I regimi totalitari & lo sport

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Transcript della presentazione:

I regimi totalitari & lo sport

Atene – Sparta – Parigi 1870 ATENE: HA RAPPRESENTATO LA MASSIMA ESALTAZIONE, PORTANDOLA FINO A NOI, DELLA BELLEZZA E PERFEZIONE ESTETICA DELLA GIOVENTU’E DEI SUOI EROI SPARTA: IL MILITARISMO E LO STATO (PRIMA FORMA DI NAZIONALISMO) COME ESPRESSIONE DI VALORE E FORZA DI UN POPOLO PARIGI: I PRUSSIANI ENTRANO A PARIGI . FANNO SFILARE LE TRUPPE VITTORIOSE SOTTO L’ARCO DI TRIONFO E TRA I LORO REPARTI CI SONO I GIOVANI GINNASTI DELLE SOCIETA’ SPORTIVE DI LIPSIA E BERLINO COME ESPRESSIONE DI DISCIPLINA E ABNEGAZIONE SPORTIVA.

FASCISMO NAZISMO COMUNISMO (SVILUPPI POST–BELLICI) LE DITTATURE ED I REGIMI TOTALITARI HANNO SEMPRE SFRUTTATO L’ATTIVITA’ FISICA E LO SPORT SIA AI FINI DELLA PREPARAZIONE PARAMILITARE E MILITARE SIA A FINI PROPAGANDISTICI( IDEOLOGICO-POLITICO.) NEGLI ANNI DEL VENTENNIO FASCISTA IL REGIME SI APPROPRIA DELLA GINNASTICA E DELLO SPORT FACENDONE UN FORMIDABILE STRUMENTO DI PROPAGANDA POLITICA, VEICOLO PER QUEL « CONSENSO AUTORITARIO DI MASSA » SOPRA IL QUALE FONDARE IL SUO POTERE. CON LA RIFORMA DEL 1923 DI GIOVANNI GENTILE ( FILOSOFO DI CHIARA FAMA E MINISTRO DELLA PUBBLICA ITRUZIONE DAL 1922 AL 1924 ) LA PREPARAZIONE FISICA DEI GIOVANI VIENE AFFIDATA PRIMA ALL’OPERA NAZIONALE BALILLA E POI ALLA G.I.L. (GIOVENTU’ ITALIANA DEL LITTORIO).

«LA SCUOLA ITALIANA IN TUTTI I SUOI GRADI E I SUOI INSEGNAMENTI DI ISPIRI ALLE IDEALITA’ DEL FASCISMO, EDUCHI LA GIOVENTU’ ITALIANA A COMPRENDERE IL FASCISMO, A NOBILITARSI NEL FASCIMO E A VIVERE NEL CLIMA STORICO CREATO DALLA RIVOLUZIONE FASCISTA»: QUESTA ERA LA DIRETTIVA DI MUSSOLINI CUI SI DOVEVA OBBEDIRE. ANNI MASCHI FEMMINE 6-8 FIGLI DELLA LUPA FIGLIE DELLA LUPA 8-12 BALILLA PICCOLE ITALIANE 12-14 BALILLA MOSCHETTIERI PICCOLE ITALIANE 14-16 AVANGUARDISTI GIOVANI ITALIANE 16-18 AVANGUARDISTI MOSCHETT. GIOVANI ITALIANE 18-21 GIOVANI FASCISTI GIOVANI FASCISTE O GRUPPI UNIVERSITARI FASCISTI

