Metodologia della ricerca sociale
La spiegazione sociologica (Weber, 1922) “Azioni dotate di senso e influenzate dalle relazioni che gli attori intrattengono, anche senza essere consapevoli dei loro effetti, con altri attori sociali”. ….tuttavia “…solamente le uniformità statistiche che corrispondono al senso intelligibile di un agire sociale, costituiscono tipi di azioni intelligibili (nell’accezione qui impiegata della parola), e quindi ‘regole sociologiche’ “ “Unire uniformità statistica all’intendere esplicativo per costruire leggi sociologiche” L’osservazione empirica di rilevanti regolarità rispetto alle azioni di cui sopra va sempre unita a spiegazioni convincenti da parte degli attori
La spiegazione sociologica (Weber, 1922) “Unire uniformità statistica all’intendere esplicativo per costruire leggi sociologiche” L’osservazione empirica di rilevanti regolarità rispetto alle azioni di cui sopra va sempre unita a spiegazioni convincenti da parte degli attori Verstehen (comprensione) Erklären (spiegazione)
Caratteristiche delle leggi sociologiche (Weber, 1922) “rappresentano possibilità tipiche, confermate dall’osservazione, di un certo corso dell’agire sociale che è possibile attendersi in base alla presenza di determinati fenomeni - possibilità le quali risultano intelligibili in rapporto ai motivi tipici e al senso tipico intenzionato da coloro che agiscono”
Caratteristiche delle leggi sociologiche (Weber, 1922) tre livelli crescenti di astrazione: l’agire del singolo soggetto (l’azione osservabile nel singolo caso) il tipo sociologico (l’aggregazione per omogeneità che riconduce l’agire dei singoli al tipo ideale) il tipo ideale o tipo puro (l’astrazione)
…in pratica, l’azione umana: A= C + I + SR A = Azione C = parte dell’azione ascrivibile a caratteristiche comuni ad altri soggetti (il tipo sociologico), I = parte dell’azione dovuta alle caratteristiche individuali irriducibili al tipo sociologico SR = parte dell’azione dovuta alla strategicità (previsione comportamenti altrui grazie a tipo sociologico) e riflessività dell’agire (esiti e conseguenze delle azioni per l’individuo)
Competenza pratica e simbolica Problema: la comprensione sociologica rinvia al senso intenzionato dell’agente rispetto alle azioni… …tuttavia non sempre si agisce in modo consapevole,razionale e intersoggettivamente comprensibile… due estremi …“à la Giddens” non serve la totale identificazione con il soggetto agente o l’assoluta ricostruzione dei quadri di riferimento (“Non devo essere Cesare per capire Cesare”) …“à la Pareto”, l’uomo non è razionale, ma razionalizzatore, ovvero cerca di dare un senso logico alle sue azioni che ne sono prive
Competenza pratica e simbolica Capacità degli attori di ricostruire in modo adeguato le ragioni del loro agire competenza pratica: ciò che gli agenti sanno su quello che fanno e perché lo fanno - l’insieme delle loro conoscenze in quanto agenti - ha sede, in larga misura, nella coscienza pratica competenza simbolica (o discorsiva): capacità di spiegare, dietro richiesta, la maggior parte di quello che fanno
La doppia ermeneutica …quanto appena detto vale per il soggetto agente quanto per il sociologo… …il sociologo può vedere le cose in una prospettiva più ampia rispetto al soggetto agente, ma anche lui ha una competenza pratica (che può condizionarlo nelle sue spiegazioni) …similmente, anche il soggetto agente ha una competenza simbolica e discorsiva che utilizza nel quotidiano con altri attori… Le spiegazioni del sociologo devono essere adeguate, ovvero comprensibili e condivisibili dagli attori stessi
…Dalla doppia alla quadrupla ermeneutica: come l’attore descrive verbalmente ciò che fa (traduzione della competenza pratica in competenza discorsiva a livello dell’attore); come il sociologo descrive la competenza pratica dell’attore quando non chiama in causa la competenza discorsiva di questo (ad es., quando compie un’osservazione esterna non partecipante); come il sociologo opera la traduzione del linguaggio dell’attore in quello della scienza sociale (traduzione da una competenza simbolica all’altra); come l’attore interpreta la lettura proposta dal sociologo del suo comportamento (e dei resoconti verbali che ne ha fatto).
Micro e Macro: la Coleman Boat