Gli effetti del disegno di legge 1880 sul processo penale a cura di Claudio Nunziata, già magistrato referente distrettuale per l’informatica Emilia Romagna.

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Gli effetti del disegno di legge 1880 sul processo penale a cura di Claudio Nunziata, già magistrato referente distrettuale per l’informatica Emilia Romagna relazione su Bologna, 29 gennaio 2009

DISTRIBUZIONE DELLE PENDENZE Il Ministro alla Camera del ha indicato le pendenze penali complessive relative al 2009 in in fase indagini PM sono circa In fase di indagini dinanzi al GIP-GUP Processi in fase di giudizio dinanzi ai Tribunali ordinari, Corti Appello e Cassazione circa Minorenni e Giudici di Pace circa (la distribuzione è basata sulla media delle ricorrenze degli anni precedenti)

I numeri della giustizia penale (riti ordinari) al definiti sopravvenuti pendenti Procure (noti) Tribunali monocratico collegiale Appello Cassazione

QUADRO DELLE DEFINIZIONI NELLE VARIE FASI Dati riferiti al 2005 denunzie c/o noti esercizio azione penale (43% del dato precedente) di cui DDA 974 giudizio di primo grado (65% del dato precedente) abbreviato (28,5%) monocratico (64,6%) collegiale (2,9%) assise 250 (0,06%) G.Pace (4,4% ) appello (21% rispetto al I° grado) cassazione (59% rispetto al II° grado)

distribuzione della maggiore durata a seconda del modo introduzione del giudizio ordinario (analisi su dati Tribunale Bologna dal 2005 al 2009) tempo medio numero % definiti > 2 anni Citazione diretta % Da ud.preliminare % Opposizione a decreto % Rito direttissimo % Rito immediato % Presso il Tribunale di Roma l’incidenza sui provenienti da udienza preliminare è stata indicata nel 76%

Durate previste dal d.l norma transitoria a regime 10 anni crim.org. (75%) (24%) (1%) Giudizio di I grado 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni Giudizio di II grado 2 anni 2 anni 3 anni Cassazione 1 anno e mezzo 2 anni

ANDAMENTO PRESCRIZIONI 1990 n n n n n n n. 156, n n (mediamente si riferiscono per il 55% a contravvenzioni e per il 45% a delitti) distribuzione ricorrente 76% dichiarata con archiviazione 16% con sentenza di Tribunale 7% con sentenza di appello

RAPPORTO ESTINZIONI / DEFINITI A GIUDIZIO dati 2007 prescrizioni % dei definiti a giudizio ordinario dati 2007 d.l % dei definiti a giudizio ordinario estinz. stimate Stima teorica al 2013 delle estinzioni (prescrizioni+ estinzioni processuali) Supponendo dati constanti Tot. estinzioni % dei definiti a giudizio ordinario Ma almeno 2/3 delle sole prescrizioni dichiarate a giudizio saranno assorbite dal d.l. 1880

somma di estinzioni processuali + prescrizioni nella varie fasi (salvi i maggiori effetti della Vitali-exCirielli) prescritti 2008 estinzioni 1880 previsione di assorbimento totale delle estinzioni ex /3 delle prescrizioni dichiarate a giudizio Tribunale Appello Totale parziale Prescrizioni GIP dichiarate con decreto di archiviazione TOTALE pari al 60% dei processi definiti a giudizio ordinario Le estinzioni rispetto alle prescrizioni sono il doppio in tribunale e aumentano di nove volte in appello in totale aumentano di quattro volte

MEDIA DELLE DURATE REALI DALLA DATA DEL FATTO SECONDO IL RITO DEI PROCESSI del TRIBUNALE DI BOLOGNA sulla base delle risultanze della banca dati della corte di bologna (verifica eseguita nel 2003 su dati registrati dal 2000 in poi) Compresi detenuti GUP – giudizio abbreviato 4 anni e 4 mesi Trib. Monocratico citazione diretta 5 anni Trib. Monocratico da udienza preliminare 7 anni 5 mesi Tribunale collegiale 8 anni e 3 mesi Esclusi detenuti (aumento presunto=+1/3) GUP – giudizio abbreviato 5 anni e 8 mesi Trib. Monocratico citazione diretta 6 anni e 8 mesi Trib. Monocratico da udienza preliminare 9 anni e 11 mesi Tribunale collegiale 10 anni e 11 mesi

Serie storica definizioni giudizio ordinario - dati nazionali Tribunali Monocratico Collegiale Appello Cassazione

Serie storica definizioni Tribunali monocratici di dimensioni prossime a quello di Bologna BARI BOLOGNA CAGLIARI FIRENZE GENOVA SALERNO VENEZIA aumento di produttività di circa 1/7 a livello nazionale, del tribunale bolognese del 12,7% negli ultimi tre anni, del 32% rispetto al rendimento del 2003 e del 60% rispetto a quello del 2001

Serie storica definizioni Tribunali collegiali di dimensioni prossime a quello di Bologna BARI BOLOGNA CAGLIARI FIRENZE GENOVA SALERNO VENEZIA I processi collegiali definiti – rispetto al monocratico - nel 2000 erano il 16,8% e nel 2007 il 4,2%. Presso il Tribunale di Bologna il rapporto nel 2007 è del 7%.

