MUSE -TRENTO Il MuSe è il museo della scienza di Trento. Il palazzo che lo ospita è stato progettato dall'architetto italiano Renzo Piano. Il MuSe si trova immediatamente a sud dello storico palazzo delle Albere ,(villa-fortezza del XVI secolo costruita a Trento dai principi vescovi Madruzzo) all'interno del quartiere residenziale Le Albere anch'esso disegnato da Renzo Piano. Il MuSe è stato aperto il 27 luglio 2013 . Il 26 giugno 2014, a meno di undici mesi dalla data di apertura, ha raggiunto la soglia del 500.000 visitatori paganti, divenendo di fatto, una delle istituzioni museali più visitate d'Italia.
MUSE-TRENTO QUARTIERE RESIDENZIALE “LE ALBERE” progettato da RENZO PIANO: 30/07/2013 • Trento nuovo quartiere residenziale • un’area di circa 11 ettari, di cui cinque destinati a parco pubblico • 30mila metri quadri di strade e piazze • nuovo Museo della Scienza. • quartiere raggiunto dalla fibra ottica 1000 km • 18 palazzine, circondate da un parco verde, risparmio energetico e gestione sostenibile • pannelli solari fotovoltaici su ogni copertura • 8 sonde geotermiche per il funzionamento delle pompe di calore per il riscaldamento invernale • sistema di raccolta delle acque
MUSE-TRENTO Il MUSE di Renzo Piano: un museo intelligente • nuovo museo di Scienze Naturali di Trento, progettato dall’architetto Renzo Piano, MUSE (acronimo per MUseo delle ScienzE) • gli edifici si ispirano alle forme delle valli alpine con pendenze ripide sommitali • alcuni dei materiali sono stati reperiti in loco per limitare l’impatto del trasporto nel costo ambientale della costruzione
Il quartiere Le Albere.
TRENTO. MUSEO DELLE SCIENZE. PROGETTO DEL 2004.
L'edificio si sviluppa su una lunghezza massima di 130 metri (est/ovest), una larghezza massima di 35 metri (nord/sud) e sei livelli (due interrati e quattro fuori terra) di altezza. Tutti i piani, ad eccezione del secondo livello interrato, sono aperti al pubblico e ospitano sia attività di esposizione (mostre permanenti e temporanee) sia attività amministrative e di ricerca. Il totale delle superfici è di 12.600 metri quadrati, 3.700 dei quali dedicati alle mostre permanenti, 500 a quelle temporanee, altri 500 ad aule e laboratori didattici, 800 a laboratori di ricerca e 600 alla serra tropicale ospitata all'estremità ovest del museo. Il caratteristico profilo della struttura ricorda l'andamento frastagliato delle montagne trentine e in particolare delle Dolomiti. L'edificio è stato costruito seguendo tecniche volte ad assicurare il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, cosa che gli è valsa il riconoscimento della certificazione LEED gold.
Non è un museo classico, un luogo, per intenderci, dove il visitatore sfila davanti a reperti in vetrina. Lo studio Renzo Piano Building Workshop ha applicato il concetto di “zero gravity”: l’allestimento prevede degli oggetti esposti sospesi con cavi sottili; l’effetto è scenografico: tavoli, ripiani, pannelli, monitor e foto, alternati a rettili volanti di ogni genere, sono agganciati al soffitto o al pavimento con tiranti d’acciaio e sembrano fluttuare nell’aria. Questo allestimento, chiamato il “Grande vuoto”, unisce i sei piani connettendo il lucernario al piano interrato (dove si trovano i dinosauri). Ed è anche arricchito da effetti sonori. Quindi preparatevi a stupirvi: tante sono le cose che potrete scoprire strada facendo al suo interno.