1 Palinsesto Geografico una giornata di lavoro per la conoscenza e la valorizzazione dei Beni Culturali e dei Territori Roma, Villa Celimontana, 27 giugno.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
M A C E D O N I O M E L L O N I I S T I T U T O T E C N I C O C O M M E R C I A L E RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 Art. 8,
Advertisements

Il nuovo obbligo di istruzione
L'elevamento dell'obbligo di istruzione Dall'a.s l'obbligo di istruzione è elevato da otto a dieci anni. L'istruzione obbligatoria è gratuita.
Profilo Educativo Culturale Professionale
PIANO REGIONALE DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Dalle discipline alle competenze di cittadinanza
Il docente e le sue competenze nella scuola dell’autonomia
La relazione educativa SIS a.a. 2005/06 Funzione docente e organizzazione didattica nella scuola dellautonomia Docente: Alessio Drivet.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
IISS Einaudi – Casaregis – Galilei
QUADRO DI SINTESI Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per lIstruzione Direzione Generale per il personale della scuola PROGETTO NAZIONALE.
Corso di formazione CISEM Elena Vaj - Adriana Lafranconi
COMPETENZE: CERTIFICAZIONE e...
Ia riforma del sistema educativo di istruzione e di formazione La legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell istruzione n.30 del 10 febbraio 2000.
Tirocinio Formativo Attivo Anno Accademico 2012/ Istruzione – Educazione - Formazione - il curricolo - Istruzione – Educazione - Formazione - il.
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO C.M. 28 del 15 marzo 2007.
Coordinate culturali ed operative INDICAZIONI PER IL CURRICOLO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Scuola dellinfanzia Scuola dellinfanzia Primo Ciclo distruzione.
INDICAZIONI NAZIONALI per i PSP INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
“Umanesimo tecnologico e formazione degli orientatori
Direttore Nucleo Formazione e Scuola
LE LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri.
Strumenti e pratiche per lintegrazione degli alunni stranieri a cura di Leila Ziglio Riva del Garda, 11 settembre 2008.
Sperimentare in Veneto X E PO Scuola 23/10/2003 Personalizzazione dei Piani di Studio Sperimentazione Regionale DM
1 Progetto FARE SCUOLA FINALITA E CONTENUTI © ISPEF 2001.
Il percorso di sperimentazione delle Indicazioni Irc nel Secondo Ciclo Diocesi di Mazara del Vallo 3 settembre 2011 Giordana Cavicchi.
Qualcosa cambia nella scuola ?
Struttura logica del curricolo tra obiettivi, competenze e finalità
REGOLAMENTO RECANTE NORME CONCERNENTI IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto legge 25/6/2008, n. 112 Convertito.
Gli assi culturali, il curricolo e le prove INVALSI
PROGRAMMAZIONE - LICEO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1 Servizio programmazione Servizi alla Persona e al cittadino Ufficio Formazione Percorso formativo per i docenti del primo ciclo di istruzione AS
8 marzo 2007 L'Atto di indirizzo regionale
UNICAL Progettazione dei percorsi personalizzati di apprendimento
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
Asse scientifico-tecnologico
Auditorium Liceo Leonardo Brescia
Progetto di Formazione
Obbligo formativo a 16 anni
Lettura e Analisi del D.P.R. 275 del 8/3/99
RIFLESSIONI COMUNI PER SVILUPPI CONDIVISI I.S. FOSSATI - DA PASSANO LA SPEZIA A.S. 2009/10.
DIDATTICA LABORATORIALE
UCIIM-SICILIA SISTEMA SCUOLA: TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE GIACOMO TIMPANARO.
LEGGERE LE INDICAZIONI PER
P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
Riforma istituti professionali D.P.R. 87/2010
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
CAPIRE LA RIFORMA per … CIRCOLARITA DEL PROCESSO FORMATIVO PER PROMUOVERE COMPETENZE Le comunicazioni di oggi Paolo Gallici Giuliana Massaro.
la difficile marcia verso l’autonomia e l’innovazione
LEGGE-DELEGA “MORATTI” RIFORMA DELLA SCUOLA LEGGE 28 MARZO 2003, N.53
La storia di un percorso
DGR Puglia n. 145 del 13/02/2014 DGR Puglia n. 379 del 04/03/2014
Perché iscriversi al Liceo delle Scienze Umane
DALL’EUROPA DICEMBRE 2006 RACCOMANDAZIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO
Legge 170/2010 "Nuove norme in materia di disturbi specifici dell'apprendimento in ambito scolastico"; recepimento dell'accordo Stato/Regioni del 25 luglio.
DAI PROGRAMMI ALLE INDICAZIONI
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Direzione Generale 1 ESAMI DI STATO 2014/15: FORMAZIONE.
«Compito della scuola è assicurare il successo scolastico di tutti gli studenti, facendo in modo che la «diversità» o le situazioni di svantaggio sociale,
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO art. 4 - legge 28 marzo 2003, n.53
LA GOVERNANCE NELL’ISTRUZIONE TECNICA IL PROBLEMA RILANCIO DELL’ISTRUZIONE TECNICA Il modello della Governance è il più idoneo per garantire un reale avvicinamento.
Progettare attività didattiche per competenze
LIBERTA’ di SCELTA EDUCATIVA delle famiglie
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
OBBLIGO DI ISTRUZIONE LINEE GUIDA DEL 27 dicembre 2007 (Attuazione Decreto Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139)‏ Paola Senesi.
LA VALUTAZIONE.
Bisogni educativi speciale e disabilità
Curricolo e competenze Prof.ssa Senarega. Curricolo Per curricolo intenderemo il percorso formativo di un certo segmento scolastico Dimensioni del curricolo.
Curricolo /1 La parola curriculum è latina. Deriva dal verbo curro che, nel contesto scolastico e formativo, non traduciamo in ‘correre’ ma in ‘muoversi’
Verso i piani di studio provinciali Intervento di Michele Pellerey Trento 12 febbraio
Transcript della presentazione:

1 Palinsesto Geografico una giornata di lavoro per la conoscenza e la valorizzazione dei Beni Culturali e dei Territori Roma, Villa Celimontana, 27 giugno 2014 Sezione: ripartiamo dalla scuola sintesi della relazione di Maurizio Tiriticco

ripartiamo dalla scuola 2 …da una scuola così!!!

3 Occorre ripartire da una SCUOLA veramente INCLUSIVA, in grado di accogliere e “promuovere” non solo i nostri bambini socialmente e culturalmente deprivati, ma anche i tanti alunni stranieri che, dato il decremento delle nostre nascite e l’incremento immigratorio, saranno sempre più numerosi. Inoltre, il diritto/dovere all’istruzione impone che nessun soggetto possa lasciare gli studi se non ha conseguito almeno una prima qualifica professionale, dopo 11 anni di istruzione obbligatoria, corrispondente al terzo livello dell’EQF. Com’è noto, la Repubblica “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità” ed è suo compito “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la liberà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.

4 “sistema educativo di istruzione e formazione” sottosistema dell’istruzione statale e paritaria di competenza dello Stato – Miur sottosistema dell’istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni - Legge 30/ Titolo V/ Legge 53/03

55 “sistema educativo di istruzione e formazione” sottosistema dell’istruzione statale e paritaria di competenza dello Stato – Miur sottosistema dell’istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni Legge 30/2000 Titolo V 2001 Legge 53/03

666 “sistema educativo di istruzione e formazione” sottosistema dell’istruzione statale e paritaria di competenza dello Stato – Miur sottosistema dell’istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni Legge 30/2000 Titolo V 2001 Legge 53/03 corsi IeFP

