Portaparola Presentazione del progetto. 2 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre 2003 - © 2003 Avvenire Nuova Editoriale.

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Portaparola Presentazione del progetto

2 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili Indice Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili

3 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili Cos’è il progetto Portaparola Il Progetto Portaparola ha preso avvio nell’autunno 2002 sullo slancio impresso dal convegno nazionale “Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione” (Roma, 7-9 novembre), organizzato dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei. Un appuntamento che riservò non poche sorprese: come i 1200 partecipanti – molti i giovani –, o gli 8 mila da tutta Italia che presero parte all’udienza conclusiva di Giovanni Paolo II in Aula Nervi. Un interesse, una passione, una domanda d’impegno che non potevano essere lasciati cadere. “Fine delle omissioni, inizio delle trasmissioni”, ci si disse. Da allora Avvenire – senza pretendere di voler allestire alcuna esclusività – ha interpretato il compito di avamposto, qualora altri non lo avessero già assunto. Operativamente, ha realizzato e diffuso in migliaia di copie la “Lettera agli amici”, un depliant che illustra i valori e gli obiettivi del Progetto Portaparola: diffondere nelle comunità cristiane un’attenzione e una sensibilità nuove verso i mass media, all’altezza cioè del loro crescente impatto sulla coscienza della gente. Cattolici inclusi. Passaggio indispensabile per svegliare questa coscienza è la creazione in ognuna delle 26 mila parrocchie italiane di almeno un animatore della cultura e delle comunicazioni sociali: cioè il “Portaparola”, da mettere in rete con gli altri.

4 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili Come funziona La diocesi che aderisce al Portaparola individua un referente centrale per il Progetto, designato dal vescovo, che identifica le parrocchie nelle quali la nuova iniziativa può essere introdotta. Nelle comunità cristiane il Portaparola rivisita e rilancia l’esperienza tradizionale delle “Buone Stampe” dentro la nostra era ipermediale. In ogni comunità il parroco individua a sua volta uno o più animatori. Il primo nucleo degli animatori nominati in diocesi si riunisce poi per calibrare l’impegno sul territorio e armonizzare i progetti sul piano pastorale della propria Chiesa locale, sintonizzandosi con le attività dell’Ufficio diocesano. All’animatore parrocchiale (il “Portaparola”) spetta di adoperarsi per una vera e propria pastorale delle comunicazioni sociali e della cultura, e di allearsi con operatori e iniziative messe a punto per risvegliare lo spirito critico dei credenti, la loro intelligenza ispirata dalla fede, la loro capacità di maturare giudizi autonomi e originali, il loro pensiero illuminato dal Vangelo più che dal pensiero mediatico corrente. Strumenti per l’attività del Portaparola sono tutti i media cattolici: il quotidiano nazionale Avvenire, il settimanale diocesano, le riviste cattoliche, TV e radio, locali e nazionali, che lui per primo conosce e utilizza, e che diffonde come pungolo per risvegliare chi frequenta più assiduamente la parrocchia, o anche solo la Messa domenicale, avendo la consapevolezza che la scelta di un giornale o di un programma televisivo non è ininfluente sulla formazione della coscienza: la propria, quella dei figli e di tutta la famiglia. L’animatore diventa così un autentico punto di riferimento.

5 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili Cosa fa Avvenire Il giornale dei cattolici italiani si propone come strumento per aiutare a suscitare questo nuovo senso di responsabilità verso i mass media e la cultura nella società della comunicazione, indispensabile per mettere tutta la pastorale al passo con il mondo nel quale la gente vive. La lettura dell’attualità alla luce della fede è la proposta che Avvenire lancia a tutti gli animatori. Il profondo rinnovamento editoriale e grafico consente oggi di promuovere con più convinzione la conoscenza e la lettura del quotidiano cattolico. Da un anno in Avvenire è attivo uno staff organizzativo e redazionale dedicato al Progetto Portaparola. Quando una diocesi costituisce il gruppo degli animatori, i giornalisti e gli incaricati di questa struttura si mettono a disposizione per un incontro nel quale illustrare e lanciare il Progetto, incontro organizzato localmente dal referente diocesano. Attualmente si sono attivate più di 130 parrocchie. Altre comunità si stanno preparando ad attivare il Progetto. Lo staff mette a disposizione di diocesi e parrocchie il materiale necessario per avviare il punto del Portaparola in ogni comunità. Dal 20 novembre 2002 ogni mercoledì Avvenire ospita una pagina dedicata al Portaparola. La pagina dà conto degli sviluppi del Progetto, ne riepiloga valori e scopi, mette a punto le proposte, lancia nuove idee, dà voce alle singole parrocchie e agli animatori. Una sezione apposita del sito Internet del giornale contiene testi utili e parte dei materiali pubblicati sulla pagina. Infine, è attiva una newsletter via per tenere i contatti con i singoli animatori parrocchiali e ascoltarne proposte, richieste, idee.

