Renato Spotti Masan 2014/2015 Napoli, 30 Gennaio 2015 Il mercato dei servizi 2015 Renato Spotti Masan 2014/2015 Napoli, 30 Gennaio 2015
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Esigenze di contenimento della spesa Centralizzazione degli acquisiti Trends Esigenze di contenimento della spesa Centralizzazione degli acquisiti Nuove direttive europee Ci vediamo tutti gli anni con Bocconi per fare il punto sulle novità del mercato Normative, gare Effetti delle aggiudicazioni Andamento dei prezzi Centralizzazione degli acquisti Ringraziamo per l’opportunità che anche oggi ci è consentita per un incontro di scambio di idee con la nostra controparte. Con chi prepara le gare d’appalto e poi è coinvolto nella gestione per aspetti contrattuali e di controllo dell’esecuzione del servizio. Cosa bolle in pentola?
Gradibilità Sanita': pasti in ospedale, circa 40% finisce nel cestino A scattare all'Adnkronos Salute la fotografia sui costi giornalieri dei pasti ospedalieri - nel giorno in cui il ministro della Salute Beatrice Lorenzin annuncia la messa a punto di un piano per il recupero dei cibi sprecati in corsia - è Ilario Perotto, presidente dell'Angem, l'Associazione nazionale delle aziende per la ristorazione collettiva aderenti alla Fipe. Una battaglia, quella della lotta ai cibi sprecati in ospedale, sostenuta anche dal numero uno dell'Angem: "Abbiamo messo a punto un progetto - afferma all'Adnkronos Salute - che non guarda solo al recupero del cibo sprecato ma anche e soprattutto all'individuazione degli sprechi: dall'acquisto alla preparazione fino alla distribuzione. Abbiamo attivato un Osservatorio ad hoc che a breve ci fornirà dati più precisi del fenomeno". Secondo Perotto, lo spreco dei pasti in corsia "potrebbe essere drasticamente ridotto solo se i capitolati delle gare d'appalto fossero meno rigidi e si permettesse ai fornitori dei pasti di dire la propria, sempre in collaborazione coi dietisti, sui menù. In questo modo - spiega l'esperto - potremo venire incontro anche ai gusti dei ricoverati. Lo spreco maggiore, infatti, è legato allo scarso gradimento e alla poca varietà dei cibi offerti. Con proposte più adeguate potremmo ridurlo almeno del 50%". Ridurre gli sprechi porterebbe certamente ossigeno alle casse dello Stato. I dati parlano chiaro: "In Italia - spiega Perotto - il prezzo di una giornata alimentare - che comprende colazione, pranzo, merenda e cena - può variare, a seconda dei bandi di gara fatti dalle singole Asl, dai 12 ai 18 euro". Con un prezzo medio quindi di 15 euro, che moltiplicato per il numero delle giornate di degenza stimate dal rapporto del ministero della Salute sulle attività di ricovero 2010 (70,7 milioni, a fronte di oltre 11 milioni di ricoveri) porta alla cifra vicina al miliardo di euro. Naturalmente si tratta solo di una stima che potrebbe presentare variazioni legate ad alcuni fattori clinici difficilmente valutabili: basti pensare alle giornate che precedono un'operazione chirurgica, in cui il paziente viene tenuto a digiuno. Un conto ragguardevole che, secondo Perotto, potrebbe finire direttamente a carico dei ricoverati: "Prima o poi, speriamo il più tardi possibile, i pazienti saranno costretti a pagarsi i pasti in ospedale. Esattamente come già succede per le mense scolastiche. Un modo come un altro per permettere al Ssn di fare cassa".
Richieste nei capitolati di Ristorazione Richieste sulla base del D.M. 25/07/2011 - Criteri Minimi Ambientali Prodotti alimentari che siano per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica e per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata”, da prodotti IGP DOP e STG. Carbon Footprint Requisiti degli imballaggi Mezzi di trasporto a basso impatto ambientale A questo punto tutti hanno capito che le risorse economiche sono e saranno sempre limitate. E’ necessario quindi che nella predisposizione dei capitolati prestazionali si sfugga: Alla tentazione del Copia e Incolla Alla tentazione di dare seguito all’introduzione di fattori premianti che non trovano corrispondenza nelle basi d’asta.
