Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Consulenza psico-pedagogica nelle scuole di base dell’Ambito
Advertisements

FIGLI DI ULTIMA GENERAZIONE: punti di forza e criticità
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
U.O.A. di NPI Un progetto per i disturbi di apprendimento
Il counselling e la comunicazione con i genitori
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
La relazione educativa SIS a.a. 2005/06 Funzione docente e organizzazione didattica nella scuola dellautonomia Docente: Alessio Drivet.
Lo sguardo dell’altro Riflessioni sul lavoro di Home Visiting
Schede segnalazione DISAGIO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Rapporti con il territorio: genitori, associazioni, enti Rete delle scuole medie di Modena Per una scuola che sa accogliere Cittadini si diventa.
1 LINEE dINDIRIZZO REGIONALI PER LACCOGLIENZA DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA di GENERE Provincia di Piacenza 19 ottobre 2013 Regione Emilia-Romagna.
Giulio Corgatelli S.I.M.G. Firenze IL TRATTAMENTO A DOMICILIO E PRESSO I MEDICI DI MEDICINA GENERALE.
MMG E INTERCETTAZIONE PRECOCE Leopoldo Grosso Associazione Gruppo Abele Onlus Limportanza dellintercettazione precoce dei comportamenti dabuso di sostanze.
Il lavoro di rete e l’èquipe integrata interna ed esterna: metodologia, nodi critici, la funzione di regia M. Giordano.
M. Giordano 1 Lattivazione della rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza. Rete Tratta mento Regia Donne e bambini Rilevazi one Valutazi.
PRESENTAZIONE DELLATTO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CREMONA E LUFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE SUL TEMA: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI FRAGILI Progetto.
M.Cristina Boato-Gloria Soavi Centro contro la violenza all’infanzia
Promeco tra bilanci e proposte. La particolarità di Promeco un servizio pubblico gestito da una pluralità di istituzioni (Comune, AUSL, Ufficio Scolastico.
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Linee guida del gruppo di lavoro Cura del trauma per lapproccio multidisciplinare delle problematiche correlate allabuso dellinfanzia e al maltrattamento.
Psicologia e scuola: esperienze in corso e prospettive future
A.N.DI.S Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici Sezione Regionale della Toscana 18 ottobre 2013 I Bisogni Educativi Speciali nella Scuola di Tutti.
Dove siamo: Ufficio Scolastico Provinciale di Venezia Quartiere Pertini - Via Muratori, Mestre (VE) È un Servizio rivolto a:StudentiGenitoriDocenti.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
ORIENTAMENTI PER LA COMUNICAZIONE TRA SCUOLA E SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI.
Il gruppo classe risorsa nella prevenzione del bullismo Dott
I Kill Ignorance With Information
La tutela del minore e la rete integrata
“METTIAMOCI IN CONTATTO” I. C. « F. De Sanctis» Cervinara, Av
“Progetto Adolescenti”
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) Scuola primaria CTI6.
1 Servizio di ospitalità a livello provinciale per donne vittime di violenza Forum provinciale delle donne 12 giugno 2013.
VERSO UNA INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PER I MINORI SEMINARIO SALA KURSAAL - LUNGOMARE ZARA GIULIANOVA (TE) 17 OTTOBRE 2014 Sinergie di intervento tra Scuola.
Maltrattamento e Abuso
PROGETTO D’INTERVENTO SUL BULLISMO E I COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