I GIOVANI MASCHI ITALIANI LE GIOVANI RAGAZZE I GIOVANI MASCHI ITALIANI, IN QUESTO PERIODO, VENGONO PREPARATI AD AFFRONTARE PROVE DI CORAGGIO, DI RESISTENZA ALLA FATICA (PER FORGIARE IL CARATTERE) E DI LOTTA. SOPRATTUTTO VIENE INCULCATO LORO IL SENSO DELLA DISCIPLINA E DELL’OBBEDIENZA (SECONDO IL MOTTO FASCISTA «CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE») LE GIOVANI RAGAZZE INVECE VENGONO PREPARATE A DIVENTARE MOGLI E MADRI PROLIFICHE. IL FINE DEL MATRIMONIO E’ LA PROCREAZIONE (DOVEVANO FAR NASCERE IL MAGGIOR NUMERO DI FIGLI, POSSIBILMENTE MASCHI, PER INCREMENTARE NUMERICAMENTE LE FILE DELL’ESERCITO ITALIANO). PER QUESTO PER LE RAGAZZE VENGONO PREVISTE ESERCITAZIONI A ATTE A MIGLIORARE L’ARMONIA DEI MOVIMENTI E FLESSUOSITA’. DOVEVANO INSOMMA ESSERE ATTRAENTI E DESIDERABILI PER POTERSI SPOSARE PRESTO E DIVENTARE COSI’ MOGLI SANE, ROBUSTE E PROLIFICHE.

GINNASTICA, SCHERMA, CANOTTAGGIO, EQUITAZIONE CICLISMO E CALCIO IL FASCISMO IPNOTIZZO’ L’ITALIA USANDO UNA SFERA DI CUOIO: L’ITALIANI POPOLO DI TIFOSI, IL CALCIO SPORT NAZIONALE PER ANTONOMASIA. IL RAPPORTO PRIVILEGIATO DEL BEL PAESE CON IL PALLONE SI CONSOLIDA NEL CORSO DEL VENTENNIO FASCISTA. IL CALCIO, OLTRE CHE ESSERE UN’ATTIVITA’ RICREATIVA E SANA, RAPPRESENTAVA PER IL FASCISMO UN’OCCASIONE PER MOBILITARE MILIONI DI PERSONE, PER VEICOLARE E CONVOGLIARE LE PASSIONI DI GENERAZIONI, ORGANIZZANDOLE ED EDUCANDOLE AI VALORI PREDICATI DALLA GERARCHIA. COSI’ I CALCIATORI ERANO SCELTI E SELEZIONATI PROPRIO PERCHE’ RAPPRESENTAVANO NEL MIGLIORE DEI MODI L’IDEALE DI «UOMO NUOVO» CHE IL FASCISMO ANDAVA PREDICANDO IN QUEGLI ANNI: L’ATLETA SUL CAMPO ERA METAFORA DEL SOLDATO IN BATTAGLIA, CHE SI SACRIFICA PER L’ONORE E LA GLORIA DELL’INTERA SQUADRA. ALLO STESSO MODO COMPITO DELL’ATLETA ERA DI PORTARE IL NOME DELL’ITALIA NEL MONDO ATTRAVERSO L’UNICA ARMA CHE FOSSE IN SUO POTERE: LA VITTORIA. I CALCIATORI DIVENTAVANO DUNQUE ESEMPLARI PER DUE ORDINI DI MOTIVI: LA PRESTANZA DEL LORO ASPETTO FISICO E IN SECONDO LUOGO PERCHE’ FUNZIONALI A UN GRUPPO, ALLA SQUADRA. I MERITI DEL CALCIO PER I FASCISTI NON SI FERMAVANO QUI: ESSO CONTRIBUIVA A RAFFORZARE IL SENSO DI IDENTITA’ E DI PATRIA.