Dicembre 2014
Come possiamo risparmiare ( migliorando il servizio) rivedere e semplificare i menù (oggi con un eccessivo apporto calorico e con troppi prodotti, che rimangono nel vassoio aumentando gli sprechi alimentari), puntare su prodotti nazionali e comunitari e non biologici o a km zero, che non inducono miglioramenti nel paziente da un punto di vista nutrizionale e hanno dei costi che in questo momento il Paese non può permettersi; rapportare i prezzi di riferimento dell'Avcp/Anac, alle specificità del servizio offerto; abolire dai bandi/capitolati voci quali realizzazione di infrastrutture, manutenzione ordinaria e straordinaria, che devono essere oggetto di altro bando (o comunque a carico dell'ente ospedaliero)
Prezzi AVCP GARA PULIZIE CONSIP – PREZZI A BASE D’ASTA DIVERSI DA AVCP INTERESSANTE INVERSIONE DI TENDENZA CHE SPERIAMO COINVOLGA ANCHE GLI ALTRI SETTORI INTERESSATI
Prezzi AVCP L’Osservatorio dei contratti pubblici ha predisposto un’indagine ad hoc che ha visto partecipi alcune stazioni appaltanti operanti in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale. La scelta di effettuare la rilevazione su base campionaria è derivata dall’esigenza di rispettare gli stretti termini previsti dalla legge per la pubblicazione dei prezzi. Per tutte le categorie di beni e servizi oggetto di indagine si fornisce un prezzo di riferimento inferiore al prezzo mediano, sempre in un’ottica di contenimento della spesa. Servizio di ristorazione Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al primo quartile (25° percentile). Servizio di pulizia Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 20° percentile. Oltre ad avere una rilevazione dei prezzi parziale per stessa ammissione di AVCP, è anche la tecnica con cui si individua il prezzo di riferimento che presenza profili di dubbio. Dobbiamo chiarire bene il concetto di percentile: AVCP dispone in ordine crescente i valori numerici relativi ai prezzi rilevati. Se il numero di dati rilevati è 100, scegliere il 20° percentile significa semplicemente individuare che si trova nella 20° posizione e indipendentemente che un’analisi di omogeneità dello stesso valore rapportato agli altri. 20 25 50 100
Stima della base d’asta – prezzi di riferimento Legge 135/2012 Art. 15 Qualora sulla base dell'attività di rilevazione di cui al presente comma, nonché sulla base delle analisi effettuate dalle Centrali regionali per gli acquisti anche grazie a strumenti di rilevazione dei prezzi unitari corrisposti dalle Aziende Sanitarie per gli acquisti di beni e servizi, emergano differenze significative dei prezzi unitari, le Aziende Sanitarie sono tenute a proporre ai fornitori una rinegoziazione dei contratti che abbia l'effetto di ricondurre i prezzi unitari di fornitura ai prezzi di riferimento. NEL MENTRE FORSE E’ OPPORTUNO AGIRE COME ALTRE REGIONI HANNO FATTO NEL DETERMINARE I PREZZI IN FUNZIONE DEGLI SPECIFICI SERVIZI ESEMPIO REGIONE VENETO
Direttive UE 23 e 24/2014 Direttiva appalti Direttiva concessioni Le nuove direttive stravolgeranno il sistema di aggiudicazione delle gare pubbliche. Esse infatti stabiliscono criteri che spingono in favore dell’occupazione e della riduzione dell’impatto ambientale. Nella realtà però i prezzi sono in picchiata sulla base delle cause che abbiamo visto prima. Quindi come si fa a mantenere l’occupazione e la qualità allo stesso tempo?