PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO (1500-1600) Progettata dall’architetto Michelangelo per valorizzare, per volere del Papa, uno dei colli più importanti dell’antica Roma che a quel tempo era riservato al pascolo delle capre. Il palazzo Senatorio è sede ufficiale del sindaco. Il palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo sono la sede dei musei Capitolini. La statua del Marco Aurelio al centro della piazza è una copia di quella conservata all’interno del Museo. TESTA DELL’ IMPERATORE COSTANTINO (310-350 d.C.) Proviene da una statua alta 12 m. Il corpo era fatto di legno mentre la testa, le braccia e i piedi di marmo. La statua raffigurava Costantino (il primo imperatore cristiano) seduto su un trono e rappresentava il dominio celeste sulla terra e l’ispirazione divina del potere imperiale.
LUPA CAPITOLINA (500 a. C. ) Statua in bronzo LUPA CAPITOLINA (500 a.C.) Statua in bronzo. Simbolo della città di Roma. Il fondatore della città, Romolo, e suo fratello Remo, vengono abbandonati perché frutto di un’unione proibita tra una sacerdotessa e un dio e riescono a sopravvivere perché allattati da una lupa. STATUA DELL’ IMPERATORE MARCO AURELIO (II secolo d.C.) Statua dell’imperatore Marco Aurelio a cavallo. È una delle poche stature in bronzo di epoca romana giunta fino a noi. La chiesa aveva deciso di distruggere tutte le tracce del periodo romano. Aveva però deciso di conservare questa statua credendola dell’imperatore Costantino, il primo imperatore cristiano. In origine era tutta ricoperta d’oro. L’originale è all’interno dei Musei Capitolini. Sulla piazza del Campidoglio c’è una copia.
URNA DI AGRIPPINA (33 d.C.) Contenitore delle ceneri di Agrippina, nipote dell’ imperatore Augusto (il primo imperatore romano). Era conservata all’interno del Mausoleo di Augusto (Piazza Augusto Imperatore) tomba colossale della famiglia imperiale. Nel 1200 viene riutilizza come unità di misura per il grano al mercato del Campidoglio. TABULARIUM (I secolo a.C.) L’edificio era destinato ad ospitare i documenti più importanti dell’antica Roma che erano incisi su tavole di bronzo. Adesso fa parte del complesso dei Musei Capitolini e al suo interno si conservano parti delle strutture rinvenute nel Foro Romano.
STATUA DELLA VECCHIA UBRIACA (II secolo a. C STATUA DELLA VECCHIA UBRIACA (II secolo a.C.) Copia romana di un originale greco. La donna, dal volto rugoso, disperato, ubriaca, offre un chiaro esempio del realismo dell’arte ellenistica (IV-I a.C.). Vengono rappresentate tutte le classi d’età e gli stati dell’animo umano. SPINARIO (III a.C.) Raffigura un bambino che si toglie una spina dal piede. Anche questa offre un esempio di un’arte realista che vuole raffigurare tutte le classi d’età e tutti i momenti della vita quotidiana.
LA VENERE CAPITOLINA (III secolo a. C LA VENERE CAPITOLINA (III secolo a.C.) Copia romana di un originale greco. Raffigura Venere, la dea dell’Amore. È rappresentata in modo seducente e il gesto delle braccia attira l’attenzione sugli attributi della femminilità. GALATA MORENTE (220 a.C.) copia romana in marmo di una statua di bronzo. La figura rappresenta un suonatore di tromba (lo strumento musicale è a terra spezzato) che è stato sconfitto in battaglia e sta morendo. La statua è fatta per essere osservata da più punti di vista. I capelli, i baffi, la collana e lo strumento musicale identificano l’etnia celtica del personaggio.
TEMPIO DI GIOVE CAPITOLINO (509 a. C TEMPIO DI GIOVE CAPITOLINO (509 a.C.) Era il tempio più importante della Roma antica, perché dedicato a tre divinità fondamentali nella religione romana, Giove (il dio del sole, padre di tutti gli altri dei), Giunone, sua moglie e Minerva (della sapienza). Aveva dimensioni gigantesche (53 X 62 m). Adesso all’interno dei Musei Capitolini si conservano solamente le sue fondamenta. STATUA DELL’OCEANO (I secolo d.C.) Si trovava nel Foro di Augusto vicino al Tempio di Marte, il dio della guerra. È stata denominata Marforio per la vicinanza con il tempio di Marte. È una delle statue parlanti di Roma. I cittadini nel 1300 e 1400 scrivevano vicino alla statua critiche feroci ai personaggi politici più importanti senza rivelare il proprio nome.