UNO SPAZIO APERTO E UN LUOGO DI INCONTRO Cos’è un punto di riferimento dove trovare informazioni…
La scuola come non dovrebbe essere
LA SCUOLA SI CONFRONTA CON IL BULLISMO
Le Linee di Indirizzo regionali per l'accoglienza e la cura dei minori vittime di maltrattamento e abuso come potenziale per Servizi e Istituzioni Gina.
>. Per i giovani che stanno crescendo a contatto con le nuove tecnologie, la distinzione tra vita online e vita offline è davvero minima. Le attività.
F I N A L I T A’ Offrire una risorsa professionale nella gestione di situazioni educative complesse, facilitando la sinergia fra i diversi attori ed Enti.
Z OO A NTROPOLOGIA Attraverso la RELAZIONE con l’animale, la Zooantropologia Didattica e Assistenziale promuove importanti valenze educative, formative.
Il Protocollo di accoglienza e trattamento per donne in situazioni di violenza Dr Giuseppe Marinaro Pronto Soccorso Ulss 15 Camposampiero.
IL PROGETTO RETEDONNA Lo sportello di accoglienza e orientamento del Destra Brenta Gazzo Grantorto Carmignano di Brenta Piazzola sul Brenta.
Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola- Referente scolastico- I servizi Catia Bufacchi Psicologa- Psicoterapeuta- coordinatrice Progetto.
Dott.ssa Catia Bufacchi
Istituto Comprensivo “Isabella Morra” Valsinni Anno scolastico 2013/2014 Funzione Strumentale P.O.F. prof.ssa Filomena OLIVIERI Dirigente Scolastico prof.ssa.
ISTITUTO COMPRENSIVO «M. GIARDINI» PENNE
ADOZIONE AFFIDO ACCOGLIENZA
Gandin Stefania Referente del Progetto A.S. 2015/2016 Area 3: Interventi e servizi per gli studenti I.C. S.VENDEMIANO Parliamone..
INTRODUZIONE Il quinto liceo della scuola Maria Immacolata promuove il progetto “BOLLIAMO IL BULLO” rivolto alla scuola media e famiglie per porre l’attenzione.
COMUNE di ROMA MUNICIPIO ROMA 1 CENTRO STORICO Progetto GENITORI SI DIVENTA Il sostegno precoce alla genitorialità Francesca Pezzali.
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
Rapporteur: Laura Baldassarre
1. Welfare “a misura di bambino e adolescente” tra protezione e tutela. La rete dei servizi sociali e della giustizia minorile Restituzione dei lavori.
FUNZIONE STRUMENTALE Referente Sportello Ascolto
PROGETTO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA a.s
IL RUOLO DEL REFERENTE PER L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE Manuela Spaccini Referente per l’Educazione alla Salute U.O. Igiene e Sanità pubblica Centro Sud _Vallagarina.
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
La responsabilità dell’operatore e della famiglia nella cura e assistenza ai bambini gravemente disabili Eleonora Burgazzi Sez. Medicina Legale e delle.
Servizio Assistenza Distrettuale Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Servizio Assistenza Distrettuale, Medicina Generale, Pianificazione.
Le proposte del CISMAI per una nuova stagione della protezione e prevenzione dalla violenza sui bambini e sui ragazzi in Italia CISMAI Coordinamento Italiano.
Conferenza Regionale Salute Mentale Bologna ottobre 2007 Pietro Pellegrini.
INSEGNANTI DI FRONTE AL MALTRATTAMENTO DEI MINORI Relazione sul corso regionale di sensibilizzazione Marzo 2013 Ins. Di Silvestre Serafina.
LE PRINCIPALI FIGURE COINVOLTE NELL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI ADOTTATI I RUOLI.
Il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi,
1. A SUO PARERE, QUAL E’ LA PROBLEMATICA PIÙ RICORRENTE TRA I RAGAZZI ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE?
Transcript della presentazione:

