a cura del prof. Marco Migliardi

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
a cura del prof. Marco Migliardi
Advertisements

Il piccolo principe.
Giovanni PASCOLI nato nel 1855 a S.Mauro di Romagna (FC)
2 STEP Successivamente si presenta un’antologia di poesie a colori.
GIOVANNI PASCOLI ( ) Una vita tra il nido e la poesia
Giacomo Leopardi ( ) Recanati.
Giovanni Pascoli la poesia delle piccole cose.
GIOVANNI PASCOLI.
Giovanni Pascoli Scuola Infanzia di Gallicano Progetto COMENIUS Anno scol
Anno scolastico 2004/2005 Parole e immagini Classe 2^B.
GIOVANNI PASCOLI.
Giovanni Pascoli.
LAMENTO PER IL SUD Salvatore Quasimodo esci.
Il lampo E cielo e terra si mostrò qual era
“Lo dice un burattino di stracci”
Io sono andata a casa mia Alla mia magione mi recai Sono andata a casa mia, io grado zero Inversione e scarti di registro Inversione A casa mia sono andata.
Castelvecchio di Barga
Il gelsomino notturno E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo.
Un Uomo venuto da lontano
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Con i santi nel presepe Novena di Natale 2011
Myricae Analisi di testo ave 2011.
Giovanni Pascoli La vita Poesie.
La mia sera di Giovanni Pascoli.
Una lirica di Giovanni Pascoli
Dichiarazioni d’amore
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
Novembre DiGiovanniPascoli. Biografia Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna il 31 dicembre Da ragazzo fu nel collegio dei Padri Scolopi.
tratto da "Il piccolo principe" scritto da Antoine de Saint-Exupéry
Giovanni Pascoli Vita e opere.
DEDICATO Automatic slide.
Giovanni Pascoli.
L’energia in due poesie di G. Pascoli
X Agosto.
GIOVANNI PASCOLI.
GIOVANNI PASCOLI.
“Spesso il male di vivere ho incontrato” il salmo 90
G. Pascoli, X Agosto (Myricae, 1897)
Breve biografia di Giovanni Pascoli
Mastellina Tanti, tanti anni fa, in un piccolo villaggio, vivevano un uomo e una donna. Prima essi avevano abitato in una città, in un palazzo bello e.
VALENTI Davide Salvatore – 5^CLT Esame di Stato 2008/2009.
Il gelsomino notturno di Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli ….
28 Dicembre 2007 Festa degli Innocentini
Poesie sulla primavera by albiemotions
Pascoli con le due sorelle Ida e Maria
Studiare pagg ; ; ; 471; Giovanni Pascoli Studiare pagg ; ; ; 471;
Parrocchie Massa e Lizzano
Studiare pagg ; ; ; 471; Giovanni Pascoli Studiare pagg ; ; ; 471;
Giovanni Pascoli San Mauro di Romagna 1855 – Bologna 1912
La Famiglia come centro dell’Amore
Via Crucis per la famiglia
"Un uomo può essere padre, ma ci vuole una persona speciale per essere papà."
GIOVANNI PASCOLI.
"Se per un istante Dio si dimenticherà
Pascoli con le due sorelle Ida e Maria
NELLA NOTTE SEI LUCE Incontro di preghiera in preparazione al Natale.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella V a domenica di Quaresima.
Un Uomo venuto da lontano Canzone di Amedeo Minghi.
GIOVANNI PASCOLI ( ) Una vita tra il nido e la poesia
Giovanni Pascoli, Myricae
a cura del prof. Marco Migliardi
Giovanni Pascoli … e il Decadentismo.
Una complessa semplicità Giovanni Pascoli Tenuta “la Torre” a San Mauro di Romagna (Forlì), villa Torlonia, 31 dicembre 1855 Ruggero Pascoli amministratore.
Una complessa semplicità
Se il chicco di grano….
GIOVANNI PASCOLI ( ) Temporale DA MYRICAE (1891) METRO: ballata piccola in settenari; il primo verso è staccato dagli altri e costituisce la.
TEMI E IMMAGINI PIU’ FREQUENTI DELLA POESIA PASCOLIANA.
Soggetto lirico e natura: un binomio inscindibile Appunti di letteratura italiana Annamaria Palmieri
Transcript della presentazione:

a cura del prof. Marco Migliardi Giovanni Pascoli

Pascoli – l’infanzia Nasce a San Mauro di Romagna nel 1855 da famiglia agiata Quarto di dieci fratelli Primi anni felici 10 agosto 1867: muore il padre, assassinato 1868: muoiono anche la madre e una sorella Nel 1871 muore il fratello Luigi

