Programmazione e Controllo nelle Aziende Pubbliche

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ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Direzione Affari Ammistrativi Parma, 20 settembre 2010.
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Cosimo Damiano LATORRE Dottore Commercialista Revisore Contabile 1 Il titolo III del D.lgs. 267/2000 detta le regole fondamentali per la corretta gestione.
ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Direzione Affari Ammistrativi Roma, 5 ottobre 2010 Commissione Calcolo e Reti.
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Programmazione e Controllo nelle Aziende Pubbliche Armando Buccellato Alberto Asquer

Principi di contabilità pubblica Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Principi di contabilità pubblica 1. Spetta al soggetto economico la definizione a priori dell’ammontare complessivo delle risorse destinabili al soddisfacimento dei bisogni pubblici; 2. Il bilancio preventivo, a base finanziaria, diventa il documento centrale di tutti i processi decisionali, nel quale si definiscono la natura e l’ammontare delle risorse e le modalità di allocazione in termini di spesa. 3. Nella determinazione del bilancio preventivo vige il principio di pareggio finanziario, ovvero le spese devono essere pari alle entrate previste e non possono essere sostenute maggiori o diverse spese rispetto a quanto previsto, salvo esplicita variazione con atto formale da parte degli organi politici.

Il bilancio preventivo è formato da capitoli dove si trovano Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche La rilevazione Il bilancio preventivo è formato da capitoli dove si trovano gli stanziamenti, cioè le previsioni di spesa e di entrata previsti. Le previsioni possono essere effettuate in termini di competenza o di cassa. Nel primo caso (competenza) entrate e uscite sono rilevate seguendo il processo decisionale di loro individuazione ed esecuzione.

Regimi per competenza e per cassa Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Regimi per competenza e per cassa Nei sistemi basati sul principio di competenza, il bilancio di previsione costituisce la determinazione preventiva di accertamenti e di impegni. Le determinazioni preventive di accertamenti e impegni sono denominate stanziamenti di competenza. La finalità autorizzativa si sostanzia nel divieto di assunzione di impegni superiori a quanto previsto di competenza in uscita. Nei sistemi basati sul principio di cassa, il bilancio di previsione costituisce la determinazione preventiva di riscossioni e pagamenti. Le determinazioni preventive di riscossioni e pagamenti sono denominate previsioni di cassa, con il vincolo di non poter effettuare pagamenti superiori alle previsioni di cassa in uscita. Tipicamente applicati entrambi

La rilevazione – fasi delle uscite Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche La rilevazione – fasi delle uscite 1) Impegno: si ha un’obbligazione giuridicamente perfezionata, ossia l’azienda pubblica ha individuato la natura e l’ammontare delle risorse e le modalità di allocazione = non può esservi l’impegno contabile senza la presenza di un impegno giuridico (è certa la somma da pagare, il soggetto creditore, la causale e quando è anche accertata la disponibilità finanziaria); 2) Liquidazione: si accerta che i beni e servizi acquisiti tramite le risorse impegnate siano stati eseguiti come da richiesta (verifica e collaudo).

La rilevazione – fasi delle uscite Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche La rilevazione – fasi delle uscite 3) Ordinazione: si invia al tesoriere l’ordine di procedere al pagamento di quanto pattuito. 4) Pagamento: è l’atto finale al quale provvedono solitamente i tesorieri incaricati.

Nel caso in cui le spese regolarmente impegnate non siano state Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche A consuntivo Nel caso in cui le spese regolarmente impegnate non siano state pagate entro la fine dell’esercizio, questo da luogo alla formazione di residui passivi. a) Residui passivi propri: essi possono permanere in contabilità non oltre il secondo esercizio successivo a quello di iscrizione, dopodiché saranno dichiarati perenti e cancellati. Nel caso di spese in conto capitale, tale limite è esteso fino a sette esercizi successivi a quello di iscrizione. b) Residui passivi impropri: stanziamenti di spese pluriennali (generalmente opere pubbliche o altri investimenti capitali) per le quali si realizza un impegno contabile, ma non giuridico. Non rappresentano delle obbligazioni giuridiche. Possono permanere in contabilità non oltre il terzo esercizio successivo a quello di iscrizione.

La rilevazione – fasi delle entrate Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche La rilevazione – fasi delle entrate 1) Accertamento: sorge il diritto di riscuotere una determinata somma. Una entrata è accertata quando è appurata la ragione del credito, l’ammontare certo dello stesso e il soggetto debitore. 2) Riscossione: momento in cui si riceve il pagamento, che spesso avviene tramite un concessionario esterno.