I RISULTATI SPORTIVI IL CULMINE DI QUESTA POLITICA DEL CONSENSO FURONO I CAMPIONATI E, SOPRATTUTTO, I MONDIALI E LE OLIMPIADI. NEL 1928 LE OLIMPIADI VENGONO ORGANIZZATE AD AMSTERDAM. AGLI ATLETI ITALIANI VIENE IMPOSTO DAL REGIME L’UTILIZZO DEL «SALUTO ROMANO» E LA PROPAGANDA FASCISTA MOSTRA LE IMMAGINI DEGLI ATLETI ITALIANI SUL PODIO CON IL BRACCIO ALZATO. NEL 1932 I GIOCHI OLIMPICI SI SVOLGONO NEGLI STATI UNITI D’AMERICA, A LOS ANGELES L’ECO DEI MASS MEDIA E’ CLAMOROSA. LE OLIMPIADI DI LOS ANGELES DEL ’32 FURONO PER L’ITALIA ANNI DI GRANDE PREPARAZIONE, DURANTE I QUALI GLI ATLETI FURONO CONSIDERATI PATRIMONIO DELLA NAZIONE, AMBASCIATORI D’ITALIA NEL MONDO. LE OLIMPIADI SI CONCLUSERO CON UN PALMARES DELL’ITALIA DI TUTTO RISPETTO, POSIZIONANDOLA AL SECONDO POSTO NEL MEDAGLIERE INTERNAZIONALE.

L’ITALIA VINSE I MONDIALI DI CALCIO NEL ’34 A ROMA DAVANTI A 50000 SPETTATORI. LE OLIMPIADI DEL ‘36 VINTE A BERLINO E I MONDIALI DEL ‘38 IN FRANCIA, ALLA FINALE DI PARIGI ARRIVO’ UN ‘ITALIA IMBATTIBILE, CON I MIGLIORI GIOCATORI DI QUATTRO ANNI PRIMA E DEI GIOVANI FORTISSIMI. LA SQUADRA ITALIANA SI SBARAZZO’ DELL’UNGHERIA SIGLANDO UN BIS STORICO. QUEL TRIONFO IN TERRA STRANIERA SUGGELLO’ IL MITO DELL’INVINCIBILE NAZIONE FASCISTA E PER I FASCISTI FU ANCHE LA PROVA SCHIACCIANTE DEL TRIONFO DEGLI IDEALI DEL FASCISMO SU QUELLI DELLA DEMOCRAZIA. BOXE: NEL ‘33 PRIMO CARNERA DIVENNE IL PRIMO (E UNICO) CAMPIONE DEI PESI MASSIMI DI BOXE ITALIANO DELLA STORIA PER LA GIOIA DEI FASCISTI CHE NON PERSERO L’OCCASIONE DI PUBBLICARE LE FOTO SUI GIORNALI DEL CAMPIONE IN CAMICIA NERA NELLA CELEBRE POSA DEL SALUTO ROMANO. PER IL DUCE EGLI INCARNAVA LA « POTENZA DELLA NAZIONE FASCISTA » .

… MA NON TUTTI ERANO ALLINEATI CICLISMO: LEARCO GUERRA SOPRANNOMINATO « LA LOCOMOTIVA UMANA » PER LE SUE FORMIDABILI DOTI DI PASSISTA FU, SUO MALGRADO, PORTATO A SIMBOLO DEL SUPER UOMO NEL VENTENNIO FASCISTA E DOVETTE DONARE MOLTI DEI SUOI TROFEI « ALLA PATRIA ». VINSE DIVERSI CAMPIONATI ( ITALIANI, MONDIALI, TOUR DE FRANCE E CLASSICHE). PERO’ SOLTANTO GINO BARTALI DIEDE QUALCHE GRATTACAPO AL REGIME RIFIUTANDOSI DI VESTIRE LA CAMICIA NERA ALLA SUA VITTORIA DEL TOUR DE FRANCE DEL ‘38 E, NON A CASO, FU PARZIALMENTE CENSURATO.

