“Indicazioni nazionali 2012”

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Transcript della presentazione:

“Indicazioni nazionali 2012” www.andis.it Azione supporto percorso di formazione-ricerca C.M. 22/13 “Indicazioni nazionali 2012” mariella spinosi

Migliorare la scuola – Migliorare le didattiche mariella spinosi

1 Quali sono le competenze in esito al percorso di studi? Da dove le deduciamo? Profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione Competenze-chiave per l’apprendimento permanente [Parlamento europeo e Consiglio UE – Raccomandazione 18 dicembre 2006] Competenze di Cittadinanza e valori della Costituzione Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado mariella spinosi

2 Come si fa a condividere le competenze? Che fare? È facile condividere le affermazioni di principio, le grandi verità, quindi, gli esiti istituzionali… … più complesso è mettersi d’accordo sui “comportamenti cognitivi”, ma anche pratici, relazionali, affettivi che sottendono le competenze… Che fare? Bastano le pratiche usuali: consigli di classe, dipartimenti, collegio…? Da qui bisogna ripartire pensando a nuove modalità di confronto. Ciò potrebbe costituire una base per un procedere professionale più efficace e più adeguato alle richieste istituzionali, alle aspettative sociali, ai trend europei, alle esigenze degli studente mariella spinosi

3 Quali sono i comportamenti manifesti che dimostrano il possesso delle competenze Ogni docente li conosce… quasi sempre in maniera implicita: non sono formalizzati, a volte neanche portati in evidenza a sé stessi. Poche volte vengono condivisi con i colleghi… Tendenzialmente in maniera informale e casuale. Quasi mai ci sono azioni sistematiche di riflessione per condividere il “comportamento atteso” È il primo passo da compiere per una progettazione partecipata per competenze mariella spinosi

4 Attraverso quali “saperi” attivo le competenze? Le indicazioni parlano di “Obiettivi di apprendimento” Essi individuano campi del sapere, conoscenze ed abilità ritenuti indispensabili per raggiungere i traguardi per lo sviluppo di competenze Sono utilizzati dai docenti nelle loro attività di progettazione didattica con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche ed organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace mariella spinosi

5 Attraverso quali “didattiche” le metto alla prova? Le Indicazioni 2012 ci danno suggerimenti che si possono estrapolare da tutto il documento, in particolare… dal paragrafo: “Il senso dell’esperienza educativa” [Premessa Scuola del primo ciclo] dal paragrafo: “Ambiente di apprendimento” [Premessa Scuola del primo ciclo] laddove si parla di risultati trasversali cui devono concorrere le diverse discipline laddove si parla di capacità progettuale del corpo docente quando si fa riferimento al collegamento con il territorio ecc. mariella spinosi

5 Attraverso quali “didattiche” le metto alla prova? In modo particolare nel paragrafo “Ambiente di apprendimento” si parla di: Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l’esplorazione e la scoperta Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio mariella spinosi

5 Attraverso quali “didattiche” le metto alla prova? Alcuni esempi di didattiche attive Didattica laboratoriale Cooperative learning Peer education Giochi di simulazione Conversazione clinica Inquiry based learning Flip teaching Compiti di realtà mariella spinosi

La didattica laboratoriale richiede… 5 che ci sia una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi che l’apprendimento sia cooperativo e condiviso; che la mediazione didattica si intrecci con l'operatività degli allievi che i saperi disciplinari diventino strumenti per verificare le conoscenze e le competenze che ciascun allievo acquisisce per effetto della tipologia di apprendimento L'ambiente può essere sia l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature sia uno spazio attrezzato, se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali particolari (multimediali strumentazione scientifica ecc.) mariella spinosi

5 Cooperative learning L'Apprendimento Cooperativo (AC) si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento che porterà alla costruzione di nuove conoscenze L’Apprendimento Cooperativo utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di apprendimento ed alternativa alla tradizionale lezione accademica frontale mariella spinosi

5 Peer Education Letteralmente significa "Educazione tra Pari“. È una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status Mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti mariella spinosi

5 Giochi di simulazione Vanno inseriti in un percorso didattico Si assegnano ruoli e si definiscono regole Compiti dell’insegnante Osservare i giocatori: reazioni, meccanismi messi in moto Individuare le piste di riflessione da riprendere successivamente Debrifieng (decontestualizzazione). Si esce dal gioco e si torna alla realtà. Rilettura di quanto è successo Riflessione sulle proprie esperienze individuali e sul significato che hanno assunto Generalizzazione (confronto tra somiglianza tra gioco e realtà) Il debriefing non è la fine di un gioco, ma l’inizio della comprensione di quello che è successo in quel gioco, è il momento in cui l’attività esperienziale diventa apprendimento. mariella spinosi

