Il caso Hydro Quebéc Brilliant group

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Transcript della presentazione:

Il caso Hydro Quebéc Brilliant group Federica BANDERA, Diyala D’AVENI , Federico PASCUCCI, Francesco POLO, Giovanna SURLETI Università Bocconi

1. Sintesi del caso e messa a fuoco del problema 2. Identificazione degli attori coinvolti, dei relativi interessi e delle diverse posizioni rispetto al problema 1. Sintesi del caso e messa a fuoco del problema 3. Elementi che spiegano la fase di «stallo» descritta 4. Proposte: cosa proponiamo? Brilliant Group

1a. Sintesi del caso 1960s Nasce la volontà di generare energia idroelettrica sfruttando il potenziale della provincia del Quebec. Sorgono molti progetti di sviluppo, ma arrivano freni da gruppi nativi aborigeni i quali esprimono un rifiuto all'assimilazione culturale perché inconcepibile e impraticabile nella loro ideologia 1970s previsioni di aumento di domanda di energia ad un tasso maggiore del 7% e inizio di credibilità verso la produzione di energie rinnovabili  buon contesto INIZIO DEI PROGETTI JAMES BAY Hydro Quebec parte con il progetto James Bay fase 1, ma non prese in considerazione i diritti dei nativi Arriva al successo completando la fase 1 iniziata dal 1979 su La Grande River grazie all’accordo con i gruppi nativi 1989 annuncio della seconda fase del James Bay 1990 raggiungimento di performance aziendali elevate: classificata 14° su 5.000 da Fortune in termini di ritorno di reddito; 20.000 dipendenti con indotto sino a 80.000 (2% della forza lavoro del Quebec) Potrebbe essere necessaria più di una diapositiva Brilliant Group

1b. Sintesi del caso Focus storico James Bay 2 – costruzione Great Whale Aborigeni preoccupati per la flora e la fauna nell'area per rilascio tossine e generali problemi per l’ecosistema: Cree preoccupati per la caccia e la pesca; sono disposti alla disobbedienza civile per ostacolare il progetto. Si unisco agli Inuit e creano una campagna di pubbliche relazione con organizzazione capillare coinvolgendo molti attori; Nypa afferma che il Hydro Quebec non deve strumentalizzare il contratto con loro per creare un falso senso di urgenza per l’avvio di Great Whale; Primo ministro del governo canadese si dichiara favorevole al progetto: lo difende in Europa; Un giudice federale canadese nel 1991 sostiene i Cree affermando che il progetto richiede approvazioni su diversi livelli con perizie ambientali; non esprime di chi è giurisdizione (provincia o governo?); Potrebbe essere necessaria più di una diapositiva Brilliant Group

1c. Sintesi del caso Focus storico James Bay 2 – costruzione Great Whale 21 ottobre 1991 picco mediatico nel NYT con Greenpeace sponsor per le popolazioni native Risposta della Hydro sul NYT con una serie di punti a favore del progetto in modo tardivo e solo a seguito di un periodo di silenzio stampa Febbraio 1992 managers (NYPA) interessati alla cancellazione di un fondamentale contratto di export di elettricità alla NYPA; Entro il 2000 è stato stimato che l’export totale della Hydro Quebec inclusa NYPA rappresentava il 7,5% dei ricavi e il 28% dei profitti, ma solo il 3% della produzione di energia di Hydro è per NYPA; Il Board di Hydro crede nella pazienza e buon management come risoluzione al problema. Potrebbe essere necessaria più di una diapositiva Brilliant Group

1d. Messa a fuoco del problema ..sulla costruzione del Great Whale – James Bay II Nel marzo 1989, Hydro-Quebec annuncia il progetto di costruzione del secondo impianto idroelettrico Subito pressioni con enormi movimentazioni da parte delle popolazioni native; in particolare dai Cree e Inuit. Movimentazioni popolari, coinvolgimento di organizzazioni e associazioni, personalità e richieste di merito con ricorsi e forte attività di opposizione. A fronte di queste richieste, il giudice federale non si è ancora pronunciato sulle competenze (governo o provincia) per la richiesta della perizia ambientale effettuata. Non si comprende a chi spetti la legittimazione per chiederla e chi deve sottostare a chi La provincia ha pubblicizzato la richiesta di questa perizia, non può sottrarsi dall’impegno pubblico e non vuole sottostare al governo. Il governo vuole trovare una soluzione senza minare l’unità del Paese Potrebbe essere necessaria più di una diapositiva Brilliant Group