7 Con la legge 30/2000 (“riforma Berlinguer”) e con la legge 59/03 (“riforma Moratti”) si è adottata la definizione di “sistema educativo nazionale di istruzione e formazione”, con l’intento di giungere a costruire nel tempo un vero e proprio sistema che superi quelle distinzioni tra diversi gradi e ordini di scuola che, dall’Unità in poi, hanno dato luogo a “pezzi” di istruzione (generalista) e formazione (professionale) spesso tra loro separati e difficilmente interagenti. Un solo esempio: se si concorda sul fatto che l’attuale scuola media costituisce l’anello debole dell’istruzione obbligatoria, si deve concordare sulla necessità di un riordino complessivo che riconduca a sistema tutti i percorsi istruttivi e formativi. I corsi IeFP, di Istruzione e Formazione Professionale, sono istituiti in seguito ad accordi tra l’istruzione statale e la formazione professionale regionale.

8 il recente riordino dei cicli ● indicazioni nazionali scuola materna e primo ciclo - dm16/11/12 ● obbligo di istruzione decennale - dm 139/07 e 9/10 ● indicazioni nazionali licei - dm 89/10 e dm 211/10 ● linee guida istituti tecnici - dm 88/10 e dir 4/12 ● linee guida istituti professionali - dm 87/10 e dir 5/12 …e la prospettiva di un curricolo verticale???

9 Il riordino dei cicli, di recente attuazione, solo in parte risponde alla necessità di un riordino complessivo sistemico dei gradi e degli ordini in cui le nostre scuole sono rigidamente ripartite. Il percorso obbligatorio decennale è diviso tra tre gradi di istruzione che di fatto, godendo ciascuno di ampia autonomia, sono tra loro scollegati. Per quanto riguarda i tre ordini dell’istruzione secondaria di secondo grado, ancora vige l’errato concetto che i licei sono per pochi alunni particolarmente dotati e gli istituti professionali una sorta di rifugio per chi “non ha voglia di studiare”. In effetti, si tratta di atteggiamenti che gli stessi studenti interiorizzano, fin dai primi giorni di scuola, per ragioni di carattere sociale e culturale, atteggiamenti che la scuola attuale non riesce a correggere. Costruire curricoli verticali e orizzontali (attuazione di percorsi pluridisciplinari, facilitare passaggi tra un ordine e un altro) è estremamente difficile, ma è anche necessario.

10 …un CURRICOLO VERTICALE e… ORIZZONTALE per la certificazione delle COMPETENZE la strategia vincente: realizzare…

11 Nell’ottica dell’apprendimento per tutta la vita (Racc. europea del 18 dicembre 2006), un processo di istruzione e/o di formazione deve progettarsi e realizzarsi con il fine di far raggiungere al soggetto determinate competenze. Ciò che conta, cioè, non solo è valutare le conoscenze acquisite, ma anche verificare in quale misura il soggetto è in grado di utilizzarle sia nella vita civile che in un ambito lavorativo. Va sottolineato che, mentre per le conoscenze, nella scuola da sempre si esercita una valutazione positiva o negativa, per una competenza, invece, si deve accertare se “c’è o non c’è”. E’ anche previsto che possa essere graduata lungo tre livelli: essenziale, esperto, eccellente. Nelle slide che seguono si sottolinea anche il fatto che una competenza, oltre che rispondere a uno STANDARD, tiene anche grande conto della PERSONA: a) come la esercita, b) con chi, in certe situazioni è tenuto a esercitarla, c) secondo quali metodologie.

12 conoscenza/e da acquisire mediante contenuti disciplinari abilità usare uno “strumento” per fare un qualcosa di “semplice” competenza fare un qualcosa di “mirato”, ma…anche in équipe! ragionare fare produrre

13 Conoscenza – insieme organizzato di dati e informazioni relative a oggetti, eventi, principi, teorie, tecniche, regole che il soggetto ap-prende, com-prende, archivia e utilizza in situazioni operative procedurali e problematiche. Abilità – atti concreti singoli che il soggetto compie utilizzando date conoscenze; di fatto un’abilità è un segmento di competenza Competenza – “la capacità dimostrata da un soggetto di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini (atteggiamenti) personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”

