MOBILITÀ Fioretta Gualdi Programma mozione Casadei Emilia Romagna
PUNTI DI ECCELLENZA In alcune città (Ferrara e Reggio Emilia) largo uso della bicletta, a Reggio Emilia e a Parma bike sharing di tipo elettronico (come il Velib di Parigi) A Cattolica, la realizzazione del piano del traffico, con spesa molto contenuta, ha portato alla quasi eliminazione degli incidenti stradali, dimezzando i tempi di attraversamento della città A Bologna, progetto di servizio ferroviario metropolitano (SFM), ora in fase di realizzazione, ottenuto in relazione al progetto di attraversamento della città con la linea AV/AC. SITUAZIONE PRESENTE
PUNTI CRITICI Poche piste ciclabili realizzate, uso della bicicletta ridotto Strade pericolose, sia urbane che extraurbane, molti incidenti mortali Servizi ferroviari regionali carenti, treni insufficienti e obsoleti, linee regionali a binario unico, molte non elettrificate, elettrificazioni non funzionanti. Necessità di maggiori risorse per l'acquisto dei treni, per i miglioramenti infrastrutturali e per i costi di gestione dei servizi.
OBIETTIVI e METODI Spazio stradale occupato dallo stesso numero di persone, secondo il mezzo utilizzato bicicletta auto autobus Incentivando l’uso del mezzo pubblico e della bicicletta, si riduce lo spazio da destinare alle all’uso dell’auto e si può usarlo per i pedoni, le bici, i mezzi pubblici, il verde, migliorando la vivibilità della città
OBIETTIVI e METODI Rendere la città più vivibile, a dimensione umana: o Spazio ai pedoni, ai bambini, agli anziani, alle biciclette. Isole pedonali, piste ciclabili, continuità delle reti pedonali e ciclabili, o progettazione e riqualificazione delle strade, tenendo conto di tutti gli utenti (compresi pedoni e ciclisti), in funzione della sicurezza, per la riduzione/eliminazione degli incidenti. Realizzare zone in cui la velocità dei veicoli non può superare i 30 km/ora. Incentivare, rendendolo attrattivo, l'uso del trasporto pubblico: o realizzare una rete integrata di trasporto pubblico, su gomma e su ferro, utilizzando le linee ferroviarie esistenti, in regione e nei bacini provinciali, con integrazione con i bus extraurbani all'origine e urbani in destinazione in città, con orari cadenzati (facilmente memorizzabili) e coordinati, e mezzi (nuovi) di dimensione adeguata all'utenza prevista; o realizzare una completa integrazione tariffaria tra tutti i mezzi; o velocizzare i mezzi di trasporto pubblico urbano di superficie attraverso il coordinamento semaforico (ai semafori i mezzi trovano sempre il verde), strade dedicate, corsie preferenziali; o disincentivare l'uso dell'auto, rendendolo meno attrattivo e più costoso, realizzando i nuovi parcheggi lontani dai centri città e nei nodi importanti del trasporto pubblico dei comuni periferici, e attraverso la tariffazione progressiva della sosta in città. o nelle zone centrali, dotate di una buona rete di trasporto pubblico (a trazione elettrica), con la limitazione dell'accesso dei mezzi privati, è possibile ridurre considerevolmente sia il rumore che l'inquinamento atmosferico.
OBIETTIVI e METODI Nelle città medie e piccole, come quelle dell’Emillia Romagna, non ha senso costruire metropolitane, costosissime e complesse, è sufficiente realizzare buone reti di mezzi pubblici di superficie (tram e filobus), molto meno costosi (con gli stessi soldi di una linea di metrò si sistema tutta la rete, compresi i mezzi, di trasporto pubblico della provincia, con risultati molto più efficienti e capillari).
RIFORME STRUTTURALI criteri di progettazione delle strade -Attualmente molte strade, ponti, sottopassi, rotatorie, vengono realizzate, o ristrutturate, senza tener conto dei ciclisti,a volte anche dei pedoni. -inoltre vengono realizzati svincoli e rotatorie, sia nelle strade urbane che extraurbane, inutilmente sovradimensionati, con grande consumo di territorio e spreco di denaro pubblico. -nelle strade urbane ed extraurbane avvengono molti incidenti stradali. È necessario stabilire - con apposite norme tecniche - l'obbligo nella progettazione delle strade di: 1.tenere sempre conto di ciclisti e pedoni. Con realizzazione di appositi marciapiedi e piste ciclabili; 2.Progettare soluzioni moderne (esistono numerosi esempi italiani ed esteri) che richiedono un consumo di territorio molto inferiore. Queste soluzioni, inoltre, nel caso di ambiente urbano, si inseriscono molto più facilmente; 3.Progettare e ristrutturare le strade in modo da eliminare/ridurre gli incidenti Il punto 1, in teoria, non richiede risorse in più, dovrebbe già essere previsto; Il punto 2 può portare a risparmi notevoli: a volte il costo si può dimezzare, o ridursi fino anche a 1/10 di quello inizialmente previsto. Il punto 3, considerando anche i costi sanitari e assicurativi, ha costo zero. Tipi di intervento: oltre a stabilire le norme, con l'aiuto di tecnici aggiornati sulle moderne soluzioni a livello europeo, sicurezza stradale inclusa, è necessario un controllo (ad opera degli stessi tecnici) sui progetti e sui put (piani urbani del traffico) Programma Marino: minor consumo di territorio, riduzione inquinanti.
