MONZA E IL LAMBRO Storia della città e del suo fiume.

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MONZA E IL LAMBRO Storia della città e del suo fiume

Ciao amici, siamo un gruppo di bambini di classe 4^ e viviamo a Monza Ciao amici, siamo un gruppo di bambini di classe 4^ e viviamo a Monza. In questo fumetto vi racconteremo quanto fu importante il fiume Lambro per la nostra città. Venite con noi…

LAGO COMO Il nome Lambro deriva da un termine latino che significa lucente, infatti, molto tempo fa, le sue acque erano limpide. sorgente BELLAGIO MAGREGLIO F.LAMBRO LECCO COMO L.PUSIANO La sorgente del Lambro si trova a Piano Rancio, presso Magreglio, a Nord di Erba, a quota 944 metri s.l.m.

All’inizio del suo corso, in montagna, possiamo incontrare delle piccole cascate. A Sud di Erba entra nel lago di Pusiano e poi prosegue in Brianza, tra le sue colline. Triuggio

Finalmente il Lambro si avvicina a Monza, entra nel parco …

e continua il suo percorso nella città. Qui nasce il Lambretto, una derivazione del Lambro.

Il Lambro raggiunge Milano, ne bagna la zona più orientale, e conclude il suo viaggio nel Po, a Orio Litta. Milano, zona Palmanova

Ora vorremmo raccontarvi qualche cenno sulla storia di Monza … Proprio come nell’antichità le civiltà nascevano e si sviluppavano lungo i grandi corsi d’acqua, anche Monza è sorta a ridosso del fiume Lambro.

Per molto tempo le acque del Lambro sono state molto utili, anzi indispensabili, all’uomo. - Per il cibo: siccome l’acqua del Lambro era pulita, ospitava tanti pesci con cui ci si poteva nutrire.

- Per i bisogni di ogni giorno: la gente utilizzava l’acqua del Lambro per lavarsi o fare il bucato. Lavandaie lungo il Lambretto.

- Per il lavoro: con il Lambro i campi potevano essere irrigati e si facevano funzionare le ruote dei mulini che azionavano le macine.

Visto l’importanza che le acque del fiume Lambro avevano per la vita delle persone, nacquero i guardiani del fiume: i “campari”. Essi dovevano verificare che non ci fossero violazioni nell’uso delle acque del fiume …

e avevano il compito di tenere pulito il fiume e le sue derivazioni, togliendo le piante e i detriti che potevano depositarsi nelle sue acque.

Diversioni e derivazioni per mulini e irrigazione Il Lambro favorì dunque lo sviluppo di attività produttive lungo le sue rive e, le trasformazioni che coinvolsero la città di Monza, modificarono il suo percorso nella zona del centro. Venite con noi… alla scoperta di questi cambiamenti: Diversioni e derivazioni per mulini e irrigazione Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati

La costruzione del Lambretto Il Lambretto è un fiume artificiale, cioè è stato costruito dall’uomo per limitare le piene in modo da evitare l’allagamento del centro storico e come difesa da persone indesiderate lungo le mura costruite dai Visconti. Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati

derivazioni che compaiono nella carta del 1721. Al Lambro furono apportate alcune modifiche per creare numerose piccole diversioni per i mulini e derivazioni per l’irrigazione. L’acqua veniva deviata dal Lambro anche per le tintorie e i candeggi e per la produzione di feltri della lana. Il Lambro attraverso il centro di Monza in una carta del 1897; sono ancora presenti le derivazioni che compaiono nella carta del 1721. Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati

Nella prima immagine si vede una casa costruita tra il Lambro e la diversione verso sinistra visto da via S. Maddalena. Nell’immagine di fianco si vede la stessa casa ai giorni nostri, al posto della diversione del Lambro ora c’è la strada. Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati

Sul corso del Lambro, verso la fine del 1800, lavoravano tanti mugnai Sul corso del Lambro, verso la fine del 1800, lavoravano tanti mugnai. Per far girare le pale dei mulini si usava la forza delle sue acque. La maggior parte dei mulini era concentrata nel territorio dell’attuale centro storico. Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati

Dal Lambro uscivano tante rogge artificiali Dal Lambro uscivano tante rogge artificiali. Ad esempio, la Roggia del Principe, che forniva l’acqua al laghetto della Villa Reale.

Alcune rogge avevano origine da sorgenti naturali: i fontanili. Tra queste abbiamo la Roggia della Pelucca, che possiamo vedere in piazza Trento e Trieste (Monza)

Il Lambro e il Lambretto come si presentano ora nel centro di Monza; sono scomparse tutte le diramazioni. Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati

Abbiamo detto che verso la metà del 1800 lungo il corso del fiume Lambro c’erano tanti mulini di legno. Molti sono scomparsi, ma altri esistono ancora…. Gli scomparsi Mulini Delle Grazie Vecchie

Il Mulino Colombo, sul fiume Lambro, si trova nel centro di Monza; attualmente è sede del “Museo etnologico Monza e Brianza”, al suo interno possiamo trovare macchinari dell’arte molitoria. MULINO COLOMBO

IL MULINO DEL CANTONE Il mulino del Cantone si trova all’interno del parco di Monza. La struttura dell’edificio è posta vicino a un canale che un tempo azionava le pale del mulino.

Il mulino ha subito numerosi interventi di ristrutturazione e restauro; degna di nota è la torretta in mattoni a vista con merli ghibellini.

MULINO S. GIORGIO Il mulino San. Giorgio si trova all’interno del Parco di Monza. Il mulino è stato ristrutturato e ancora oggi viene usato per l’allevamento degli animali.

Quando i Mulini S. Giorgio erano attivi venivano azionati dal Lambro che passava, e passa tuttora, attraverso la roggia Molinara.

MULINI ASCIUTTI Il mulino fa parte della Cascina dei Mulini Asciutti all’interno del Parco di Monza. La cascina è composta da due edifici paralleli che sono uniti da un corridoio attraverso il quale si accede a due sale di macina, ai controlli delle chiuse ed al piano terra di ogni edificio. Tra i due edifici scorre la Roggia derivata dal fiume Lambro. Pensate che ancora oggi è possibile ammirare il funzionamento dei vecchi ingranaggi.

Sulle sponde del Lambro, oltre ai mulini, sorsero anche filande e fabbriche dove vi lavoravano moltissimi operai.

Agli inizi del secolo scorso inizia il declino dei mulini, sostituiti poco alla volta da macchine alimentate da elettricità. L’aspetto della città di Monza cambia: dove c’erano i mulini troviamo le fabbriche… e con esse cambia anche l’aspetto del fiume Lambro: inizia il suo inquinamento!

Da alcuni decenni si sta lavorando per cercare di arginare il crescente inquinamento; a questo scopo sono sorti lungo il percorso del fiume numerosi depuratori d’acqua.

Speriamo che questo racconto vi sia piaciuto e vi abbia fatto capire, come abbiamo compreso noi, l’importanza di rispettare e salvaguardare l’ambiente in cui viviamo.

BIBLIOGRAFIA Il fiume Lambro: l’utilizzo, l’abbandono, gli interventi di salvaguardia A cura di Luciano Ponzoni Consorzio del Parco della Valle del Lambro L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro A cura di P. Casati Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Milano www.reggiadimonza.it

Lavoro realizzato dagli alunni della classe 4^ B, Scuola Primaria Maddalena di Canossa, Monza a.s. 2012-2013 Insegnanti referenti: Daniela Pessina, Gloria Di Gennaro