6 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura “In questo campo servono operai che, con il genio della fede, sappiano farsi interpreti delle odierne istanze culturali, impegnandosi a vivere questa epoca della comunicazione non come tempo di alienazione e di smarrimento, ma come tempo prezioso per la ricerca della verità e per lo sviluppo della comunione tra le persone e i popoli” (Giovanni Paolo II). Quale profilo cerchiamo per l’animatore della comunicazione e della cultura? -Giovani, studenti o laureati, professionisti, insegnanti, e comunque persone che vogliano mettere a disposizione della propria parrocchia non solo un poco di tempo ma soprattutto creatività, spirito d’iniziativa, capacità di relazione e di proposta, curiosità, interessi, per dar vita a una vera e propria “pastorale dell’intelligenza” alimentata dai media cattolici. –Non si pensi ai “soliti noti”, sempre disponibili, ma già occupati in numerose attività parrocchiali: questo Progetto è l’occasione per giovani in attesa di una forma di volontariato intelligente, e per chiunque voglia spendere i propri talenti intellettuali nel vivo della pastorale parrocchiale e su una questione di grande attualità e urgenza. –L’animatore (cioè il Portaparola) è una persona sensibile, attiva e responsabile, capace di prendere l’iniziativa e di coordinare altri, per diffondere i media cattolici e fare cultura in parrocchia, consapevole delle proprie responsabilità di servizio alle persone e alla società. –E’ un volontario che si forma sia stando in rete con gli animatori di altre parrocchie, sia mantenendo stabili contatti con la struttura Portaparola di Avvenire. –Attenzione: non va cercato tanto un “venditore di giornali”, ma una persona che - anche coordinandone altre - con il suo impegno esplicito renda consapevole la comunità del fatto che ciò che si legge, la tivù che si guarda, la cultura che si respira è tutt'altro che irrilevante per la fede personale. Per questo scopo, l’animatore usa e diffonde i media cattolici, promuove la lettura, sensibilizza genitori e famiglie sull’importanza di una scelta dei mezzi di comunicazione ispirata alla propria fede, si aggiorna su film, spettacoli, palinsesti TV, nuovi libri, consiglia e orienta, organizza mostre, dibattiti, iniziative.

7 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili Il “decalogo” dell’animatore PARTECIPA. Sta non accanto o sopra o prima o dopo gli altri, ma tra gli altri. Non è un arrampicatore solitario ma un vero capo-cordata, agisce d’intesa con il parroco, in collegamento con lo staff di Avvenire e con gli animatori delle vicine parrocchie. E’ CURIOSO. S’interessa a tutto: da quello che accade nella sua comunità, al mondo. Intesse buone relazioni con chiunque. E’ APPASSIONATO. Coltiva tutti i mass media, senza distinzioni: carta stampata, tv, radio, libri, cinema, teatro, fotografia. Ha le sue preferenze, ma non fa esclusioni. CREDE. Ritiene la passione per i mass media una condizione indispensabile per annunciare il Vangelo nel mondo globale, la coltiva quasi in forma “vocazionale”. E’ CONTAGIOSO. Contagia cioè gli altri membri della comunità con la propria passione per la “cronaca pensata” e li induce a leggere, documentarsi, maturare un pensiero critico e scambiarsi opinioni. Non sarebbe una passione, peraltro, se non fosse contagiosa. COINVOLGE. I primi a cui proporre Avvenire sono i leader, quelli che nella comunità godono di particolare stima, credibilità, autorevolezza. ORGANIZZA. E’ un “comunicatore comunitario” senz’ansie solipsistiche, autoreferenziali e narcisistiche. Crea attorno a sé una èquipe. Si dedica al lavoro culturale “alto” ma non disdegna il più ”basso” lavoro di distribuzione della stampa con il punto Portaparola, proponendo Avvenire e gli altri media cattolici.

8 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili La pagina del Portaparola Insieme allo spazio sul sito internet di Avvenire e all’indirizzo di posta elettronica uno strumento per creare contatti e suscitare nuovo impegno Notizie, esperienze, interviste, lettere, recensioni di libri: tutto ciò che aiuta a dare corpo all’identità dei nuovi animatori Una pagina settimanale, ogni mercoledì per dare continuità alle idee e all’entusiasmo del progetto Portaparola

9 Presentazione del progetto Portaparola – Ufficio Portaparola – ottobre © 2003 Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A. Cos’è il progetto Portaparola Come funziona Cosa fa Avvenire Chi è l’animatore della comunicazione e della cultura Il “decalogo” dell’animatore La pagina del Portaparola Contatti utili TUTTI GLI INDIRIZZI DELLO STAFF PORTAPAROLA DI “AVVENIRE” Ufficio Progetto Portaparola Fabio Ungaro Tel: ; fax: ; Paolo Polvara Tel: ; fax: ; Web: Redazione Francesco Ognibene Tel: ; fax: ;