RIFORME STRUTTURALI Criteri per la scelta delle nuove infrastrutture di trasporto - La realizzazione di una nuova infrastruttura di trasporto (strada importante, metropolitana, ecc..) viene decisa senza una reale valutazione del bilancio costi-benefici, perché questa viene redatta secondo le convenienze del proponente, e non controllata adeguatamente. - Prima di decidere in merito alla realizzazione di una nuova infrastruttura di trasporto, bisogna esigere che la valutazione costi-benefici venga redatta secondo i criteri validi a livello internazionale, e certificata. - Questo porterebbe ad un incredibile risparmio di denaro pubblico e ad un suo utilizzo più mirato verso interventi realmente necessari e spesso meno costosi. Programma Marino: orientare la mobilità dalla gomma al ferro. Possibili fonti di finanziamento: ripristinare l'addizionale regionale sul bollo auto, vincolando i proventi all'utilizzo per il servizio ferroviario, regionale e metropolitano. sovrapprezzo di pedaggio (minimo) per alcune autostrade molto inquinanti per finanziare e incentivare il trasporto locale parallelo su ferro (SFM e SFR) e ridurre il traffico in autostrada. Prevedere il pagamento del pedaggio per le nuove strade che vengono realizzate, in particolare per le strade radiali, in diretta alternativa al trasporto pubblico, per finanziare il trasporto su ferrovia. patto volontario fra Comuni e Province per la creazione di un fondo comune per i servizi ferroviari locali nel quale far confluire una percentuale da decidere (5-10%) di tutti gli investimenti a favore del traffico su gomma.
INTERVENTI SPECIFICI 1.Allargamento delle zone pedonali e per le bici nei centri città 2.Piattaforme per facilitare salita e discesa dai mezzi, spazi comodi e protetti dalle intemperie alle fermate urbane e suburbane, collegati alla viabilità pedonale. 3.Parcheggi scambiatori in zone sufficientemente distanti dai centri città, in cui prendere bici, moto, o mezzi pubblici. Parcheggi in città se servono per liberare posti auto e realizzare piste ciclabili, corsie preferenziali, zone pedonali, riqualificazione urbana. 4.Uso del modello Velib, bici pubbliche con libertà del luogo di restituzione, a Parigi (finanziate da JCDecaux in cambio di una concessione per pubblicità nell'arredo urbano necessario per le bici) in tutte le città dell'Emilia Romagna, con un contributo regionale per i comuni che riescano ad ottenere un accordo per un numero minimo di bici pubbliche distribuite in città, e collocazione in tutte le fermate/stazioni ferroviarie. 5.Dotare in particolare la stazione Centrale di Bologna, oltre che di scale mobili per tutti i marciapiedi, di consistenti depositi di biciclette a tutti gli accessi, in particolare dal centro storico, oltre che di bici pubbliche. 6.Investimento massiccio nella rete di piste ciclabili urbane e di lunga percorrenza in regione sul modello Tedesco (lungo i fiumi, nei boschi, parallele ma separate da strade ad alta percorrenza) 7.Creazione di un sistema informatico per l'organizzazione del Car Pooling tra cittadini in regione 8.Gli enti pubblici usino le auto dei CAR Sharing, finanziando quindi la dotazione di automezzi di tale soluzione, ed estendere il numero delle zone di parcheggio, con libertà del luogo di restituzione, per facilitarne l'uso. 9.Invitare tutti i dipendenti pubblici (a meno di quelli con problemi di salute e in giorni di forte pioggia ) a fare gli spostamenti entro i primi 5 km con le bici pubbliche 10.Redazione di specifiche linee guida per i Mobility Manager. 11.Razionalizzazione degli aeroporti regionali sotto una unica società e loro differenziazione 12.Accordo con Ryanair e Trenitalia per creare un biglietto unico dall'aeroporto di Bologna a Firenze
CONCLUSIONI Realizzazione di città a dimensione umana, dove tutte le persone, dai bambini agli anziani, possano vivere con serenità
CREDITI contributi di: Paolo Serra Luca Foresti Sandro Zedda Maria Elena Manzini Ignazio Belfiore Daniele Silvestri Marco Palella