IL BAGNO IN MARE IN TUTTE LE STAGIONI: ASPETTI MEDICO-SALUTISTICI, PRECAUZIONI E LIMITI Arsenio Veicsteinas Direttore dell’Istituto di “Esercizio fisico, salute e attività sportive”
Condizione climatica ideale: oggi a riposo
BASI DI TERMOREGOLAZIONE PARTE PRIMA BASI DI TERMOREGOLAZIONE Temperatura corporea da 36.5 a 37.5 °C Temperatura cutanea da 32 a 28 °C Flusso ematico muscolare ridottissimo Flusso ematico cutaneo medio Sudorazione (Pers. Ins.) 25-35 ml/ora Frequenza cardiaca da 65 a 75 batt./min Ventilazione da 7 a 10 litri/min Bilancio termico ad equilibrio
Termoregolazione In condizioni abituali le variazioni di temperatura interna sono attorno ad 1 grado centigrado, 36.1-37.5 eccetto: febbre, situazioni climatiche estreme lunga permanenza in acqua calda e fredda esercizio fisico intenso e prolungato
Condizione climatica ideale: oggi a riposo VASCOLARIZZAZIONE CUTANEA: RUOLO FONDAMENTALE Capillari nutritivi Epiderma Derma Arteriole Plesso venoso Anastomosi artero-venosa
UOMO. IL MODELLO “NUCLEO - GUSCIO” Nucleo centrale Guscio periferico
BILANCIO TERMICO ( 80 - 1200 WATT) La temperatura corporea è in equilibrio tra: Termoproduzione: metabolismo basale calore ambientale (azione ormoni, alimentazione, esercizio muscolare, ecc.) Termodispersione: conduzione convezione irradiazione evaporazione
Conduzione trasferimento di calore da una materia all'altra mediante contatto diretto tra le due calore generato dai tessuti profondi tessuti superficiali strato cutaneo + vestiti (20-30 litri di aria intrappolata, se bagnati conducono calore); aria a contatto con la cute
Convezione Trasferimento di calore da una materia all'altra mediante il movimento di un gas o di un liquido sulle loro superfici Aria riscaldata dalla superficie cutanea (conduzione) movimento dell'aria sulla cute dispersione di calore per convezione
Irradiazione Scambio di calore sotto forma di radiazioni elettromagnetiche all'infrarosso A riposo il corpo nudo in aria perde il 60 % del calore prodotto per irradiazione. 2 superficie cutanea (calda) irradiazione vestiti, oggetti vari, ambiente, muro, ecc (freddo) 3 Sole superficie cutanea (enorme quantità di calore) pelle nera o pelle bianca: 95 % assorbimento per irradiazione
Evaporazione La trasformazione di acqua (sudore) sulla superficie del corpo in vapore sottrae 0.58 calorie per grammo di acqua evaporata. Non asciugare il sudore. Il vestito non impedisce la dispersione con l'evaporazione: sudorazione (vestito bagnato) evaporazione sudore (acqua) raffreddamento vestito assorbimento calore dalla superficie cutanea
Evaporazione Unica possibilità di termodispersione quando la temperatura esterna è superiore alla temperatura cutanea. Se l’umidità dell'aria è alta, non evapora il sudore.
Perdita di calore in aria a 27-30 °C senza vento, soggetto nudo, a riposo Conduzione (contatto diretto cute-aria) 3-5 % Convezione (correnti di convezione) 10-15 % Irraggiamento 50-60 % Evaporazione 20-30 % (perspiratio insensibilis 30 ml/h; 0.6 cal/g)
UOMO ARIA CALDA Nucleo centrale Guscio periferico
UOMO IN ARIA FREDDA Nucleo centrale Guscio periferico
Temperatura nucleo 35 -38 °C varia nell’arco della giornata: è più fredda durante le ore notturne 26 28 30 32 34 36 38 22 24 Ambient temperature °C Temperature °C piedi retto testa tronco mani
PARTE SECONDA L’UOMO IN ACQUA
UOMO IN ACQUA TIEPIDA E CALDA Temperatura cutanea = temperatura dell’acqua Conducibilità termica acqua > 25 volte aria Nucleo centrale Guscio periferico
Perdita di calore per vasodilatazione cutanea ACQUA TIEPIDA Perdita di calore per vasodilatazione cutanea Capillari nutritivi Epiderma Derma Arteriole Plesso venoso Anastomosi artero-venosa
Quando la temperatura aumenta: acqua calda Capillari nutritivi Epiderma Derma Arteriole Plesso venoso Anastomosi artero-venosa
Acqua calda: aumento della perdita di calore Vasodilatazione periferica Le vene sono sia periferiche che centrali. Le arterie sono centrali Normale Nucleo riscaldato
UOMO IN ACQUA FREDDA Nucleo centrale Guscio periferico
UOMO IN ACQUA FREDDA Temperatura neutra in acqua = 32-34 °C (no diminuzione della temperatura corporea) A temperatura dell’acqua inferiore alla temperatura neutra la vasocostrizione del guscio periferico (muscolo, grasso sottocutaneo e cute) limita il raffreddamento del nucleo centrale ( ISOLAMENTO INDOTTO DAL GUSCIO PERIFERICO ) Nucleo centrale Guscio periferico: massima vasocostrizione = perfusione zero
Quando la Temperatura ambiente diminuisce Capillari nutritivi Epiderma Derma Arteriole Plesso venoso Anastomosi artero-venosa
Venocostrizione periferica: flusso cutaneo = 0 Acqua confortevole Acqua fredda Scambio controcorrente: il calore del corpo è conservato
