Strategia nella p.a. Sess. 4

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Transcript della presentazione:

Strategia nella p.a. Sess. 4 Prof. Renato Ruffini

definizione Definiamo la strategia come quel sistema di scelte e di azioni che determinano simultaneamente e dinamicamente l’equilibrio strutturale dell’azienda pubblica rispetto ai servizi che deve erogare e agli interessi dei diversi interlocutori istituzionali che deve soddisfare, al fine di assicurarsi consenso, sopravvivenza e sviluppo.

Valore pubblico Originariamente il modello di Moore enfatizza tre aspetti della performance delle istituzioni pubbliche: l’erogazione di servizi efficaci; il raggiungimento di outcome socialmente validi; il mantenimento e lo sviluppo della fiducia e della legittimità dell’amministrazione.

Valore e mng pubblico Il management pubblico, in sostanza, deve lavorare per la felicità dei singoli amministrati. La visione manageriale del valore pubblico per Moore si basa infatti su seguenti sei elementi.[ Il valore è radicato nei desideri e nelle percezioni degli individui, non necessariamente nelle trasformazioni fisiche o nelle astrazioni chiamate società. Esistono diverse tipologie di desideri da soddisfare. Quelle delle istituzioni pubbliche sono il riflesso più o meno chiaro delle aspirazioni che i cittadini esprimono attraverso le istituzioni di un governo rappresentativo. Le aspirazione dei cittadini costituiscono il fulcro dell’attenzione dei manager pubblici. I manager possono soddisfare i cittadini ovvero creare valore attraverso due diverse attività: la prima è quella di utilizzare le risorse finanziarie e l’autorità loro assegnate per produrre beni di valore per particolari classi di clienti o beneficiari . La seconda modalità per creare valore è quella di stabilire e rendere operativa un’istituzione che incontri i desideri dei cittadini (e dei loro rappresentanti) in termini di ordine e produttività. In questo caso è la domanda dei cittadini piuttosto che quella dei beneficiari a essere soddisfatta. Nei servizi dove si esercita un’autorità, se si vuole produrre valore occorre economizzare sia nell’uso del denaro che in quello dell’autorità, che deve essere esercitata in modo ragionevole rispetto allo scopo generale e non in modo eccessivo rispetto ai singoli individui. Se i manager pubblici devono creare valore nel lungo periodo devono essere in grado di rinforzare, vale a dire dare corpo amministrativo ai programmi politici sulla base dei quali gli elettori hanno scelto i loro rappresentanti. In altri termini, le politiche che guidano le attività di un’organizzazione devono riflettere gli interessi e le preoccupazioni proprie dei cittadini e dei loro rappresentanti. Le aspirazione dei cittadini si trasformano, ciò significa che il management pubblico non deve seguire solo la stabilità, come spesso avviene, ma deve anche sapersi continuamente adattare ai mutevoli bisogni dell’ambiente, innovando processi e servizi.

modelli Analisi minacce e opportunità Processo di formulazione Analisi minacce e opportunità Analisi punti di forza e di debolezza Piano strategico Attività di realizzazione Impostazione strategica funzionante

Apprendimento della strategica Continua raccolta ed elaborazione di informazioni sull’ambiente Attività di gestione operativa Attività di sviluppo di risorse e strutture Attività di concepimento sviluppo, sperimentazione e verifica di una visone strategica Apprendimento della strategica Flussi informativi Flussi di input strategici Flussi input produttivi

Strategia non realizzata intenzionale Strategia non realizzata Strategia emergente Strategia realizzata

ambiente L’ambiente in cui opera la pubblica amministrazione In termini generali e teorici, l’ambiente di un determinato istituto è costituito dall’insieme delle condizioni e dei fenomeni esterni allo stesso e non direttamente governabili da esso, che ne influenzano significativamente la struttura e la dinamica.[1] .

