ANGOLA. LANGOLA E LE SUE CITTA LANGOLA E LE SUE PROVINCE.

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Transcript della presentazione:

ANGOLA

LANGOLA E LE SUE CITTA

LANGOLA E LE SUE PROVINCE

LANGOLA E LE SUE POPOLAZIONI

LA NATURA

LA QUOTIDIANITA

Il Bayro

UNA FOTOGRAFIA DELLANGOLA Popolazione tot popolazione < 18 aa 60% < 5 aa tasso di crescita 3,3% tasso di fertilità 6,7% aspettativa di vita M/F 37,9/42 aa aspettativa di vita sana M/F 31,6/35,1 aa urbanizzazione 43% territorio coltivabile 3,5% tasso di alfabetizzazione 42% scolarizzazione 30%

LA SALUTE Mortalità < 5 anni 280/1000 mortalità < 1 anno 170/1000 spesa sanitaria pro capite annua 70$ spesa per la sanità 4,4% malnutrizione 45% accesso allacqua potabile 46% assistenza in gravidanza 25% assistenza durante il parto 16%

LECONOMIA Inflazione annua 90% occupazione 40% povertà assoluta (<1$/die) 60% produzione agricola: caffè, manioca, canna da zucchero, banane, mais, cotone, ortaggi, ecc produzione mineraria: diamanti, petrolio, ferro principali partner commerciali: Stati Uniti, Cuba, Brasile e repubbliche dell'ex Unione Sovietica vengono importati tessuti, generi alimentari, macchinari pesanti, ferro e acciaio ed esportati petrolio, caffè, diamanti, pesce e olio di palma

Divina Providencia LOSPEDALE Divina Providencia E situato nel bayro do Golf, quartiere povero alla periferia di Luanda. E formato dal complesso centrale e da 4 posti di salute localizzati allinterno del quartiere. Ogni giorno arrivano ai posti di salute circa 250 persone: la metà viene vista subito, gli altri vengono visti il giorno dopo TRIAGE

IL CENTRO DI SALUTE Un medico (quando disponibile), una capo sala, 4 infermieri, 2 laboratoristi, 2 farmacisti Capo sala: coordina tutte le attività del centro, è responsabile del triage. Infermieri: consulte, vaccinazioni, consultorio gravidanza Laboratoristi: Hb, GB, goccia spessa

LOSPEDALE

LA PEDIATRIA

CINQUE CASI CON IL CUORE Eleonora Biasotto

Geovani Brito Leite Geovani è un piccolo adulto di 7 anni che arriva da noi una mattina in fin di vita: letargico, dispnoico e con le palme delle mani bianche come il camice che indosso Ematocrito da dito, ossigeno, canalizzazione Ipotesi: malaria grave, polmonite con anemia Notizie: Hb circa 3,5 g/dl… è sieropositivo… Per questa volta siamo fortunati e abbiamo sangue del suo gruppo: inizia la trasfusione

Obiettivamente: malnutrito, importanti lesioni da scabbia su tutto il corpo, murmure vescicolare marcatamente diminuito a sinistra. Dal laboratorio: goccia spessa negativa Inizia terapia antibiotica con ampicillina e gentamicina e.v. Entra nel protocollo della malnutizione Spieghiamo alla mamma le modalità per la cura della scabbia

Geovani inizia progressivamente a migliorare. Rimane con noi circa un mese per: recuperare peso iniziare la terapia con gli antiretrovirali?!? Continuiamo a seguirlo ambulatorialmente: la sua Hb rimane sempre molto basse, fa varie trasfusioni, escludiamo quello che possiamo (falciformazione e sangue occulto nelle feci negativi) Non dimenticherò mai lo sguardo di Geovani: i suoi occhi parlavano da soli.

Vilma Rui Vilma è una bimba di quasi 3 anni che arriva in consulta esterna con un foglio durgenza: è il primo campanello dallarme. Obiettivamente: astenica, polipnoica, itterica, palmo delle mani bianco Hb, Ht e goccia spessa urgenti Decido per il ricovero in attesa degli esami. Dal laboratorio mi comunicano che Hb è 4,5 g/dl. La piccola non è compensata e verosimilmente potrebbe avere una crisi emolitica da anemia falciforme per cui viene avviata la trasfusione.

Dopo le prime 12 ore Vilma inizia a recuperare: Hb è buona, anche lumore e il tono muscolare sono migliori. Gli esami di laboratorio complementari confermano lipotesi di anemia falciforme ed evidenziano aumento della bilirubina, ma anche un importante aumento della GGT con transaminasi peraltro nella norma. Vilma migliora molto rapidamente e si normalizzano tutti i parametri di laboratorio fatta eccezione per le GGT (Hb è sempre sui 6 g/dl!!!).

Colestasi extraepatica Atresiaostruzione intraepatica Malattia dei dotti biliari Parenchimale

Lecografia addominale e lesame parassitologico risultano negativi, lemocromo non evidenzia eosinofilia, la mantoux è negativa così come la VDRL. La piccola sta sempre meglio tanto che ci sembra inutile tenerla ricoverata per un esame alterato pertanto la dimettiamo con un programma di controllo. Rivediamo Vilma dopo due settimane: le sue mucose non mi convincono così richiedo lHb che risulta pari a 3,9 g/dl. Questa volta non siamo fortunati: il laboratorio non ha sangue.