2. Identificazione degli attori coinvolti, dei relativi interessi e delle diverse posizioni rispetto al problema ATTORE INTERESSI POSIZIONE Governo e Provincia del Quebec Fondazione della James Bay Development Corporation Sfruttamento delle risorse naturali per ottenere energia a basso costo Supporto finanziario all’Hydro-Quebec per il progetto Prima Fase: Favorevoli Seconda Fase: richiesta di perizia ambientale per esprimere decisione Popolazioni indigene: Cree e Inuit Mantenere inalterato l’ambiente in cui vivono evitando un’eventuale inondazione estensiva che avrebbe distrutto l’habitat Contrari Compagnie degli Stati Uniti Ottenere prezzi più favorevoli e competitivi per invogliare il business in remoto e per lo sviluppo delle regioni della provincia Favorevoli Hydro-Quebec Diventare leader nella distribuzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo di risorse naturali Favorevole Gli aborigeni rivendicano il diritto esclusivo sulla regione di James Bay per il profondo legame e rispetto che hanno per la natura, atteggiamento che gli ha portati ad avere un rapporto conflittuale con i governi nordamericani. Gli economisti accusano Hydro-Quebec di architettare piani di espansione ma inflazionando la domanda di elettricità nella provincia, usando prezzi bassi di elettricità domestica. Gruppi ambientalisti, come Green Peace intraprendono una battaglia contro Hydro-Quebec per evitare che venga messo in pratica il progetto Great Whale, usando anche le testate giornalistiche più importanti d’America come il New York Times. Brilliant Group

3a. Elementi che spiegano la fase di «stallo» descritta La pressione mediatica e gli interessi delle popolazioni native Scarsa attenzione agli interessi dei nativi. Opposizione durante la seconda fase perché andavano ad intaccare maggiormente l’equilibrio naturale e le principali fonti di sostentamento Pressioni mediatiche (ambientaliste) e politiche per lo stop di Great Whale. Capacità delle popolazioni native di conquistarsi l’appoggio di politici ed opinione pubblica tramite campagne ambientaliste Durante la prima fase del progetto riguardante James Bay, l’appoggio delle popolazioni native residenti sul territorio era stato ottenuto grazie a concessioni e aiuti finanziari. Quando però, durante la seconda fase, concernente l’estensione del progetto con Great Whale, si trattava di andare ad intaccare maggiormente l’equilibrio naturale e quindi le principali fonti di sostentamento di queste popolazioni, queste ultime chiesero ulteriori nuove garanzie o, come nel caso dei Cree, si opposero del tutto al nuovo progetto. Inoltre la Hydro, non ha tenuto in alcun conto la forza mediatica che i nativi avrebbero potuto conquistarsi grazie al sostegno di ambientalisti e campagne pubblicitarie condotte nella giusta maniera. Brilliant Group

3b. Elementi che spiegano la fase di «stallo» descritta Le conseguenze delle campagne mediatiche Conflitti fra i poteri dello stato federale e della provincia “autonoma” del Quebec Contrasto di Great Whale da parte dei politici statunitensi Posizione del Governo. Fa fatica a prendere posizione per non minare l’unità del Paese anche se in pubblico (in sede UE) il primo ministro canadese ha difeso Great Whale. Strategia comunicativa sbagliata di Hydro. Silenzio stampa e risposte troppo tardive. La pressione mediatica e le richieste legali dei nativi hanno portato al pronunciamento del giudice federale canadese: furono richieste delle indagini sull’impatto ambientale sia da parte del governo federale che del governo locale, il quale però annunciò di non voler sottomettere la sua decisione di procedere o meno a seguito di una perizia federale. Inoltre anche la politica dello stato di NY comincia a contrastare l’avviamento di Great Whale, a causa della pressione sui suoi esponenti che non volevano contribuire ad un disastro ambientale e all’abbassamento dei consumi interni; questi ultimi non giustificavano Great Whale e l’aumento della produzione energetica di Hydro. Infine la strategia del silenzio di Hydro non portò buoni risultati, e fu sostituita da un esauriente articolo giornalistico che respingeva le tesi ambientaliste contro Great Whale. Nel 1992 nessun rapporto ambientale era stato presentato : la provincia avrebbe potuto presentarne uno indipendente e preventivo, così da prevenire qualsiasi attacco del governo federale. Il governo federale invece non voleva rischiare di pronunciarsi per non minare l’unità dello stato, nonostante il primo ministro avesse pubblicamente sostenuto il progetto Great Whale. Brilliant Group