Reazioni all’esposizione al freddo 1. Vasocostrizione cutanea a. diminuisce il trasferimento dal nucleo al guscio. b. diminuiscono l’irraggiamento, conduzione e la convezione (diminuendo DT) Avviene primariamente a: estremità (attivazione ortosimpatica) secondariamente a: tronco e segmenti prossimali NON ALLA TESTA
Reazioni all’esposizione al freddo Vasocostrizione rapida, fino a 15-20 min 2. Aumento della viscosità del sangue e diminuzione del flusso ematico
Come possiamo controllare la perdita di calore in acqua fredda ? Generando brividi Aumento del metabolismo basale, tramite il brivido, di 2-3 volte il metabolismo usuale. Il brivido coinvolge quasi tutti i muscoli scheletrici del corpo (eccetto: facciali, extraoculari e orecchio medio), inizia dalla mascella e si diffonde agli altri muscoli Contrazioni a 10-20 Hz Contrazioni involontarie, ripetute e sincrone dei muscoli
Soglia di vasodilatazione cutanea Vasocostrizione
Perfusione muscolare e della temperatura dell’acqua a riposo e durante nuoto
Temperatura dell’acqua 34 Gradi °C 28 Isolamento indotto dal guscio periferico in funzione del grasso sottocutaneo. Il soggetto più è obeso, più è protetto dal freddo
Spessore del grasso sottocutaneo = 10 mm ISOLAMENTO °C.m2 W Temperatura dell’acqua, °C
EFFETTI DELL’ IMMERSIONE PARTE TERZA EFFETTI DELL’ IMMERSIONE
Effetti sul sistema cardiocircolatorio L’immersione “per se” in acqua non calda provoca: aumento della quantità di sangue nel polmone; diminuzione della frequenza cardiaca; aumento della gettata pulsatoria; aumento della pressione arteriosa massima e minima Questi parametri sono modificati sensibilmente da: temperatura dell’acqua età durata dell’immersione sensibilità individuale nuoto
Immersioni in acqua Le immersioni in acqua per 20 minuti a temperatura confortevole producono una diminuzione nella frequenza cardiaca a riposo di circa 8 bpm 20 min di esercizio induce una risposta cardiaca minore di quella indotta su terra alla stessa intensità
Ipotermia ed attività elettrica La perdita di calore influisce negativamente sulla velocità di conduzione degli impulsi nervosi (-1.5 m.s-1 per ogni °C di calo di temperatura corporea. A 32°C di temperatura corporea nel cuore si manifestano anomalie ritmiche e la conduzione degli impulsi risulta fortemente compromessa. … evidenti sono i rischi potenziali per i soggetti che presentano aritmie patologiche. POSSIBILI RISCHI DI AGGRAVAMENTO DI ARITMIE CONTROLLO ANNUALE ECG
OMEOSTASI TERMICA
Omeostasi termica Ripetute immersioni in acqua fredda modificano la soglia per l’induzione del brivido verso temperature inferiori
Acclimatazione al freddo Meccanismi: Diminuzione del brivido Aumento della termogenesi non legata al brivido. Aumento del rilascio di catecolamine e conseguente attivazione dei depositi di grasso bruno Aumenta l’isolamento delle estremità (modificazione dello strato cutaneo e sottocutaneo)
Adattamento vascolare periferico: vasocostrizione Cold Pressure Test: soggetto in aria e immersione di una mano in acqua con ghiaccio ( 4 °C ) Risposta attesa: ↑ attività simpatica vasocostrizione con aumento pressione arteriosa ↑ frequenza cardiaca Nei soggetti “acclimatati” al freddo la risposta è attenuata: inferiore l’incremento di pressione arteriosa conseguente la vasocostrizione e l’attivazione simpatica. EFFETTO PROTETTIVO DELL’ACCLIMATAZIONE
L’adattamento ipotermico Diminuita T° centrale e periferica Diminuita sensazione di freddo Aumentata vasocostrizione cutanea Lieve incremento del tessuto adiposo Risparmio energetico totale da ritardata attivazione del brivido indotto dal freddo
Adattamento ipotermico Queste modificazioni dell’ omeostasi termica si verificano sperimentalmente già dopo 4 immersioni I cambiamenti indotti a livello dell’organismo persistono anche dopo 2 settimane dall’ultima immersione
ETA’ E IMMERSIONE
Età avanzata ed immersione in acqua fredda L’immersione in acqua a 10° provoca un innalzamento dei valori pressori sisto-diastolici La reattività cardiovascolare è dovuta allo stimolo del sistema simpatico indotto dal freddo ed alla capacità delle pareti dei vasi di adattarsi a questa sovrastimolazione Con l’età si assiste ad un più marcato incremento della pressione arteriosa Questa risposta è dovuta alla minore elasticità delle pareti arteriose, che meno si adattano agli stessi stimoli simpatici Il lavoro del cuore è quindi aumentato.
Regolazione dellaTemperatura corporea al freddo
CONCLUSIONE LA PRATICA REGOLARE DEL BAGNO BI-TRISETTIMANALE IN ACQUA FREDDA E’ POSITIVA E SALUTARE SE L’ORGANISMO E’ SANO. UN CONTROLLO CARDIOLOGICO ANNUALE FORTEMENTE RACCOMANDATO