Sistema istituzionale Gli attori del sistema istituzionale sono riconducibili a tutti i soggetti che, contestualmente all’istituto pubblico, con rapporti di collaborazione, contribuiscono al soddisfacimento di bisogni specifici, coerenti con la funzione o le funzioni attribuite all’istituto pubblico stesso. I soggetti del sistema istituzionale Tra questi possiamo individuare: gli altri istituti pubblici; gli attori del sistema politico-istituzionale, ovvero i politici eletti a cariche istituzionali; i cittadini; le imprese o le associazioni fornitrici di servizi pubblici per conto della pubblica amministrazione o, comunque, produttrici di servizi fungibili.

Amministratori e dirigenti pubblici Istituzioni pubbliche Imprese e associazioni erogatrici di servizi di interesse pubblico Amministratori e dirigenti pubblici Beneficiari Sistema politico istituzionale – Gli attori del sistema istituzionale nelle pubbliche amministrazioni.

attori sociali, portatori di attese e interessi collettivi o particolari, i quali costituiscono l’ambito da cui emergono le istanze sociali che contribuiscono a formare la “domanda” di servizi pubblici.

Banche e istituti di credito Imprese Cittadini Banche e istituti di credito Amministratori e organi di direzione Associazioni …… Sindacati Fig. 5 – Il sistema degli interlocutori sociali (tratto con modifiche da Coda, 1989).

Nelle pubbliche amministrazioni la formula amministrativa concerne l’armonica configurazione, in coerenza con le politiche generali di ente, dei seguenti elementi: la configurazione operativa complessiva del servizio pubblico erogato, definita come formula gestionale del servizio; il sistema degli interlocutori istituzionali a cui si rivolge, ovvero la collocazione del servizio all’interno del sistema istituzionale e politico esistente; La formula amministrativa la struttura aziendale utilizzata, ovvero lo sviluppo del servizio progettato in coerenza e valorizzando le caratteristiche strutturale dell’ente e le sue strategie complessive; il sistema degli interlocutori sociali, ovvero la relazione del servizio rispetto agli interlocutori sociali non istituzionali, che possono attendere benefici dal servizio stesso; il vantaggio sociale, complessivamente perseguito con l’attività e il giudizio che su di esso forniscono gli interlocutori sociali, con specifico riferimento ai propri obiettivi.

La pianificazione strategica dell’amministrazione pubblica individua, su un orizzonte temporale di medio periodo, i fini perseguiti dall’amministrazione nel suo insieme e le modalità con cui si intende realizzarli in relazione alle condizioni poste dal suo ambiente di riferimento.

Riqualificazione dei sistemi di gestione strategica Occorre passare dalla mera panificazione strategica ad un più sosfisticato sistema di gestione strategica rinforzato dai sistemi di controllo strategico Gestione strategica: consiste nello sviluppo di processi, metodologie e strumenti che consentono sia di individuare i contenuti di una strategia che le condizioni di sua realizzazione, controllandone gli stati di avanzamento. Nel caso degli enti locali gli esempi più rilevanti e ben strutturati di gestione strategica sono stati ad oggi quelli degli enti che hanno elaborato il piano strategico della città. Pianificazione strategica: è rivolta alla esplicitazione degli obiettivi aziendali che si intendono raggiungere in un certo periodo di tempo e a predisporre i mezzi per raggiungere tali obiettivi. Poiché è possibile gestire strategicamente un’azienda anche senza che la strategia sia esplicitata in piani formali, la pianificazione strategica ha una valenza più formale ed operativa che sostanziale. Controllo strategico: è un sistema di controllo direzionale che ha lo scopo di mettere in condizioni gli organi di governo e indirizzo di un’azienda non solo di verificare se la strategia elaborata si sta realizzando, ma principalmente di decidere se e come modificare la strategia aziendale. Il controllo strategico, pur essendo intimamente legato alla gestione strategica, ha una sua funzione autonoma che è quella di validare e verificare le strategie, in altri termini di consentire agli organi di indirizzo di avere una gestione dinamica della strategia.