SPORT FEMMINILE NEL CORSO DEL PERIODO FASCISTA L’ATTIVITA’ FISICA FEMMINILE SEGUI’ UN PERCORSO ALTALENANTE CHE, COME TANTI ALTRI ASPETTI DEL REGIME, NE SOTTOLINEO’ LE CONTRADDIZIONI: INFATTI TALORA FU APPROVATA ED ESALTATA, ALTRE VOLTE INVECE VENNE OSTACOLATA SOPRATTUTTO A CAUSA DEI VARI INTERVENTI DELLA CHIESA DOPO I PATTI LATERANENSI. VENNE FONDATA LA FIAF ( FEDERAZIONE ITALIANA DI ATLETICA FEMMINILE) IL 6 MAGGIO 1923. MA NEL 1932 LA FIDAL STABILI CHE LE DONNE CHE PRATICASSERO SPORT NON POTEVANO VALICARE I CONFINI DEI CAMPI DA GIOCO SENZA CHE INDOSSASSERO PANTALONI LUNGHI.

IL NAZISMO E LO SPORT ANCHE GLI IDEOLOGI DEL TERZO REICH COMPRESERO CHE LA GINNASTICA E LO SPORT POTEVANO DIVENTARE UN FORMIDABILE MEZZO DI PROPRAGANDA ATTO A DIMOSTRARE LA SUPERIORITA’ DELLA RAZZA ARIANA RISPETTO ALLE ALTRE. LE OLIMPIADI DI BERLINO DEL 1936 DIVENTARONO COSI’ UN PALCOSCENICO IDEALE PER MOSTRARE LA SUPERIORITA’ DEGLI ATLETI TEDESCHI AGLI OCCHI DEL MONDO. LA MANIFESTAZIONE SPORTIVA AVEVA FINITO CON L’ASSUMERE UNA NOTEVOLE IMPORTANZA, DAL PUNTO DI VISTA PROPAGANDISTICO, SUL PIANO POLITICO. IN EFFETTI GLI ATLETI TEDESCHI RIUSCIRONO A CONQUISTARE MOLTISSIME MEDAGLI SIA ORO CHE D’ARGENTO. L’INCARICO DI REALIZZARE UN FILMATO PROPAGANDISTICO FU AFFIDATO ALLA GRANDE REGISTA TEDESCA LENI RIEFENSAHL, AUTRICE DEL FILM « OLIMPYA ». IL FILM ESALTAVA CON ALONI MISTICHEGGIANTI LA PERFEZIONE DELLA RAZZA ARIANA ATTRAVERSO LA SUBLIMITA’ E LA BELLEZZA DEL CORPO E DEL GESTO DEGLI ATLETI, UNA BELLEZZA ANTICA, SIMILE A QUELLA DEL FAMOSO DISCOBOLO DI MILONE, CHE RITORNAVA IN VITA GRAZIE AI CAMPIONI DEI REICH, ALTI E BELLI, SIMBOLI DELLA SUPERIORITA’ DELLA RAZZA ARIANA

JESSE OWENS, LAMPO D’EBANO TUTTAVIA NESSUNO POTEVA ATTENDERSI L’IMPREVEDIBILE! UN ATLETA AMERICANO DI COLORE, J.O, GIUNTO QUASI PER CASO A QUESTE GARE,PER LE DEFEZIONI DEI MOLTI ATLETI EBREI ,VINSE BEN 4 MEDAGLIE D’ORO NEI 100 METRI, NEI 200 METRI, NEL SALTO IN LUNGO E NELLA STAFFETTA 4 x 100 E SI IMPOSE COME PERSONAGGIO DI PRIMO PIANO, INFLIGGENDO UNA FORTE UMILIAZIONE AI SOGNI DI SUPREMAZIA DEI TEDESCHI. FU UNO SMACCO DAVVERO TROPPO GRANDE. IL DISAPPUNTO E L’IMBARAZZO DEL FUHRER FU COSI’ EVIDENTE CHE, MODIFICANDO IL PREVISTO PROTOCOLLO, PREFERI’ ALLONTANARSI DALL’OLYMPIASTADION PRIMA DELLE PREMIAZIONI PER NON DOVER STRINGERE LA MANO AD UN’ATLETA DI COLORE.