3c. Elementi che spiegano la fase di «stallo» descritta I possibili problemi finanziari Possibile cancellazione contratto NYPA. Instabilità finanziaria e aumento del rischio del debito. Mancato sostegno finanziario della provincia del Quebec. Un’altra causa dello stallo è il rischio della cancellazione del contratto con NYPA. Gli US non sostenevano Great Whale e, di conseguenza, se la Hydro avesse avviato ugualmente il progetto, probabilmente avrebbe perso quella parte di ricavi ( e soprattutto di enormi profitti) derivanti dalle esportazioni. Essi non avrebbero più potuto bilanciare il debito in dollari US detenuto dal gran numero di enti/risparmiatori statunitensi. Questa mossa avrebbe esposto la Hydro ad un ingente rischio di cambio, dovuto al fatto di avere entrate in valuta nazionale e debito in dollari statunitensi: essa avrebbe comportato un aumento della rischiosità di Hydro ed un conseguente aumento del costo del finanziamento, minando la stabilità finanziaria dell’azienda. Inoltre se Hydro avesse voluto avviare comunque i lavori per Great Whale, avrebbe dovuto avere per lo meno l’appoggio assoluto della provincia, la quale non avrebbe potuto concederlo a causa della sua incapacità di fare da garante e della non volontà di indebitarsi maggiormente per la rischiosità dell’investimento. Brilliant Group

4a. Proposte: cosa proponiamo? PUBBLICAZIONE INDAGINE IMPATTO AMBIENTALE Conseguenze: a fronte della richiesta di perizia ambientale, risoluzione delle controversie con il governo federale e la provincia; confutazione delle false comunicazioni provenienti dai vari canali mediatici e rassicurazione delle popolazioni del territorio; possibili benefici sul prezzo delle azioni dato da trasparenza informativa e fiducia nel progetto. Brilliant Group

4b. Proposte: cosa proponiamo? 2) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE E MARKETING. Radicale cambiamento della strategia comunicativa; Partecipazione di tutti gli stakeholders al processo decisionale del progetto; Analisi delle esigenze e dei bisogni dei cittadini non solo come cittadini-consumatori, ma cittadini- clienti; Scelte di investimento non autoreferenziali, bensì strategiche. Brilliant Group

4c. Proposte: cosa proponiamo? 3) DIVERSIFICAZIONE RISCHIO LATO OFFERTA: PIANO STRATEGICO INDUSTRIALE. A fronte della fase 2 è necessario rinegoziare l’allocazione dell’offerta energetica: il solo contratto con NYPA, con conseguente 28% di profitti ad esso legato, è troppo rischioso. Primo scenario: per mantenere comunque il contratto con NYPA, si suggerisce di far entrare l’agenzia nel capitale sociale di Hydro, per creare un interesse comune allo sviluppo di Great Whale. Restare legati al mercato americano significa però sia alti profitti, dati dalla discriminazione di prezzo, che alto rischio di dipendenza. Si suggerisce di assicurarsi o cercare comunque altri mercati di sbocco. Secondo scenario: se non si mantiene il contratto con gli americani, è necessario trovare altri mercati di sbocco che assicurino una copertura dell’aumento di offerta energetica dato da Great Whale e i medesimi alti profitti. In ogni caso, si deve tenere conto che l’aumento dell’offerta energetica è giustificato dal fatto che il Canada non avrà fonti energetiche alternative oltre a quella idroelettrica. Il mercato nazionale interno ha quindi un potenziale di crescita. Brilliant Group

Corso di laurea in Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali Anno Accademico 2014/2015