5 Debriefing Partecipanti Esperienza Impatto dell’esperienza È un processo in cui le persone che hanno avuto una esperienza sono condotte ad una discussione intenzionale dell’esperienza Partecipanti Esperienza Impatto dell’esperienza Rievocazione Rendiconto Tempo Domande: Come vi sentite… Che cosa è successo… Vi sembra che… Déjà vu… Che cosa fareste in modo diverso… Cosa succederebbe se…. mariella spinosi

Conversazione clinica 5 Conversazione clinica È lo strumento per esplorare le conoscenze spontanee dell'alunno che giocano un ruolo fondamentale nel processo di apprendimento cognitivo Domande - stimolo, predisposte in precedenza, in forma aperta e di carattere generale Domande di specificazione per sollecitare risposte più chiare e meditate Riformulazione delle risposte, servendosi delle precisazioni che la classe suggerisce, in modo da consentire agli alunni di rendere esplicite a se stessi e agli altri le proprie idee, rifletterci e confrontarsi. Matrice cognitiva della classe mariella spinosi

Inquiry based learning 5 Inquiry based learning L’approccio pedagogico (Rapporto Rocard 2007) è basato sull’investigazione, che stimola la formulazione di domande e azioni per risolvere problemi e capire fenomeni. Gli studenti si confrontano con l’oggetto di studio (qualsiasi), si pongono domande, formulano ipotesi, le verificano attraverso esperimenti e ne discutono i risultati. mariella spinosi

5e Learning model Impegno Si utilizza un oggetto, un evento o una domanda per coinvolgere gli studenti. Esplorazione Vengono esplorati oggetti e fenomeni attraverso una guida accorta. Spiegazione Gli studenti spiegano la loro comprensione dei concetti e dei processi e si cerca di trovare le coesioni e di chiarirli. Vengono progressivamente introdotti nuovi concetti Elaborazione Le attività permettono agli studenti di applicare i concetti in contesto, e costruire o ampliare la comprensione e le abilità. Valutazione Gli studenti valutano le loro conoscenze, le competenze e le abilità. Le attività consentono di valutare sia gli apprendimenti acquisiti dagli studenti sia l'efficacia della lezione. mariella spinosi

                                                                   250 × 201 - littlemisskindergarten.blogspot.com Flip teaching La flipped classroom è un modello pedagogico nel quale le classiche lezioni e l’assegnazione del lavoro da svolgere a casa, vengono capovolti 5 L’insegnante assegna per casa ai propri studenti alcuni materiali (in genere video) da seguire su un dato argomento, prima di trattarlo in classe. Il tempo a disposizione a scuola serve per dare chiarimenti, effettuare delle esercitazioni e qualsiasi altra attività funzionale ad una migliore comprensione. Il modello richiede al docente un’attentissima selezione delle risorse. Permette agli studenti di costruire il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie competenze. Il ruolo del docente sarà quello di “guida” che incoraggia gli allievi alla ricerca personale, alla collaborazione e alla condivisione dei saperi appresi. mariella spinosi

                                                                   250 × 188 - auser.lombardia.it 5 Compiti di realtà È una situazione problematica da ristrutturare o una occasione per cui elaborare un prodotto Consiste nella soluzione di un problema pratico o conoscitivo simulato e deve essere esplicitato in una consegna dettagliata Può essere segmentato nelle diverse fasi di lavoro previste (sequenziali) o strutturato anche in base ai ruoli assunti da ciascuno studente (o gruppo di lavoro) Il compito di realtà può essere disciplinare o trasversale I compiti di realtà devono: esigere l’utilizzo di conoscenze e abilità possedute valorizzazione in contesti e ambiti di riferimento diversi da quelli consolidati nella pratica didattica Far riferimento a risorse interne ed esterne mariella spinosi

Esempi di compiti di realtà 5 Esempi di compiti di realtà Scrivere le istruzioni di funzionamento della macchina erogatrice delle bibite Organizza la visita ad uno dei Musei del Centro storico della tua città: scegli la destinazione, spiegando i motivi della tua scelta, individua e descrivi il percorso scuola-museo Organizza un viaggio a… per un gruppo di persone che chiede… Descrivi matematicamente la tua classe. Spiega come si realizza un esperimento chimico fatto in laboratorio. Spiega le regole di un gioco Progetti mariella spinosi

6 6 7 Attraverso quali “strumenti” le vado a verificare                                                                                  300 × 244 - blogs.isisdavinci.it                                                                         240 × 236 - paea.it 6 6 Attraverso quali “strumenti” le vado a verificare Quali “modalità” utilizzo e privilegio di fronte ad esiti negativi 7 A queste ultime due domande possiamo dare risposte se avviamo un percorso di riflessione radicale o meglio ancora di ricerca-azione mariella spinosi

mariella spinosi