Sociologia delle Comunicazioni 10.03.2010 Reality TV e Cultura Convergente.

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Transcript della presentazione:

Sociologia delle Comunicazioni Reality TV e Cultura Convergente

“Chi avrebbe mai immaginato che i programmi di reality tv come Survivor (2000) e American Idol (2002) sarebbero stati la prima killer application della convergenza fra media, la grande new thing in grado di dimostrare il potere generato dall’intersezione tra vecchi e nuovi media?” (p. 41)

La crisi dei network o della TV generalista negli anni 80 e il successo dei canali via cavo negli Stati Uniti I reality come franchise transmediale Nuovi modelli di consumo (intelligenza collettiva) e nuove strategie di programmazione e di marketing (economia affettiva)

Survivor (CBS 2000-) Format (originariamente svedese, vendibile, esportabile su un mercato mondiale) Franchise internazionale (variazioni locali) V_series%29 V_series%29 Survivor Borneo BekE BekE Esempio di intelligenza collettiva come nuovo modo di consumo

American Idol (Fox, 2002) Franchise inglese ( , Simon Fuller) Un enorme successo di pubblico Prodotto transmediale (TV, telefono, Internet, concerti, radio, film etc) BqM Esempio di economia affettiva come nuova strategia di marketing

American idol e l’economia affettiva “..una nuova concezione del marketing… che interpreta la componente emozionale nelle scelte di consumo come una forza motrice che determina ciò che guardiamo e che acquistiamo… un tentativo di allineamento alle ricerche svolte negli ultimi decenni dai cultural studies” (p. 44)

American idol e l’economia affettiva Il lato economico dell’economia affettiva: quantificare il desiderio misurare le connessioni trasformare la fidelizzazione di uno spettatore in un prodotto commerciale trasformare tutto in un ritorno sugli investimenti (Cf. p. 44)

“Siamo ancora in un mondo in cui ciò che si può contare conta di più di tutto il resto…” (p. 44) Processi di finanziarizzazione dell’economia (cf. Christian Marazzi)

Un pubblico segmentato… “Di tanto in tanto, i network rivalutano certi segmenti del loro pubblico…” (pp ) -cambiamenti nelle strategie di programmazione (ex anni sessanta rivalutazione del pubblico urbano; interesse per le minoranze negli anni ‘90 e sitcom afrocentriche; rivalutazione dei fan negli anni duemila)

“Gli uomini di marketing cercano di costruire la reputazione del brand non più facendo leva sulle transazioni individuali, ma attraverso la somma di interazioni col cliente, un processo che si estende nel tempo e che si attua attraverso molti ‘punti di contatto’ con media diversi. Non puntano semplicemente a convincere un consumatore di un singolo acquisto, ma a costruire una relazione di lungo termine con un marchio.” (p. 45)

“L’industria televisiva si sta concentrando a conoscere i consumatori che hanno relazioni prolungate e modalità di fruizione attive rispetto ai contenuti, coloro che si mostrano quindi disposti a seguirne le tracce attraversando tutte le piattaforme…” (p. 50) Non una sola interazione, ma una serie di interazioni ognuna delle quali genera un valore La regola dell’80/20 e i consumatori ispiranti (p. 57)

Capitale emozionale… “Immaginate se usassimo tutti gli strumenti a nostra disposizione per creare una varietà in continua espansione di interazioni con persone che – nel corso del tempo – desse vita a una relazione, a una serie continua di transazioni che fosse unica, differenziata e più profonda.” (Steven J. Heyer Presidente Coca Cola, 2003, cit p. 52)

American Idol: partecipazione, coinvolgimento, investimento “American Idol vuole che i suoi fan provino una sensazione d’amore per il marchio…” (34)

“…il fattore più importante che distingue i reality show da altri prodotti non-fiction è la serializzazione. Le gare di talenti costituiscono un genere di spettacolo ben radicato… Nel serializzare una gara di talenti, American idol ha semplicemente seguito una tendenza che attraversa tutta la televisione contemporanea – un passaggio dagli episodi autonomi…verso archi narrativi più lunghi e complicati e una maggiore attenzione per i richiami alla storia della serie…” (p. 63)

Serialità della relazione col marchio Voto settimanale Fan clubs e grassroots marketing Pervasività degli sponsor (Coca Cola) Strategie multiple: coinvolgere gli zapper, gli occasionali e formare i fedeli

Serialità della relazione col marchio “Questo investimento inizia con il raduno di milioni di aspiranti concorrenti ai provini che si tengono negli stadi e negli alberghi per convention di tutto il paese. Sono molti di più gli spettatori del programma che gli aspiranti, molti di più gli aspiranti che i partecipanti e molti di più i partecipanti che i finalisti. Ma a ogni gradino della scala gli spettatori sono invitati a immaginare: “Potrei esserci io o qualcuno che conosco.” (p. 54)

“I programmi di real tv sono costruiti sulla somma di tanti brevi momenti di ‘attrazione’ a forte carica emotiva, che possono essere guardati in sequenza o meno rispetto al flusso della trasmissione. Ma il programma è progettato in modo da rendere possibili e sostenere livelli diversi di coinvolgimento. American Idol è progettato per attirare ogni possibile spettatore e per fornire a ciascuno un motivo valido per non cambiare canale.” (p. 62)

Reti sociali e reality TV: l’importanza del gossip Dal pubblico o come massa indifferenziata o come insieme di individui alle brand communities Socialità del consumo Gossip come modo di discutere la moralità e i valori etici condivisi attraverso i reality Estensione del gossip attraverso il web sociale

La verità nascosta della reality TV “Siccome i personaggi sono persone vere che hanno una loro vita al di fuori del programma, gli spettatori hanno la sensazione che ci sia molto di più da sapere sul loro conto, il che costituisce uno stimolo all’inseguimento di notizie sui vari canali mediatici… E’ d’altra parte appurato che la reality tv rappresenta uno dei volani principali del traffico web verso i siti dei network. “ (p. 73)

L’attivismo dei fans Contestazione del voto e difesa del ‘merito’ in American Idol Intelligenza collettiva degli spoilers in Survivor Difesa delle brands e critica delle corporations (consumatori di Apple computers, Harley Davidson etc)