L’acqua che non vediamo

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Transcript della presentazione:

L’acqua che non vediamo

Quantità di acqua nel mondo PIANETA BLU

L’acqua è presente: nell’atmosfera; nel terreno; nelle falde sotterranee; OVUNQUE …

Immagine pubblicata nel 2012 dal US GEOLOGICAL SURVEY e mette a confronto la quantità di acqua presente sul pianeta con il volume dello stesso. La prima sfera rappresenta l’acqua sul pianeta. Il 97,5% è acqua salata. La seconda sfera rappresenta il 2,5% ed è acqua dolce (neve o ghiaccio). La terza sfera è l’acqua accessibile al consumo umano ed è solamente lo 0,1%. 2,5 % 0,1%

La quantità di acqua presente oggi è la stessa dal momento dell’origine della Terra. L’acqua non è mai ferma grazie al ciclo idrologico.

Possiamo affermare che: “L’acqua è una quantità finita che vive in un ciclo infinito”

Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico. Gruppo di lavoro dell’ONU vincitore del premio NOBEL per la PACE nel 2007 ci dice che:

IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) La popolazione mondiale è in forte aumento e il consumo di acqua è troppo veloce rispetto al ciclo idrologico.

Nel 2100 un miliardo di persone avranno poca acqua a disposizione Nel 2100 un miliardo di persone avranno poca acqua a disposizione. E questo comporterà un cambiamento climatico, che come vediamo già è in atto (incendi, uragani, alluvioni, siccità). NON è una condanna già scritta, ma per fermarla ci vorrebbe un passaggio veloce a un sistema produttivo basato sulla efficienza , sulle fonti rinnovabili e sul riciclo dei materiali. I MARGINI PER UN INTERVENTO EFFICACE CI SONO ANCORA, ANCHE SE SI ASSOTTIGLIANO ANNO DOPO ANNO.

Maggiori fattori di inquinamento acqua: Detersivi

Maggiori fattori di inquinamento acqua: Piogge acide

Maggiori fattori di inquinamento acqua: Scarichi fognari e industriali

Maggiori fattori di inquinamento acqua: Petrolio

Maggiori fattori di inquinamento acqua: Residui radioattivi

Maggiori fattori di inquinamento acqua: Uso di fertilizzanti e pesticidi

Qualità acqua in Europa e Italia Direttiva CE 60/2000 (direttiva quadro sulle Acque) Obiettivi: prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo, migliorare lo stato delle acque e assicurare un utilizzo sostenibile, basato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili. In Italia la direttiva 60/2000 è stata attuata con il Decreto legislativo 152/2006 Il 31 dicembre 2015 scade il temine per il raggiungimento degli obiettivi dati dalla direttiva europea.

Quali acque vengono valutate e cosa viene valutato? Vengono valutate le acque superficiali (fiumi, laghi, stagni, paludi) e le acque sotterranee ( falde acquifere). Viene valutato lo stato ecologico, chimico e quantitativo. Stato ecologico: Indicatore delle alterazioni in atto sugli ecosistemi dei corsi d’acqua. Stato chimico: Presenza di sostanze pericolose stabilite a livello comunitario Stato quantitativo : potenzialità produttiva e grado di sfruttamento.

Chi valuta? A livello europeo valuta L’ Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA); A livello nazionale le regioni con le rispettive Agenzie Regionali per la Prevenzione Ambientale (ARPA).

Lo stato delle acque superficiali in Europa* Stato ecologico 42% Buono o Elevato 58% Sufficiente o Scarso Stato chimico 10% scarso 40% sconosciuto *Dossier 2014 di Legambiente “Acqualequalità?”

Lo stato delle acque sotterranee in Europa Stato chimico 80% buono Stato quantitativo 87% buono

Stato delle acque superficiali in Italia* Stato ecologico Non noto 56% Buono 24% Sufficiente 13% Scarso 5% Cattivo 1% Elevato 1% Stato chimico Non noto 78% Buono 18% Sufficiente o Scarso 4% *Dossier 2014 di Legambiente “Acqualequalità?”

Lo stato delle acquee sotterranee in Italia Stato chimico Buono 49% Scarso 26,3% Non noto 24,7% Stato quantitativo Buono 52,7% Non noto 31,7% Scarso 15,6%

Purtroppo in Italia i dati non sono completi quindi risulta difficile avere un quadro sullo stato di salute della nostra acqua e poterli comparare con quelli europei. Il 31 Dicembre 2015 si avvicina …

Acqua potabile e depurazione Nel 2012 11% della popolazione globale non ha avuto accesso ad acqua potabile circa 1,5 miliardi di persone e 2,5 miliardi non usufruiscono di fognature e depurazione Circa 8 milioni di morti all’anno per sete.