La rilevazione – fasi delle entrate Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche La rilevazione – fasi delle entrate 3) Versamento: le somme incassate dal tesoriere sono successivamente versate all’azienda pubblica. Il versamento può essere: a) Diretto nel caso in cui il debitore effettui il versamento alla tesoreria. b) Indiretto nel caso avvenga tramite degli agenti di riscossione. c) Per commutazione nel caso in cui il debitore detenga anche un credito nei confronti della amministrazione pubblica e ne chieda la compensazione.

Le entrate possono essere state accertate, ma non versate: Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche A consuntivo Le entrate possono essere state accertate, ma non versate: questo porta a generare la formazione a fine anno di residui attivi, che possono essere assimilati, se correttamente valutati, ai crediti. Essi sono classificati in: a) Crediti a riscossione certa b) Crediti con dilazione di pagamento c) Crediti incerti, per controversie giudiziali d) Crediti di dubbia esazione (non generano residui) e) Crediti inesigibili (non generano residui)

Corrisponde alle disponibilità liquide dell’azienda al termine Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Il consuntivo Il Fondo cassa finale Corrisponde alle disponibilità liquide dell’azienda al termine dell’esercizio. Fondo cassa finale = fondo cassa iniziale + riscossioni – pagamenti.

1. maggiori accertamenti rispetto agli stanziamenti definitivi; Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Il consuntivo Economie di entrata: 1. maggiori accertamenti rispetto agli stanziamenti definitivi; 2. riscossioni in conto competenza maggiori degli accertamenti; 3. riaccertamenti di residui passivi. Diseconomie di entrata: 1. accertamenti inferiori agli stanziamenti; 2. riscossioni in conto competenza inferiori agli accertamenti, senza procedere alla costituzione di residui; 3. cancellazione di residui attivi. Economie di spesa: 1. impegni inferiori agli stanziamenti; 2. pagamenti in conto competenza inferiori agli impegni senza procedere alla costituzione di residui. 3. cancellazione di residui passivi.

Residui attivi iniziali + accertamenti Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Il consuntivo Residui attivi iniziali + accertamenti - riscossioni in conto competenza + economie di riscossione - diseconomie di riscossione - riscossioni in conto residui + riaccertamento di residui attivi - cancellazione di residui attivi = RESIDUI ATTIVI FINALI

Residui passivi iniziali + impegni - pagamenti in conto competenza Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Il consuntivo Residui passivi iniziali + impegni - pagamenti in conto competenza - economie di pagamento - pagamenti in conto residui - cancellazione o perenzione di residui attivi = RESIDUI PASSIVI FINALI

Risultato di amministrazione iniziale Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Il consuntivo Risultato di amministrazione iniziale - Risultato di amministrazione iniziale utilizzato + economie - diseconomie = RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE FINALE = Risultato di amministrazione iniziale + accertamenti - impegni + economie (riscossione/pagamento e in conto residui) - diseconomie (riscossione e in conto residui) = Fondo di cassa finale + residui attivi finali - residui passivi finali

Effetti nella gestione aziendale Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Effetti nella gestione aziendale Nella gestione del bilancio ci sono dei vincoli che limitano notevolmente lo svolgimento delle attività, particolarmente per quanto riguarda i processi di spesa. Infatti: a) Gli impegni non possono superare gli stanziamenti di competenza in uscita; b) I pagamenti non possono superare le previsioni di cassa in uscita; c) I pagamenti in conto competenza non possono superare gli impegni; d) I pagamenti in conto residui non possono superare i residui passivi iniziali. Tali vincoli non valgono dal lato dei processi di entrata.

Effetti nella gestione aziendale Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Effetti nella gestione aziendale VINCOLO VERTICALE DI COMPETENZA Stanziamento di competenza in entrata (compreso l’eventuale avanzo di amministrazione iniziale applicato) = oppure > Stanziamenti di competenza in uscita (compreso l’eventuale disavanzo di amministrazione iniziale applicato) VINCOLO VERTICALE DI CASSA Stanziamenti di cassa in entrata (compreso il Fondo Cassa Iniziale) = oppure > Stanziamenti di cassa in uscita

Effetti nella gestione aziendale Programmazione e controllo nelle aziende pubbliche Effetti nella gestione aziendale VINCOLO ORIZZONTALE (ENTRATE) Per ogni voce elementare di entrata: Stanziamenti di cassa in entrata < Residui attivi iniziali + Stanziamenti di competenza in entrata VINCOLO ORIZZONTALE (SPESE) Per ogni voce elementare di spesa: Stanziamenti di cassa in uscita < Residui passivi iniziali + Stanziamenti di competenza in uscita