La morte del padre Fu un dramma in tutti i sensi Forse ucciso per interessi economici o di lavoro: era l’amministratore delle tenute Torlonia La famiglia sapeva chi era l’assassino e per Giovanni, continuare a vivere vedendolo passare per strada, fu straziante Villa Torlonia

I drammi famigliari Causarono: Tema della morte e del dialogo coi cari defunti che ricorrerà ossessivo nella produzione poetica di Pascoli Tema del nido intatto nella prima infanzia, sempre rimpianta, e poi disfatto e impossibile da ricreare.

Il rifugio nel “nido” familiare È testimonianza di fragilità psicologica Implica l’incapacità di rapportarsi con l’altro Determina una visione turbata della sessualità Il poeta vive il rapporto amoroso in modo sublimato attraverso la sua relazione con le sorelle Giovanni con la sorella Maria

Il simbolismo pascoliano: il nido Trasposizione del concetto di nido anche in politica (socialismo umanitario e nazionalismo solidale) Famiglia d’origine, protezione B L’uscita è definitiva C Impossibilità di ricostruirlo D Rifiuto dell’eros

Altro tema chiave: il fanciullino Indica la spensieratezza, l’innocenza la capacità di stupirsi Legato anch’esso ai lutti famigliari Deve sempre essere presente la sua voce in ogni poeta E’ pur sempre il segno nostalgico per un’infanzia per sempre perduta

Questo saggio è un manifesto poetico: Il Fanciullino (1897) Questo saggio è un manifesto poetico: La voce del fanciullino va affievolendosi e solo il poeta vero la ascolta In questo modo traduce in poesia le sue fantasie, le sue intuizioni. La vera conoscenza è sempre intuitiva, così come è intuitivo il fanciullo. La poesia pura coincide con questa conoscenza, fatta di suggestioni simboliche che rivelano il mistero della vita al di là del razionale. In questo modo il poeta riesce a cogliere la bellezza nascosta nelle piccole cose, nei personaggi umili e semplici. Poeta veggente La poesia deve essere consolatrice, esprimere buoni sentimenti, conciliare l’armonia

La formazione scolastica Prima dagli Scolopi a Urbino poi al Liceo classico a Rimini e a Firenze Infine l’Università a Bologna dove fu allievo di Carducci La sua formazione era classica e umanistica, ma in ambito positivista La consapevolezza del fallimento della scienza e della ragione lo trasformò nel primo vero poeta decadente italiano

L’impegno politico Il carattere mite non gli impedì di impegnarsi attivamente in politica nelle file socialiste Tiene comizi accesi e viene pure arrestato: 100 giorni di galera La sua adesione al PSI può essere vista come una sorta di allargamento del nido a livello nazionale Era infatti per un socialismo solidale non per la lotta di classe Il fondatore del Partito Socialista Italiano, Andrea Costa, conosciuto da Pascoli

Pascoli con le due sorelle Ida e Maria La docenza Insegna nei licei classici di Matera e poi di Massa Qui vuole con sé le sorelle Ida e Maria in un estremo tentativo di ricostruire il nido distrutto Poi insegnò a Livorno Vince 13 premi come compositore latino 1894 viene chiamato a Roma a collaborare col Ministero P.I. Qui frequenta D’Annunzio Pascoli con le due sorelle Ida e Maria

Myricae In questi anni comincia a scrivere poesie raccolte in Myricae (1900) Il termine latino si riferisce ad un verso delle “Bucoliche” del poeta latino Virgilio che definisce questi fiori, le tamerici appunto, “Humiles” P. vuole indicare la caratteristica della sua prima poesia, quella delle “piccole cose”; il titolo è anche un omaggio a Virgilio, ma sottolinea anche lo stretto legame di queste liriche col mondo agreste. Sono 156 poesie dedicate al padre

Nuove forme espressive Natura e vita agreste, ma anche la contemplazione e l’evocazione della morte Novità di Myricae A Al limite dello sperimentalismo con puntini sospensivi e punti esclamativi che alterano la sintassi; ricorso a frasi nominali e al simbolismo Nuovi temi B Nuove forme espressive rime interne, versi frantumati, enjembements , largo uso di assonanze e consonanze C Nuova metrica D Nuovo lessico Lessico familiare e quotidiano su cui si innestano tecnicismi, onomatopee e analogie

Il significato di Myricae La descrizione del mondo contadino non è fine a se stessa ma porta ad un significato universale La rappresentazione della vita nei campi è solo all'apparenza il messaggio che il poeta vuole dare In realtà fa da scenario a stati d'animo, inquietudini ed emozioni. Il significato delle Myricae va quindi oltre l'apparenza. Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti, come son rimasta! Come l'aratro in mezzo alla maggese.

X agosto Tematiche La morte del padre Il nido Il fanciullino La terra “atomo opaco del male” La contrapposizione fra l’uomo buono e quello cattivo. Il mistero del male La laicità Il dolore non è solo degli uomini ma è universale L’aspetto positivista: l’Astronomia Figure retoriche (metonimia, metafora) Lo sperimentalismo linguistico San Lorenzo , io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto : l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono ; e restò negli aperti occhi un grido:  portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!

TEMPORALE Un bubbolio lontano….. Rosseggia l’orizzonte, Come affocato, a mare; Nero di pece, a monte stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare: un’ala di gabbiano.

IL LAMPO E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto   una casa apparì sparì d'un tratto; come un occhio,che, largo,esterrefatto, s'aprì si chiuse, nella notte nera.

Il tuono E nella notte nera come il nulla, a un tratto, col fragor d’arduo dirupo che frana,il tuono rimbombò di schianto: rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo, e tacque, e poi rimareggiò rifranto, e poi vanì. Soave allora un canto s’udì di madre, e il moto di una culla.

NEBBIA Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli, su l’alba, da’ lampi notturni e da’ crolli d’aeree frane!  nascondimi quello ch’è morto! Ch’io veda soltanto la siepe dell’orto, la mura ch’ha piene le crepe di valeriane.  Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto! Ch’io veda i due peschi, i due meli, soltanto, che dànno i soavi lor mieli pel nero mio pane.  Nascondi le cose lontane che vogliono ch’ami e che vada! Ch’io veda là solo quel bianco di strada, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane…  nascondile, involale al volo del cuore! Ch’io veda il cipresso là, solo, qui, solo quest’orto, cui presso sonnecchia il mio cane.  

Onoma- topee Termini tecnici Il linguaggio Lingua comune Sperimen- talismo Onoma- topee Termini tecnici I vari linguaggi (detti anche pre e post grammaticali) si fondono col linguaggio semplice e comune, quasi infantile e di basso registro

Caratteristiche del linguaggio pascoliano Tecnicismi (dal mondo botanico, zoologico, tecnologico, agreste…) Utilizzo di un massiccio linguaggio fonosimbolico (onomatopee, figure fonosimboliche, assonanze, consonanze, paronomasia….) Recupero del linguaggio della tradizione poetica associato però a parole settoriali o addirittura gergali o regionali. Utilizzo di analogie e metafore molto ardite Dal punto di vista della sintassi del verso Pascoli frantuma l’armoniosità della versificazione tradizionale attraverso puntini di sospensione, enjambements, asindeti, uso di frasi nominali…

A Castelvecchio Nonostante la docenza universitaria in diverse città, si cercò un “nido” nel piccolo paese di Castelvecchio, in Garfagnana insieme a 2 sorelle in una casa che comprò nel 1902 L’idea di ricostruire un nido con le sorelle ha del morboso. Decise di non sposarsi e non accettò mai il matrimonio di Ida Si tratta del tentativo estremo di ricostruire il nido dell’infanzia Qui resterà fino alla morte nel 1912