Mercato dell’acqua minerale In Italia consumiamo circa 188 litri all’anno di acqua minerale pro capite. Siamo uno dei maggiori consumatori mondiali. Produciamo 10,7 miliardi di litri d’acqua minerale da 700 fonti per 260 imprese per 250 etichette. Il 70% del mercato dell’acqua è nelle mani di 6 multinazionali. Le due più grandi sono Nestlè (Lievissima, San Pellegrino, Panna, Vera) e Danone (Ferrarelle, San Benedetto, Guizza, Vitasnella).

Il mercato dell’acqua minerale Una parte dell’acqua venduta a caro prezzo, sgorga da fonti demaniali e ne viene concesso lo sfruttamento con un canone annuale irrisorio . Canone che non copre neanche minimamente il costo dello smaltimento della plastica delle bottiglie (PET). L’80% degli Italiani preferisce l’acqua minerale in bottiglia perché la ritiene più sicura.

Per cosa viene utilizzata l’acqua? Uso domestico (Igiene, Cucinare ecc) Uso agricolo (Irrigazione e produzione) Uso industriale

Virtual water e impronta d’acqua

Virtual Water A parlare per primo di Virtual Water è stato l’inglese John Anthony Allan. Nel 1993 elaborò il concetto di acqua virtuale, ossia la quantità di acqua utilizzata nella produzione e commercializzazione di alimenti e beni di consumo. Il Prof. Allan per questo nel 2008 ha ricevuto Lo Stockholm Water Prize, da parte della Stockholm International Water Istitute.

Impronta d’acqua Il concetto d’impronta d’acqua è strettamente collegato a quello di acqua virtuale ed è stato introdotto dal Prof. Arjen Hoekstra per calcolare il contenuto di acqua virtuale di un prodotto.

Il 92% dell’acqua che utilizziamo ogni giorno sta nel cibo che mangiamo …. Ognuno di noi mangia circa 4.400 litri di acqua al giorno. Ѐ importante chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti ma è molto importante cosa mangiamo e come è stato prodotto... Se poi pensiamo che il 30% di quello che acquistiamo viene buttato!!!

Per esempio: Carne di manzo ( ci vogliono circa 3 anni per la macellazione). Occorrono: 3.060.000 litri per mangime e fibre; 24.000 litri per far bere l’animale ; 7.000 litri per la pulizia e la macellazione. TOTALE 3.091.000 litri Circa 15.000 litri per kilo di carne.

Altri esempi: 4.800 litri per kilo di carne di maiale 3.900 litri per kilo di carne di pollo 720 litri per 750 ml di vino 1.500 litri per kilo di zucchero

Altri esempi: 950 litri per kilo di patatine in busta 300 litri per un litro di birra 40 litri per una fetta di pane (30g) 200 litri per un uovo

Altri esempi: 1.560 litri per 1 kg di pasta 5.000 litri per 1 kg di formaggio 140 litri per una tazzina di caffè 21.000 litri per un kilo di caffè tostato

Altri esempi: 1.000 litri per 1 litro di latte 1.150 litri per 1 pizza Margherita 7.117 litri per 1 kilo di mozzarella 1.300 litri per 1 kilo di grano

Altri esempi: 3.400 litri per 1 kilo di riso 2.400 litri per 1 hamburger 70 litri per 1 mela 50 litri per 1 arancio

Esempi prodotti non alimentari: 600 litri per 1 kilo di carta 50 litri per 1 kilo di carta riciclata 5 litri per 1 pacchetto di sigarette 30 litri per 1 mattone

Esempi di prodotti non alimentari: 2.700 litri per 1 maglietta 16.000 litri per 1 paio di scarpe 9.982 litri per un paio di jeans 6.000 litri per 1 tonnellata di petrolio

Esempi di prodotti non alimentari: 20.000 litri per 1 PC 150.000 litri per 1 auto 2.750.000 litri per una tonnellata di plastica

Conclusioni Perché dovremmo preoccuparci della nostra impronta d’acqua o di quella della collettività in cui viviamo e quindi del sistema produttivo a cui facciamo riferimento? L’acqua è distribuita in modo diverso sul pianeta e in alcuni territori è utilizzata in modo non sostenibile, penalizzando soprattutto coloro che non hanno ancora accesso alla risorsa e ipotecando le future disponibilità. Il nostro obiettivo è quello di diffondere la consapevolezza su questi temi e sottolineare la necessità della cooperazione internazionale visto che circa 263 fra i più importanti fiumi e laghi e centinaia di falde acquifere sono transfrontalieri.

Conclusioni Conoscere e utilizzare i risultati delle ricerche del Prof. Allan e del Prof. Hoekstra può senza dubbio fornire suggerimenti e linee guida per un utilizzo più saggio e rispettoso della risorsa acqua. Il futuro idrico sostenibile per tutte le generazioni che abiteranno il nostro pianeta dipende dal comportamento consapevole di ciascuno di noi e da scelte politiche responsabili di tutti i Paesi del mondo.