ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA' DI BOLOGNASEDE DI CESENA FACOLTA' DI PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA CLINICA “Aspetti psicologico clinici della malattia celiaca: un'indagine pilota” Tesi di laurea in Psicosomatica Relatore Presentata da prof.ssa E. Tossani Stagni Sara Sessione I Anno Accademico 2009/2010
L'approccio integrato Apporti provenienti da campi differenti hanno permesso di superare visioni di tipo deterministico alla malattia. Apporti provenienti da campi differenti hanno permesso di superare visioni di tipo deterministico alla malattia. Il contributo più importante si deve ad Engel, autore del modello biopsicosociale. La malattia viene descritta come risultato dell'interazione multifattoriale tra sistemi a vari livelli di funzionamento umano. La relazione tra ambiente sociale e salute è evidenziata da studi epidemiologici che sostanziano i meccanismi patogenetici sottostanti, riferibili al sistema dello stress. Partendo da questa prospettiva abbiamo affrontato uno specifico disturbo autoimmune cronico, la MALATTIA CELIACA. Questo disturbo presenta un'eziopatogenesi poligenica multifattoriale (Martelossi, 2008). Lo scopo del nostro lavoro è stato indagare, attraverso strumenti psicometrici specifici, un campione di soggetti celiaci e loro famiglie l'eventuale presenza di benessere psicologico o sintomi psicopatologici (ansia depressione, somatizzazione, ostilità e condotte alimentari disfunzionali), funzionamento familiare e caratteristiche di personalità.
Risultati GLI INDIVIDUI PIU' STRESSATI SONO ANCHE QUELLI CHE MOSTRANO MAGGIORE DE- PRESSIONE, ANSIA, AFFATICABI- LITA' E UN “IPERFUNZIONAMENT O FAMILIARE” GLI INDIVIDUI CHE MOSTRANO MAG- GIORE DISTRESS SONO ANCHE PIU' “CHIUSI”, CIOE' FANNO MAGGIORE FATICA A PARLARE DI SENTIMENTI, PROBLEMI ED EMOZIONI. GLI INDIVIDUI PIU' “APERTI” MOSTRANO UN BENESSERE PIU' ELEVATO. UN ASPETTO MOLTO INTERESSANTE E' CHE NON SONO STATE TROVATE DIFFERENZE SIGNIFICATIVE TRA CELIACI E LORO FAMILIARI NEI RISULTATI AI TEST ANCHE QUESTO PROVA DI COME QUE- STE FAMIGLIE FUNZIONINO COME UN TUTT'UNO. PER “IPERFUNZIONAMENTO FAMI- LIARE INTENDIAMO UNA SORTA DI IPERCOINVOLGIMENTO E IPERPRO- TETTIVITA' DI OGNI MEMBRO VERSO L'ALTRO.
NEL CONFRONTO CON GLI UOMINI LE DONNE MOSTRANO UNA MAGGIORE SCONTENTEZZA IL CORPO. BISOGNA CONSIDERARE: -AUMENTO DI PESO A CAUSA ASSORBIMENTO NUTRIENTI DALL'INTESTINO RISANATO DALLA DIETA. -ALIMENTAZIONE SENZA GLUTINE DISPONIBILE SUL MERCATO:IPERCALORICA E CONTENENTE ELEVATI LIVELLI DI GRASSI SATURI (es. OLIO DI PALMA.) I CELIACI MOSTRANO PUNTEGGI MAG- GIORI IN: -COSCIENZIOSITA' -SPIRITUALITA' POSSONO ESSERE ALLA BASE DI OPERE DI VOLONTARIATO COME L' AIC I CELIACI MOSTRANO MAGGIORE SENSIBILITA' PER I SEGNALI DEL PROPRIO CORPO, UNA MOTIVAZIONE POTREBBE ESSERE IL LUNGO TEMPO CHE TRASCORRE TRA VARI MALESSERI PRIMA DELLA DIAGNOSI. NON SI E' RISCONTRATA NEI CELIACI UNA PRESENZA SIGNIFICATIVA DI SINTOMI QUALI ANORESSIA E BULI- MIA, AL CONTRARIO DI QUANTO EMERGE IN ALTRI STUDI. L'ADOLESCENZA PER QUESTO E' UN'ETA' CRITICA.
IN CONCLUSIONE ESSENDO DIMOSTRATA L'ESISTENZA DELL'ASSOCIAZIONE TRA PROCESSI PSICOLOGICI E SUBSTRATO PATOFISIOLOGICO E' AUSPICABILE CHE I PROCESSI TERAPEUTICI NE TENGANO CONTO PER OGNI DISTURBO E IN PARTICOLARE PER LE MALATTIE CRONICHE, LA FAMIGLIA, L'AMBIENTE, LO STILE DI VITA E IL SOSTEGNO SOCIALE, VISTO CHE POSSONO ESSERE FUNGERE SIA DA FATTORI PROTETTIVI CHE DI RISCHIO....grazie per l'attenzione!