2° raccolta: I canti di Castelvecchio Analogie con Myricae Dedica ad un parente scomparso (la madre) Temi campestri e famigliari “Myricae autunnali” le aveva definite il Pascoli Presente il tema dei parenti morti La natura come luogo di consolazione e di serenità, ma anche di compartecipazione al dolore Differenze Liriche più lunghe, di maggior respiro Più musicali, con frequenti richiami fonici + evidente il richiamo a Verlaine Compare il ricordo nostalgico dell’infanzia

La tessitrice Mi son seduto su la panchetta come una volta... quanti anni fa? Ella, come una volta, s'è stretta su la panchetta. E non il suono d'una parola; solo un sorriso tutto pietà. La bianca mano lascia la spola. Piango, e le dico: Come ho potuto, dolce mio bene, partir da te? Piange, e mi dice d'un cenno muto: Come hai potuto? Con un sospiro quindi la cassa tira del muto pettine a sé. Muta la spola passa e ripassa. Piango, e le chiedo: Perché non suona dunque l'arguto pettine più? Ella mi fissa timida e buona: Perché non suona? E piange, e piange - Mio dolce amore, non t'hanno detto? non lo sai tu? Io non son viva che nel tuo cuore. Morta! Si, morta! Se tesso, tesso per te soltanto; come, non so; in questa tela, sotto il cipresso, accanto alfine ti dormirò.

Il Gelsomino notturno E s'aprono i fiori notturni,  nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.  Da un pezzo si tacquero i gridi:  là sola una casa bisbiglia. Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala l'odore di fragole rosse.  Splende un lume là nella sala. Nasce l'erba sopra le fosse. Un'ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. La Chioccetta per l'aia azzurra  va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s'è spento . . . È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova.

1908-12: Canzone di Re Enzio, Poemi italici e Poemi del Risorgimento Le altre raccolte 1904: Poemi conviviali Poesia preziosa, colta, simbolica Miti del mondo classico in chiave decadente Protagonisti Ulisse, Alessandro Magno, Tiberio… 1909: Nuovi poemetti Poesia della natura, del mistero, del cosmo, della morte (La vertigine) 1908-12: Canzone di Re Enzio, Poemi italici e Poemi del Risorgimento Poesia a tema politico e storico

Gli ultimi anni La situazione internazionale difficile e i dolori privati lo mandano in depressione che P. tenta di “curare” con l’alcol Succede a Carducci nella cattedra di Letteratura Italiana all’università di Bologna In occasione della guerra in Libia P. si schiera a favore dell’intervento scrivendo il celebre discorso  ”La grande Proletaria si è mossa” Malato di cirrosi epatica causata dal suo alcolismo, muore a 56 anni per un tumore al fegato, nel 1912

Pascoli imperialista? Fece scalpore l’adesione nazionalista alla guerra di Pascoli noto socialista Ma tutto va letto come una proiezione dell’ideologia del “nido”. P. avverte il dramma degli emigrati costretti a lasciare la patria e per questo legittima le conquiste coloniali, allo scopo di offrire ai figli della nazione “proletaria” (l’Italia) una terra E per P. era anche giusto che “La grande Proletaria” si impegnasse nell’aiutare i popoli più svantaggiati P. vuole ricreare il nido a livello transnazionale

Ricapitolando… www.polovalboite.it/didattica.htm

Il merito maggiore attribuibile al Pascoli fu quello di essere riuscito nell'impresa di far uscire la poesia italiana dall'eccessiva aulicità e retoricità non solo del Carducci e del Leopardi, ma anche del suo contemporaneo D'Annunzio. In altre parole, fu in grado di creare finalmente un legame diretto con la poesia d'Oltralpe e di respiro europeo.

Pascoli è l’iniziatore della poesia frammentaria che ha dominato dai suoi tempi fino alla “poesia pura”. Fino al Carducci la nostra lirica ha uno scheletro, uno sviluppo lineare e logico: le liriche di Pascoli non hanno un filo né narrativo, né logico” (A.Momigliano)