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER L'ACCOGLIENZA E LA CURA DI BAMBINI E ADOLESCENTI VITTIME DI MALTRATTAMENTO/ABUSO Condivisione piena obiettivi: Rendere omogenei anche criteri e modalità di segnalazione Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO prevenzione Cosa significa oggi fare prevenzione (a quali livelli) Problema di molti bambini / ragazzi soli e della mancanza di spazi un tessuto di ritrovo/relazioni/protezione Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

e cioè, come da Linee di indirizzo Mesosistema: risorse presenti nell’ambiente di vita, servizi sociali, scuola, servizi educativi infanzia, servizi sanitari del territorio e dell’ospedale, volontariato, vicinato, tempo libero Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO Cosa fa la scuola La scuola è ambiente privilegiato di osservazione Necessità di potere e sapere osservare Necessità di promuovere ascolto Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Protocollo : rilevazione La rilevazione costituisce una fase cruciale per la prevenzione, la protezione e la cura. E’ caratterizzata dal precoce riconoscimento dei segni e individuazione dei segnali di malessere dei minori, le condizioni di rischio reale e potenziale entro cui sono posti, nonché eventuali condotte pregiudizievoli degli adulti di riferimento. Questa fase coinvolge tutti i soggetti che osservano il bambino, secondo il modello ecologico dell’intervento (e si avvale delle diverse competenze professionali e funzioni istituzionali. L’accuratezza degli elementi raccolti determina in modo significativo la possibile attivazione di un tempestivo intervento di protezione, valutazione, eventuale segnalazione all’AA.GG., presa in carico, trattamento Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO Formazione 1 Il primo ambito che deve coinvolgere il personale della scuola è pertanto formazione all’ascolto (più che una formazione specifica che diventa secondo livello) Formazione all’ascolto che è ascoltare mentre si fa didattica (problema di ruoli e funzioni) Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO La consulenza Rendere stabile la procedura di confronto/consulenza fra scuola (dirigente scolastico) e servizi (responsabile di zona servizio sociale/ NPI) tramite rapporti costanti di confronto su casi Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Abuso/maltrattamento Avere una consulenza specifica su quelle situazioni definite “racconto indiretto” o su segni comportamentali/emotivi di disagio prima di procedere alla segnalazione all’AG ? Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO protocollo E’ raccomandabile che l’operatore si ponga in atteggiamento di ascolto del minore senza sottovalutare o sovrastimare gli elementi raccolti / osservati sia consapevole della complessità del fenomeno si muova nell’ottica della valutazione multidisciplinare possa avvalersi di consulenze specialistiche esperte Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Problema interno alle scuole come intercettare i segnali: diversità organizzative delle scuole dall'infanzia alle superiori: i "referenti" Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO 118? Il tema della “refertazione” : la pediatria di comunità….. Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO Formazione 2 Formazione specifica al personale (formazione di rete di servizi, con operatori dei servizi socio sanitari) che tocchi sia i temi della lettura di segnali, che quelli delle diversità di contesti socio culturali Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Protocollo : maltrattamento fisico Si raccomanda di sospettare una condizione di maltrattamento fisico ogniqualvolta, a fronte di una lesione fisica in un minore, ricorra anche soltanto una delle seguenti situazioni: · la spiegazione della dinamica dell’evento che ha provocato la lesione non è fornita, è vaga, appare incoerente, inconsistente o soggetta a successive modifiche · il tempo intercorso prima del coinvolgimento del servizio sanitario è inusuale e non è data una giustificazione plausibile del ritardo · presenza di altri segni di maltrattamento (es. trascuratezza grave) · precedenti accessi del minore al Servizio Sanitario per traumi o lesioni sospette, dubbie o non adeguatamente spiegate (pediatra di famiglia/medico di Medicina Generale, stesso Pronto Soccorso (PS) o PS limitrofi · presenza di segnali comportamentali ed emotivi nel bambino (es. segnali di disagio quali paura, allarme e ipervigilanza oppure apatia e distacco) o nella coppia genitoriale (imbarazzo, evitamento, aggressività che prevalgono sull'atteggiamento coerente di preoccupazione e rassicurazione verso il bambino) Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Cosa vuol dire quanto previsto nelle linee - intercettare le condizioni familiari a maggior rischio di violenza (condivisione di parametri comuni e confrontabili, scientificamente fondati) Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Quali problemi si pone la scuola quando e in che modo segnalare all’AA.GG. competente una condizione di rischio e pregiudizio come gestire la relazione con i genitori Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO Occorre quindi capire Quali situazioni possono trovare un percorso con coinvolgimento della famiglia e intervento concordato con i servizi Quali situazioni richiedano segnalazione all’AG Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Quali sono i timori della scuola in caso segnalazione all’AG Cosa succede al ragazzo/a e alla famiglia Cosa succede agli operatori che hanno segnalato Che possibilità di miglioramento della situazione Se e come la scuola viene tenuta al corrente del percorso successivo Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO I dubbi … Che deve denunciare (obblighi previsti per legge) non dovrebbe porsi di questi problemi (la valutazione è di competenza di altri…) Ma lo fa : quindi questo va messo in conto nel percorso che si sta affrontando Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Maltrattamento psicologico, incuria, discuria Sono ambiti in cui la situazione, dal nostro osservatorio di scuole, è diventata qualitativamente e quantitativamente preoccupante Di cosa parliamo nei consigli di classe Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO Bullismo/cyber Effetti dei media sulle relazioni fra ragazzi: possibili interventi sull’educare a gestire relazioni (insegnare competenze sociali) Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO Obbligo scolastico Il tema della non frequenza (facile) Il tema della scarsa frequenza, delle assenze ripetute nelle stesse giornate… Quanti giorni? Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

La rete delle relazioni 2 Dobbiamo mandare tutti dallo psicologo? Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

Consulenza/formazione (3) Di nuovo il ruolo e le collaborazioni fra i servizi anche (o soprattutto) in un percorso di prevenzione/protezione Ruolo di formazione (es competenze genitoriali; ricerca azione su casi…) Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO

5.3 Attivazione della rete dei servizi Il lavoro di rete è indispensabile per: Ø garantire il necessario approccio multidisciplinare Ø prevenire o contenere i rischi di frammentazione degli interventi Ø facilitare la realizzazione di interventi coerenti Ø evitare la sovrapposizione delle iniziative e delle azioni Ø contenere gli aspetti emotivi dei professionisti18 Ø aiutare a creare uno spazio di accoglienza del dubbio (la maggioranza dei casi di sospetto maltrattamento/abuso) riducendo il rischio di sopra/sottovalutazione Ø favorire una prima valutazione congiunta degli elementi di rischio per il minore e del grado di protezione necessario Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO