenti eventuali vincoli di destinazione. Tutto ciò viene realizzato in vista dell’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo 107. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Novità legge finanziaria Comma 884 I fondi interconsortili previsti dalla legge quadro possono essere destinati anche alla prestazione di servizi ai confidi soci, ai fini dell’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo 107, nonché, in generale, ai fini della riorganizzazione, integrazione e sviluppo operativo dei confidi stessi. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Basilea 2: lo spazio per i Confidi SPREAD MINIMO AAA A+ BBB+ BB+ Sotto Senza AA- A- BBB- B- B- rating Sovranazionali 0,00% 0,28% 0,70% 1,40% 2,10% 1,40% Banche 1 0,28% 0,70% 1,40% 1,40% 2,10% 1,40% Banche 2 0,28% 0,70% 0,70% 1,40% 2,10% 0,70% Corporate 0,28% 0,70% 1,40% 1,40% 2,10% 1,40% Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Il costo delle garanzie Il margine commissionale dei Confidi deve essere in primo luogo in grado di coprire il costo del rischio di credito sopportato dal consorzio di garanzia; Tale costo si compone di: Perdita attesa: PD X LGD X EAD Perdita inattesa: costo del patrimonio da accantonare per far fronte a perdite > delle attese Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Il costo delle garanzie La differenza tra il margine commissionale e il costo del rischio di credito forma il cosiddetto margine di gestione delle garanzie; Quest’ultimo, sommato al margine di interesse, forma il margine di intermediazione del consorzio; La gestione caratteristica produce reddito solo se il margine di intermediazione risulta in grado di coprire i costi operativi del Confidi. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Il costo delle garanzie Il livello commissionale minimo, compatibile con le condizioni di equilibrio economico del Confidi, dovrebbe soddisfare la seguente relazione: Commissioni Attive = Perdita Attesa + Perdita Inattesa + Commissioni Passive + Costi Operativi – Margine di Interesse Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Il costo delle garanzie Il livello commissionale minimo non dovrebbe essere determinato in generale, ma in funzione della particolare classe di rating del cliente; A tal fine, il Confidi dovrebbe adottare, come le banche, un modello interno di rating, con cui valutare la probabilità di default dei singoli clienti. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Il costo delle garanzie Verifiche empiriche dimostrano che in numerosi casi il costo di mercato della garanzia, legato al risparmio in termini di tasso di interesse che la stessa consente di conseguire, risulta inferiore al livello commissionale minimo compatibile con l’equilibrio economico del Confidi; Questo richiede un’evoluzione dell’attività dei consorzi, non più legata alla sola attivazione della garanzia. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

L’evoluzione dell’attività dei Confidi L’attività dei consorzi potrebbe ampliarsi, comprendendo: Interventi che permettano alle banche di disporre di un servizio di rating semplificato; Scambi di informazioni con le banche, al fine di consentire di calibrare meglio il loro processo di rating; Offerta di servizi finanziari alla clientela e di strumenti di credit enhancement. IN DEFINITIVA: AUMENTO DEL MARGINE DA SERVIZI Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

L’evoluzione dell’attività dei Confidi I Confidi potranno, quindi, riconfigurare il proprio modello di offerta, mediante la produzione di valutazioni competitive d’azienda, servizi di mediazione e di informazione alle banche e alle imprese, nonché attraverso l’aiuto alle aziende nell’autodiagnosi del proprio rating. La fornitura di consulenza per la soluzione di problematiche di finanza d’impresa genererà impatti significativi sulla composizione del conto economico dei Confidi. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

L’evoluzione dell’attività dei Confidi Al fine di adeguarsi alla nuova normativa, inoltre, dovranno essere riviste le convenzioni tra banche e consorzi di garanzia, prevedendo un impegno più forte da parte di questi ultimi; È inoltre richiesto al Confidi una maggiore correttezza e trasparenza nella informativa esterna. Anche le modalità di rappresentazione delle informazioni di bilancio (con specifico riferimento alle informazioni in nota integrativa) dovranno risultare più aderenti alle raccomandazioni espresse dalle Federazioni di Categoria. Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it

Prof. Claudio Cacciamani GRAZIE… Prof. Claudio Cacciamani claudio.cacciamani@unipr.it