I REGIMI SOCIALISTI E LO SPORT INIZIALMENTE LA RUSSIA COMUNISTA BOLLO’ LO SPORT ( SOPRATTUTTO QUELLO OLIMPICO) COME ESPRESSIONE DI ATTIVITA’ PURAMENTE BORGHESI E PRECLUSE ALLA CLASSE PROLETARIA CHE NON POTEVA NE’ FREQUENTARE I COLLEGE ESCLUSIVI, NE’ AVEVA TEMPO DA SOTTRARRE ALLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI DEL TEMPO LIBERO. DOPO QUALCHE ANNO PERO’ PROPRIO DAI CONGRESSI DELL’INTERNAZIONALE SOCIALISTA GIUNGONO LE INDICAZIONI PER INCORAGGIARE LA NASCITA DEI CIRCOLI SPORTIVI E RICREATIVI DEDITI ALLO SPORT PER TUTTI . LA DEGENERAZIONE DEL PROLETARIATO INDOTTA DALLE TRISTI CONDIZIONI DI VITA IMPOSTE DAL CAPITALISMO ( ALCOLISMO, MALATTIE , EMARGINAZIONE ) POTEVA ESSERE ARRESTATA CON I VALORI DI CLASSE INSITI NELLO SPORT,

IL DOPOGUERRA SOLO DOPO IL TERMINE DEI DUE CONFLITTI MONDIALI I REGIMI SOCIALISTI PUNTARONO SULLO SPORT A FINI PROPAGANTISTICI. NEL PERIODO DELLA GUERRA FREDDA CHE VEDEVA LA CONTRAPPOSIZIONE TRA IL BLOCCO OCCIDENTALE – CAPITALISTA E QUELLO ORIENTALE – SOCIALISTA LE COMPETIZIONI SPORTIVE INTERNAZIONALI, COME LE OLIMPIADI, DIVENTANO OCCASIONI DI CONFRONTO IDEOLOGICO E POLITICO. PER DIMOSTRARE LA SUPERIORITA’ DI UNA IDEOLOGIA POLITICA RISPETTO AD UN’ALTRA, LA DDR FU’ LA MASSIMA ESPRESSIONE DI QUESTI CONCETTI MANIPOLANDO CON SISTEMI COERCITIVI INTERE GENERAZIONI DI GIOVANI ATLETI PER IL SUPERIORE IDEALE DI AFFERMAZIONE DEGLI IDEALI SOCIALISTI,

1989 LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO SOLO DA QUESTO MOMENTO QUELLO CHE SI SOSPETTAVA E NEGLI AMBIENTI SPORTIVI SI SAPEVA, VENNE ALLA LUCE . NEI PAESI SOCIALISTI ERA LO STATO CHE ORGANIZZAVA IL DOPING DEGLI ATLETI , SOMMINISTANDO LORO OGNI GENERE DI PRODOTTO CHE POTESSE INCREMENTARE LA PRESTAZIONE SPORTIVA QUALI POTENTISSIMI ANABOLIZZANTI CHE NEGLI ANNI PROVOCARONO DANNI FISICI IRREVERSIBILI. IN QUESTO CASO LO ZELO E LA TECNOLOGIA MEDICA TEDESCA UNITE ALLO STATALISMO COMUNISTA CHIUDONO IL CERCHIO CON LA RICERCA DELCONSENSO ATTRAVERSO LO SPORT NEI REGIMI TOTALITARI.

… insegnando a credere che qualsiasi sogno o desiderio si può sempre realizzare! Jesse Owens, 12 settembre 1913, Alabama 1933 – campionati nazionali studenteschi 25 maggio 1935 – università statele dell’Ohio 1936 – Olimpiadi di Berlino 1976 – Medaglia presidenziale della libertà, dal presidente USA Gerard Ford 1980 – Muore a Tucson

GRAZIE E ARRIVEDERCI Prof. Vittorio Francone, ITC Carrara Lucca