14 La “scuola dell’autonomia” o, se vogliamo, la “scuola delle competenze” non può non essere fortemente inclusiva in modo di garantire a ciascun soggetto il raggiungimento delle COMPETENZE previste dall’obbligo di istruzione, dalla terminalità dei percorsi secondari di secondo grado o dei percorsi di formazione professionale. Ci siamo impegnati a garantire a ciascun soggetto il suo personale SUCCESSO FORMATIVO. A tal fine un insegnante non può più limitarsi a ISTRUIRE sulla disciplina di competenza, ma è tenuto anche a FORMARE la persona e a EDUCARLA in quanto cittadino. Il che implica un RUOLO, una FUNZIONE e un COMPORTAMENTO docente più impegnativo rispetto al passato: un ruolo che deve essere riconosciuto sia socialmente sia sotto il profilo contrattuale e retributivo. Sarà anche opportuno che si abbiano più figure di docenti, non solo legate a un data disciplina, ma anche a competenze particolari nella prospettiva di un middle management (es: strategie per il recupero; produzione di materiali didattici, di prove di verifica; strumentazione informatica; documentazione; orientamento…)

15 un forte richiamo ci viene dal dpr 275/99, art. 1, comma 2 “L’autonomia delle istituzioni scolastiche… si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di EDUCAZIONE, ISTRUZIONE e FORMAZIONE mirati allo sviluppo della persona umana… al fine di garantire ai soggetti coinvolti il SUCCESSO FORMATIVO”

16 apprende a educa il cittadino a partecipare istruisce il lavoratore a conoscere/fare forma la persona a essere io sono io partecipo io faccio il docente…l’alunno… io pure!

17 …e ripartiamo anche dall’insegnante!!!

18 riferimenti normativi articolo 26 del CCNL: funzione docente – La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività INDIVIDUALI e COLLEGIALI e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. articolo 27 del CCNL: profilo professionale – Il profilo professionale dei docenti è costituito da COMPETENZE DISCIPLINARI, PSICOPEDAGOGICHE, METODOLOGICO- DIDATTICHE, ORGANIZZATIVO-RELAZIONALI e di RICERCA, DOCUMENTAZIONE e VALUTAZIONE, tra loro correlate ed interagenti. ruolo e funzione docente - 01

19 Nello schema che segue, la professionalità docente è scandita secondo le DIMENSIONI - è un cittadino, è un lavoratore, è un professionista in un campo specifico di attività le COMPETENZE - la consapevolezza del ruolo che svolge; le competenze che attengono all’esercizio delle attività svolte; la padronanza della disciplina di competenza e di tutte le interazioni con altre discipline le DISCIPLINE che concorrono alla sua formazione, iniziale e continua - la politica, la sociologia, la psicologia, l’antropologia, l’economia e il diritto, ovviamente nei loro fondamenti epistemologici; le discipline professionalizzanti: la progettazione- programmazione-animazione e valutazione dei processi di insegnamento-apprendimento; la padronanza della disciplina di insegnamento, soprattutto per quanto riguarda i fondamenti epistemologici, i criteri della mediazione didattica, le interazioni pluri- inter- e transdisciplinari ai fini di un’azione didattica e formativa non ancorata ad una rigida settorialità.

20 LE DIMENSIONILE COMPETENZELE DISCIPLINE Dimensione socio-politica e istituzionale Consapevolezza del ruolo e della funzione “apprendimento oorganizzativo” Scienze politiche Socio- e Psicologia Antropologia Economia Diritto Dimensione pedagogica e metodologico- didattica Competenza metodologica progettuale relazionale Progettazione Programmazione Animazione Valutazione Dimensione disciplinare e pluridisciplinare Conoscenza e padronanza della DISCIPLINA e delle interazioni pluridisciplinari Epistemologia, statuto e contenuti della DISCIPLINA Interazioni pluridisciplinari ruolo e funzione docente il cittadino il professionista il lavoratore ruolo e funzione docente - 02

21 fine