Gli ordini professionali tra passato e presente Laura Tiozzo 22 maggio 2009
Gli Ordini professionali Sono organismi complessi che possono essere indagati da più punti di vista: STORICO GIURIDICO SOCIOLOGICO POLITICO ECONOMICO …
Ratio.. La tendenza dei professionisti ad aggregarsi in gruppi omogenei risale a millenni addietro e si spiega con la volontà di ottenere dal pubblico potere una tutela organica dei propri interessi. Scopo: Dare spessore al gruppo Offrire una tutela visibile ai destinatari delle prestazioni
Lo Stato quindi… Può decidere in un secondo momento di riconoscere giuridicamente alcuni gruppi attribuendo così loro un complesso di diritti e doveri e configurando così un vero e proprio ORDINAMENTO PROFESSIONALE
Un po’ di storia
Antichità Codice Theodosiano (Epoca di Costantino) : Associazioni professionali di chi si occupava di un servizio pubblico (vettovagliamento di Roma) e in particolare pistores, pecurarii e boarii. Erano corpi chiusi strettamente vincolati all’attività che svolgevano e il potere pubblico aveva in loro ingerenza limitata.
Epoca bizantina Il prefetto della città aveva il compito di sovrintendere alle corporazioni, fissare i prezzi e i limiti per le importazioni e le quote dei salari. L’appartenenza a una corporazione era obbligatoria per l’esercizio di una professione,
Anno mille (fonti frammentate) Pare ci fossero nel territorio italiano corpi organizzati per mestiere assoggettati alla Camera Regia che, per vedere tutelato il proprio monopolio, pagavano un tributo.
XII secolo Corporazioni di arti e mestieri diversamente denominate nei vari territori: Esse erano associazioni libere, con propri statuti e una propria cassa.
Epoca dei Comuni Volontà di rinascita dopo l’anno Mille, crescita demografica, nascita di un nuovo organismo, il Comune appunto. Corporazioni nascono come fenomeno nuovo e si allargano a tutti i settori delle attività produttive.
Nei Comuni Confini chiusi e località distanti le une dalle altre; Frequenti guerre che rendevano difficili gli spostamenti Necessità di piccole industrie nel Comune ma al contempo di una regolazione che negoziasse i rapporti tra le une e le altre: FORTE REGOLAZIONE
Epoca delle Città: l’economia assume tratti diversi Possibili esiti: I gruppi professionali Non conquistano il potere politico (Milano) Conquistano il potere politico con la forza (Bologna) Trionfano (Firenze) Non dappertutto tuttavia vi erano associazioni professionali (Venezia)
Settecento Tramonto delle Corporazioni Diffusione delle idee di libertà economica dei fisiocratici e dei sovrani illuminati. Pietro Leopoldo d’Austria
Rivoluzione industriale Cambiamento della dinamica del lavoro. Ripensamento della disciplina giuridica delle professioni: Non più sufficiente una legislazione generale ma una disciplina dettagliata per ogni ambito.
Ottocento Tendenza dei professionisti ad organizzarsi in gruppi chiusi e dello Stato a riconoscerli. Esercizio della professione solo da parte di chi è iscritto in appositi Albi Autonomia degli enti professionali costituiti su base corporativa sotto la vigilanza dello Stato
Epoca fascista Progressiva soppressione dei gruppi professionali e pieno assoggettamento allo Stato.
Fine II Guerra Mondiale Ripristino delle Leggi soppresse durante il Regime, ivi incluse quelle che riguardavano le professioni.
Sintesi: tratti costanti Maggiore o minore coesione interna al gruppo, capacità di influenzare il pubblico potere; Autonomia o soggezione rispetto all’Ordinamento giuridico generale.
1. PROFESSIONE? 2. STATO? 3. TUTELA DESTINATARI DELLE PRESTAZIONI? 4. …
Gli ordini professionali tra passato e presente Laura Tiozzo 22 maggio 2009