Ripartizione reati rilevazione 1 rilevazione 2 Reati con pena inferiore a 10 anni 75 % 87% Reati con pena superiore a 10 anni 24% 12% procedimenti x criminalità organizzata 1% 1% base prudenziale di calcolo 75%

Pendenti presso l’Ufficio GIP/GUP del Tribunale di Bologna al 30 giugno 2009 Reati con pena < 10 anni di cui con durata > 2 anni con richiesta diversa dall’archiviazione (87%) (13%)

Formula di calcolo della durata durata media = 365* (pendenti iniziali + pendenti finali) / 2 (sopravvenuti + esauriti) /2. Il senso di questa formula è abbastanza intuitivo perché una volta stabilito che un ufficio giudiziario è in grado di smaltire un determinato numero di processi all’anno, occorre dividere il numero di processi pendenti per la capacità di smaltimento annuale ed il risultato indicherà il numero di anni necessario a smaltire tutto l’arretrato.

Scansione temporale degli effetti applicativi d.l Norma transitoriaNorma transitoria riferita ai processi con data reato sino al reati con soglia di 2 anni, per i soli processi x reati <10 anni, in primo grado; Esclusi dalla applicazione gli altri processi pendenti alla data di entrata in vigore: - per reati con pena >10 anni di primo grado - tutti quelli di I grado con data reato successiva al tutti i processi in appello e in cassazione Applicazione a regime - per i processi per i quali l’azione penale sia stata esercitata in data successiva alla entrata in vigore, - con prima possibilità di verifica dopo circa 3 anni (nel 2013 in occasione della prima soglia non rispettata) - con obbligo di adeguamento dei tempi di definizione per gli uffici giudiziari scatta con l’entrata in vigore, salvo a manifestarsi successivamente l’effetto estintivo.

Effetti del D.L Disciplina Transitoria sui pendenti dei Tribunali pendenti al /3 sopravvenuti 2006 (da gennaio ad aprile 2006) ulteriori sopravvenuti con data fatto < (sino ad aprile 2007) Pendenza successiva 2007/2008 Trib. con indice durata >2, /2008 con indice durata >2 / <2,5 (riduzione 1/2) /2008 con indice durata >1 / < 2 (riduzione a 1/5) TOTALE PENDENTI ante CAPACITÀ DI SMALTIMENTO sino ad aprile / / detratto un 30% destinato a detenuti Differenza = Processi soggetti alla disciplina transitoria pari al 75% in ragione del titolo del reato

Effetti a regime del D.L sui pendenti (decorrenza effettiva metà 2013) TRIBUNALI ORDINARI Tribunali in sofferenza con indice di durata >2,5 con detrazione di 1/ Tribunali in sofferenza con indice di durata >2 / <2,5 con detrazione di 1/ = Totale parziale % soggetto alla estinzione processuale **** pari al 14% delle pendenze dei tribunali CORTI DI APPELLO pendenti al % di pendenza > 2 anni **** CORTE DI CASSAZIONE pendenti al % per i ritardi della V sezione destinati all’estinzione per durata di 17 mesi+4 mesi per trasferimento dall’appello ****

Totale previsione effetto DL 1880 a regime a parità di capacità di smaltimento degli uffici per i processi con esercizio dell’azione penale in data successiva a quella di entrata in vigore del disegno di legge (decorrenza minima prevista metà del 2013) processi di tribunale ordinario processi di appello processi di cassazione totale processi esposti a rischio estinzione ogni anno.

L’esperienza del “peso” dei processi Ricerca di un indicatore diverso da 1 Unità di riferimento non più il processo, bensì il reato unitario (=numero dei reati x numero degli imputati) Attribuzione di un coefficiente predeterminato ad ogni reato unitario a seconda della sua intrinseca complessità di trattazione Identificazione di una frazione di difficoltà secondo il rito La risultanza dà il “peso” del processo Finalità: idenficazione delle performances degli uffici e dei magistrati sulla base del peso

Analisi sugli esiti dei processi di appello eseguita nel 2003 su processi definiti dalla Corte di Appello di Bologna modifica della pena 45,58% riforme totali 11,67% conferme 25,36% prescritti e riuniti 11,83% vizi formali 5,54% 100%

Ripartizione media annuale delle condanne persone condannate per delitto, di cui: (37,13%) a sola pena pecuniaria (62,87%) a pena detentiva, di cui: (95,5%) condannati a pena detentiva inferiore ai 3 anni (4,5%) condannati a pena detentiva superiore ai 3 anni 725 condannati a pena superiore ai 10 anni