Ruolo della chirurgia nelle metastasi vertebrali: nostra esperienza

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
OSTEOPOROSI: PREVENZIONE E GESTIONE CLINICA
Advertisements

CARCINOMA INIZIALE DELLA MAMMELLA
Fratture vertebrali Rachide cervicale
Acuta: comparsa improvvisa, spesso senza causa apparente:
Colonna e midollo. Anatomia.
SOCIETA’ TRIVENETA DI CHIRURGIA
Due storie diverse due domande al genetista
Ca prostata – opzioni terapeutiche – linee guida
Epidemiologia TUMORI del POLMONE
Il Follow-up del Carcinoma Tiroideo
Caratterizzazione patologica del carcinoma del retto localmente avanzato dopo radio-chemioterapia preoperatoria Raffaella Santi, Luca Messerini, Camilla.
Unità Operativa Neurochirurgia: Istituto San Raffaele - G.Giglio
Sistema nervoso periferico struttura nervi spinali plessi nervi spinali catena gangliare simpatico confronto tra parasimpatico e simpatico.
PATOLOGIA DEGENERATIVA DEL RACHIDE CERVICALE E LOMBARE
C. Montagna, L. Sammarchi FONDAZIONE IRCCS Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo PAVIA U.O. RADIODIAGNOSTICA Direttore: Dr. Federico Zappoli Thyrion.
PATOLOGIA TRAUMATICA DELLA COLONNA VERTEBRALE
IL FOLLOW UP IN ONCOLOGIA MEDICA.
Tiroidectomia per cancro
24° CONGRESSO NAZIONALE ACOI
CONGRESSO INTERNAZIONALE DI OSSIGENO OZONO TERAPIA
Già primario f.f. U.O. di neurochirurgia
Riabilitazioni Speciali dell'Università di Pavia
Il dolore nel paziente oncologico
La malattia metastatica ossea:
Il dolore cronico oncologico
SECREZIONI DAL CAPEZZOLO
CARCINOMA DELLA MAMMELLA RECIDIVO
CARCINOMA DELLA MAMMELLA AVANZATO
MELANOMA.
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati:
ERNIA DEL DISCO L’ernia discale rappresenta la causa più comune di lombosciatalgia. Colpisce preferibilmente il sesso maschile, nell’età compresa tra i.
Caso clinico Come l’ho fatto…..come avrei potuto farlo?
CISTI ANEURISMATICA.
Facolta’ di Medicina e Chirurgia
OSTEOMA OSTEOIDE.
III Simposio Satellite Della SOCIETA’ ITALIANA DI NEUROCHIRURGIA S
I TUMORI del RACHIDE.
NEOPLASIE DEL TESTICOLO
RACHIDE.
Degenerazione discale Disco-Artrosi
PATOLOGIA CHIRURGICA DEL MEDIASTINO
La Divisione di CHIRURGIA TORACICA
Inquadramento clinico del dolore radicolare di origine vertebrale:
CAGE STAND-ALONE MONOPORTALE. INDICAZIONI E LIMITI
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati:
Stenosi Lombare.
CASO CLINICO Un uomo (A. P.) di 65 anni si presenta all’osservazione con dolore lombare da alcuni mesi.
OSSA E ARTICOLAZIONI ALCUNE MALATTIE.
NEOPLASIE DELLO STOMACO
CHIRURGIA SPINALE SPINE SURGERY
Liceo Scientifico A. Antonelli di Novara Peruzzo Sofia e Corcione Maria Pia classe 3F.
Dipartimento di “Diagnostica per Immagini” Ospedale Maggiore di Novara
Immuno-Oncologia: capire l’innovazione nel trattamento del tumore.
Lo scheletro umano.
Facoltà di Medicina e Chirurgia Seconda Università degli Studi di Napoli Corso di Laurea in Fisioterapia Microinstabilità lombare: Programma riabilitativo.
Universita’ degli Studi di Cagliari Azienda Ospedaliero-Universitaria
Dorsale Protocollo d’esame RM
Anatomia e biomeccanica della colonna vertebrale
Policlinico Universitario Agostino Gemelli ©2007
Modulo 6 Diagnosi Integrata.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA.
Trauma cranico minore dott. M. Gnoffo
CASO CLINICO Filippo Alongi Direttore
Fratture Dorsali e Lombari
Erik P. Sganzerla Università di Milano-Bicocca
INSTABILITA' ATLANTOEPISTROFEA DEL CANE
Neoplasie del testicolo
TRAUMATOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO. Trauma midollare esogeno l Relativamente frequente nei piccoli animali l Danni primari di varia gravità n contusione.
MEDICINA RIABILITATIVA E ONCOLOGIA RICCIONE MAGGIO 2007 IL RUOLO DEL FISIATRA NEL CDO R.M.ROSSI.
Transcript della presentazione:

Ruolo della chirurgia nelle metastasi vertebrali: nostra esperienza G. Vitale, R. Vitale, A. Punzo, M. Carandente, P. Caiazzo Neurochirurgia AORN “A. Cardarelli ” Napoli Direttore : dr P. Caiazzo

Introduzione Con il prolungamento della vita dei pazienti affetti da patologia tumorale maligna, si rende sempre più frequente il riscontro di casi di compressione midollare da metastasi vertebrale.

