Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia

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Transcript della presentazione:

Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia Anno scolastico 2009/2010 Classe 1B Epica medievale Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia

Il ciclo carolingio fa parte, come il ciclo bretone, di quella letteratura dei cicli, di carattere epico - cavalleresco, che si sviluppò immediatamente dopo l'anno Mille e che celebrava nelle sue composizioni in versi i valori più alti della società aristocratica. Al ciclo carolingio appartengono le canzoni di gesta (chanson de geste), che esaltano le imprese straordinarie dell'imperatore Carlomagno (742-814) e dei paladini di Francia, cioè tutti i nobili della sua corte, primo tra tutti Orlando (nipote di Carlo), che combattono per alti ideali, come la fede religiosa, la patria, il sovrano, l'onore. Proprio con il poema dedicato al paladino Orlando, la Canzone di Orlando (Chanson de Roland), comincia di fatto la fioritura della letteratura francese. Il ciclo carolingio ha una notevole fortuna di pubblico già tra la fine dell'XI e del XII secolo, e un successivo momento tra la seconda metà del XV e l'inizio del XVI secolo, quando il paladino Orlando verrà nuovamente scelto come protagonista, prima del poema di Maria Matteo Boiardo, l'Orlando innamorato e in seguito del poema più famoso di Ludovico Ariosto, l'Orlando furioso, considerato una delle opere Epica medievale Diapositiva 1 Diapositiva 1

La Chanson de Roland, poema epico medievale si inserisce nel filone della “Chanson de geste”, genere poetico narrativo che si diffuse nella Francia settentrionale in contemporanea della lirica trobadorica, intorno all’anno ‘200. Nel manoscritto più antico che ci è pervenuto, risalente al dodicesimo secolo, la lingua usata è l’anglo-normanno e l’autore risulta essere un letterato, Turoldo, di cui non abbiamo alcuna notizia. Anche se non è chiaro il ruolo di Turoldo: se fu l’autore dell’opera oppure semplicemente un copista che scrisse il manoscritto (all’epoca non c’era ancora la coscienza da parte dell’autore dell’opera d’arte). E’ composto da strofe, dette lasse, ognuna una delle quali contiene episodi autosufficienti, in versi decasillabi in assonanza con la funzione di scandire il ritmo. La Chanson de Roland, pur essendo scritta, contiene caratteristiche tipiche della tradizione orale che si ritrovano negli attributi formulari e nella semplicità di linguaggio che ne favorisce la memorizzazione. Chanson de Roland Diapositiva 2

Il tema principale costituito dalle imprese di Carlo Magno e dei suoi paladini in lotta con i musulmani. I contenuti, anche se per la maggior parte leggendari si ispirano ad un avvenimento preciso, quando la retroguardia di Carlo Magno nel 778 fu attaccata sui Pirenei da un esercito di contadini baschi, nello scontro perirono alcuni nobili tra i quali è citato Hruolandus. I fatti storici vengono quindi rielaborati ed idealizzati per offrire un modello di comportamento per la società francese dell’epoca delle crociate. Sono esaltati nel poema valori quali il coraggio, l’eroismo in guerra, l’amore verso la patria, la lealtà nei confronti del sovrano. Senza contare che viene sottolineata la religiosità dei paladini come valore pregnante e fondamentale: tutte le loro imprese sono effettuate sotto la spinta del motivo religioso. Il racconto è molto semplice ed incentrato sulla netta contrapposizione tra bene e male, cristiani e non cristiani, narra una guerra santa ma anche spettacolarizzata. Non vengono rappresentati i dubbi, le paure, i cristiani sono nel giusto, sono sicuri, potenti ed invincibili. Tema della Chanson Diapositiva n3

Messo come epica medievale Con ciclo bretone o ciclo arturiano si intende la vastissima mole di materiale letterario incentrato sulla figura di Re Artù. Le vicende di Artù, dei Cavalieri della Tavola Rotonda, del Mago Merlino, di Lancillotto, di Excalibur furono elaborati attraverso i secoli in una vasta ed eterogenea serie di testi scritti in numerose lingue (latino, francese, inglese, tedesco, italiano) a partire dal Basso Medioevo. Alcuni dei temi del ciclo arturiano hanno origine nella leggenda; altri sono stati aggiunti nel tempo dalla creatività dei numerosi autori che si sono succeduti nei secoli. Messo come epica medievale Diapositiva n4

Il castello di Camelot Diapositiva n 5

Ciclo bretone o arturiano Questa letteratura nacque e si sviluppò nel XII secolo nella Francia settentrionale contemporaneamente all'epopea delle chanson de geste. La materia di Bretagna prende l'avvio dalla fantasiosa Historia regum Britanniae, scritta da un chierico gallese, Goffredo di Monmouth, nel 1135. La storia consiste in una compilazione romanzesca di amori, magie ed avventure e venne liberamente tradotta in versi francesi un ventennio più tardi in Francia nel Roman de Brut dal poeta normanno chiamato Maistre Wace. Essendo tradotta liberamente e in una lingua accessibile al contesto, l'opera divenne subito facilmente accessibile ad un pubblico più vasto e diede l'avvio a una produzione assai ricca (più di cento composizioni in lingua romanza) soprattutto in versi e più tardi anche in prosa. La poesia in area romanza si sviluppa prima della prosa, perché il ritmo e la rima rendono più facile la divulgazione orale e anche la memorizzazione. Ciclo bretone o arturiano Diapositiva n 6

Differenze tra ciclo bretone e carolingio Il "ciclo bretone" presenta profonde differenze dal genere dellaChanson de geste tipica del ciclo carolingio. Esso ebbe il suo sviluppo in ambienti cortesi, dove ben si conoscevano le disquisizioni amorose riportate nel trattato del De amore di Andrea Capellano e ha come motivo principale non la lotta collettiva contro gli Infedeli, ma l'amore e la ricerca individuale di avventure. Differenze tra ciclo bretone e carolingio

I cavalieri della tavola rotonda Il cavaliere della tavola rotonda, alla corte di re Artù, non è più l'Orlando della Chanson de Roland che muore con tutta la sua schiera a Roncisvalle come un martire, ma è un solitario cavaliere errante che va alla ricerca di prove sempre più difficili per esaltare se stesso e per conquistare la donna amata. I cavalieri della tavola rotonda Diapositiva n 8

Tra le storie più celebri si ricordano le leggende su Merlino e la spada Excalibur, l'orgine prodigisa e l'inizio del regno di Artù, l'amore tra Lancillotto e la regina Ginevra, moglie di Artù, l'amore di Tristano ed Isotta, moglie di re Marco, le vicissitudini, le avventure e le ricerche riguardanti Morgana la Fata e suo figlio Mordred, i cavalieri della Tavola Rotonda, tra cui Galvano, Ivano, Galeotto, Tristano, Palamede e moltissimi altri, la figura di Perceval e il tema del Graal, etc. Tutti questi temi vennero trattati in moltissime opere: tra le prime le più famose furono i romanzi di Chrétien de Troyes, uno dei più grandi scrittori medievali, il Tristan di Béroul il Tristan di Thomas (c.1170), i "Lais" di Maria di Francia etc.