Decidiamo di inviare la piccola allospedale Pediatrico di Luanda con lambulanza. E mezzogiorno. Nel pomeriggio arriva una neonatina grave che necessità di ossigeno: siamo a corto anche di quello. Oggi è proprio una brutta giornata!!! Insieme a Daniele, un infermiere volontario, e ad altre 5-6 persone trasferiamo la piccolina allospedale Pediatrico. Arriviamo che sono le 6 del pomeriggio e chi ti vediamo uscire dal pronto soccorso?!? Vilma con la nonna in lacrime: non haano sangue neppure qui.

Carichiamo Vilma in ambulanza e la riportiamo al nostro ospedale. Insieme a Elisabetta, una biologa volontaria, iniziamo a cercare un donatore compatibile Finalmente troviamo una suora che ha lo stesso gruppo della nostra piccola paziente. Sono le 11 di sera e Vilma inizia la trasfusione Il giorno dopo le sue condizioni cliniche sono buone e la dimettiamo con un controllo dopo 15 giorni. Da quel giorno non ho più visto la piccola Vilma

Josè Revis E un piccolino di 8 mesi che arriva in conizioni disperate. La mamma ci spiega che ha la febbre da circa una settimana con convulsioni e inappetenza. Obiettivamente il piccolo è ipotonico, letargico, le mucose sono pallide, la fontanella è tesa, allascultazione polmonare il murmure vescicolare è regolare, non ha epatosplenomegalia. Lipotesi più probabile è una MENINGITE, ma non escludiamo ancora la malaria né una sepsi

Le pupille sono normoreagenti alla luce, non cè opistotono: eseguiamo la PL Il liquor è francamente torbido, lHb è buona (7 g/dl), i GB sono elevati (30.000) e la goccia spessa è negativa. Inizia la terapia antibiotica per la meningite secondo le linee guida: ampicillina e cloranfenicolo. Intanto arriva la risposta del liquor che conferma una meningite pneumococcica. Dopo 48 ore, però, Josè continua ad essere febbrile e letargico pertanto decidiamo di provare con il ceftriaxone.

Dopo 48 ore Josè si sfebbra, inizia ad aprire gli occhi, risponde agli stimoli dolorosi, ma non a quelli acustici. Le sue condizioni cliniche iniziano a migliorare molto lentamente, ma la compromissione neurologica si fa sempre più evidente. A due settimane dal ricovero compare nuovamente febbre elevata: obiettivamente nulla da rilevare, ma gli esami del sangue evidenziano un aumento dei GB (27000). Mi ricordo della cannula a livello temporale: la ferita è infetta. Sarà uno stafilococco? Inizia empiricamente terapia con cloxacillina con immediato sfebbramento.

Josè migliora progressivamente, ma le sequele neurologiche sono evidenti. Parlo con la mamma: è una mamma meravigliosa per lamore che ha donato a questo bimbo durante tutto il ricovero. Le spiego che noi non possiamo fare altro per Josè, ma esiste una clinica dove sarebbe possibile eseguire una consulta neurologica. Lei mi guarda, mi sorride e mi dice che non ha più soldi: Josè se lo porta a casa così senza fare altro. Josè non è stato fortunato, ma almeno ha una mamma che lo ama

Adolfo Adolfo è un piccolino di un anno e 6 mesi che arriva da noi in condizioni gravissime: dispnoico, cianotico, pallido e disidratato. Iniziamo subito lossigeno e la reidratazione e.v con ringer lattato (20 ml/kg). Parlo con la mamma: febbricola da più di un mese, tosse persistente, inappetenza, apatia. Scopro che la mamma è in terapia per la tubercolosi, ma tutto questo non mi basta per spiegare la situazione critica del piccolo.

Obiettivamente vengo colpita da un addome marcatamente globoso, non trattabile, ma con peristalsi valida. Dopo le.o. alzo lo sguardo verso il capo sala che mi fa cenno di si con la testa … allora inizio linterrogatorio La mamma è giovane e spaventata per cui cerco di non aggredirla e alla fine arriviamo alla verità: 3-4 clisteri con una serie di piante tossiche ustionanti e orticanti. Dopo lidratazione durto avviamo una fisiologica di mantenimento, applichiamo un sondino rettale con fuoriuscita di abbondante materiale solido verdastro e monitorizziamo la diuresi.

Le condizioni di Adolfo sono rimaste critiche per più di 24 ore, ma poi finalmente laddome si è sgonfiato, la dispnea è scomparsa e lalvo si è regolarizzato. Il piccolo ha cominciato ad alimentarsi in modo regolare, ma la febbre e la tosse persistono. Abbiamo eseguito alcuni accertamenti: Hb 7 g/dl (nella norma!!!), leucocitosi, marcato aumento della VES (130), Mantoux francamente positiva, Rx torace dubbio. Mi consulto con linfermiera che da anni segue la consulta TB e decidiamo di iniziare il trattamento con tubercolostatici.

E questo è Adolfo a Natale

Othilia Othilia è una bimba di 5 anni che presenta contrazioni toniche a livello degli arti, ma più in particolare a livello di mani e piedi (spasmi carpo-pedalici). Il padre mi spiega che dal giorno precedente sistica, non ha mai avuto febbre né vomito. La bimba è cosciente, apiretica, non lamenta cefalea, non presenta rigidità nucale,il segno di Chwosteck e quello di Trousseau sono positivi. Scopro che abbiamo il gluconato di calcio 1 fiala di gluconato di calcio al 10% e.v. ripetuta due volte

Il giorno dopo Othilia è unaltra bambina: la mamma mi ringrazia tanto … io non so cosa dire … le spiego solo che è molto importante che la piccola beva il latte. Lei mi risponde che il fungi è più che sufficiente, ma cercherà comunque di comprare anche il latte. Il giorno dopo non trovo più Othilia … lei e la mamma se ne sono già andate …

Meninos de rua