Casistica metastasi vertebrali trattate con tecnica OPEN Periodo 2005-2012 N. pazienti 70 Sesso 40F 30M Sede Cervicale 8 Dorsale 45 Lombare 17 Tumore primitivo in ordine di frequenza Ca mammella, ca prostata, ca polmoni mieloma linfoma di Hodghkin

Predilezione a metastatizzare La predilezione a metastatizzare verso una specifica regione vertebrale è basata sul volume e sul numero delle vertebre che compongono la regione stessa; perciò, il 70% delle metastasi sono localizzate nella regione toracica, il 20% nella regione lombare ed il 10% nella regione cervicale. La nostra casistica, se pur limitata, coincide perfettamente con i dati della letteratura. La mammella, la prostata, il cancro ai polmoni sono i più comuni tumori che metastatizzano all’osso; comunque i tumori maligni del sangue come mieloma e linfoma di Hodghkin metastatizzano frequentemente alle strutture ossee.

Manifestazioni cliniche I pazienti sono giunti alla nostra osservazione di PS per deficit neurologico ingravescente da compressione midollare associato a dolore incoercibile, spesso notturno, resistente ai comuni antalgici e cortisonici. L’irradiazione del dolore era di tipo cordonale e/o radicolare.

Stadiazione oncologica Tutti i pazienti sono stati studiati con rx-grafia standard, TC spinale, RMN spinale in toto e sono stati stadiati con TC total body.

Criteri di inclusione per il trattamento chirurgico Aspettativa di vita superiore a 3-6mesi; Valutazione e stadiazione oncologica; Deficit neurologico parziale o completo con insorgenza da non più di 6-12 ore; Compressione mielo-radicolare accertata con TC spinale e RMN spinale; Assenza di elevatissimi rischi per la vita legati alle condizioni generali e/o alla procedura chirurgica.

Trattamento chirurgico Tutti i pazienti sono stati sottoposti a exeresi della lesione quanto più estesa possibile con decompressione e liberazione delle strutture mieloradicolari.

Metastasi cervicali trattate N pazienti 8 Sede C2 1 Stabilizzazione occipito- cervicale C4 2 Somatectomia mediana anteriore + plating placche e viti C5-C6 Somatectomia mediana anteriore 2 livelli + plating placche e viti C7 Somatectomia mediana anteriore C7 posteriore 3 Laminectomia C5-D1

. Localizzazione cervicale posteriore

Localizzazione dorsale Note tecniche Interessamento somatico somatectomia parziale mediante artrectomia e/o peduncolectomia mono o bilaterale + stabilizzazione mediante sintesi-fusione con montaggio corto con barre e viti transpeduncolari e/o transarticolari. Interessamento posteriore laminectomia decompresiva e asportazione di tessuto neoplastico endocanalare e decompressione della corda midollare.

Localizzazione dorsale anteriore Paziente che presentava compressione midollare da metastasi vertebrale anteriore rispetto al midollo, interessamento somatico, è stata eseguita una somatectomia parziale mediante artrectomia e/o peduncolectomia mono o bilaterale. In questi casi è stata eseguita una stabilizzazione mediante sintesi-fusione con montaggio corto con barre e viti transpeduncolari e/o transarticolari infisse nelle vertebre sopra e sottostante la lesione.

Localizzazioni dorsali Note tecniche

Localizzazione dorsale Note tecniche

P con metastasi dorsale

P. Con metastasi dorsale

Metastasi LOMBARI trattate Note Tecniche Metastasi LOMBARI trattate N pazienti 17 Sede L1 3 Laminectomia + peduncolectomia mono o bilaterale + asportazione di tessuto neoplastico e decompressione e liberazione del sacco e delle radici nervose + stabilizzazione mediante sintesi-fusione con montaggio corto con viti transpeduncolari infisse nei somi della vertebra superiore e inferiore collegate a barre laterali sagomate secondo la curvatura fisiologica. L2 L3 4 L4 6 L5 1

Localizzazione lombare Note tecniche

Localizzazione lombare

Localizzazione lombare Note tecniche P. di anni 55 affetta da CA polmonare con localizzazione secondaria vertebrale a livello di L1 trattata con vertebroplastica per via monoportale monopeduncolare. Dopo circa 20 giorni dall’intervento paraparesi ingravescente. Una RMN dorsolomabare mostrava crollo patologico di L1 con materiale endocanalare con segni di compressione midollare L1

Localizzazione lombare note tecniche Sottoposta d’urgenza ad intervento di laminectomia ed artropeduncolectomia bilaterale con asportazione di tessuto endocanalare e decompressione e liberazione del sacco e delle radici. Stabilizzazione mediante sintesi-fusione con viti infisse in D12 e L2 e colegate a barre laterali. Netto miglioramento del deficit neurologico già nel decorso post-operatorio

Pianificazione alla chirurgia Una chirurgia radicale della lesione nelle metastasi vertebrali risulta difficilmente eseguibile rispetto ad altri distretti ossei (arti inferiori). Nei casi da noi trattati abbiamo eseguito una corpectomia e somatectomia, rimozione del corpo vertebrale,totale o parziale e mai una vertebrectomia ( rimozione di tutti gli elementi di una vertebra). Per la identificazione della e/o delle vertebre interessate dalla lesione neoplastica e per una corretta pianificazione della terapia chirurgica, noi seguiamo la classificazione a raggiera di orologio WBB system (Weisten, Boriani, Biagini) che divide la vertebra in 12 zone ( da 1 a 12) e in 5 strati (da A a E) dai tessuti paravertebrali all’interessamento della dura. L’estensione longitudinale del tumore permette di identificare la specifica vertebra interessata dalla lesione.

Classificazione di Harrington Noi riteniamo che sia molto utile, per un corretto iter terapeutico, la classificazione in Cinque classi concepita da Harrington focalizzata su fattori molto importanti in p. con metastasi spinale: stabilità e stato neurologico. Classe I : p. che non hanno un significativo coinvolgimento neurologico ; Classe II : p. con coinvolgimento osseo senza collasso del corpo vertebrale o instabilità; Classe III: p. con indebolimento neurologico senza significativo coinvolgimento osseo; Classe IV: p. con collasso vertebrale con dolore senza significativa compromissione neurologica; Classe V: p. con collasso vertebrale o instabilità con significativo indebolimento neurologico

Scoring and classification system

Trattamento conservativo o chirurgico In base a quanto innanzi esposto noi riteniamo che pazienti con dolore, senza deficit neurologici ed instabilità vertebrale, possono essere trattati conservativamente e sottoposti a radio e chemioterapia (Classe I e II di Harrington), eventuale terapia ormonale e chirurgia spinale mininvasiva (osteosintesi percutanea posteriore, vertebroplastica e cifoplastica). La radioterapia è il pilastro per il trattamento delle metastasi spinale; se è presente instabilità (classe IV), la chirurgia è indicata. Se è presente compromissione neurologica(classe IV e V) c’è indicazione ad un pronto trattamento chirurgico.

Casistica metastasi vertebrali trattate con tecnica PERCUTANEA Periodo 2008-2012 N. pazienti 11 Sede Dorsale 3 Lombare 8 Sistema longitude Sistema sextant

Osteosintesi percutanea in casi di metastasi vertebrale In 11 pazienti con localizzazione secondaria dorsale inferiore, da D8 a D12 e lombare, in assenza di tessuto neoplastico endocanalare, ma a rischio di crollo patologico, noi abbiamo eseguito una osteosintesi percutanea posteriore con viti infisse per via percutanea transpeduncolare nel soma superiore ed inferiore alla vertebra lesa. Inoltre è stata praticata biopsia per via percutanea transpeduncolare monoportale D8 Pathologic fracture D8 LONGITUDE SYSTEM

Osteosintesi percutanea in casi di metastasi vertebrale Metastasi a livello di L4 da tumore polmonare: 1-Agobiopsia per via percutanea trans- peduncolare monoportale. 2-Osteosintesi posteriore con viti infisse per via percutanea transpeduncolare nei somi di L3 e L5 e collegate a barre laterali L4 Sextant system L4

Conclusioni Il compito della chirurgia delle compressioni midollari da metastasi vertebrale è quello di -decomprimere e liberare il midollo e/o le strutture radicolari, -eseguire una escissione della lesione quanto più estesa possibile, -fare diagnosi di natura del tumore - stabilizzare il segmento vertebrale eventualmente instabile. Noi riteniamo che le procedure chirurgiche dirette verso un scopo funzionale (decompressione spinale, stabilizzazione di frattura patologica), con o senza parziale rimozione del tumore, sono considerate palliative. Le procedure palliative sono intese ad ottenere una diagnosi, migliorare il dolore e possibilmente preservare la funzione.

Grazie dell’attenzione

Localizzazioni cervicali Note Tecniche

Localizzazione dorsale note tecniche

Localizzazione dorsale Note tecniche

Localizzazione cervicale Quattro pazienti: 1 p. mostrava metastasi di C2 con instabilità cervicale alta da frattura delle articolari ed è stato stabilizzato con placche occipito -cervicali “ sistema vertex”; 2 p. con compressione midollare da metastasi interessante il soma di C4, in un caso, e di C5-C6, in un altro caso sono stati trattati con somatectomia mediana di un livello, nel primo caso, e di due livelli nel secondo caso, con decompresione e liberazione del midollo e sintesi-fusione con gabbia di Piramesh e plating con placca e viti bicortiocali; 1 p. mostrava compressione midollare da processo espansivo extradurale con massima espressione a livello di C7 (compressione posteriore) è stato trattata chirurgicamente eseguendo una laminectomia da C5 a D2 con asportazione della massa tumorale e decompressione e liberazione del midollo.